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Autore: bessielizzie    10/07/2015    1 recensioni
Una giovane scrittrice scopre di essere incinta nel momento meno opportuno della sua vita. Nonostante le varie difficoltà che la vita le offre riesce a trovare la strada verso la felicità
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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un padre assente                                               

Un padre assente

Non sempre le relazioni giungono a buon termine anche se per Thomas e Sofia sembrava che fossero ad un passo dal matrimonio, ma non sempre ciò che appare è la realtà.

Il loro rapporto iniziò in un modo tanto passionale e focoso quanto è stato la fine piuttosto bollente.

Verso la conclusione della relazione tra i due ragazzi era sempre più burrascoso e le loro riappacificazioni finivano spesso tra le lenzuola.

Alla gran lunga questo tipo di riappacificazione portò alla soddisfazione degli appetiti sessuali della coppia, ma alla esasperazione di Isabella. La giovane voleva avere un rapporto più comunicativo, dove si poteva discutere dei problemi e non negarli con una sana seduta di esercizio fisico sotto le coperte.

Sofia non poteva negare che il suo compagno era qualcosa di più simile ad un dio greco e al mago del sesso a cui un essere umano poteva avvicinarsi e abile più di un certo Rocco Siffredi, solo che non bastavano tutte queste abilità se mancava il dialogo.

Per Sofia non c’erano solo problemi di cuore, ma anche le condizioni di salute del suo buon vecchio genitore.

Il buon vecchio padre era un poliziotto molto attivo anche dopo la pensione. Il genitore della giovane era anche un bravo muratore e molte abitazioni avevano la sua firma. Martino si divertiva ad organizzare eventi benefici, ritrovi e a raduni. Fu proprio ad uno di quelli incontri che ebbe un malessere.

Fu proprio in quei giorni in cui il padre era ricoverato per i vari accertamenti che anche Sofia andò dal medico.

Lei era molto stressata per le condizioni di salute del padre, per la sua relazione ormai giunta al capolinea, per la tensione di dover vendere i suoi diritti d’autore del suo primo besteller ad una casa di produzione cinematografica che iniziò ad avere le nausee quotidianamente ma questi dolori li aveva associati alla tensione e non ad una possibile gravidanza.

Quando il medico le annunciò della gravidanza la giovane donna fu molto felice e aveva rinnovato la speranza di riallacciare i rapporti con Thomas.

Quella sera quando Sofia ritornò a casa dall’ospedale aveva progettato di annunciare in modo romantico al futuro padre la lieta notizia, ma i progetti andarono in fumo perché Thomas si era dato alla fuga.

Il giovane non aveva lasciato nemmeno un biglietto d’addio e se non fosse stato per l’incredibile ordine degli armadi vuoti Bella aveva pensato di chiamare la polizia.

Sofia non aveva impiegato molto per intuire che il suo compagno se ne era andato perché mancavano tutti i suoi oggetti. La giovane sapeva quanto preciso e pignolo fosse il suo compagno, ma ciò che la stupiva era la velocità in cui aveva fatto le valigie e a far sparire tutti gli oggetti personali che intuì che probabilmente il fuggitivo era stato aiutato.

Dopo quell’intuizione presa dal panico la ragazza controllò se i suoi oggetti preziosi fossero stati rubati, purtroppo quello che aveva intuito si concretizzò e lui se ne era fuggito con i suoi oggetti preziosi. Nella sfortuna però ci fu qualcosa di positivo ed era l’abitudine della giovane donna di non amare tanto i gioielli, ma per lei fu un colpo al cuore non trovare la catenina che suo padre le aveva regalato per la sua laurea, per lei fu altrettanto doloroso non trovare il braccialetto che lui le aveva regalato al primo mesiversario al chiaro di luna, per lei fu una coltellata non trovare l’orologio a pendolo che fu della sua amata nonna e un’oggetto che veniva tramandato per generazioni nella sua famiglia.

Quella sera Sofia si sentì una fallita per non aver capito che tipo di uomo che si era innamorata, si sentiva ferita, illusa.

Trascorse un paio di ore a piangere per quel codardo, ladro che l’aveva abbandonata e aveva provato a contattarlo più volte per una spiegazione senza riuscirci finché sentì suonare il campanello di casa che le rinnovò le speranze, ma ahimè era solo Paolo.

Paolo era il suo migliore amico che era lì per accompagnarla in ospedale dall’ex poliziotto e anche per brindare con i futuri genitori dell’arrivo di un piccolo Coppola, ma quando Sofia aprì la porta non aveva proprio la voglia di festeggiare.

