11/07/2015
13 recensioni"Molte persone dicono che l'amore fa male e fa schifo, molte persone non sanno neanche cosa vuol dire amare: dicono "ti amo" senza dargli il giusto fine, fanno promesse e poi non le mantengono...sono persone molto superficiali e ormai mezzo mondo è così. Ma per fortuna l'altra metà sa cosa significa soffrire per amore, sa dare il giusto peso alla parola 'amare', ma sopratutto è consapevole del fatto che questo sentimento si, può far davvero male, ma è l'unico che ci fa sentir vivi.
Adesso voglio raccontarvi una storia, la mia storia d'amore.
Io ed Alex, la mia...ragazza, eravamo molto legati, non eravamo i soliti fidanzatini che si ripetevano in continuazione cose sdolcinate che fan venire il diabete. Noi eravamo quei due ragazzi che si divertivano, ridevano e scherzavano, si prendevano in giro e facevano l'amore con gli occhi. Noi eravamo quella coppia che vedi passare per strada e pensavi "oh mio dio voglio avere anche io una relazione come quella". Quella coppia da film o da libro.
Io ero pazzo della mia Alex, lei per me era come aria e "Michael, sei il mio tutto." mi disse durante una delle nostre frequenti attivitá sessuali. Noi mettevamo sentimento in tutto ciò che facevamo, e poi...noi non facevamo sesso, noi facevamo l'amore. Non pensate a cose estreme e sporche, pensate a una cosa molto smielata e romantica. Beh almeno in quel caso un po' di intenso romanticismo ce lo concedevamo. Amavo mettere le mani nei suoi fluenti capelli, amavo baciarla delicatamente sul collo e sussurrarle qualche "ti amo" o "ti voglio bene".
Uno dei tanti motivi per la quale andavamo d'accordo era perchè condividevamo molte cose, molte passioni.
Ci piacevano i video giochi, la musica e il grunge, non dimentichiamoci la pizza, i film e i capelli colorati. Ogni mese, entrambi, cambiavamo colore. Su di lei amavo il verde smeraldo perchè richiamava i suoi occhi...oh, era cosi dannatamente bella. Mi ricordo ancora quando la vidi per la prima volta, i suoi occhi mi colpirono immediatamente, entrambi li avevamo verdi, ma i miei erano molto simili al vetro, trasparenti e leggeri -oserei dire- i suoi invece erano simili ad una delle pietre più belle al mondo, appunto lo smeraldo. E poi...quando era sotto il sole le diventavano più chiari ed ogni volta che ci penso ripeto fra me e me che erano la cosa più del mondo.
Come ho detto prima, una delle cose che ci univa era la musica. Ci piaceva strimpellare la chitarra, quando eravamo annoiati o semplicemente quando eravamo giù di corda. A volte facevamo dei duetti: io suonavo e lei cantava, eravamo un duo perfetto, davvero! Tra noi c'era un'ottima sintonia. La sua voce, oserei dire angelica, mi trasportava in un mondo parallelo ogni volta che avevo il piacere di ascoltarla. Era cosí delicata e limpida, metteva i brividi.
Capelli colorati, musica e film! Quasi ogni sera ci rinchiudevano in casa a guardare qualche commedia e a mangiare pizza oppure a bere coca cola e a giocare a qualche video game. Mi piaceva passare le serate con lei, parlavamo del più e del meno, con lei potevo confidarmi, di lei potevo fidarmi. Per me esisteva solo Alex, per Alex esistevo solo io.
Eravamo cosí uguali, cosí perfetti insieme. Fra di noi c'era un legame speciale, mi bastava guardarla per capire cos'avesse e viceversa. Bastava stringerla a me per rassicurarla, bastava baciarla per farle capire quanto io la amassi e...viceversa.
Ehm, durante il periodo scolastico io e i miei tre migliori amici abbiamo formato un gruppo, ci chiamiamo i five seconds of summer. Beh...quando io e Alex abbiamo festeggiato i due anni di fidanzamento e sopratutto di amicizia, ho voluto dedicarle una canzone: "Teenage Dream" di Katy Perry. Le cantai questa canzone insieme ai ragazzi e fu dopo l'esibizione, se possiamo chiamarla cosí, che la vidi piangere. Non era da lei scoppiare in lacrime davanti alle persone, piangeva solo davanti a me o davanti la sua mamma. Mi corse in contro e mi strinse a se, feci lo stesso e non volevo piú lasciarla.
