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Autore: Euachkatzl    11/07/2015    2 recensioni
E se di colpo tutte le band si accorgessero che può esserci solo una e un'unica Divah?
E se decidessero di trovarla a colpi di Madonna e Christina Aguilera?
Genere: Comico, Demenziale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: 30 Seconds to Mars, Altri, Avenged Sevenfold, Fall Out Boy, My Chemical Romance
Note: Nonsense, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Buonsalve uu
Benvenuti alla competizione delle nostre diveh, dove alla fine verrà eletta la divah più divah *applausi*
In ogni capitolo vedremo sfide all'ultimo swish (avete presente... i capelli... swish?), dapprima all'interno delle band, che dovranno decretare la loro divah, poi addirittura tra divah e divah, per giungere alla tanto attesa finale *cori da stadio*
Okay, intanto vi lascio leggere l'enorme cazzata qui sotto, poi ci ritroviamo alla fine per discutere un po' dei risultati.
Byee 
(p.s.: ringraziate LuceB, che è stata la demente ideatrice della storia <3)


Matt salì sul palco e impugnò il microfono con decisione. Era ora di porre fine al comportamento di Brian. Da quel momento in poi, avrebbe messo in chiaro che la divah, in quel gruppo, era lui. Lui e nessun altro. Era lui il cantante, perciò aveva tutti i diritti di essere quello più guardato. Perchè tutti dovevano ostinarsi ad ammirare la reginetta con la chitarra a strisce e quella faccia da 'Ascoltatemi, plebei'?

Si era pure preparato accuratamente, per l'occasione: si era stirato i pantaloni accertandosi di fare la piega e aveva pulito le lenti dei suoi Ray-Ban. Si appuntò mentalmente di farlo più spesso, effettivamente si vedeva meglio senza quello strato di ditate che ormai alloggiavano su quegli occhiali da anni.

Si guardò intorno, chiedendosi se il suo avversario, la reginetta del gruppo, si fosse dimenticato della sfida. 'Probabilmente ha capito che non può battermi' pensò tra sé soddisfatto. Sorrise e fece per andarsene, quando fu improvvisamente investito da una pioggia di coriandoli dorati, provenienti dalla destra del palco.

La reginetta della situazione fece la sua plateale entrata, sfoggiando una camminata da modella, accentuata da uno sculettamento senza pudore. A Matt cadde la mascella quando la nuvola dorata si diradò, lasciando vedere chiaramente Synyster in tutta la sua sfacciataggine. Un paio di leggings rosa shocking gli fasciavano le gambe, in perfetto accordo con il boa di piume di pitone (sulla scatola era scritto così), che dal collo di Synyster scendeva lungo la schiena.

Matt passò cinque minuti buoni a fissare il ragazzo, minuti che lui trascorse in posa, facendosi osservare, con una mano dietro la testa e l'altra su un fianco, il bacino innaturalmente sollevato verso destra.

“Posso chiamare gli altri, ora?” chiese ad un certo punto: ci mancava solo che Matt lo consumasse, a forza di guardarlo. Lui non poteva mica dare a tutti il permesso di fissarlo così a lungo.

Matt fece per protestare: non avevano previsto degli 'altri'; Synyster stava già giocando sporco, sicuramente perché era certo di non poter competere con lui da solo. Tuttavia non ci fu alcuna lamentela da parte del ragazzo, perché gli si bloccò nuovamente la mascella nel veder entrare Zacky, Johnny e Jimmy, tutti vestiti uguali a Synyster, ma in diverse tonalità di rosa. Matt non credeva esistessero così tante sfumature di quel colore, sulla terra.

“Ragazze” urlò Synyster, pronto ad esibirsi e a stracciare il suo avversario: prima cominciavano, prima finivano e prima lui andava dal parrucchiere, a contestare la pessima ossigenatura che gli aveva fatto. Nonostante gli avesse spiegato che quella sfida era di vitale importanza per lui, quello si era permesso di fargli una brutta ossigenatura in velocità. Se avesse perso, sarebbe stato sicuramente per quello; aveva già contattato il suo avvocato per aprire una causa contro il malcapitato parrucchiere.

