Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |      
Autore: Jules_Kennedy    07/07/2015    10 recensioni
Niente da fare, la sorte non era dalla sua in quella bollente giornata d'agosto. Sbuffando, Law decise di tornare sottocoperta, e approfittando dell'assenza dei suoi compagni, la brillante idea di nascondersi nel piccolo congelatore della cucina fece capolino nella sua mente, subito scacciata dal lato razionale e (anche se un po' ottenebrato dall'afa) intelligente del suo inconscio.
Si diresse verso la propria cabina, cercando di ignorare con tutte le sue forze il richiamo degli elettrodomestici maledetti, chiudendosi in camera e buttandosi sul letto pesantemente.
Trafalgar Law odia l'estate. Ed elaborerà un modo molto originale per porre fine al tremendo.. OZIO ESTIVO.
Genere: Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bepo, Penguin, Trafalgar Law
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Summer sucks
(Consigli pratici per Chirurghi accaldati)
 
 
 
Fastidioso ed appiccicoso, ecco cos'era il caldo per Trafalgar Law. Dannatamente inutile quanto indisponente, la stagione estiva metteva il capitano degli Heart Pirates momentaneamente fuori gioco per un paio di settimane, giusto quelle più calde in cui il sottomarino giallo non si arrischiava ad immergersi. Del resto tutti sulla nave volevano evitare che l'afa opprimente già di suo che si estendeva tra gli intricati corridoi si amplificasse ancor di più senza una valvola di sfogo per potersi rinfrescare.
 
Già, per chi poteva immergersi in acqua senza rischiare la morte.
 
Ecco un altro dei motivi per cui il capitano dagli occhi d'acciaio odiava l'estate: sfortunatamente, per lui  il refrigerio di una bella nuotata in mare era un lusso proibito, arduo prezzo da pagare per le sue abilità demoniache.
Che comunque, non aiutavano contro l'afa.
 
Calandosi gli occhiali da sole sulla testa e sfilandosi la maglia pesante, Law salì sul ponte e avviandosi a prua, si distese sulla pelliccia di Bepo, conscio che il suo momento di relax sarebbe durato meno di un minuto. Quando sentì infatti la massa pelosa sotto di lui muoversi flebilmente ed insofferentemente, il capitano non ebbe bisogno di chiedere al suo vice quale fosse il problema: si staccò semplicemente da lui tirandosi su e portandosi la Nodachi sulle spalle, avviandosi verso il ponte posteriore in cui sperava di trovare un  po' di refrigerio.
 
-Puoi andare anche tu con gli altri Bepo, basta che non goccioli sul ponte quando risali.- disse tranquillamente, sorridendo tra se e se per la reazione spropositatamente festosa dell'orso, che tra una scusa e l'altra si mosse timidamente verso la fresca distesa azzurra che si estendeva sotto di se, spostando un'onda immane al suo passaggio.
Poveretto, del resto lui aveva anche la pelliccia da sopportare...
 
 
 
 
***
 
 
 
 
 
Niente da fare, la sorte non era dalla sua in quella bollente giornata d'agosto. Sbuffando, Law decise di tornare sottocoperta, e approfittando dell'assenza dei suoi compagni, la brillante idea di nascondersi nel piccolo congelatore della cucina fece capolino nella sua mente, subito scacciata dal lato razionale e (anche se un po' ottenebrato dall'afa) intelligente del suo inconscio.
Si diresse verso la propria cabina, cercando di ignorare con tutte le sue forze il richiamo degli elettrodomestici maledetti, chiudendosi in camera e buttandosi sul letto pesantemente.
 
-Pensa maledizione, pensa...- disse più a se stesso che al muro, permanendo nella sua posizione a stella marina sul letto a una piazza e mezzo nel tentativo di raggiungere quanta più superficie fresca possibile emanando una quantità minima di calore.
 
Come avrebbe potuto mai qualcuno amare l'estate? Si doveva essere davvero cretini per attendere con trepidazione due mesi all'anno in cui le tue uniche attività sono sudare, sbuffare, dormire e sudare.
 