“Sara mi ha raccontato della bellissima notizia…” disse Paola prima di entrare in casa, ma rimase ammutolito dall’espressione non di giubilo di Sofia.

Sara era la sorella di Paolo nonché la migliore amica di Isabella.

L’amicizia tra Paolo e Sofia era nata tra i banchi delle superiori e proseguì anche durante l’università, ma per un periodo s’interruppero i rapporti per poi rincontrarsi durante un corso di aggiornamento.

Sofia sapeva quello che combinava il suo amico perché la sorella di Paolo era la sua migliore amica e quasi una sorella.

A Paolo bastò uno sguardo e poche parole per capire quello che era successo e mosse mari e monti per trovare il fuggitivo, anche per prenderlo a schiaffi e per ottenere giustizia per la sua migliore amica.

Un paio di giorni dopo a Martino gli fu diagnosticato una malattia degenerativa e dal carattere ereditario, per Isabella fu una nuova batosta.

Il decorso della malattia del padre non lasciava speranza e ciò che la rendeva triste era che probabilmente avrebbe potuto aver ereditato quella malattia e quindi in un futuro molto lontano il piccolo avrebbe potuto ereditare il male del nonno.

La giovane era incerta se fare il test per scoprire se era portatrice sana di quella malattia oppure evitare di fare quelle dannate analisi. Se la situazione fosse stata la più pessima avrebbe preso in considerazione l’eventualità di un aborto? Avrebbe permesso che il nascituro potesse ereditare quella malattia?

Durante quei giorni parlò di quella situazione con i suoi amici e con i familiari. Si arrivò alla conclusione di fare il possibile per Martino e di rendere il suo ultimo periodo di vita come il più bello.

Fu grazie a Paolo che Sofia trovò il coraggio di sottoporsi a quel test , ma purtroppo ancora una volta il destino le era avverso.

Il test è positivo” riuscì a dire al suo migliore amico

Mi dispiace moltissimo Isabella, ma guarda il lato positivo che quando manifesterai i primi sintomi saranno trascorsi anni e la ricerca avrà fatto progressi!”

“Io non voglio finire i miei giorni di vita non sapendo di vivere, non voglio che a lui o lei dovrà vivere quello che ora mio padre sta patendo!”

“Ti capisco Sofy, ma adesso è troppo presto per preoccuparti per quello che ti succederà. Non è detto che il piccolo abbia ereditato quella malattia!”

“Hai ragione Paolo. Spero che il mio piccolo brontolone avrà la possibilità di conoscere il nonno e di nascere sano”

Alla fine la giovane donna decise che non avrebbe rinunciato all’unica cosa positiva della vita e cioè il dono di diventare madre. Per il piccolo avrebbe lottato e avrebbe fatto l’impossibile che avesse una vita felice, serena e sana.

Sofia sperava che lo stato di salute di suo padre fosse abbastanza buono per quando avrebbe partorito e per vivere la gioia di diventare madre con l’uomo più importante della sua vita, suo padre.

Per quanto riguarda il padre del nascituro, la giovane aveva deciso di non porgere denuncia per il furto ma allo stesso tempo si era ripromessa che non avrebbe fatto conoscere un padre degenere al figlio. In quei momenti Thomas era l’ultimo dei suoi pensieri.

Durante le varie analisi e visite ginecologiche si scoprì che il nascituro sarebbe stato un maschietto.

“Volete sapere il sesso del nascituro?”  Domandò la ginecologa.

“Si” rispose la futura mamma.

Sarà un bel maschietto, complimenti mamma e papà!”  Disse la dottoressa rivolgendosi sia alla madre che al suo accompagnatore presupponendo che quel bel morettino che sembrava un nativo americano.

Solo che non sono il padre” disse imbarazzato Paolo.

Lui è il mio migliore amico ed è come un fratello per me! Sarà un buon zio per il piccolo!” disse alla ginecologa.

Il rapporto tra Paolo e Sofia in quel periodo si era molto rafforzato tanto che per il giovane si rinnovò la fiamma dell’amore che provava per la sua amica, ma in quest’occasione aveva deciso di procedere con cautela.

Il periodo che Paolo e Sofia avevano interrotto i contatti era perché lei non corrispondeva i suoi sentimenti e per giunta era arrivato quel pirla del padre del bimbo.