“Avevamo deciso che non ci avresti chiamato 'ragazze'” gli ricordò Johnny.

“Sì, ma poi avevamo ritrattato perché Jimmy voleva a tutti i costi le scarpe con le luci” commentò Zacky a denti stretti.

Matt, che non aveva ancora fatto caso alle scarpe, spostò lo sguardo verso il basso, e un capogiro lo colse quando notò che, effettivamente, ai piedi dei suoi compagni luccicavano delle scarpe (rosa) brillantinate (in rosa) con luci a intermittenza (rosa). La velocità delle luci variava a seconda della rapidità con cui muovevano i piedi: Synyster aveva insistito su questo particolare con l'ingegnere che aveva progettato quelle piccole opere.

“One, two, three, four” diede il tempo Synyster, muovendo il dito indice proprio davanti al naso di Matt.

Le tre coriste (o come le si voglia chiamare, Matt non sapeva nemmeno più se usare il maschile o il femminile, lui voleva solo una sedia e un bicchiere d'acqua fresca) iniziarono a schioccare le dita a tempo. Proprio quando Zacky aprì bocca, Matt fermò tutto, chiedendo che canzone avevano idea di fare.

“Lo scoprirai” sorrise Synyster, facendo l'occhiolino e dando un colpetto al boa rosa, che dondolò con grazia. “Riprendete, ragazze”

Gli schiocchi di dita ripresero, e finalmente Zacky fu libero di cantare quelle poche parole per le quali Synyster gli aveva rotto le palle per giorni. Erano undici parole, undici fottutissime parole. Per giorni aveva dovuto continuare a ripeterle, alla ricerca della perfetta intonazione.

Where's all my soul sisters, let me hear ya flow sisters”

Cantò, piegandosi in avanti. Synyster si voltò, fulminandolo con lo sguardo, insoddisfatto dal modo di cantare della sua corista. Gliel'avrebbe fatta pagare, a esibizione finita.

Mentre il ragazzo elaborava la punizione perfetta, Johnny e Jimmy si erano uniti a Zacky, avanzando a loro volta.

Hey sister, go sister, soul sister, flow sister. Hey sister, go sister, soul sister, go sister”

Matt perse il conto delle volte che avevano già detto 'sister' a neanche dieci secondi di canzone.

A metà della loro frase, delle luci rosa scuro illuminarono il palco, partendo dal basso e andando a salire verso il soffitto. Synyster mosse qualche passo verso il centro del palcoscenico, sorridendo ai sedili vuoti del teatro. Una dolce musichetta si diffuse dal nulla (Matt si chiese da dove venissero la musica e le luci, dato che tecnicamente quel teatro doveva essere abbandonato da anni, ma decise saggiamente di non riflettere troppo sulla risposta a quella domanda) e Synyster iniziò ad ancheggiare a tempo, portandosi le mani alla testa e facendole poi scendere sensualmente lungo il suo corpo.

Quello spettacolo per Matt era decisamente imbarazzante. Non sarebbe più riuscito a fare un concerto senza pensare a Synyster ancheggiare in un paio di pantaloni attillati. I concerti sarebbero diventati un incubo. Quella era la fine dei Sevenfold, se lo sentiva.

 

He met Marmalade down in old Moulin Rouge, strutting her stuff on the street”

Dopo le prime parole, il ragazzo capì di che canzone si trattava, e decise saggiamente di darsela a gambe, venendo però prontamente afferrato dal boa rosa di Synyster, che lo riportò al centro del palco. Matt scosse la testa, quasi implorandolo di chiudere tutto e dimenticarsi della sfida, ma Synyster non ne volle sapere: finalmente poteva dar sfoggio della sua bella voce e del suo talento, sempre nascosti da quel cantante che si credeva la divah del gruppo.

