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Autore: Leo Magnus Weasley    08/07/2015    1 recensioni
Brooke Granger è la gemella di Hermione ma non si somigliano minimamente. Ad Hogwarts i suoi migliori amici sono Fred e George Weasley, con i quali si diverte. Ma l'amicizia resterà tale?
Come reagirà George alla morte di Fred?
-La storia comprende eventi che vanno dal quinto al settimo libro-
------ dalla storia
-George, non è divertente!-
-Per te non sarà divertente, Brooke, io me la sto spassando!-
I due ragazzi erano seduti sul letto di lui che aveva appena strappato di mano alla mora una lettera.
-Voglio scoprire chi è il tuo ammiratore segreto!- George si alzò in fretta e iniziò ad aprire la busta.
Genere: Fantasy, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Hermione Granger, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Brooke sorrideva impaziente verso l’entrata della Stanza delle Necessità. Harry aveva deciso che quella sera ci sarebbe stata la prima lezione di Difesa Contro Le Arti Oscure e lei si era presentata nel corridoio del settimo piano puntualissima, assieme a Fred e George. Con il passare dei minuti arrivarono tutti gli altri componenti di quel gruppo clandestino: Neville, Ginny, Dean, Lavanda, Calì, Katie Bell, Alicia Spinnet, Angelina e i fratelli Canon per Grifondoro, Padma, Cho Chang e la sua amica, Luna Lovegood, Antony Goldstein, Micheal Corner, Terry Steevel per Corvonero e Ernie Macmillan, Justin Finch-Fletchley, Hannah Abbott, Zacharias Smith e Susan Bones per Tassorosso.
Harry aspettò tutti prima di aprire le porte: la stanza era immensa, il soffitto era come quello di una cattedrale, altissimo e con mille guglie, le pareti erano circondate da librerie zeppe di libri contro le arti oscure e sul pavimento erano posizionati dei cuscini. Tutti si sedettero e Harry prese la parola –Allora…questo è il posto che ho trovato per allenarci, spero che vi piaccia, avevo pensato che…- Hermione stava alzando la mano, come al suo solito, -Si?-
-Pensavo che dovremmo dare un nome a questo gruppo, uno che non suggerisca cosa facciamo realmente e che sia facile da, come dire…criptare?- tutti la guardarono.
-Si insomma…dobbiamo pur nasconderci, no?- si difese lei.
-Si potrebbe pensare a…Esercitazioni Segrete? In breve ES.- propose Cho.
-ES vanno bene ma come iniziali di Esercito di Silente vanno meglio.- disse Ginny sorridendo.
Votarono e alla maggioranza piacque Esercito di Silente così Hermione si alzò e appese ad una parete l’elenco di tutti i presenti aggiungendoci il loro nuovo nome.
Dopodiché iniziò la loro prima lezione: Harry aveva deciso di ripartire dagli incantesimi elementari e in poco tempo tutta la stanza si riempì di voci che gridavano “Expelliarmus”.
Brooke era finita in coppia con Hermione. Entrambe non avevano problemi con quell’incantesimo ma molti loro compagni facevano fatica solamente a pronunciare la formula correttamente.
Alla fine Harry si complimentò con tutti loro: in due ore erano riusciti ad ottenere dei progressi notevoli per essere la prima lezione.
Brooke stava per uscire dalla stanza quando George la prese a braccetto –Allora Granger, la festa di Tassorosso è questo sabato alle 21 nella loro Sala Comune.-
-Esattamente come facciamo ad entrare?-
-Semplice: ognuno degli invitati deve presentarsi alle 20.30 davanti alla Sala Grande, qui un Tassorosso gli farà un incantesimo per il quale non capirà più dove sta andando e verrà portato nella Sala Comune dove gli sarà tolto l’incanto.-
-Ottimo.-
-B devi vestirti elegante.- disse serio George.
-Come scusa?- la ragazza lo guardò sorpresa.
-Sai come sono fatti i Tassorosso: alle feste ci si deve vestire bene anche se sarà come una normale festa babbana alla fine.-
Brooke sbuffò –Devo proprio?-
-Se vuoi venire sì.- detto questo il ragazzo si allontanò sorridendo.
Guardando sconsolata il soffitto, la grifondoro si diresse verso la sua Sala Comune dove si lasciò cadere pesantemente su una delle poltrone accanto al fuoco.
-B?- Hermione le si avvicinò.
-Mh?- mugugnò lei in risposta osservando la legna che bruciava.
-Vuoi davvero infrangere le regole?- chiese la sua gemella preoccupata.
-Herm guarda che in questo momento tutti stiamo infrangendo le regole, anche tu.- Brooke sospirò leggermente infastidita.
-Lo so ma…andare ad una festa in un’altra Sala Comune…-
-Per tutti i gargoyle Hermione! Non è mica una festa Serpeverde!- ora le stava dando veramente fastidio. Se fosse stato per sua sorella lei non avrebbe mai dovuto frequentare Fred e George, non avrebbe mai dovuto essere così “spericolata”, non avrebbe mai dovuto essere così poco interessata ad andare bene a scuola e non avrebbe mai dovuto andare a feste “illegali”.
