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Autore: Leena    18/01/2009    4 recensioni
Cinque nostre vecchie conoscenze devono decidere cosa fare delle loro brevi vacanze.Ma ci riusciranno tra litigi, fughe, dichiarazioni d'amore verso i gelati e disgrazie simili?
Genere: Parodia, Demenziale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Holiday

Holiday

Mezz’ora dopo

 

 

 

 

 

 

I quattro erano nuovamente davanti a casa.

 

Luminor e Yu litigavano in mezzo alla strada.

 

“Ma come si può essere così deficienti??!Ti sei dimenticato Shin a casa!!!” lo apostrofò Yu, incrociando le braccia spesse, davanti al petto.

 

“Ma da quando è colpa mia? E io chi sono? Il tutore di Shin?” rimbeccò Luminor, cercando di strozzare il suo immancabile ventaglio nero.

 

“Sei tu che ti occupi di Shin e lo sai!”

 

Luminor strabuzzò gli occhi, perdendo per un momento la sua solita compostezza.

 

“E da quando??” chiese titubante.

 

“Da..” Yu guardò l’orologio che aveva al polso “Circa due ore” terminò, sorridendo sfacciatamente.

 

Fu troppo.

 

Il povero ventaglio di Luminor si ruppe in due pezzi, con un sonoro stock.

 

Il più pacato del gruppo osservò meravigliato i due pezzi del suo ventaglio, una parte era appuntita.

 

Sorrise sornione, poi impugnando la parte appuntita si gettò su Yu, cercando di pugnalarlo.

 

“Ma io ti uccido!Piccolo criceto avariato!Vieni qua che metto fine alle tue sofferenze!”

 

Yu iniziò a correre in tondo seguito da Luminor.

 

Strify e Kiro si scambiarono un’occhiata imbarazzata.

 

“Dici che dovremmo fermarli?” chiese Kiro dopo alcuni secondi.

 

“E perché mai?”

 

Strify si dedicò completamente al citofono, cercando, suonando incessantemente, di tirare giù dal letto Shin, che notoriamente aveva il sonno più pesante di un elefante drogato.

 

“Ma dove diavolo si trova?Mi sto consumando il polpastrello” mugugnava tra se, mentre insisteva a suonare, tanto concentrato che aveva la linguetta di fuori e gli occhietti ridotti a due fessure.

 

Luminor rinunciò ai suoi tentativi di omicidio e raggiunse Strify, che ormai teneva il dito perennemente attaccato al citofono.

 

“Pirla abbiamo la chiave” disse estraendola dalla tasca.

 

“ E potevi dirlo prima” brontolò il cantante accarezzandosi il polpastrello.

 

“Ho rischiato di non poter più scrivere per tutta la mia vita” continuò lamentandosi, mentre si avvicinava a Kiro, che era seduto sul gradino del marciapiede, per farsi coccolare.

 

“Perché sai scrivere?” domandò Yu, che nel frattempo era tornato indietro dalla sua fuga e aveva sentito giusto in tempo il commento del cantante.

 

“Mi trattano tutti male. Sniff” singhiozzò, appoggiando la testa bionda nell’incavo della spalla di Kiro.

 

“Ma no dai non è vero. Dai su. Non ti preoccupare ci penso io a te”

 

Kiro gli appoggiò la mano sulla testa e iniziò ad accarezzarlo come un cagnolino.

 

Strify alzò gli occhioni lacrimanti, per guardare Kiro.

 

“Davvero?” chiese portandosi entrambe le mani davanti alla bocca, sorridendo emozionato.

 

“Ma certo” rispose sorridendo il bassista.

 

“Ehi Kiro!!Guarda la!!C’è il camion dei gelati!!” gli urlò Yu, indicando un punto in lontananza.

 

Il bassista scattò in piedi e nel giro di mezzo secondo era già sparito all’orizzonte.

 

La sua scomparsa fu così veloce, che Strify ci mise qualche secondo a rendersi conto di non essere più appoggiato sul bassista.

 

“Attenti cadeeeeee!!!” urlò, ridendo come se fosse sotto anfetamine, Yu, mentre Strify si accasciava sul marciapiede, ormai vuoto.

 

Fu troppo per il povero cantante, che scoppiò a piangere come un bambino.

 

Luminor, nel frattempo, era salito in casa, aveva svegliato Shin, lo aveva vestito, gli aveva preparato lo zaino, ficcato in bocca una fetta biscottata ed era tornato indietro con il batterista, tenendolo per la mano.

 

“Ma quando mi hanno contattato per unirmi a un gruppo, non potevo dire semplicemente: No grazie? Ultimamente i miei interessi sono per l’arte dell’impagliare, non per la musica. Perchè non ho risposto così alla mail?”

 

Luminor ormai era così depresso da aver passato la soglia dell’emo.

 

Shin salutò gli altri componenti del gruppo con la manina, sorridendo come un ebete.

 

“Eh buon giorno anche a lei!” fu la risposta scazzata del chitarrista.

 

“Mmmmmm” fu la risposta di Shin, mentre annuiva freneticamente.

 

“Direi che possiamo andare adesso”

 

“Forse, se Dio ce la manda buona”

 

Kiro era nel frattempo tornato con un gelato grosso come un gatto, e soddisfatto se lo stava leccando.

 

Il gruppo, questa volta completo, si diresse nuovamente verso la stazione ferroviaria.

 

Luminor teneva Shin per mano, accertandosi così di non perderlo per strada.

 

Yu teneva Strify che continuava a disperarsi a causa dell’abbandono improvviso da parte di Kiro e Kiro… si godeva il suo gelato fischiettando svagatamene.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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