Giusto per essere coerente con quello che cantava, il ragazzo iniziò a pavoneggiarsi più di quanto faceva di solito (sì, lui riesce a tirarsela ancora di più di quello che già fa), e mise in mostra… tutto quello che poteva mettere in mostra, partendo dai capelli ossigenati e arrivando alle delicate scarpe con le luci che sembravano dover esplodere da un momento all'altro.

 

She said 'Hello, hey Joe'”

Le tre coriste si avvicinarono ai due. Matt, ancora intrappolato in quel boa rosa, che Synyster teneva stretto, tentò di divincolarsi ma con scarso successo. Tra l'ansia di sentirsi intrappolato e la brutta orticaria che gli stava venendo (il nostro Matt era allergico alle piume di pitone, ma non aveva mai preso in considerazione il problema perché non prevedeva di trovarsi mai a contatto con esse), Matt iniziò a pregare di farsi piccolo piccolo, un po' come Johnny, giusto per riuscire a scampare a quella trappola mortale. Nel frattempo, le coriste avevano accerchiato i due, continuando a canticchiare.

 

You wanna give it a go? Oh!”

Il bacino di Synyster si avvicinò pericolosamente a quello di Matt, che decise che quello era troppo e, con uno strattone, si liberò da quella specie di trappola, strappando in due il boa rosa. La faccia sconvolta e infuriata di Synyster lo fece pentire amaramente del gesto fatto, ma ormai era troppo tardi: doveva andare avanti. Senza esitazioni, afferrò una delle due metà della sciarpa e la fece volteggiare elegantemente sopra la sua testa, prima di prendere l'iniziativa e rubare a Synyster la strofa del ritornello, facendo infuriare ancora di più il ragazzo.

 

Getcha getcha ya ya da da”

Matt non aveva idea di cosa stesse dicendo, non aveva nemmeno idea della correttezza delle parole, semplicemente a lui sembrava che Christina dicesse così. Synyster si portò le mani alle orecchie nel sentire la terribile pronuncia del ragazzo: come poteva uccidere così le belle parole e gli aggraziati vocalizzi della sua Christina? Non potendo sopportare oltre, fece cenno a Jimmy di fermare subito quello scempio.

La corista, che intanto stava ripetendo meccanicamente la strofa, ancheggiando a tempo e facendo ondeggiare leggermente le perline appese alla maglietta, fu presa alla sprovvista. Non sapendo che fare per fermare tutto quanto ma sapendo perfettamente di dover adempiere agli ordini della sua regina, seguì l'istinto e placcò Matt prendendolo per la vita, facendolo cadere pesantemente sul palco. Il ragazzo riuscì solo a cantare un ultimo, potente vocalizzo prima di sbattere la testa e perdere la memoria.

 

Getcha getcha ya ya here”

Proseguì Synyster, facendo scorrere le mani sul suo petto nel pronunciare l'ultima parola. Giusto per creare più enfasi, la ripeté, piegandosi sulle ginocchia e avvicinandosi al ragazzo a terra, che si stava chiedendo cosa stesse succedendo e chi fosse quel tizio in rosa che stava cantando sensualmente, attorniato da tre ragazzi palesemente vestiti con gli indumenti delle loro madri.

Provò ad azzardare un'ipotesi, che in quel momento gli sembrava l'unica spiegazione plausibile: quel tizio doveva essere il suo ragazzo e, dato il modo sensuale in cui si muoveva, a Matt bastò fare due più due per giungere alla conclusione.

Velocemente, si alzò, sorridendo maliziosamente al ragazzo. Synyster, vedendo che il suo avversario era già in piedi, diede di nuovo ordine a Jimmy di fermarlo, ma era troppo tardi: Matt stava per ricominciare a cantare (sì, aveva perso la memoria ma si ricordava perfettamente Lady Marmalade: quando una canzone sa darti certe emozioni, ti resta impressa per sempre).