-Senti Hermione, io non sono te e…- ma la ragazza la interruppe.
-Okay era solo per chiederti se hai veramente voglia di un vestito elegante.-
Brooke la guardò fisso per un paio di minuti. Non c’era dubbio la strega più brillante della sua età era completamente ammattita.
-Hem…- si schiarì la voce –Ti senti bene per caso?- le mise una mano sulla fronte per controllare la febbre.
-B smettila!- le prese la mano e la spostò dalla fronte –Sono seria. Insomma tu non hai abiti eleganti ma la mamma me ne ha regalato uno al compleanno, io l’ho portato qui quindi, se ti va…-
-Grazie Hermione!- le gettò le braccia al collo per abbracciarla.
 
Il giorno della festa era arrivato. Brooke se ne stava tranquillamente a leggere una rivista trovata per caso in Sala Comune quando un tornado umano di nome Hermione Granger le si parò davanti togliendole il settimanale dalle mani e guardandola con un cipiglio per nulla amichevole.
-Cos’è? Il ciclo è arrivato in anticipo?- domandò ironica Brooke.
-Ah ah- rise falsamente sua sorella –Tu dovresti prepararti! La festa è fra solo cinque ore!-
-Fra solo cinque ore- le fece il verso la ragazza.
-Per Merlino muoviti!- la trascinò con sé verso il loro dormitorio.
Quelle cinque ore servirono tutte. Per prima cosa Hermione le fece fare un trattamento estetico completo, ceretta, pulizia del viso, manicure e pedicure, poi la mandò a farsi un bagno con degli oli profumati.
-Hermione, da quant’è che sei così esperta in bellezza?- le domandò Brooke dal bagno mentre usciva dalla vasca.
-Mi sono informata per il tuo bene. Conoscendoti non avresti fatto nulla per essere quanto meno presentabile per una festa, così sono andata a chiedere consiglio a Calì e a Lavanda.- deglutì schifata –Mi devi una scatola di Cioccorane.-
-Scordatelo io non ti ho mai chiesto nulla del genere.- le rispose lei uscendo dal bagno avvolta in un accappatoio.
-Ah è così eh? Bene allora arrangiati.- disse Hermione ridendo mentre faceva finta di andarsene.
-No no! Ho bisogno di te.- la richiamò in un tono falsamente melodrammatico Brooke.
Continuarono questo finto teatrino ancora per qualche minuto, il tempo necessario per far indossare a Brooke l’intimo scelto dalla sua gemella. Poi Hermione andò verso il suo baule e vi tirò fuori l’abito. Questo era lungo fin sopra le ginocchia, le spalline erano larghe e cadevano sulla schiena lasciandola scoperta fino alla vita dove era poggiato un fiocco. Era bianco con il fiocco rosso scuro e dalle spalline “cadevano” dei fiori anch’essi rossi, prima in quantità e poi sempre meno fino a raggiungere la metà della gonna che poi restava bianca.
Brooke rimase con il fiato sospeso –E’ bellissimo Herm! Sei sicura di volermelo prestare?-
-Certo! Io non sono tipo da feste per cui…-le sorrise e le porse l’abito.
Brooke lo indossò e si voltò verso lo specchio. Sua sorella la raggiunse e le fece indossare delle scarpe col tacco, pure loro rosso scuro. Poi la fece sedere e le sistemò i capelli e la truccò.
-Sei bellissima B.- Hermione le sorrideva.
Era strano, pensò lei, che anche se uguali, due gocce d’acqua, ora risultassero così diverse. I capelli crespi erano stati domati ed ora le incorniciavano perfettamente il viso che era illuminato grazie al trucco, gli zigomi erano stati messi in risalto e pure gli occhi, con un filo di ombretto bianco e rosso, sembravano più luminosi ed espressivi. Le curve del corpo, messe in evidenza dall’abito, ora la facevano sembrare più grande e anche le donavano un incredibile sicurezza di sé come se solo ora si rendesse conto di quanto somigliasse ad una donna e non più ad una ragazzina.
-E’ tardi B!- Hermione la prese per un braccio e l’allontanò dallo specchio –Tieni questa.- le mise in mano una pochette e la spinse fuori dal Dormitorio –Mi raccomando, vedi di non cacciarti nei guai.- le disse alla fine con uno sguardo serio.
-Mi conosci Herm, io non mi caccio mai nei guai.- le strizzò l’occhio e scese le scale, diretta in Sala Comune.
 
George la stava aspettando da un po’. Non si era resa conto di quanto tardi fosse.
-Scusa scusa scusa!- gli si avvicinò e chinò il capo.
-Caspita Brooke mai una volta che…!- il ragazzo si girò dalla sua parte e rimase a guardarla, non riuscendo a dire nulla.
-Scusami ma non mi ero resa conto che fossero già le 20.30! Ma…- notò la sua espressione –Ti senti bene?-
-Chi? Io? Si sto alla grande ma siamo in ritardo!- si riscosse e si diresse verso il passaggio della Signora Grassa.