Continuavo a ripeterle che lei mi faceva vivere un vero e proprio sogno perchè tutto il nostro incondizionato amore mi sembrava surreale...
Ogni tanto ci piaceva fare dei giri in moto, ci piaceva staccare la spina per un po' e sentivamo il bisogno di allontanarci per ore, a volte giorni, dal posto in cui ci trovavamo, una sotto specie di fuga d'amore o meglio una fuga dalla solita routine. Mi ricordo ancora la prima volta che salí in moto era un po' terrorizzata, diceva che non le piacevano i mezzi a due ruote perchè si poteva perdere l'equilibrio da un momento all'altro. Un po' mi faceva tenerezza, ma lei era una tipa tosta, sapeva come affrontare gli ostacoli, cosí non ci pensó due volte e montó i sella, si strinse a me e si rilassó, la portai a fare un giro per le strade di Sydney, una delle città piú belle dell'Australia. Una volta ricordo che andammo via per qualche giorno, senza dire nulla a nessuno perchè ci piaceva fare cosí. Una di quelle sere fu una delle piú intense e passionali serate della mia vita. Avevamo appena fatto un bagno in piscina, la piscina di uno degli alberghi piú lussuosi del paese -che pagai con i soldi che mi guadagnai facendo qualche lavoretto extra- e lei era avvolta in un asciugamano bianco, candido come la sua pelle. Si avvicinò a me e si strinse sul mio petto. Ricordo ancora il suo profumo, lavanda misto a quello del cloro, detto cosí potrebbe sembrar schifoso, ma posso giurarvi che non era cosí. Quel profumo era cosí dannatamente buono. Solitamente Alex aveva un odore più forte, e non pensate male, Alex non puzzava! A lei piacevano le fragranze un po' acre, tipo il lime. Questa cosa era molto curiosa perchè..beh, come dire, la rispecchiavano. Alex sembrava insicura e fuori dal mondo, ma in realtà era una bomba di emozioni. Era sempre allegra e molto vivace, a volte era pazza, ma fu proprio la pazzia -una delle sue tante qualità- che mi fece innamorare di lei...
La amavo in tutto e per tutto. Amavo il suo septum -ovvero il piercing al setto nasale- , amavo le poche lentiggini che aveva sotto gli occhi, amavo i suoi capelli che come i miei cambiavano sempre colore, amavo il suo corpo: era così minuta e magra, davvero molto magra. Non tutti apprezzano quel tipo di fisico, i ragazzi d'oggi desiderano altro, ma a me faceva impazzire. Amavo la sua pelle candida come il latte e profumata come un albero di limoni. Amavo la sua risata, amavo quando si mordeva il labbro inferiore perchè magari aveva sbagliato un'equazione...amavo davvero ogni singola cosa di lei.
Sapete, avevamo molti progetti per il futuro, volevamo un bambino e due cani di razza, possibilmente due bulldog. Volevamo vivere in una di quelle ville che solo Johnny Depp o Brad Pitt possono permettersi...ma tutto questo dopo i trent'anni, ovvio. Prima io volevo andare in tour con la mia band e portare Alex con me per farle visitare le meraviglie che riserva il nostro pianeta. Volevo andare in Giappone con lei, il nostro paese preferito, e vedere un'anime in lingua originale. Volevamo imparare il giapponese e l'italiano, magari andare a Roma e visitare la cittá dell'arte: Firenze. Avrei voluto portarla a Parigi e baciarla sotto la tourre Eiffel...
Il mio sogno era entrare in chiesa, aspettarla all'altare con le lacrime, di gioia, agli occhi e vederla avvolta da un bellissimo abito bianco. Il mio sogno non era entrare in chiesa, aspettarla con le lacrime, di dolore e rabbia, agli occhi e vederla rinchiusa in una bara.
Non posso credere che l'abbiano uccisa.
Alex era cosí...cosí piena d'amore, di vita...
Non posso credere che hanno spento il suo maestoso, ma anche timido sorriso. Non posso credere che hanno spento i suoi luminescenti occhioni verdi. No...non posso crederci.
Adesso parlo a te, Alex, amore mio: ti ho amato, ti amo e ti ameró piú di ogni altra cosa al modo, più dei capelli colorati, più del grunge, più dei Green Day e più della pizza. Tesoro mio, questo non è un addio, ma un arrivederci."
