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Autore: Em_    09/07/2015    4 recensioni
Nuova iniziativa : 12 Months Captainswan
Raccolta mensile di fanfiction dedicate ai Captainswan.Per ogni mese 3 elementi come prompt, ognuno potrà scegliere quale gli sembra più congeniale alla propria storia,( anche più di uno) che naturalmente dovrà contenere anche il nome del mese corrente.
Gennaio: neve,camino, pattini
Febbraio: maschera, san Valentino, Super Bowl
Marzo: donne , risveglio, altalena
Aprile: scherzo, Cioccolato, pigiama
Maggio: fiori, pick nick, barca
Giugno:Estate, ciliegie, doccia
Luglio : spiaggia,temporale, gelato
Agosto: stelle, calore, mare
Settembre:vino, viaggio, passeggiata.
Ottobre: Compleanno ( Emma), coperta, zucca
Novembre: Ringraziamento, famiglia, nebbia
Dicembre: candele, vischio, anello
Abbiamo tanta voglia di leggervi!
Ideata da CSGroup
(Alexies, Alexandra_Potter, Clohy, CSLover, Lely_1324, Manu'sPirate e Pandina.)
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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July

 

È quasi la metà di luglio e il tempo sembra scorrere fin troppo velocemente, ci avviciniamo sempre di più alla nascita della bambina e l’ansia si fa sentire giorno dopo giorno. Non ho idea di come si cresca un neonato, non l’ho mai fatto, sarò padre per la prima volta in vita mia ed è la cosa più spaventosa che ci sia. Nonostante tutto sono felice, felice di avere Emma accanto a me e della vita che stiamo vivendo, ho un ottimo rapporto anche con Henry che sembra avermi accettato definitivamente. Non abbiamo ancora scelto un nome per la piccola e credo che di questo passo ci vorranno ancora dei mesi, ciò che piace a me ad Emma non piace e viceversa, sarà il caso di lanciare una moneta e vedere che cosa viene fuori a questo punto. Fuori è una bellissima giornata di sole, fa un caldo infernale in questa città e devo ammettere che quell’aggeggio appeso al muro che sputa aria fredda non mi dispiace affatto. Forse potrei persino installarne uno sulla Jolly Roger, se non altro avrei una nave moderna. Sento Henry che mi chiama dall’altra stanza così con un rapido movimento mi alzo dal letto e lo raggiungo in camera sua.

«Che c’è, ragazzo?» domando fermandomi sulla porta.

«Secondo te è meglio questo azzurro con i teschi o questo arancione con gli squali?» mi chiede mostrandomi due paia di strani calzoncini.

«Quello con i teschi, fa più pirata.» rispondo facendogli l’occhiolino.

«Sì, ci avevo pensato anch’io. Grazie! Ah sì, mamma ti aspetta di sotto, cito testualmente ciò che ha detto “Dì a Killian di muovere il sedere giù da quel letto e venire a darmi una mano”.»

«D’accordo, è meglio che vada o mi ucciderà un giorno di questi.» 

Lascio Henry nella sua stanza e scendo le scale raggiungendo Emma in cucina, sta preparando un sacco di panini e li sta ficcando in una borsa colorata. Non è mai stata tipo da colori sgargianti eppure oggi mi sembra più colorata del solito, indossa una canotta gialla decisamente troppo trasparente e un paio di pantaloncini in jeans che a stento le coprono quel bel culetto che si ritrova. Anche se la pancia ora si nota molto di più è sempre sexy come prima ai miei occhi, se non di più. Mi avvicino piano e lei neanche se ne accorge da tanto indaffarata che è, l’abbraccio da dietro appoggiando piano la mano sul suo pancione.

«Alla buonora, Killian!» si lamenta.

«Ehi, che ho fatto adesso?»

«Non te lo ricordi che oggi dobbiamo andare tutti quanti in spiaggia?»

«Sì che me lo ricordo.» mento.

«Lasciatelo dire, Hook, menti da schifo. Come hai fatto a sopravvivere così tanto?» mi domanda trattenendo una risatina «Comunque il tuo costume da bagno è appoggiato sul divano, infilatelo e poi saremo pronti ad andare.»

