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Autore: Arianna18    11/07/2015    4 recensioni
Il quarto anno a Hogwarts stava per ricominciare, nell’aria si respirava un certo senso di impazienza e, allo stesso tempo, di irrequietezza: dopotutto il marchio nero era apparso alla coppa del mondo di quidditch.
Come ogni anno Harry Ron ed Hermione erano assieme in una delle cabine dell’espresso per Hogwarts e discutevano.
- Credi che sia tornato, Harry?- domandò Hermione tentando di mascherare una certa dose di preoccupazione.
- Non lo so Hermione, ma sicuramente la presenza dei mangiamorte e del suo segno non promette nulla di positivo- Harry era agitato, non tanto dall’apparizione del marchio e dei seguaci di Voldemort, piuttosto dai continui incubi che l’avevano perseguitato durante tutta l’estate. Se ne stava seduto sul sedile del treno cercando di trovare una spiegazione logica o un qualsiasi nesso tra i suoi sogni e gli avvenimenti di qualche tempo prima.
- Dovresti avvertire Sirius- commentò Ron. Harry scrisse subito una lettera al suo padrino spiegando dettagliatamente l’accaduto e, una volta conclusa, la affidò ad Edvige che, con un rapido battito d’ali partì dal treno in corsa e diretta chissà dove per consegnare il messaggio.
Quell'anno avrebbe segnato per sempre le vite di ognuno di loro.
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Viktor Krum | Coppie: Draco/Hermione, Vicktor/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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L’ultimo giorno è in un certo senso il migliore e il peggiore. In quel giorno si ha la consapevolezza di aver completato un duro lavoro, si ha la soddisfazione di aver trascorso un altro anno a Hogwarts, ma in realtà non è sempre facile andarsene e lasciarsi alle spalle ogni cosa.
Il Torneo Tremaghi sabotato, Cedric Diggory morto, Voldemort ritornato, ma ciò che è peggio, nessuno sembrava credere a questa notizia. Harry lo aveva affrontato, lo aveva visto con i suoi occhi, ma chi poteva credere a qualcosa successo in quel labirinto? Il ragazzo ebbe la fortuna, se così si può dire, di apparire come bugiardo invece che assassino, ma lui sapeva esattamente cosa fosse accaduto.
Solo Ron ed Hermione sembravano dargli retta, ma anche loro, sconvolti dalla morte di Cedric, avevano altro a cui pensare. Hermione soprattutto aveva passato gli ultimi giorni ad Hogwarts rimuginando sulle sue scelte e su quanto fosse stata ingenua, non si sarebbe mai perdonata una svista simile, eppure i conti non tornavano: lei non aveva mai detto nulla a Malfoy  a proposito del torneo o di Harry e Draco non aveva mai mostrato interesse per questo.
Inoltre uno degli ultimi giorni di scuola era accaduta una cosa che Hermione non si sarebbe mai aspettata: se ne stava in biblioteca a godersi un po’ di tranquillità tra i libri prima di tornare a casa quando improvvisamente entrò Malfoy con aria spaesata come se stesse cercando qualcosa d’importante. La ragazza non aveva la minima intenzione di parlargli, era furiosa e quasi disgustata dal suo comportamento, non riusciva nemmeno a guardarlo in faccia.
-Sapevo di trovarti qui!- disse sedendosi di fronte a lei, ma Hermione non rispose.
-Hermione perché mi stai evitando? E’ da quando ti ho lasciata davanti all’infermeria che mi ignori completamente… Madama Chips ti ha dato una delle sue pozioni o Weasley ha deciso di fare una delle sue scenate? No anzi Krum…- Draco continuava a scherzare ma non capiva che lei era davvero seria. La ragazza non gli lasciò nemmeno finire la frase.
-Sei solo un bugiardo!- disse a bassa voce cercando  di trattenersi dal tirare fuori la bacchetta.
-Come scusa?- chiese Malfoy incredulo.
-Andava bene finché mi chiamavi mezzosangue, ma addirittura usarmi per i tuoi scopi non lo credevo possibile!-
-Quali scopi, Hermione? Non capisco dove vuoi arrivare-
-Hai anche il coraggio di chiederlo! Harry è quasi morto a causa tua!- urlò lei dimenticandosi di essere in biblioteca.
-Mia? Io nemmeno c’ero in quel maledetto labirinto!-
-Tu no, ma tuo padre sì!- A quelle parole gli occhi di Draco si spalancarono come se avesse sentito la più assurda delle affermazioni, non capiva cosa c’entrasse suo padre e cosa c’entrasse lui.
-Cosa vuoi dire?-
-Voglio dire che sei un vigliacco! Mi hai ingannata, mi hai fatto credere di essere diverso, mi hai fatto innamorare di te solamente per arrivare ad Harry! Spero che tu sia riuscito ad aiutare tuo padre fino in fondo! E mi dispiace davvero tantissimo che lui e gli altri mangiamorte non siano riusciti nel loro scopo!- Hermione era fuori di se, probabilmente non era prudente mostrare di essere al corrente di tutte quelle informazioni, ma in quel momento non riuscì a frenarsi.
-E, per favore, risparmiami le tue inutili scuse! Non ho più intenzione di dar retta a qualsiasi cosa dirai o farai! Ti odio Draco! Anzi odio ancora di più me stessa per aver creduto a uno come te!- la ragazza prese i suoi libri e se ne andò lasciando Malfoy senza parole.
Aveva fatto affermazioni pesanti, cosa aveva a che fare suo padre con tutta questa storia? Lui non ne era al corrente. Addirittura nominare i mangiamorte.
Decise di parlargli perché Hermione non gli aveva lasciato il tempo di chiedere precisazioni, ma in realtà temeva di sapere cosa gli avrebbe risposto il genitore.   
E fu proprio così. Lucius nel colloquio col figlio, aveva rivelato ogni cosa, ogni dettaglio facendogli prima giurare di mantenere la massima discrezione. Voldemort era davvero tornato, il padre di Draco era davvero insieme agli altri mangiamorte. Quelle che al giovane Malfoy erano sembrate voci erano in realtà la verità e tutto questo lo spaventava.
Si rese conto di aver perso la fiducia di Hermione per sempre e anche se lui non aveva avuto voce in capitolo lei non lo avrebbe mai ascoltato. Ogni tentativo si sarebbe rivelato inutile, sicuramente avrebbe peggiorato la situazione, ma ormai si sentiva troppo legato a quella ragazza per lasciarla andare via così.
Draco decise di aspettare l’ultimo giorno a Hogwarts per parlarle sperando che lo degnasse almeno di uno sguardo, ma l’ultimo giorno era giunto ed Hermione era come sparita.
Tutti gli studenti si radunarono all’ingresso del castello per salutare i nuovi amici: ormai era arrivato il momento per le ragazze di Beauxbaton e i giovani di Durmstrang di fare ritorno. Tra le mura della scuola aleggiava una leggera malinconia e qualcuno sembrava addirittura restio a voler andare via.
-Hermione Granger, volevo chiedere scusa per il comportamento- disse un Viktor Krum leggermente imbarazzato.
-Voglio rimediare- aggiunse. I due si osservavano, ma Hermione non riusciva a capire a cosa cercasse di rimediare: ancora una volta la colpa era sua.
-Viktor, non capisco. Non c’è bisogno di…- iniziò lei, ma in lontananza sentì un improvviso colpo di cannoni che annunciava la partenza degli studenti dell’est. Era ora di salutare.
-Devi scrivere a me… o venire in Bulgaria. Tu mancherai a me!- Concluse lasciandole un pezzo di pergamena e, dopo aver fatto un perfetto baciamano, lasciò Hermione correndo verso i suoi compagni.
A quel punto tutto era ancora più confuso: Draco, Viktor, la Bulgaria... cosa avrebbe dovuto, o meglio, voluto fare? Guardò verso la nave di Durmstrang quindi si voltò per cercare Harry e Ron, ma non li trovò.    
Decise di tornare al suo dormitorio, gli addii non facevano per lei, ma qualcuno la fece trasalire provocandole un brivido lungo tutta la spina dorsale. Sapeva benissimo chi fosse l’unico in grado di suscitare quelle sensazioni.
-Hermione, so che non mi vuoi parlare né tantomeno vedere, quindi ti prometto che me ne andrò subito. Volevo solo darti questa, probabilmente non la leggerai, ma dovevo farlo- Draco parlò tutto d’un fiato per paura che la ragazza se ne andasse e alla fine le lasciò una lettera. Hermione non ebbe nemmeno il tempo di discutere che Malfoy era già scomparso. Non sapeva ancora se leggere la lettera o bruciarla senza neanche aprirla. Tuttavia la curiosità era troppo forte anche per lei.

