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Autore: Geldem Fergus    11/07/2015    0 recensioni
Ve la figurate la persona più desiderata dellq scuola, sia dal genere femminile che da quello maschile, si parla di una ragazza però, badate bene. Insomma, ve la figurate la ragazza più desiderata della scuola stare con quello più desiderato della scuola?
Sì?
Be', io no. Non perché non sia possibile o qualcosa del genere, ma perché io sono lesbica.
Genere: Demenziale, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Scolastico
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Risale a un anno fa l'inizio del mio astio vero e proprio nei confronti di Dorian Firion. Cosa potrà mai avermi fatto di così grave da arrivare praticamente ad odiarlo? So di aver detto che potrei concedergli di essere conoscenti, ma sinceramente non voglio.
Già il fatto di essere considerata una sua mezza preda mi fa salire il sangue al cervello, se poi fossi così stupida e così poco rispettosa di me da accettare la sua compagnia dopo quello che ha osato fare, farei prima a tatuarmi in fronte "Ehi misogini, femminicidio autorizzato. Venghino, signori, venghino".
Okay, forse così è un po' estremo, non ho una fonte così alta, lo riconosco, ma rimane comunque una persona con cui non voglio avere nulla a che fare. Come dicevo prima, bisogna tornare a un anno fa, quando iniziò la sfilza di diciottesimi a cui sarei stata invitata da lì a tre anni. E secondo voi chi avrebbe osato non invitare il capitano della squadra di basket nonostante non sapesse nemmeno quale fosse la faccia del festeggiato?
Nessuno, ovviamente. Quindi volente o nolente ci ritrovavamo sempre invitati poiché cibo e alcool gratis non si rifiutano mai e immischiati in situazioni equivoche e dal mio punto di vista poco piacevoli. Erano tanti piccoli gesti insignificanti, ma che ne acquisivano se sommati tutti insieme. Ma il fattaccio avvenne ad aprile dell'anno scorso: primavera, festa all'aperto, tutti, me compresa lo riconosco, alticci, una power ballad. Ed ecco a voi gli ingredienti per il cocktail chiamato "Non sta per succedere nulla di buono". Sono sempre stata curiosa, mi piace sperimentare e quindi il mio corpo, sotto gli effetti dell'alcool potrebbe aver mandato inconsciamente dei segnali sbagliati. Io e Dorian eravamo avvinghiati come cozze aggrappate a uno scoglio e più di così non doveva succedere, ma le cose non vanno quasi mai come vogliamo e di punto in bianco mi ficcò due metri di lingua in bocca, sbavandomi su tutto il contorno delle labbra.
A pensarci ancora adesso mi sale un conato. Io lo spinsi via, tornata miracolosamente e immediatamente lucida me ne andai sputandogli sulle scarpe. Forse è stato un gesto un po' troppo plateale, un po' troppo da prima donna, ma a mio avviso se lo meritava e quindi senza pensarci molto ho agito e basta. Da quel momento ogni volta che ci capita di vederci a qualche evento di forza maggiore, lui cerca di far breccia nella mia corazza di disgusto. Inutile dire che non ci riesce, usa gli stessi metodi utilizzati con le sue prede, o meglio di un padrone con il proprio cane. Mi si avvicina e mi fa delle carezze da qualche parte, mi chiama con dei vezzeggiativi, mi cinge le spalle con il braccio. La mia reazione a tutte queste strategie è più o meno la stessa: scansarmi e andarmene schifata.
Magari dovrei concedergli un'altra possibilità, ma no; secondo il mio modestissimo parere, il suo gesto è stato veramente molto grave. So che è capitato a tutti di baciare qualcuno senza essere totalmente ricambiati, o di respingere qualcuno, ma è stato proprio il gesto ad avermi indisposta nei suoi confronti, nessuno ha il diritto di trattarmi solo come un pezzo di carne. Io non tratto nessuno così e pretendo che gli altri non lo facciano con me. Probabilmente è una cosa eccessivamente pretenziosa, ma ho basato e giudicato le mie amicizie con questo criterio e tutte le mie amicizie le posso considerare durature e sincere, indubbiamente una delle prime cose che dico a un amico che reputo tale è che sono lesbica. Non nascondo di aver preso qualche cantonata, soprattutto nel caso dei ragazzi, poiché non appena lo scoprivano capivano di non avere alcuna possibilità e di conseguenza tutto l'interesse nei miei confronti spariva e insieme ad esso si volatilizzavano pure loro. Ma le persone che mi sono accanto, sono estremamente poche, sono persone su cui posso fare affidamento.
So di aver detto che sono sola e in effetti mi reputo tale, miei amatissimi amici non vogliatemene, ma non faccio apposta a sentirmi così. Le persone veramente belle, che emanano bellezza intimidiscono gli altri e spesso non ci si avvicinano. Le ragazze sono arpie pronte a lanciare qualsiasi bomba di pettegolezzi maligni, i ragazzi sono praticamente inesistenti quelli che mi si avvicinano per fare solo due chiacchiere. Di amici maschi ne ho due: uno è mio fratello, l'altro, Christian, è gay.
Quindi non ditemi che sono io melodrammatica, sto esponendo soltanto la pura e semplice verità.
   
 
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