Paolo era disposto a tutto per avere una nuova possibilità con la sventurata scrittrice anche a far da padre ad un bimbo non suo. Il giovane aveva trascorso l’ultimo periodo accanto alla giovane scrittrice ed era stato lui ad avvisare che Isa Stewart, pseudonimo molto più british del comunissimo e italianissimo Sofia Rossi non avrebbe partecipato alla prima del film che era basato il suo best-seller che aveva raggiunto la vetta delle classifiche dopo poche settimane dalla pubblicazione.

Il piccolo nacque in una tiepida giornata di primavera e fu chiamato John Martin Bianchi. Fu deciso di dargli i nomi inglesi per via della passione sfrenata di Sofia per qualsiasi cosa che fosse britannico della neomamma.

La mamma del piccolo si era innamorata del suo migliore amico, dell’uomo che le era stata sempre affianco nei momenti più bui, dell’uomo che con tenerezza e forza la salvava nei momenti di disperazione.

Sofia si era accorta d’essere innamorata del suo amico faterno quando insieme stavano facendo degli esercizi per la memoria per il buon vecchio Martino. Quel giorno stava chiedendo al padre le date dei familiari tra cui Paolo, il figlio del migliore amico dell’ex poliziotto, quando si accorse di sentire le farfalle allo stomaco e sentiva la mancanza dell’amico nonostante si fossero visti poche ore prima.

Dall’accorgersi al dichiarare il proprio amore per l'amico fu una delle sette fatiche di Ercole. Sofia si vergognava per aver perso del tempo prezioso, per non aver corrisposto subito l’amore per il suo migliore amico e inoltre la ferita che le aveva inferto Thomas sanguinava ancora.

Per quanto innamorata che fosse di Paolo continuava a chiedersi se lui lo fosse ancora, se lui fosse disposto a crescere il figlio di un altro come il suo, se si fosse dichiarata e per la migliore delle ipotesi Paolo avesse ricambiato i suoi sentimenti e se quella relazione fosse andata male cosa sarebbe successo?

La giovane trascorse un paio di giorni con questo dilemma: mi dichiaro o non mi dichiaro?

Sofia pensava anche al bimbo che stava per nascere, all’assenza del padre e alle eventualità di iniziare una relazione con Paolo. Il piccolo aveva bisogno di una figura maschile, ma non si sarebbe dichiarata al suo amico solo per dare un padre al piccolo.

Nell’elenco dei pro e dei contro c’erano molti punti e per quanto orgogliosa che fosse la madre ritenne che il piccolo aveva bisogno di una famiglia in cui regnava l’amore e lei poteva donare al piccolo John Martin tutto ciò che lui aveva bisogno.

Alla fine si convinse di dichiararsi con Paolo durante una cena a lume di candela. Isabella era al nono mese di gravidanza e per quanto si fosse preparata un discorso romantico quando giunse il momento non riusciva a spiccare una parola.

“Sofy cosa succede?” disse Paolo preoccupato per l’imbarazzante silenzio dell’amica anche se aveva intuito già da un pezzo che finalmente i sentimenti della sua migliore amica erano cambiati, ma voleva sentirsi dire il ti amo.

Niente, ti è piaciuto quello che ho preparato?”

“Si, era tutto buonissimo ma non avrai preparato tutto questo solo per chiedermi se approvo le tue doti culinari, vero?”  Disse con una punta di malizia Paolo.

Mi leggi nel pensiero?”  Rispose Sofia.

No, io ti conosco da molto tempo e c’è qualcosa che vorresti dirmi, ma sappi che io non scaperò mai. Non sono l’altro!”  Con il termine “altro” Paolo si riferiva all’ex della ragazza che da sempre aveva amato.

“Paul, lo sai che è da un p’ di tempo che ho capito che non sei come lui. Tu sei la persona più affidabile, più romantica, più sincera che esista ed è questo che amo di te!”

Anch’io ti amo! Vedi che non era così difficile dichiararsi? Ti rimarrò sempre accanto”

 Fu così che i due giovani si dichiararono e si baciarono, ma non fu abbastanza lungo perché qualcuno aveva fretta di nascere…

Il figlio di Sofia e Thomas nacque nello stesso ospedale nella quale era ricoverato il nonno.

Per Sofia fu un’immensa gioia ricevere la visita dei genitori e vedere che il padre aveva la forza di cullare il nipotino. Fu in quell’occasione che la neomamma scattò una foto che divenne molto importante per lei.

Quando Martino conobbe il nipotino riuscì a strappare una promessa alla figlia.

Promettimi che il piccolo conoscerà il padre anche se lo crescerai con Paolo!”