Dato che la sua corista l'aveva ufficialmente tradito, Synyster decise di fare tutto da solo (anche se avrebbe significato rigarsi lo smalto messo quella mattina) e si gettò addosso a Matt, facendolo cadere nuovamente a terra. Invece di ottenere un cazzotto in pieno viso come si aspettava, il ragazzo lo accolse a braccia aperte, lasciando Synyster dubbioso. Ma non era il momento per i dubbi: lo spettacolo doveva continuare, e l'orchestra di omini invisibili che stava eseguendo la canzone non poteva certo fermarsi ad ogni frase.

 

Mocha chocolata ya ya”

Riprese Synyster, interrompendosi bruscamente quando Matt si mise a sedere, ostinandosi a mantenere quel preoccupante sorrisetto.

 

Creole lady Marmalade”

Soffiò contro le labbra di Synyster, che arricciò il naso e assunse uno sguardo sconvolto. Certo, capiva che lui era bellissimo e attirava attenzioni un po' da tutti, però non aveva mai preso in considerazione l'ipotesi che Matt fosse… un po' così, ecco.

Ancora sotto shock, si rialzò, allontanandosi il più velocemente possibile dal ragazzo, quando la luce divina lo folgorò (in realtà era solo saltato un riflettore, ma Synyster lo prese come un segno del suo dio): Matt stava palesemente bluffando, cercando di metterlo in imbarazzo per vincere. Ma ora che lui aveva capito, lo avrebbe battuto al suo stesso gioco.

Si avvicinò nuovamente al ragazzo e gli tese la mano. Matt, entusiasta, si alzò e intrecciò le dita del suo ragazzo con le sue; si sentiva di nuovo vivo e pronto a cantare e dimostrare tutto il suo amore (e si sentiva pronto anche ad assecondare le richieste che le movenze sensuali del ragazzo sembravano porgergli).

 

Voulez-vous coucher avec moi, ce soir?”

Synyster, capendo di dover stare al gioco ma sentendosi male a causa dell'accento francese del ragazzo, appoggiò delicatamente un dito sulle sue labbra, zittendolo.

 

Voulez-vous coucher avec moi?”

Dallo schiaffo che gli arrivò sul sedere capì che, effettivamente, Matt aveva parecchia voglia di coucher avec Synyster. Forse non stava fingendo? Forse non era tutta una tattica, forse quei leggings rosa avevano risvegliato in Matt un istinto tenuto a bada da tanto tempo?

Matt, dal canto suo, stava in brodo di giuggiole: sarebbe potuto saltare addosso a Synyster da un momento all'altro, se solo le coriste si fossero tolte dalle palle e avessero smesso di ripetere ogni cosa dicessero. Il suo ragazzo sapeva essere così dolce mentre gli proponeva quelle cose indecenti, e lo faceva letteralmente impazzire.

 

He sat in her boudoir while she freshened up”

Matt prese l'iniziativa, dato che il suo ragazzo sembrava assorto in pensieri complicati.

 

Boy drank all that magnolia wine”

Un carrellino con tanto di tovaglia di velluto rosso e secchiello per il ghiaccio fu spinto sul palco da un omino invisibile dello staff. Zacky tentò di prenderlo, come previsto dal numero, ma mancò l'obiettivo. Il carrello iniziò a vagare per il palcoscenico, inseguito dalle tre coriste. I due ragazzi al centro del palco sembrarono non accorgersi di nulla, impegnati com'erano a fissarsi negli occhi. Si ridestarono solo quando il carrellino, dopo aver descritto un'aggraziata curva, sbatté addosso a loro. Senza scomporsi, Matt afferrò la bottiglia di vino e la sciabola appoggiata sul carrellino (le bottiglie di una certa importanza vanno stappate con strumenti altrettanto importanti) e, con un colpo secco, ruppe in due la bottiglia: lui non aveva mai provato a stappare il vino nemmeno con il cavatappi, figurarsi con una sciabola. Tutta l'operazione, ovviamente, avvenne con gli occhi verdi di Matt incatenati a quelli nocciola di Synyster, come se le loro vite dipendessero da quello, come se stessero rischiando la morte.