“Costume” penso, ecco cosa stava indossando Henry, sarà l’abbigliamento da mare di questo secolo. Mah, non capisco perché non ci posso andare con la camicia e i pantaloni come faccio di solito. Alzo le spalle e afferro i calzoncini che mi ha comprato Emma, sono neri con sfumature grigie e bianche, “per fortuna non sono come quelli di Henry o non mi avrei messi” dico a me stesso. Esco dal bagno con indosso solo il costume sapendo che il ragazzo è ancora in camera sua e torno in cucina a vedere se Emma ha finito di riempire le borse.

«Allora, come sto?» chiedo con un sorrisetto malizioso facendole quei cadere la bottiglia dell’acqua dalle mani.

«Mh, carino.» finge lei.

Accorcio la distanza tra di noi e la bacio mettendoci tutta la passione possibile, Emma non esita a rispondere affondando le mani tra i miei capelli. Mi stacco da lei ottenendo un lamento in risposta.

«Quindi sono solo “carino”?»

«Siete molto sexy, capitano.» ammette poi mordendosi il labbro «Però indossa questa almeno fino alla spiaggia.» conclude porgendomi una maglietta bianca a maniche corte.

«Comunque, non per fare il guasta feste, ma quella canotta non è un po’ troppo trasparente?»

«Tanto la devo togliere, non importa.» risponde come se nulla fosse.

Sbatto le palpebre almeno una decina di volte e rimango a fissarla mentre lei chiama Henry «Scusa puoi ripetere?»

«Killian, al mare non ci si va vestiti.» afferma alzando le spalle «Su, andiamo.» e mi trascina fuori di casa prima che abbia il tempo di ribattere.

Arriviamo a destinazione pochi minuti dopo, la spiaggia fortunatamente non è troppo affollata nonostante la bella giornata estiva. Non mi piace particolarmente stare in mezzo a troppe persone. Henry corre da David, Mary Margaret e il piccolo Neal che sono comodamente stesi sotto un ombrello da pioggia decisamente grande. Anche io ed Emma li raggiungiamo e solo dopo noto che sono quasi tutti mezzi nudi, ma che moda è mai questa?

«Oh, Emma, Killian! Siete arrivati finalmente!» ci saluta sua madre. Mentre David si limita ad un cenno del capo, non credo si sia ancora abituato all’idea di me ed Emma insieme.

Anche Emma comincia a togliersi i vestiti e devo ammettere che la cosa non mi dispiace affatto solo che siamo in pubblico e non voglio vedano la mia donna praticamente nuda, è qualcosa che ora spetta solo a me. La trascino poco lontano giusto per non farmi sentire dai suoi genitori.

«Emma, non puoi andare in giro così, sei in mutande santo cielo.»

«Killian, è solo un bikini, ce l’hanno tutte. E poi tranquillo, con questa pancia chi vuoi che mi consideri.» mi dice ridacchiando.

«Tu forse non ci credi ma sei fin troppo bella così.» replico serio.

«Dai, non preoccuparti. Levati quella maglietta così andiamo a farci una nuotata!» propone.

Annuisco questa volta e lascio perdere il discorso tanto non saremo arrivati da nessuna parte. L’acqua è tiepida e piacevole al contatto con la pelle, ci immergiamo dopo aver contato fino a tre e risaliamo da sott’acqua completamente bagnati. Prendo Emma tra le braccia e la bacio di nuovo questa volta però più dolcemente. Poco dopo lei si stacca portandosi una mano sulla pancia con un’espressione indecifrabile.

«Oh dio!» esclama.

«Che succede? Stai male?» chiedo allarmato.

«No, no. Senti.» mi prende la mano e la porta poco sotto il suo ombelico ed è lì che sento un movimento, come un calcio.

«Cos’era?»

«La piccola, si muove!» mi dice con un grosso sorriso.

Istintivamente sorrido anche io e la stringo forte «Dio, quanto ti amo.»

«Non esagerare oggi con i complimenti, pirata! Potrei abituarmici.» commenta con un sorrisetto «Anche io ti amo comunque.»

