Mi
è successa una cosa strana.
Perciò scrivo questa cosa.
Non prendetemi per pazzo! Per favore non smettete di leggere!
Ascoltate, per piacere leggete!
Se siete ancora qui allora inizierò a raccontare...
Tutto ha avuto iniziò una notte, quando lo vidi la prima volta.
Ero nel letto della mia camera e, vicino a me, in un altro letto, c'era
un'altra persona. Mio fratello credo, anche se non ricordo più nulla di lui o
lei…
Ma
per fare le cose più semplici diciamo che era un lui.
Era buio ed io mi ero svegliato nella notte.
Mi
stavo guardando in giro, cercando di abituare gli occhi al buio per scendere e
andare al bagno.
Ma quando feci l'errore di girarmi verso il letto di mio fratello, vidi una
cosa terrificante....
Quella "cosa" viscida e fredda usciva da sotto il suo letto.
Il
volto non aveva veri e propri lineamenti ma solo dei minuscoli occhi neri
lucenti, che si vedevano appena sulla sua "pelle" di un colore nero,
ancora più nero del buio della stanza...
Non aveva fattezze umane, mancava sia di mani che di piedi.
La
testa e il corpo, invece, erano uniti. Quest’ultimo si faceva sempre più largo
man mano che scendeva, fino a quando non si univa all'ombra del letto come se
fosse un prolungamento di essa.
Da questo corpo viscido, che sembrava che, se lo avessi toccato, mi avrebbe
sporcato le dita di quella sostanza nera, uscirono due braccia.
Erano
sottili ed esili, simili a bastoncini con delle lunghe dita che potevano
sembrare come artigli, ma davano la stessa sensazione viscida del corpo dell'essere.
Con queste prese mio fratello e pigiandolo contro quella che doveva essere la
sua pancia, lo inglobò come a mangialo.
Iniziai a tremare e a piangere di paura sentendo le lacrime fermarsi ai lati
dei miei occhi mentre speravo che non mi vedesse.
Ma si accorse di me.
Alzò
il viso e mi guardò con quegli occhietti orrendi scrutandomi in silenzio.
Si
portò una delle mani, simili a dei rametti rinsecchiti di un albero, al viso e
posizionò un dito dove sarebbe dovuta esserci la bocca come a dirmi di far
silenzio.
Poi scomparve scivolando sotto il letto e in un qualche modo scivolai anch'io
in un sonno profondo...
Anche se ricordo che non mi piacque dormire quella notte.
Era
come se fossi risucchiato sempre più giù e non riuscivo a respirare, come se
stessi affogando in quella sostanza nera...
Il giorno dopo mio fratello, o quello che credo fosse mio fratello, scomparse
con tutto ciò che gli apparteneva anche le sue memorie che tutti noi avevamo.
Ma l'immagine di quel coso mi è rimasta nella testa.
Non
riesco a dormire perché sono terrorizzato.
Non
riesco più a sopportare il buio, ma, con le luci accese, la notte le ombre si
fanno più grandi ed ho come la sensazione che lui possa scivolarne fuori da un
momento all'altro...
I
rami dell’albero, che d’inverno si seccano, mi ricordano le sue mani e mi sento
come se mi volesse ricordare che passerà a prendermi.
Vi scrivo questo per avvisarvi e per lasciare qualcosa sulla sua esistenza.
Questo
rimarrà.
Lui
non potrà distruggerlo.
Ma ora ho infranto la promessa di tacere e posso sentirlo mentre scivola da
sotto il mio letto e si avvicina piano e silenziosamente a me.
Mi
guarda con quei suoi piccoli occhietti che sento fissarmi ogni notte...
Tremo e allungo la mano sulla pistola sulla mia scrivania.
sshhhhhh