Una nuvoletta di frammenti di vetro verde volò indomita nell'aere, producendo un lieve tintinnio. Nel sentire le deboli note, a Synyster venne in mente il perfetto riff per una nuova canzone del gruppo. Stava per proporlo a Matt quando l'ultimo frantume di vetro si appoggiò leggiadro al suolo e i due innamorati si trovarono coperti da un sottile velo di raso nero. La presa salda di Matt sul suo bacino e il buio che calò di colpo fece preoccupare non poco Synyster, che iniziò a pensare ad un modo per sfuggire dalle grinfie di quello psicopatico.

 

On her black satin sheets is where he started to freak, yeah”

Freak? Matt aveva davvero detto freak? Ed era una sua impressione o il suo respiro era diventato improvvisamente più pesante?

Synyster sgusciò fuori dal lenzuolo e si fece sostituire da Zacky il più delicatamente possibile, per non farsi notare da Matt. Effettivamente, il ragazzo non se ne accorse, dato che iniziò a piroettare per il palco stringendo tra le dita il sottile tessuto e la povera, innocente corista. Synyster si ritenne soddisfatto per l'aver trovato una punizione per la corista traditrice, chiamò le altre due e riprese, impassibile, la canzone.

 

Getcha getcha ya ya da da”

Johnny guardò Jimmy (dovette piegare il collo ad un'angolazione innaturale per riuscire ad intravedere in lontananza il suo sguardo) e gli chiese chiaro e tondo cosa significassero quei versi.

Jimmy non diede segno di aver sentito alcunché: continuò a cantare imperterrito, muovendosi a ritmo. Nella sua testa, si stava già disegnando la sua futura vita da étoile in uno dei più importanti teatri di Parigi. Finalmente, grazie all'opportunità che gli aveva dato Synyster, era riuscito a capire la sua vera vocazione: lui non era destinato a starsene relegato dietro i rullanti di una batteria, lui era nato per brillare su un palcoscenico.

Preso da un'indomabile voglia di dimostrare a tutti il suo talento, smise di cantare e si lanciò in un armonioso grand jete. Il boa rosa scivolò lungo il suo corpo, cadendo a terra. Una pioggia di scintille dorate scese sul palco, mentre la figura di Jimmy veniva sapientemente illuminata da un faro. Tutti si voltarono, chi sconvolto e chi ammaliato da quella grazia. Pure Matt scostò il lenzuolo di raso per osservare il ragazzo in tutta la sua magnificenza. Nemmeno si accorse di aver abbracciato Zacky per tutto il tempo, tanto era preso dalla grazia e dall'eleganza di Jimmy.

 

Getcha getcha ya ya here”

Continuò a cantare Synyster, che non si sarebbe certo lasciato distrarre da una ballerina in erba. Era lui, quello che doveva avere le attenzioni, lì dentro. Perchè tutti erano rimasti affascinati da quel grand jete? Lui avrebbe potuto farlo mille volte meglio, se avesse voluto.

Scocciato, afferrò la mano di Matt, che fu ben lieto di quell'apparente scenata di gelosia del suo ragazzo: evidentemente teneva così tanto a lui da non volere che guardasse nessun altro.

Tecnicamente era così, Synyster voleva essere l'unico ad essere guardato, ma per ben altri motivi: non capiva perché la gente dovesse sprecare la propria vita stando a fissare pessimi spettacoli, quando lui era disponibile a farsi guardare.

 

Mocha chocolata ya ya”

Giusto per rimarcare il concetto che lui era la sola e unica divah in quel teatro, Synyster si leccò il labbro superiore, mentre avvolgeva il boa rosa attorno al collo di Matt, tirandolo a sé.

