09/07/2015
3 recensioni“A little bit longer
and I'll be fine.”
and I'll be fine.”
Leo guardò con attenzione l’arma tra le proprie mani, la spada di Elliot.
La osservava con attenzione da parecchi minuti, forse delle ore, aveva ormai perso la cognizione del tempo. Restava lì, per terra, ad osservare lo stocco nero, dall’elsa dall’intaglio tanto complesso.
Poggiò un dito sulla curva più evidente, che proteggeva il dorso della mano del possessore durante i combattimenti, e lo fece avanzare lentamente, percorrendo tutto l’intricato disegno della guardia fino ad arrivare alla lama, là più spessa. Il polpastrello continuò la sua avanzata, senza paura. Quella spada non lo poteva ferire, essendo stata quasi un’estensione di Elliot stesso.
Sentì comunque, nella sua testa, la voce del proprietario dell'arma dirgli di fare attenzione a non ferirsi.
Sorrise a quel pensiero, un sorriso triste, perché quella voce era solo nella sua fantasia. Non l’avrebbe più sentita.
Il volto corrucciato del ragazzo biondo cenere scomparve dalla sua mente, quando una calda lacrima gli rigò il volto.
Strinse con forza l’elsa della spada, mentre tentava di regolarizzare il respiro, ma i singhiozzi lo scuotevano con forza.
Portò al volto la mano libera, con la quale non stringeva l’arma del suo padrone e provò con essa a trattenere i propri lamenti, premendo il palmo contro la bocca.
Il proprio viso era ormai libero, non più coperto dalla folta frangia e i suoi occhi neri fissavano ciò che gli era rimasto della persona più importante per lui.
Perché se n’era accorto così tardi? Perché ora che lo aveva perso, aveva compreso quanto fosse fondamentale per lui?
Un dolore opprimente gli gravava sul petto, rendendo i respiri insufficienti.
Era solo.
Cosa gli restava, dopo che Elliot lo aveva lasciato? Cosa gli restava da vivere, ora che lui non c’era più?
Chiuse gli occhi e la sua mente proiettò, dietro le palpebre chiuse, tutte le immagini della loro vita insieme. Tutti i momenti che avevano condiviso.
Un sospirò fuggì dalle sue labbra e per quell’attimo gli sembrò di aver trovato la pace. Una pace effimera, della stessa consistenza di una bolla di sapone, reale quanto un sogno. Un dolcissimo sogno.
Lì Elliot era con lui, gli sorrideva e gli stringeva la mano.
Era così irreale e meraviglioso al contempo, che Leo non desiderò altro che vivere quell’incantevole illusione, ancora per un po’. Ancora un po’ più a lungo e sarebbe stato bene.
La coscienza di Glenn scalpitava nella sua mente, ma il suo cuore ferito la mise a tacere.
Aveva bisogno di un altro attimo in più. Un altro attimo con Elliot.
Note autrice: Salve a tutti! Dato che questo è il mio debutto (?) nel fandom di Pandora Hearts, mi presento! Sono Mitsuki no Kaze (o semplicemente Mitsuki) e devo confessare di non essere proprio ben inserita in questo fandom, nonostante trovi assolutamente geniale questo manga, ma non c’è mai stato quel qualcosa (?) che mi ha fatto venir voglia di scriverci su.
Per questa flash fic dovete ringraziare (dare la colpa-?) ad una mia amica, Maghetta 1996, che sotto la mia richiesta di un prompt, mi ha domandato un’Elleo.
Devo dire che non sono contenta di come sia venuta fuori, ma l’ultima parola spetta a voi lettori, ovviamente u.u
Spero che la storia vi sia piaciuta e che vogliate lasciarmi un parere, consigli e critiche costruttive sono bene accetti!
Grazie a tutti in anticipo e mi scuso per eventuali errori, purtroppo alcuni mi sfuggono >_>
Un bacione,
Mitsuki <3