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Autore: Undead    11/07/2015    3 recensioni
Alex è un ragazzo FTM che a 20 ancora non sa cosa sono le vere emozioni e grazie ai suoi amici, ma soprattutto grazie a Gaia, le sta imparando a conoscere.
In questa One-Shot inizierà a scoprire cos'è la gelosia.
Sicuramente ci saranno altre storie che avranno come protagonista Alex e i suoi amici.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: Raccolta | Avvertimenti: Gender Bender
- Questa storia fa parte della serie 'La storia di Alex'
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AVVISO: La persona reale che sta dietro al nome Lucia, riconoscendosi nella storia, ha chiesto di cambiarle il nome perché Lucia non le garba e ha scelto come nome per le mie OS Liz. Pertanto ho modificato il nome, che resterà tale anche nelle prossime OS che scriverò. 


Esco aspettandomi una delle solite serate senza di lei.
Arrivo in piazza, dove c’è Liz ad aspettarmi, ceniamo e aspettiamo Nando giocando a carte e chiacchierando. Dopo un po’ lo vediamo arrivare così ci alziamo e andiamo verso la libreria dove, di lì a poco, ci saremmo incontrati con gli altri.
Avevo il morale a mille.
Avevo scoperto che c’era anche Gaia.
 
Eccola, è bellissima con il suo vestitino che, anche se la rende femminile, non mi dispiace affatto. Le aderisce in modo perfetto nei punti giusti, in particolar modo sul suo meraviglioso seno… e cavolo quanto è difficile non immaginare cosa c’è sotto.
Come sempre ti seguo, come se fossi il tuo animaletto da compagnia, cercando di non starti però troppo tra i piedi e, ovviamente, lasciandoti i tuoi spazi anche se la gelosia quando parli con Liz, soprattutto, si fa sentire. Lo so che non è normale questa cosa, tu non sei mia ma nella mia testa lo sei e non dovrei preoccuparmi di Liz voi avete già superato la fase cotta non ricambiata e ora siete grandi amiche, un’amicizia della quale però spesso sono geloso. M’ingelosisce di più vederti con lei che quando ti vedevo con la tua ex.
In ogni modo, ora che ci siamo tutti possiamo raggiungere la nostra destinazione, dove ci mettiamo comodi ed io cerco in qualsiasi modo di tenerti vicino a me, poiché l’erba t’infastidisce, ti propongo di sederti in braccio a me, ma sorridi e dici di stare tranquillo, che fa lo stesso, ecco primo tentativo fallito ma comunque siamo seduti vicini, anche se mi accorgo presto che hai la testa altrove, già nel futuro prossimo, dove ti devi trovare con Giulia ed ecco ancora quella stupida gelosia.
 
Quando però sei lì con noi beh passa tutto, quando confabuliamo e ti avvicini al mio orecchio non capisco veramente più nulla e poi quando, di punto in bianco, mi accarezzi la gamba… ecco i brividi che corrono lungo la schiena, anche se il contatto dura solo un istante. Poi ancora ti appoggi sulla mia spalla, alzandoti però poco dopo e scusandoti dicendo che sei stanca, io ti guardo e non riesco a dire niente, anche se vorrei rassicurarti e dirti che puoi stare e se vuoi, posso anche farti stare più comoda, ma mi blocco come sempre.
Passa ancora un po’ e come solito iniziano a prenderti in giro, ti ripari avvicinandoti a me ed ecco che finalmente ti metto un braccio intorno alle spalle, quasi titubante e solo appena appena appoggiato. Per me è già un enorme passo avanti. Dopo poco lo tolgo, anche se non vorrei, per paura di darti fastidio.
 
Continua la serata, non succede più nulla di speciale, ad un certo punto vai con Marta, Ken e Isabella a prendere un gelato mentre noi aspettiamo che vengano a prendere Liz. Vorrei venire con te ma non lo faccio, per non sembrare completamente uno sfigato ma soprattutto perché non so se a te farebbe piacere, e con la “promessa” di ribeccarci più tardi non ci siamo nemmeno salutati. Lo sbaglio più grande della serata, perché poi aspettando che tutti gli altri andassero via non ci siamo più incontrati. Tu eri già con Giulia e di me non te ne fregava più assolutamente nulla. Così con un misto di rabbia e tristezza mi avvio alla macchina, dopo averti cercato per Piazza, e una volta perse le speranze di scorgerti almeno in lontananza vi vedo… ed ecco, ora ho compreso cos’è la vera gelosia.
Quel sentimento che ti monta dentro quando la persona alla quale tieni, che ti piace, è con un’altra e non basta solo il pensiero di saperle insieme ma vederle e avere l’istinto di andare lì e prendere a pugni l’altra, ma non farlo sapendo che sarebbe una stronzata e che lei poi non te lo perdonerebbe mai.
Ora io, come sempre, partirò con i miei viaggioni mentali, perché insomma non so se succederà o se è successo qualcosa tra loro visto che semplicemente si sono fermate ad un chioschino.
Non sono uno stalker e non sono masochista, ok forse un po’, ma non è colpa mia se avevo la macchina da quella parte. In ogni caso ho continuato il mio cammino, anche se l’istinto mi suggeriva di nascondermi e “spiarle”.
Sì, è da malati, lo so.
 
In ogni modo se si metteranno insieme giuro che la prima volta che la fa soffrire la prendo e la riempio di botte, non merita di star male di nuovo per una ragazza che non la merita. 
   
 
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