 

Creole lady Marmalade”

Completò la strofa il ragazzo, sorridendogli in risposta. Certo, era tutto molto eccitante, ma doveva un attimo calmare il suo ragazzo: non potevano certo copulare lì, su quel palco, davanti alle ragazze. Insomma, una aveva appena scoperto il senso della sua vita (Jimmy stava ancora piroettando aggraziato, se non la smetteva rischiava di trapanare il legno che aveva sotto ai piedi), un'altra stava interpretando un remake del fantasma dell'opera (Zacky era sotto al lenzuolo nero, vagando per il palco e scontrando contro qualunque ostacolo ci fosse), l'ultima stava ancora seguendo fedelmente gli ordini della sua regina. Synyster apprezzò la lealtà di Johnny e si ripropose di premiarla, mentre escogitava una punizione per le altre due.

 

Voulez-vous coucher avec moi, ce soir?”

Synyster non sembrava intimorito dalla presenza delle coriste. Avvicinò sempre di più il suo viso a quello di Matt, che ormai stava delirando.

 

Voulez-vous coucher avec moi?”

Matt ebbe la sfacciataggine di ripetere la domanda, diventando tutto rosso. Un lieve pizzicore si propagò dal collo al petto, proseguendo sulle spalle e le braccia. Matt inizialmente pensò fossero brividi di eccitazione, ma quando Synyster si allontanò per andare a ripescare Jimmy, che aveva già creato un buco di una decina di centimetri sul palco, si rese conto che il prurito era dovuto a ben altro: Synyster l'aveva illuso, facendolo distrarre in modo che non si accorgesse dell'arma che aveva in mano. Fu veramente colpito dal comportamento del suo ragazzo: lui sicuramente sapeva della sua allergia alle piume di pitone, l'aveva fatto apposta! Aveva continuato a strusciagli addosso quel maledetto boa per fargli venire quella butta orticaria e vincere la sfida (sì, l'orticaria gli aveva solleticato pure il cervello, facendogli tornare alla mente tutto, ma mantenendo bloccata la zona dedicata alle relazioni affettive).

Incazzato, Matt si parò davanti a Synyster, lanciò via la ballerina con uno spintone (lei atterrò elegantemente in spaccata), e gli mise il broncio.

Nel frattempo, il fantasma di raso nero si era appropriato della luce che seguiva costantemente la ballerina e se l'era presa tutta per sé: era il momento del suo gran numero.

 

They come through with the money and the garter belts, let 'em know we 'bout that cake, staight out the gate. We indipendent women, some mistake us for whores, I'm saying 'Why spend mine when I can spend yours?' Disagree? Well that's you and I'm sorry, I'm gonna keep playing these cats out like Atari wear high-heeled shoes, getting love from the dudes, four badass chicks form the Moulin Rouge”

Tutto parve spegnersi. Musica, ballerina, Johnny, i due pseudo fidanzati. Tutti si bloccarono e meccanicamente, con un cigolio sinistro, si voltarono verso quella nuvola di raso. Matt, tenendo il broncio, iniziò a grattarsi selvaggiamente, sfruttando il momento di distrazione da parte degli altri. Synyster era rosso di rabbia: come si era permesso quell'immondo essere di cantare tutto d'un fiato la sua parte rappata? Lì avrebbe dovuto dare sfoggio del suo talento pure nel rap, ma quello spregevole essere aveva bruciato tutte le sue possibilità.

Strinse i pugni e camminò incazzato verso il centro del palco. L'orchestra di omini invisibili iniziò a suonare a basso volume, poi sempre più forte, la colonna sonora de Lo Squalo. Tutti sudarono freddo, aspettandosi il peggio. Synyster afferrò il lenzuolo con entrambe le mani e lo lanciò in aria… scoprendo che al di sotto non vi era assolutamente niente.