Qualche minuto dopo anche gli altri ci raggiungono in mare compreso il piccolo Neal, che non è più tanto piccolo a dirla tutta ormai ha quasi un anno, cammina, dice qualche parola e non posso negare che sia particolarmente carino, somiglia un sacco ad Emma esteticamente, se non sapessimo che sono fratelli sicuramente lo scambierebbero per suo figlio. Se penso a quando la mia bambina diventerà così mi sciolgo, anche se non lo ammetterò mai davanti a nessuno, ho una reputazione da mantenere in fin dei conti. 

«Ehi, Killian! Ti va una gara di nuoto?» mi chiede Henry raggiungendoci.

«Ragazzino, non hai speranze. Questo lo sai vero?» gli dico avvertendolo.

«Staremo a vedere!» ribatte.

Henry va a mettersi in posizione mentre Emma mima un “tienilo d’occhio”, facciamo qualche bracciata e quando mi volto noto che è rimasto leggermente indietro. Tutto sommato per avere l’età che ha se la cava. Mi raggiunge poco dopo quasi senza fiato ed io non posso non sorridere dalla scena.

«Okay, hai vinto, mi devi un gelato.»

«Che? Sei tu quello che ha perso, tu dovresti offrirlo a me!»

«Eh no, è il vincitore a dover pagare per tutti.» poi si mette a urlare a squarciagola «Mamma, nonno, nonna! Killian offre il gelato!»

Alzo gli occhi al cielo acconsentendo alla richiesta, mezz’ora dopo siamo tutti quanti seduti al bar a gustarci un cono. Emma tiene in braccio il suo fratellino che ha la faccia completamente piena di gelato, Henry continua a ridere osservando Neal e il bambino ride a sua volta facendo finire metà del suo gelato sulle cosce di Emma. 

«Aspetta, Emma ti aiuto o questo piccoletto di sporcherà dalla testa ai piedi.» le dice sua madre sorridendo.

«Tieni.» le passa il bambino delicatamente «Vado a pulirmi un momento.» 

«Ti accompagno.» affermo senza pensare.

David mi lancia un’occhiataccia ed Emma trattiene nuovamente una risata. Sa bene che ho tutt’altro in mente. Ci chiudiamo a chiave nel bagno assicurandoci che non ci sia nessuno in giro.

«Lo sai che mio padre ti ucciderà?»

«Tesoro, sei incinta e non penso creda alla storia dei cavoli…»

«Penso farebbe finta di crederci piuttosto che immaginare me che vengo a letto con te.»

«Lo penso anche io.» le dico per poi baciarla.

Assaporo le sue labbra che sono un misto di salsedine e gelato alla vaniglia, un mix pressoché perfetto. Le mie mani scivolano sul suo fondoschiena mentre le sue esplorano la mia schiena nuda, avrei una gran voglia di essere a casa nostra in questo momento. Emma infila una mano sotto il costume facendomi sussultare, che ha intenzione di fare in questo posto? Non vorrà mica farlo in un bagno pubblico?

«Swan, non è il luogo…» dico in un sospiro.

«Stasera dovrete rimediare capitano.» risponde staccandosi da me e pulendosi dal gelato.

Quando torniamo fuori la spiaggia è deserta, ma quanto tempo è passato? All’improvviso il cielo è squarciato da un fulmine seguito da un tuono, la nostra giornata è sicuramente finita. Qualche secondo dopo nuvoloni neri appaiono sopra di noi e comincia a piovere a dirotto.

«Sarà meglio rientrare.» esclama Emma.

«Hai fatto venire nu temporale apposta per portami a letto?»

Lei si mette a ridere «Non sarebbe stata una cattiva idea.»




Angolo autrice
Sono tornata!
Eccovi qui il capitolo di luglio! L'ho appena finito di scrivere, perdonatemi eventuali errori ahah!
È tutto pov Killian, mi diverto troppo a scrivere di lui e le mode/tecnologie del nostro mondo, poveretto ancora non ci è abituato xD A Hook non andava prorpio a genio l'idea che Emma rimanesse in bikini lol
Si avvicina sempre di più la nascita della piccola CaptainSwan ** 

Beh, che dire? con questa storia ci si vede ad agosto! :)

Vi lascio le mie due CaptainSwan: Once in a lifetime You found me

   
 
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