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Autore: AliceMiao    10/07/2015    3 recensioni
Il mio nome è Lydia. Cosa sono? Beh per molto tempo non lo sapevo nemmeno io. Mia madre è un Luxen, mentre mio padre un Origin. Mio zio mi odia. Ashley è la mia migliore amica, nonostante sia più grande di me. Questa è la mia storia.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~(Dee)

Ancora non ci credevo! Sarei diventata mamma anch'io, un sogno che si avvera! C'era solo un piccolo dettaglio: io ero una Luxen e Archer era un Origin, quindi osa sarebbe nato? Non lo sapevamo, ma qualunque cosa fosse gli avremmo voluto bene lo stesso.
Dovevamo anche dirlo agli altri ed ero certa al 90% che a Daemon e a Dawson non sarebbe piaciuto. Già ritrovarsi con una piccola Origin tra i piedi (però era dolcissima!) era faticoso, chissà una volta nato il nostro bambino.
Quando arrivammo a casa di Dawson, quel sabato, la tensione era nell'aria.
Speriamo vada tutto bene, pensai.
"Sì che andrà tutto bene", disse Archer, prendendomi una mano.
"A volte mi dimentico che leggi nel pensiero", dissi sorridendo.
Bussammo alla porta e Katy ci venne ad aprire.
"Eccovi, ce ne avete messo di tempo!", disse lei, facendoci entrare.
"Scusa, ma non sapevo proprio cosa mettermi e poi ho dovuto fare un intervento d'urgenza alla mia manicure", dissi.
Lei sorrise e andammo in salotto, dove trovammo Beth con in braccio la piccola Ashley. Ormai aveva un anno e iniziava a fare dei piccoli passi.
"Eccoti Dee! Iniziavamo a pensare che non sareste venuti", disse Beth.
"Dove sono i ragazzi?", chiese Archer.
"In cucina!  Dato che una certa persona non sa cucinare ci pensiamo noi!", disse Dawson dalla cucina.
Archer li raggiunse e io mi sedetti sul divano accanto a Beth.
"Ormai è cresciuta. Ma si può sapere cos'è successo al caminetto?", chiesi guardando il camino.
"È una lunga storia. Questa piccola stava giocando con la sua bambola, quando l'ha lanciata contro il camino ed ecco il risultato", disse Beth.
"Wow, piccola ma forte!", disse Katy.
"Proprio come suo padre!", disse Dawson comparendo all'improvviso e prendendo la piccola in braccio. Ashley si mise a ridere.
"Il pranzo è pronto comunque", disse Dawson. Ecco, il momento era giunto.
Ci sedemmo a tavola, mentre la bambina giocava allegramente sul tappeto.
"Lei non mangia?", chiesi.
"Ha mangiato prima", disse Beth.
"Io non direi che ha mangiato, piuttosto che ha divorato mezza scorta di cibo per neonati. Si è mangiata tutta la scatola di pappine alla frutta e tutto il cartone di latte", disse Dawson.
Scoppiammo a ridere. Ora toccava a noi dare l'oro la bella notizia. O meglio, era bella per noi, per loro non lo sapevo. Beth e Katy probabilmente sarebbero state felici, mentre i ragazzi non lo sapevo.
"Noi abbiamo qualcosa da dirvi. Qualcosa di importante", dissi.
"Di che si tratta?", chiese Daemon.
Feci un respiro profondo. "Daemon, Dawson preparatevi ad avere un nipote in più", dissi tutto ad un fiato.
Non riuscivo a capire la loro reazione, i loro sguardi non facevano trapelare nessuna emozione. Fu Daemon a rompere il silenzio. Urlò:"Che cosa?! No, tu non terrai quel coso!".
"Come l'hai chiamato?!", urlai "È un bambino!".
"Sì, ma cosa nascerà? No, non lo terrai!", disse lui.
"È mio figlio, non posso farlo!", dissi, mentre le lacrime iniziarono a pungere per uscire.
"Lo farò io allora, una volta nato non lo rivedrai mai più!", disse Daemon.
"No, non lo farai!È anche mio figlio, non te lo lascerò uccidere!", disse Archer.
"Calma!",disse Dawson.
Katy e Beth ci stavano guardando senza dire una parola e anche Ashley aveva smesso di giocare, come se avesse intuito che c'era qualcosa che non andava.
"È loro figlio e decidono loro cosa fare, non tu Daemon", disse Dawson e Katy e Beth annuirono.
"Ha ragione", disse Katy prendendo la mano di Daemon, per calmarlo.
"Ma non si sa cosa nascerà!", disse Daemon.
"E allora? Quando sarà il momento lo scopriremo, ma non puoi chiedere a tua sorella di uccidere il proprio figlio una volta nato", disse Beth.
Archer mi abbracciò, mentre delle lacrime iniziarono a scendere copiose.
Passarono nove mesi, finchè un giorno un pianto ruppe il silenzio della casa. Daemon non era mai venuto a trovarmi, nè aveva voluto parlare con me. Katy diceva che era arrabbiato perchè avevamo scelto di tenere il bambino, o meglio la bambina. Lydia.

Note: dopo aver letto l'ultimo libro mi è venuta in mente questa storia. I prossimi capitoli saranno raccontati anche da Lydia. Cosa sarà?
Baci AliceMiao

   
 
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