Il tessuto nero, dopo aver volteggiato nell'aere per un tempo decisamente troppo elevato per far fissar meglio l'attenzione sull'assenza di Zacky, ricadde pesantemente addosso a Synyster, che scivolò e cadde rovinosamente a terra dopo aver mosso qualche passo.

 

Hey sister, soul sister, betta get that dough sister”

Zacky fece la sua entrata schioccando le dita e scendendo direttamente dal soffitto, seduto su un trapezio. Si era cambiato d'abito, e i pantaloncini dorati che indossava mettevano decisamente in risalto le gambe accavallate. Synyster, terrorizzato di non essere più al centro dell'attenzione, stava per scoppiare in un urlo isterico, ma preferì incanalare tutto in un grande, magistrale pezzo di rap.

Scostò il lenzuolo e riprese a cantare, impassibile.

 

We drink wine with diamonds in the glass, by the case, the meaning of expensive taste. We wanna getcha getcha ya ya, mocha chocolata”

Cantò tutto d'un fiato, fissando Zacky con aria di sfida. Passarono cinque minuti buoni e il trapezio non era ancora arrivato a terra; a Synyster stavano ormai per uscire gli occhi dalle orbite. Spazientito, spiccò un salto e afferrò il piede del povero Zacky, trascinandolo giù. Quando fu certo di averlo messo al tappeto, appoggiò un piede sul suo petto, per tenerlo fermo. Zacky, sbigottito dal volo che aveva fatto, vide di fronte a sé solo tante luci colorate (provenienti dalle scarpe di Synyster) e null'altro.

Il vincitore della gara di rap (si era autoproclamato vincitore ancora prima di iniziare a cantare) si chinò verso l'avversario, cantando in modo sensuale ed eccessivamente stucchevole l'ultima frase.

 

Creole lady Marmalade”

Mandò un bacio a Zacky che, ancora stordito, non ci stava capendo un accidente. Ma Matt capì abbastanza bene da decretare che quella era la goccia destinata a far traboccare il vaso. Lasciò cadere pesantemente a terra la grattugia che un omino dello staff gli aveva gentilmente fornito per grattarsi e si diresse verso Synyster a grandi falcate, iniziando a cantare, sofferente.

 

Marmalade”

Synyster, sentendosi preso in causa, alzò la testa e gli rispose con un vocalizzo ben piantato.

 

Marmalade”

Ripeté Matt, che notò che si stava avvicinando troppo velocemente e che doveva rallentare o non avrebbe fatto in tempo a finire il suo pezzo. I passi diventarono improvvisamente più brevi, mentre Synyster rispondeva lanciando sillabe senza senso.

 

Marmalade”

Cantò per la terza e ultima volta, arrivando finalmente ad accarezzare le mani del suo amato, che esplose in quello che sembrava un potente e violento orgasmo (anche la sua Christina cantava così, si giustificò). Quell'orgasmo parve dare nuova vita al ragazzo, che si rialzò e riprese a gorgheggiare con ritrovata forza.

 

Touch of her skin feeling silky smooth, oh; colour of cafe au lait, alright”

Matt lo fermò: sentiva che il pezzo successivo doveva cantarlo lui.

 

Made the savage beast inside roar until he cried”

Aggiunse una zampata sexy rivolta al suo tesoro, che intanto si era avvicinato a lui.

 

More”

Lo guardò negli occhi intensamente.

 

More”

Confermò Matt.

 

More”

Ripeterono insieme, in un lungo e perfetto acuto. Le tre coriste si guardarono e decisero saggiamente di darsela a gambe, visto che quel palco stava somigliando sempre di più al set di un porno gay.

 

Now he's back home doing nine to five, livin a gray flannel life”

Synyster parve voler prendere in giro Matt con quella frase, ma il ragazzo seppe rispondergli a tono.

But when he turns over to sleep, memories creep”

 

More”

Synyster lo guardò negli occhi intensamente.

 

More”

Confermò Matt.