Certo, ovviamente c'erano delle eccezioni, come ad esempio i capitani irascibili e truccati alla testa di una banda di travestiti.
 
Ghignando sinistramente, Law mandò a fanculo mentalmente più di una volta un certo rosso di sua conoscenza, che a vederlo in quello stato, sicuramente si sarebbe divertito da matti. Certo, quel bestione era cresciuto nel mare meridionale, per cui era piuttosto abituato alle temperature assurde che si potevano raggiungere nel Nuovo Mondo, e anche senza un braccio, Law doveva riconoscere a malincuore che in quel campo l'avrebbe battuto sempre e comunque.
 
Il fatto che Kid, comunque, nascondesse un fottuto sistema di cavi in cui scorreva un liquido refrigeranteriscaldante  (a seconda della temperatura ambientale) nella pelliccia ovviamente non c'entrava nulla, considerando che il povero capitano Heart ignorava completamente quest'informazione.
 
Beata ignoranza.
 
Il tempo scorreva dilatato in quel piccolo angolo d'inferno, finchè la rivelazione suprema non fece spalancare gli occhi all'uomo disteso sul letto, ridestando in lui la speranza di sfuggire a quella torrida tortura e di divertirsi un po'.
 
Con un ghigno perturbante in volto, il Chirurgo della Morte di avviò verso la sua sala operatoria privata con diverse sostanze tra le mani, pregustando ciò che di li a poco avrebbe salvato le sue membra stanche ed annoiate dalla morsa invincibile dell'ozio estivo.
 
 
 
***
 
 
-Pen, hai visto il capitano?-
-A dire la verità no.. da quando siamo scesi in spiaggia non l'ho più visto, ma sai com'è fatto, odia il caldo a morte anche se non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura.-
-Beh, questo è vero.. ma..-
-Ma cosa, Casquette? Che succede?-
-Ho cercato in camera sua, nell'infermeria, in cucina e in sala macchine.. il Capitano non c'è. -
 
Un brivido percorse la schiena di Penguin, che iniziando a sudare freddo, fece un resoconto mentale di quello che Trafalgar Law avrebbe potuto fare in un caso di accaldamento disperato.
 
Non era talmente idiota da gettarsi a mare conoscendo i rischi, neppure nella peggiore delle ipotesi.
Se Shachi aveva cercato in cucina o in sala macchine, non era ad abboffarsi di dolcetti ghiacciati o disteso su un pistone freddo per disperdere calore.
 
Iniziando quindi la "Caccia al capitano", Penguin e Casquette, seguiti da Bepo che si era aggiunto alla loro ricerca, si ritrovarono di fronte la pesante porta metallica della sala operatoria, che in quel momento era stata blindata ed incatenata. Incuriositi dallo strano aspetto opaco che il metallo aveva assunto, differentemente dall'argentato lucido di sempre, i tre si avvicinarono lentamente, rabbrividendo sempre di più ad ogni passo. L'aria iniziava a farsi sempre più fredda man mano che si portavano vicino alla porta, e la cosa aveva dell'incredibile viste le temperature desertiche che erano state raggiunte poco fuori. Scambiandosi un'occhiata di intesa piuttosto eloquente, tre visi perplessi scrutarono la superficie della pesante barriera metallica, la cui opacità era stata causata nientedimeno che da.. brina.
 
Ad agosto, su un sottomarino che avrebbe dovuto portare il soprannome di "Forno" visto quanto si surriscaldava in estate, in una delle giornate più calde dell'anno, la porta della Sala Operatoria dei pirati Hearts era completamente ghiacciata e ricoperta di brina.
 
Benissimo.
 
Prendendo un forte respiro, e guardando per l'ultima volta i propri compagni in viso, Penguin fece scattare infine la serratura del pesante portone d'acciaio, infilando la testa dentro per dare una sbirciata a ciò che stava accadendo in quella stanza degli orrori.
 
Quello che vide, ancora non è stato cancellato dalla sua giovane mente.
 
