Ed è solamente qui che i miei pensieri soffocanti rallentano la loro presa intorno alla mia mente. Sedermi davanti la tastiera è come distendermi su una nuvola, bianca e leggera che mi regge senza difficoltà, portandomi chissà dove. Una nuvola che si lascia guidare dal vento, fidandosi di ciò che le sussurra, unica fonte di verità. Quel vento non è nient'altro che la nostra musica.
I nostri accordi combaciano tra di loro, nessuno vuole primeggiare sull'altro. Tutti diamo ascolto a tutti. 
Spesso abbiamo sbagliato, ma abbiamo anche riprovato, riprovato e riprovato fin quando tutto è uscito alla perfezione. Chi avrebbe mai detto che le nostre personalità fossero talmente affiatate da riuscire a creare una melodia coerente? 
No, per suonare non c'è bisogno solo di buona praticità, c'è bisogno di capirsi. 
C'è bisogno di sintonia. 
C'è bisogno di empatia. 
Noi, che solamente con una nota in comune possiamo rendere gli altri partecipi del nostro mondo, così folle e pazzo. Non è forse ciò che vogliamo comunicare? Non suoneremo mai per dovere; la nostra non è nemmeno una passione. Questo momento per noi è il nostro ritrovo, in cui possiamo essere noi stessi.
Questo palco, è casa nostra. 
Spero che mi sentiate dentro voi, esattamente come sento i vostri 5 pezzi dentro di me. Ricordatevi che non suono per egoismo; ogni nota ci rispecchia, ogni nota è dedicata a voi. 
Io vi suono. 
E noi ci facciamo ascoltare.