Michael lesse la bellissima lettera che scrisse la mattina stessa del funerale. Ogni tanto sorrideva, probabilmente ricordando i bei momenti passati con la sua soulmate, ma dopo un po' non ce la fece più e scoppiò in lacrime. Nessuno lo aveva mai visto così...distrutto. Lui era un ragazzo molto riservato, non amava parlare dei suoi problemi con le persone, parlava con i suoi tre amici e con Alex, non piangeva davanti a nessuno e rare erano le volte che lo faceva, risultava molto freddo agli occhi di chi non lo conosceva, ma in realtà lui era tutt'altro: era simpatico, un po' lunatico ma solare, pieno di sarcasmo, pieno di pazzia...una bomba di emozioni, proprio come la sua lei.
Finì di leggere e baciò la foto della sua Alex, chiuse gli occhi tornando al suo posto cercando di trattenere le lacrime che continuavano a scendergli sul viso. Aveva i pugni stretti e si poteva percepire un'aura di frustrazione, rabbia e depressione intorno a lui. Tutti questi sentimenti negativi peró erano amalgamati insieme dall'amore che provava nei confronti della giovane ragazza. Loro erano davvero una coppia che faceva invidia al mondo, per quanto erano legati sembravano fratello e sorella. Parlavano di tutto, del piú e del meno. Loro c'erano l'uno per l'altra, in ogni caso. La parola tradimento non esisteva nel loro vocabolario. Quando litigavano sembravano due incendi ardenti che non accennavano a spegnersi, ma poi bastava un abbraccio e un 'misero' bacio per calmare il fuoco.
I loro occhi erano sempre gli uni puntati negli altri. Si studiavano con attenzione e chissá cosa si dicevano tramite semplici sguardi. Magari, come diceva Mike, facevano l'amore.
Poche volte si scambiavano paroline dolci, ma tante erano le volte in cui si scambiavano baci talmente intensi che valevano piú di mille "ti amo" sussurrati all'orecchio.
Quei due facevano davvero scintille insieme, ma qualcuno, ha voluto spegnere questo fuoco d'artificio nascente.
Michael dopo la morte della giovane ragazza ebbe un grande crollo, niente riusciva a farlo felice come riusciva a farlo Alex, nemmeno la musica perchè "l'amore è l'unico sentimento che ci fa sentir vivi." -disse all'inizio della lettera- e lui, dopo che gli hanno portato via l'amore della sua vita, non ci riusciva più...a vivere.
I suoi amici gli restarono fedeli, cercarono di aiutarlo, ogni tanto riuscivano a strappargli un sorriso, ma ormai quel ragazzo si sentiva totalmente perso, vuoto, si sentiva una nullità e Luke, Calum e Ashton non potevano far altro che cercare di capirlo.
Nel corpo di Michael ormai viaggiavano solo rabbia e sensi di colpa. Sensi di colpa perchè non riuscì a salvare la sua ragazza come gli aveva promesso: "Ti salverò da questo mondo" le disse tempo fa, ma lui quel giorno non era lì, non era presente quando tolsero la vita ad Alex. E fu così che "Amore mio, questo non è un addio, questo è un arrivederci." furono le ultime parole che il ragazzo pronunciò...dopo di che, nella sua vita, ci fu solo il silenzio a fargli compagnia.
YAY!
Ciao gente, sono qui con la mia prima OS. *applausi*
Ho sempre scritto su Justin e Selena, ma una notte, verso le tre -mentre guardavo dei vine di Mike- mi è venuto un colpo di genio e ho buttato giù varie cose...adesso, dopo due giorni, mi ritrovo qui a pubblicare l'intero testo.
Nelle storie che scrivo i personaggi hanno sempre un po' di me, non solo a livello caratteriale...e bho ci tengo a specificarlo.
Ma insomma a chi interessano queste chiacchiere?! A nessuno, perciò ora mi dileguo e spero che vi sia piaciuta.
Lasciate una recensione, fatemi sapere se vi piace o se non vi piace, se vi va condividetela e spargete voce.
La storia la potrete trovare anche sul mio profilo wattpad: bjebshug -vi aspetto anche lì.-
*mi sono ispirata a questa ragazza per la descrizione fisica di Alex: https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTkMeigjR9G1y8AcHpgPAFbFd2uwBY97z3W4cGbZYewf8Zpmniq_A
Ah, in oltre ho deciso di postare più OS, la maggior parte sarranno su Mike perchè lo amo tanto e amo tanto i 5sos e...niente hahaha
Ora mi dileguo seriamente.
LOVE ALL.