Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: Layshaly    19/01/2009    5 recensioni
<< Non occorre più che mi prepari il pranzo.. >>
<< Co..sa.. -Per Watanuki fu come se una lama di ghiaccio gli si piantasse in pieno petto. In altre circostanze forse avrebbe ballato di gioia. Ma ora... Quelle parole suonavano come una sentenza. La fine di tutto- Cosa significa? >> Ripetè più a se stesso che a Doumeki.
<< Mi hai chiesto di sparire e l'ho fatto. Tutto qui.. >> Esclamò l'altro alzandosi e avviandosi verso la porta.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kimihiro Watanuki , Shizuka Dômeki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La fine dei giochi
Note: Tengo a precisare che è la primissima volta che mi avvicino a questo genere, che sconosco del tutto.
Questa coppia però mi piaceva davvero troppo, così non ho potuto non scrivere qualcosina a riguardo. In caso di errori o di castronerie vi prego di correggermi. :P


La fine dei giochi
CAP I - Solo

Watanuki entrò di corsa nella propria stanza, si chiuse la porta alle spalle e si gettò, praticamente a sedere, sul pavimento.
Dietro di lui un’orda di spiriti sembrava cercare una via d’accesso in grado di superare la blanda protezione offertagli da Yuuko.
Chissà poi perchè doveva essere blanda solo per lui. Se l’era chiesto più volte e, proprio due giorni prima, aveva espresso il medesimo dubbio anche alla strega che, in un’alzata di spalle, si era limitata a rispondere
<< Hai già la più valida delle protezioni, sarebbe uno spreco offrirti dell’altro.. >>
Già.. peccato che la “valida protezione” si chiamasse Shizuka Doumeki. Ovvero l’uomo che più detestava al mondo, il suo rivale in tutto. In poche parole la sua nemesi.

Kimihiro si lasciò andare ad un amaro sospiro.
Forse.. forse dovevo dargli retta.. ” pensò.
Un sorriso che sapeva di amarezza si fece spazio sul suo pallido volto.
Yuko era una grande strega, di questo Watanuki era ormai più che consapevole. Ciò nonostante la donna non aveva fatto i calcoli con l’imponderabilità degli eventi.
Soprattutto, non aveva considerato, a quanto potesse arrivare il suo aiutante se spinto dall'orgoglio. O si trattava di altro? Ad ogni modo,  il risultato non sarebbe cambiato.
Già... chissà come avrebbe reagito la strega, sapendo che Doumeki non ci sarebbe più stato per proteggerlo. Probabilmente con un ennesima alzatina di spalle o forse, chissà, questa volta gli avrebbe concesso una valida protezione.

Uno schianto lo fece sobbalzare.
Gli spiriti ora gli sembravano più vicini rispetto all’ultima volta che aveva guardato oltre la finestra della sua camera. Quanto era passato da allora. Cinque minuti? No.. sicuramente non più di due.
Eppure.. Sembrava un eternità.
Come avrebbe sopportato il resto? Avrebbe mai resistito ad un'intera vita scandita a quel ritmo?
Sempre più affranto crollò a sedere sul pavimento, prendendosi il volto tra le mani tremanti.
Perchè era stato così impulsivo. Non poteva rifiutare quell’invito con gentilezza? Doveva per forza urlargli contro quelle idiozie?
E perchè mai Doumeki se l’era presa tanto? Lui che era da sempre del tutto inespressivo e privo di qualsiasi emozione umana. Proprio con lui doveva decidersi a tirar fuori il carattere?
E che carattere..
Si appoggiò di schiena alla porta, fissando il soffitto e tentando con tutte le sue forze di non cedere al pianto. Purtroppo per lui, però la vista di quel cielo di cemento lo trascinò verso una strana forma di trance, e senza volerlo si lasciò andare ai ricordi di quell'ultima conversazione.

<< Hoi.. >>
<< Quante volte ti ho detto di non chiamar.. >> Si era fermato di colpo, notando qualcosa di diverso. Forse lo sguardo, sembrava.. più espressivo. Possibile?
<< Stavo pensando.. >>
<< Pensando, ah davvero? E da quando il grande Doumeki si prende la briga di pensare?! >>
L’altro aveva atteso la fine dei suoi sproloqui, riprendendo a parlare come se non fosse caduta una foglia.
<< Io adesso vivo da solo. Al tempio intendo.. >>
<< E allora? Guarda che so bene che i tuoi sono andati a vivere per conto proprio. So anche della tua decisione di seguire le orme di tuo nonno. Che me lo racconti a fare?! >>
<< Anche tu vivi da solo... >>
<< Si, so anche questo... Quindi?! >> Aveva sbraitato come suo solito, incrociando le braccia ed iniziando a picchiettare con un piede, nel tentativo di mettergli fretta.
<< Spesso hai bisogno del mio aiuto per tenere lontani gli spiriti. >>
<< Cos’è, hai deciso di rinfacciarmelo? >>
<< Ed ora che nessuno cucina per me.. >> Proseguì l'altro.
<< Ah si? E tutti i bento che ti preparo allora? >>
<< Pensavo che potresti trasferirti al tempio... >>

....
.......
...........

<< Co.. Co.s.. >>
Aveva capito bene? No, forse uno spiritello passeggero lo aveva indotto a sentire cose non vere. Eppure... quello sguardo, improvvisamente così deciso.. Così fisso su di lui..
<< COSA?!?! -Si sentì esclamare- Ma... S.sei im..mpazzito forse?! >>
<< Affatto. Tu hai bisogno di me, e al tempio la cucina è più grande e più comoda della tua.. >>
<< COSA VUOI CHE ME NE IMPORTI?!? E poi non ho bisogno di te! >>
Doumeki si era limitato a fissarlo, e a ripensarci Watanuki si domandò più volte il perchè di tanta agitazione. In fin dei conti quella proposta era meno strampalata di quanto non gli fosse sembrata in un primo momento.
La sua risposta invece... Quella si che ora gli sembrava improvvisamente assurda.
<< Pensi che mi piaccia aver bisogno del tuo aiuto? -Aveva continuato- O che sia felice di averti sempre tra i piedi? Ed ora che ci penso... Perchè devi accorrere in mio aiuto ogni volta? Non hai una vita tua? Non hai qualcun altro da tormentare?! >>
Aveva espresso il tutto senza quasi prendere fiato.
Lo aveva fatto perchè al momento era stato l’unico modo per mettere a tacere il battito accelerato del suo cuore.
Aveva urlato ogni cosa per relegare in un angolo della sua mente la strana agitazione che di colpo si era fatta strada nella sua anima. E aveva esagerato, certo..
<< Bene.. -concluse l’altro, voltandogli le spalle- Se è così che la pensi, non ti darò più alcun fastidio! >>
E senza aggiungere una parola se ne era andato, lasciandolo solo per la strada. La stessa che, circa 10 secondi dopo, si era riempita degli stessi spettri, che adesso lo spiavano minacciosamente dalla finestra, unica barriera tra lui e la fine.
Un muro invisibile che ad ogni battito sembrava farsi più sottile.

<< Dannazione! -Esclamò- Ed ora che faccio?! Dov’è Yuuko quando ho bisogno di lei? E dov’è Dou.. >> Si fermò appena in tempo.
Non ci sarebbe più stato Doumeki contro cui sbraitare.
No, lui non sarebbe più arrivato in suo aiuto.
Ora, era veramente solo.

Con quel pensiero volse un ultimo sguardo alla finestra. Poi la paura si impadronì totalmente di lui.
   
 
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