-George aspettami!- disse Brooke raggiungendolo sulle scale. Il ragazzo sorrise impercettibilmente sentendola arrivare.
-Che fine ha fatto l’altro pel di carota comunque?- chiese la ragazza, una volta giunta al suo fianco.
-Fred è andato con la Corvonero non so dove per una specie di “pre-festa”.- spiegò in tono malizioso George. Brooke ridacchiò –Ma sei sicuro che prima o poi ci raggiungeranno?-
-Non lo so, io di sicuro non li vado a cercare, non vorrei trovarmi davanti uno spettacolo, come dire…a luci rosse.-
Iniziarono a ridere e a immaginare Fred che se la spassava in un’aula vuota fino a quando non giunsero in Sala Grande.
Vennero accolti da due Tassorosso che coprirono i loro occhi con una benda gialla, poi Brooke sentì sussurrare una specie d’incantesimo e iniziò a sentirsi stordita, faceva fatica a fare solo un passo, così si dovette appoggiare sulle spalle del Tassorosso che l’accompagnava. Poi, d’un tratto, quella strana sensazione svanì e lei si ritrovò in un giardino.
-Furbi.- sentì dietro di se la voce di George –Hanno lanciato un incantesimo per far cambiare la stanza.-
-Ma Silente ne deve essere sicuramente a conoscenza.- cominciò lei.
-Be’…credo che lascerà correre finché qualcuno di noi non si farà male.-
-Speriamo non accada.- ribadì lei.
 
La serata iniziò bene, Brooke andò subito sulla pista da ballo, il ritmo la incalzava a muoversi e lei proprio non riusciva a fermarsi. Ad un tratto George le si avvicinò e le chiese –Hai sete?- solo in quel momento lei si rese conto di quanto la sua gola fosse realmente secca. Si diressero così al bancone del chiosco che i Tassorosso avevano allestito in mezzo al “giardino”.
-Un’Acquaviola grazie.- ordinò Brooke.
-Nulla di più forte? Sul serio Brooke, mi deludi.- la stuzzicò il rosso accanto a lei.
-Amico, se tu sei qui per ubriacarti fai pure, io non ho intenzione di strisciare fino al gabinetto per vomitare.- detto questo prese il bicchiere che il ragazzo dietro al banco le stava porgendo e si diresse verso un tavolino vicino a dei salici.
-Siamo nervosetti?- George la raggiunse con un bicchiere di Whisky Incendiario in mano.
-No è solo che mi danno fastidio quelli che vanno alle feste solo per ubriacarsi, alla fine io mi diverto pur anche da sobria, no?- guardò il contenuto del suo bicchiere e riprese –Non ti sto accusando di essere uno di quelli comunque, so che non lo sei ti conosco.-
George sorrise e bevve un sorso di Whisky –E io so che tu sei una persona completamente fuori di testa ma che sa essere seria e giudiziosa. Strano, è come se fossi a metà tra me e Hermione.-
Brooke rise –Già hai ragione. Ma…mi faresti assaggiare?- disse indicando innocentemente il bicchiere di George.
-Io non vado alle feste per bere- la rimbeccò lui –Che voltafaccia! Sei un’approfittatrice B.- detto questo, rise e le porse il bicchiere.
-Ho detto che non voglio ubriacarmi mica che non voglio assaggiare!- rispose lei alzando gli occhi al cielo con un’espressione angelica sul volto. Poi prese il bicchiere e bevve un sorso. Sentì subito la gola in fiamme e le vennero le lacrime agli occhi –Non capisco come tu faccia a bere questa roba!-
-Ma sentila! Sei tu che hai voluto assaggiare!- disse ridendo George.
In quel momento fece la sua comparsa alla festa Draco Malfoy, il Re delle Serpi.
Con aria snob percorse tutta la strada che separava l’ingresso dal chiosco e ordinò un Whisky Incendiario doppio.
-Ecco, per esempio lui non lo sopporto.- riprese Brooke guardando nella direzione del Serpeverde.
-Malfoy dici? E’ quello che da fastidio a Harry vero?- chiese George girandosi anche lui a osservare il biondo che sorseggiava tranquillamente il suo Whisky ridacchiando sommessamente con la Parkinson.
-Lui da fastidio al mondo, non solo a Harry.-
Draco la sentì e si girò –Come dici, Granger?-
-Furetto non sei il centro del mondo.- rispose lei con noncuranza.
-Forse nono sono al centro del tuo mondo, nata Babbana.- soffiò lui di rimando.
Brooke si alzò di scatto e prese la bacchetta ma Malfoy continuò –Quella puttana di tua madre non si vergogna ad aver avuto non una, ma due figlie così? Ah no, giusto, anche lei è una Babbana, come tutta la tua famiglia.-
La ragazza non ci pensò due volte e gridò –Rictusempra!- colpendo Malfoy in pieno petto –La puttana sarà tua madre, anzi tuo padre visto come corre dietro a Voldemort.-
L’aria all’interno del giardino si gelò. Brooke, con le lacrime agli occhi, si girò e corse via, verso il bagno di Mirtilla Malcontenta.
   
 
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