Grindelwald pensava al nulla, come al solito, pensava a ciò che era e a ciò che non potè più essere.
Tutta colpa del suo fidato amico, tutta colpa di lei...perchè morì?
Per non parlare del fratello, sempre ad impicciarsi... perchè non pensava solo e soltanto alle sue capre?

Ma all'improvviaso sentì un rumore alla finestra e si ridestò, una faccia biaca con aspetto serpentino lo fissava con quei suoi occhi rossi.
-Sei Tom Riddle? Me ne ha parlato, Albus, una volta. Sai, voleva la mia teoria, era da 25 anni che non lo vedevo e fu anche la sua ultima visita. Ho sentito che è morto, per mano dei tuoi uomini, come li chiami? Ah, sì, mangiamorte-
Non lo volle far vedere, ma era livido di rabbia e di affetto mai espresso.
Lui, che si riteneva immune alle emozioni... incredibile, chi ci avrebbe creduto.
-Sai, Grindelwald, non pensavo che fossi un così romanticone. Sai che hanno anche scritto un libro sull'eccelso Albus Wulfric Brian Silente? Ah, e ti dipingono come un dittatore, il secondo mago oscuro più grande dopo di me... a me sembri solo un piagniucolone! Ma ora...DIMMI DOVE è LA BACCHETTA!-
-Perdi il tuo tempo, qui non troverai ciò che cerchi.-
Ma in realtà lui sapeva benissimo dove sera, lo sapeva da quando Silente l'aveva disarmato!
Ma non glielo avrebbe fatto mai sapere, voleva ancora troppo bene a silente, non voleva che morisse per colpa sua!
Mentre che parlavano lui gli scrutava la mente con la legimanzia, ma sia l'età che lo studio lo rendevano più bravo nella occlumanzia!

Nel frattempo pensava a Silente, alle risate dell'estate giovanile.
Non si poteva tornare ai quei tempi.
E poi, cosa avrebbe cambiato?
...Nulla..

Ma Voldemort era richiesto altrove.
Vide una luce verde...e morì.