 

More”

Synyster batté il piede a terra e una scarica elettrica percorse da capo a piedi le coriste: aveva insistito con l'ingegnere anche riguardo quella piccola punizione per coriste traditrici. Controvoglia, le tre si ritrovarono costrette a tornare sul palco, schioccando le dita ormai consumate.

 

Getcha getcha ya ya da da, getcha getcha ya ya here, mocha chocolata ya ya”

Cantarono scazzate, guardando il cielo in attesa che un qualche dio fulminasse Synyster all'istante.

 

Creole lady Marmalade”

Conclusero insieme Synyster e Matt. Il primo strusciò una gamba contro il bacino del secondo, che non ci vide più e lo baciò appassionatamente, mentre le coriste riprendevano la loro tiritera.

 

Voulez.vous coucher avec moi, ce soir? Voulez-vous coucher avec moi?”

 

Voulez-vous coucher avec moi, ce soir?”

Domandò sottovoce Synyster, che in seguito al trauma subito dopo la caduta si era completamente scordato il francese ed era convinto che quella frase significasse 'Vuoi un piatto di pasta al delfino?', anche se aveva dei dubbi riguardo a 'pasta'; forse si stava confondendo con 'panino'.

 

Voulez.vous coucher avec moi?”

Chiese Matt, incredulo: quindi Synyster voleva davvero, nonostante tutto? Gliel'aveva chiesto apertamente, quindi sì, lo voleva. Quello era il giorno più felice della vita di Matt.

Era talmente felice che si mise a cantare a casaccio, sparando sillabe sconnesse ma tutte perfettamente intonate.

 

Creole lady Marmalade”

Cantarono tutti insieme, ma proprio tutti: Synyster e Matt, che già stava pensando ad un albergo dove prenotare una camera, Zacky e i suoi shorts dorati, Jimmy, che aveva appena ordinato un tutù da ballerina taglia XL su Amazon, e Johnny, che era impassibile a qualsiasi cosa.

 

“Ho vinto io” decretò Synyster senza chiedere l'opinione di nessuno, iniziando a sgambettare per il palco, facendo volteggiare il boa rosa sopra la sua testa. Matt raccolse la grattugia da terra e ricominciò a grattarsi, chiedendosi cosa avesse tanto da festeggiare il ragazzo. Probabilmente, pensò, era felice perché aveva vinto la chiave per il suo cuore (Matt diventava irrimediabilmente romantico in seguito ai traumi cranici).

Senza aspettare un minuto di più, afferrò di peso Synyster e lo trascinò con sé, cercando su Google Maps un albergo nei paraggi.

Le tre coriste, rimaste sole, si fissarono negli occhi finché non caddero addormentate.

Gli omini invisibili dell'orchestra si strinsero la mano e uscirono ordinatamente, chiudendo il teatro e lasciando dormire le tre ragazze, non però senza aver prima rubato gli shorts dorati di Zacky e averli restituiti alla gioielleria all'angolo.

 


Allora, se siete ancora vivi e non siete ancora venuti a cercarmi per ridurmi al silenzio, secondo voi è stata meritata questa vittoria? Synyster è degno di rappresentare gli Avenged Sevenfold in veste di loro divah? O il titolo doveva spettare a Matt? O a Zacky e ai suoi shorts rubati in gioielleria? Recensite e fatemi sapere!

Nel prossimo capitolo vedremo... *rullo di tamburi*
Su una canzone che non vi dico qual è perchè non ne ho la più pallida idea... *strarullo di tamburi*
La migliore idea che ci sia mai venuta! *killjoy che corrono con coltelli in mano a causa di questa battutaccia*
I MY CHEMICAL ROMANCE!

Grazie per essere arrivati fin qui (avete una forza di volontà incredibile, davvero),
ci vediamo alla prossima (se riesco a scappare dalle killjoy),
euachkatzl

p.s: avete idee per la canzone? Ogni cosa disagiante è ben accetta, scrivetemela in una recensioncina :3

 

  
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