Rose Tyler's Doctor

6 luglio 2015, 22.47 

La bambina dai capelli biondi correva per il giardino con un aeroplanino giocattolo in mano, mentre le stelle apparivano nel cielo notturno. 

Rose Tyler guardava in alto, e alla sola vista di quei puntini luminosi le tornavano alla mente i ricordi dei suoi viaggi con lui. Tutti i luoghi che aveva visto e le persone che aveva conosciuto, tutto il tempo e lo spazio, il TARDIS, ciò che aveva perduto e ciò che aveva riconquistato.

Sua madre e suo padre guardavano la nipote mentre giocava; la bambina aveva gli stessi occhi di nonno Pete e la stessa parlantina di nonna Jackie. Il piccolo Tony, suo fratello, era steso sul prato a disegnare sul suo quaderno.

Suo marito se ne stava appoggiato con la schiena al muro mentre sorseggiava una tazza di tè. Quell'uomo che era e, allo stesso tempo, non era il Dottore.

A volte Rose passava notti insonni chiedendosi che cosa stesse facendo il vero Dottore, se ora avesse un nuovo compagno o se avesse cambiato nuovamente volto. E se era cambiato, ora com'era? Più giovane? Più vecchio? Forse aveva un carattere totalmente diverso. Si chiedeva come se la cavasse senza di lei, se ancora l'amasse o se se la fosse completamente dimenticata, se a volte tornasse nei pianeti che avevano visitato insieme e pensasse a Rose Tyler, la ragazza che si era sempre fidata di lui e che era tornata indietro per lui.

Suo marito le si sedette accanto e posò la mano destra sul suo pancione. Fece uno di quei suoi sorrisi enormi, di quelli che non puoi sorridere anche tu a vederli perchè sono la cosa più contagiosa che ci sia al mondo. E infatti Rose sorrise, sorrise perchè alla fine sapeva che l'uomo che amava era lui. L'uomo di cui aveva bisogno e con il quale avrebbe passato il resto della sua vita, crescendo ed invecchiando con lui. Poi  il Dottore posò l'orecchio sulla pancia della moglie e rimase in quella posizione per un po', cercando di ascoltare il piccolo.

«Jack sarà coraggioso quanto il Capitano Harkness, ci puoi scommettere» commentò, prima di avvolgere in un abbraccio la piccola Susan, che si era stancata di giocare ed aveva lasciato l'areoplanino a terra.

«Questo è poco ma sicuro» disse Rose.

«Papà, quante sono le stelle?» chiese la piccola a suo padre, perchè lui sapeva sempre tutto.

«Le stelle? Be', di certo sono tante. Ti piacerebbe vederle?»

«Da vicino?» chiese la figlia, con l'ingenuità dei suoi tre anni.

«Certo, da vicino! C'è questa stella sulla quale crescono altissime piante blu e tutti gli abitanti sembrano delle mucche, ti piacerebbero»

«Delle mucche?» la bambina spalancò gli occhi. «Andiamo, andiamo! Voglio andarci adesso!»

«E va bene!» esclamò l'altro, facendola salire sulle sue spalle. «Pronta?»

«Sì!»

Il Dottore cominciò a correre con la bambina sulle spalle, lei convinta che l'avrebbe portata su una stella e lui, che non l'avrebbe mai e poi mai delusa.

Pete e Jackie gli raccomandarono di fare attenzione a non farla cadere.

Tony aveva completato il suo disegno e lo stava agitando in aria perchè tutti lo vedessero: era un cielo stellato. Susan rideva. E Jack scalciò, come se volesse farsi sentire anche lui. 

Il Dottore la guardò ed in quel momento Rose ne ebbe la conferma. Lui era il Dottore, era il suo Dottore. E lei, Rose Tyler, aveva tutto ciò di cui aveva bisogno esattamente lì con lei.