 

QUALCHE ANNO DOPO…

Martino partì per il suo ultimo lungo viaggio qualche anno dopo la nascita del suo amato nipotino. L’ex poliziotto ebbe la fortuna di conoscere e di giocare con il piccolo John Martin, ma purtroppo il bimbo era troppo piccolo per ricordarsi del nonno.

Nella sua sfortuna il buon vecchio Martino fu fortunato di vedere la sua adorata figlia trovare la felicità con Paolo che aveva accettato con amore e gioia di crescere il figlio di un altro.

Martino, nonostante la malattia, riuscì a portare all’altare la sua Isabella mentre il piccolo John Martin faceva da paggetto alla mamma poco dopo aver imparato a camminare.

Poco prima di chiudere gli occhi per l’ultima volta Martino chiese alla figlia di far conoscere al figlio quel scavezza collo del padre.

Alla dipartita di Martino la scrittrice rischiò di entrare in un forte stato di shock nonostante era preparata a quell’eventualità. Fu grazie al marito e al figlio che riuscì a superare quel brutto momento.

Il bimbo era molto portato per la musica, un lato ereditato da quel mascalzone del suo padre biologico, e già alla soglia dei quattro anni sapeva suonare il pianoforte come un vero professionista anche se la madre era più propensa a far godere al figlio una sana infanzia.

John Martin Bianchi assomigliava moltissimo all’innominato.

Il piccolo aveva lo stesso sorriso sghembo di Thomas, gli stessi occhi verdi del padre ma con la determinazione della madre, anche i capelli erano identici del padre ma il bimbo sebbene fosse la fotocopia del padre biologico aveva l’animo gentile e determinato di Sofia.

Per quanto riguarda il genitore di John Martin non era scomparso dalla faccia dalla terra, ma si era trasferito ad Ibiza.

Qui il ladruncolo con i proventi del piccolo furtarello aveva aperto un locale dove se la spassava con molte donne e tra queste c’era una nota cantante e attrice che aveva partecipato ad una nota serie televisiva sui bagnini, ma come cantante era nota come Blondie Pamela ed aveva riportato in auge la musica anni 80.

Paolo era un giovane agente letterario con la passione per la danza.  Il provetto ballerino riuscì a trasmettere l’amore per la danza anche alla moglie.

I due giovani sposini avevano deciso di partecipare ad una nota competizione di danza famosa in tutta l’Italia. La gara durò qualche settimana e i due innamorati arrivarono in finale eccellendo in tutti i tipi di danza: salsa, merengue e altre danze

Per la finale di quella competizione era stata invitata una nota cantante che era stata accompagnata dal compagno, ormai sicuro che quel piccolo reato fosse caduto in prescrizione.

Blondie Pamela doveva cantare due canzoni per le due coppie in gara, ma anche altre. La cantante non sapeva che quel giorno avrebbe scoperto un’amara verità sul suo compagno.

Quel giorno tutto filo liscio fino a quando Sofia non scoprì chi era l’accompagnatore al piano della cantante ovvero al momento dell’esibizione.

Sofia e Paolo avevano provato fino all’ultimo le mosse della coreografia che li avrebbe fatti vincere ed erano rimasti in quella stanza anche per rimanere con il piccolo che aveva voluto seguire i genitori a tutti i costi invece di rimanere a casa con la nonna René.

Per fortuna c’era Sara ad accudire il bimbo mentre i genitori partecipavano alla gara

Sofia quando si accorse chi era al piano le scattò l’ira funesta di Achille nei confronti del suo ex, ma fu il marito a placare l’animo della moglie.

“Amore, non farti rovinare la serata da quel codardo!” disse Paolo

“Mi ha derubata ed ero incinta di suo figlio. Lui si merita di essere punito!”  Le rispose la moglie furibonda.

Concordo con te, ma propongo di partecipare alla gara come se non lo avessimo visto. Possiamo avvisare Sara di contattare la polizia prima d’iniziare la gara!” propose Sofia prima di entrare in pista.

Sofia e Paolo danzarono dannatamente bene tanto che vinsero. Alla premiazione dei vincitori arrivò un bimbo dai capelli biondissimi e dal sorriso malandrino per portare un mazzo di fiori alla mamma, scappando dalle cure amorevoli della zia. Oltre al piccolo Thomas in miniatura arrivò anche la polizia ad arrestare il pianista ladro.

Quel giorno Thomas rimase sconvolto non solo per l’arresto, ma anche per la scoperta della paternità

Angolo tutto mio: Spero che questa storia vi piacerà e se avete qualcosa da dirmi sono lieta di ascoltarvi

   
 
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