Un ringraziamento speciale a Katia ed Elena, che mi hanno ispirato per questa One Shot .




Elinor sedeva sul letto, guardandosi attorno con aria spaesata.
Quello che aveva appena appreso, l'aveva lasciata sconvolta.
Elino non voleva ancora crederci. Ma la verità, come si dice, viene a galla e troppo spesso fa male.
Edward Ferrars, il suo amato, Edward Ferrars...
Sposato. Doveva esserci un errore. Non poteva essere che in altro modo. Edward non avrebbe mai potuto omettere un particolare simile.
Non il suo Edward.

Stava divenendo un'ossessione. Lo sognava di notte e si domandava, se mai un giorno avrebbe avuto l'occasione di passare del tempo con lui.
Era possibile che la donna si fosse sbagliata con il fratello Robert Ferrars? No. Nessuno sbaglio.

Edward, che cosa sta succedendo? I miei sentimenti per lei si stanno facendo così...così offuscati, che non riesco nemmeno io a trovare un senso a tutta questa storia. La signorina Steele, mi ha detto che voi siete fidanzato con lei da...da quattro anni.
Ma Edward, io la conosco. Abbiamo passeggiato per lecampagne vicino a casa mia; io la conosco e lei pure.
Perhcè non mi ha mai detto nulla?
La prego signorino Edward, non voglio che il mio cuore si infranga ancora una volta. Non voglio essermi illusa di amare un uomo già predestinato ad un'altra donna.
Mia sorella Marianne ha ragione. Io la amo. Ma come posso io dirle un cosa del genere? Non ne ho mai avuto il coraggio.
Adesso più che mai, non oserei interferire tra lei e la signorina Lucy.

Già...Lucy. Che cosa aveva la signorina Steele di tanto diverso da Elinor? Che cosa possedeva Lucy che la Dashwood non avesse?
Carattere, bellezza, saggezza?...Soldi. Solo denaro.
Come aveva semrpe ricordato Fanny Ferrars sin dal loro primo incontro, la famiglia Dashwood non sarebbe mai stata un buon partito per i Ferrars,nemmeno notanto la dolce amicizia che era sorta tra Edward ed Elinor.

 Elinor cara, non ti dannare l'animo. Non sei mai stata una ragazza semplice. Edward Ferrars è un ottimo amico, ma non potrà mai essere l'uomo per te.

Stava mentendo. Lo stava facendo con una spudoratezza tale, che quasi , fu tentata a crederci pure lei.

Se solo fossi stata un pochino più ricca. Se solo non avessi dovuto abbandonare la mia casa. Se solo...

Pensieri rivolti a un passato. Ma lei doveva guardare avanti.
La sua testa mise di affliggersi. Smise di pensare.
Solo le lacrime rigarono il suo volto. Un lamentio, un singhiozzo, un singulto. Poi il silenzio; la stanza era completamente deserta. Sembrava che il tempo si fosse fermato solo per lei.
Dette un'occhiata fuori dalla finestra: pioveva.

Si asciugò le lacrime di fretta e decise di uscire dalla camera.
Doveva essere forte. Doveva solo essere forte.