Trafalgar D. Water Law, terrore di tutti i mari, il "Chirurgo della morte", sezionava un cadavere disteso sul tavolo operatorio.  Ora, non è che la presenza di un cadavere sconvolgesse più di tanto, bastava semplicemente fare mente locale sulla nave di CHI ci si trovava, e per uno come il chirurgo, avere qualche cadavere con cui sperimentare sparso in giro qua e la per l'infermeria non era poi una cosa così insolita.
Certo, non poteva essere considerata come una cosa normale, ma suvvia, almeno Law aveva la decenza di non tenere le sue cavie nel frigo.
E anche su questo c'era stata un'ardua battaglia..
 
No, quello che scosse profondamente il povero pinguino, fu l'atmosfera venutasi a creare attorno al moro capitano. Il puzzo della polvere refrigerante che avevano messo a punto pochi mesi prima e il forte odore dell'azoto liquido colpì subito il naso acuto del volatile, che facendo un paio di collegamenti ed analizzando lo stato in cui versava l'intera stanza, riuscì a capire cosa aveva escogitato quel pazzo di un Chirurgo per sfuggire al caldo.
 
Un ghiacciolo no eh?
 
Il geniaccio doveva aver inserito dell'azoto liquido nelle tubature che scorrevano nell'intelaiatura delle pareti, aumentando la pressione a tal punto da far scoppiare l'intero sistema ed inondare completamente l'ambiente. Spruzzando la polvere refrigerante sull'acqua ghiacciata mista ad azoto, la reazione chimica conseguente aveva fatto cristallizzare il liquido, congelando il pavimento e le pareti e creando una caverna di ghiaccio attorno al tavolo operatorio. Il silenzio e la calma regnavano , e l'unico suono percepibile tra quelle pareti lucide e fredde era una voce che canticchiava allegramente qualche canto sconosciuto.   Nessuno ebbe bisogno di dare un'occhiata più approfondita per capire che a produrre quel suono poteva essere solo l'unico occupante vivo dell'ambiente:  un uomo alto, magro, moro e con due profonde occhiaie, con un pesante cappotto nero a macchie gialle ed un peloso cappello maculato sulla testa, e che con un sorrisone stampato in viso, squartava senza pietà il povero cadavere congelato, intonando un macabra rima ogni qualvolta il coltello affondava nella carne gelida.
 
Dopo un primo momento di shock, all'ennesima incisione seguita dal jingle musicale "made in Trafalgar Law",  Penguin decise di chiudersi la porta alle spalle, sbattendola pesantemente ed appoggiandosi di schiena ad essa. Ignorò le domande dei suoi compagni, intimandoli semplicemente ad allontanarsi da quella sala congelata e a seguirlo più lontano possibile da li.
 
Passandosi una mano sul volto, il corvino sospirò pesantemente.
Se c'erano delle voci che giravano sulla pazzia del suo capitano, beh.. di certo non erano vere.
 
 
... La realtà dei fatti era MOLTO.....MOLTO  peggiore di quanto le storie potessero anche solo raccontare.
E sicuramente, Law aveva altre sorprese in serbo per la sua ciurma..
 
Purtroppo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 



ANGOLO AUTRICE
Mi dispiace. Davvero. So che dovrei avere tutto il tempo del mondo ora che è estate, ma boh, sembra che l'ispirazione vada e venga.. tipo la mia salute.
*fa ciao ciao al piede rotto e alle stampelle appoggiate al comodino*
 
Praticamente vivo barricata in casa, visto che uscire e fare dieci metri con le stampelle è molto più difficile di quanto si pensi e.e
 
E niente, avevo voglia di buttar giù qualche cosa giusto per non darmi per morta, ed è uscita questa cosa pseudo splatter-demenziale-Law odia il caldo ma vabbè.
 
E niente, se avrete voglia di insultarmi o farmi sapere cosa ne pensate sarei davvero felice di leggere i vostri commenti. Almeno mi fate compagnia in questa convalescenza tremenda ç_ç
 
E niente, sono le tre del mattino e io vi mando un bacio ed un saluto a tutti,  a prestissimo <3
 
Jules
   
 
Leggi le 10 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Jules_Kennedy