Hermione,
So che ora mi stai odiando e non ti biasimo, ma so anche che mi stai odiando per il motivo sbagliato. Tra tutti gli errori che ho commesso nei tuoi confronti giuro sul mio onore (per quanto possa valere)che non c’è quello di averti usata. Odiami per averti chiamata mezzosangue, odiami per aver sempre cercato di infastidire i tuoi amici, odiami anche per aver provato in tutti i modi a mettere i bastoni tra le ruote a Krum, ma non odiarmi perché credi che io ti abbia usata. Non l’ho mai fatto.
Hermione quest’anno ho capito molte cose e, credimi, sarebbe molto più semplice per me se ti vedessi come una mezzosangue, ma non ci riesco più. Sei l’unica che sia mai riuscita a tenermi testa, l’unica con cui io sia riuscito a parlare davvero, questo non vuol dire niente? Io non voglio pensare che tu sia indifferente, sono sicuro che in fondo una parte di te vorrebbe credermi e non lo dico per presunzione. Pensaci, per favore… non voglio sembrare ridicolo giustificandomi così, ma sento che devo farlo a costo di sentirmi dare dell’idiota. Sono sempre stato molto attento a non parlare di Weasley o di Potter proprio per non darti motivo di dubitare di me e sono sicuro che tu non abbia mai parlato di loro (so che non ti sei mai fidata completamente di me), quindi era impossibile per me usarti per arrivare a loro.
Non so cosa ti abbia raccontato Harry, non lo voglio sapere, ma posso dirti con assoluta certezza che sono sconvolto quanto te: mi rendo conto di cosa sia successo, lo so che un ragazzo è morto, che sarebbe potuto essere il tuo amico e ho paura. Non ho potuto scegliere i miei genitori, ma questo non vuol dire che sia sempre d’accordo con le loro decisioni. Vorrei non averti dato modo di dubitare di me in tutti questi anni e ora vorrei che tu mi concedessi un’altra possibilità. Lo so, sto chiedendo troppo, ma credo di essere innamorato di te. Non fraintendere: non te lo direi se tu fossi un’ingenua.
Hermione, non m’importa di cosa possano pensare i miei genitori o i tuoi amici.
Io sceglierei te… Ogni volta.
Draco


Hermione strinse la lettera tra le mani e una lacrima leggera le attraversò il viso. Sentì in lontananza le voci di Harry e Ron che la chiamavano.
Un altro anno ad Hogwarts era finito.

   
 
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