Forse perché pensavo agli spiriti della vita che fluttuavano gravi intorno al letto.
Può darsi invece fosse perché quell' anima scura dentro di me non trovava pace,
oppure perché nel mentre che pensavo alla vita le gocce di buio mi scivolavano lente addosso e mi si appiccicavano sulla pelle, rimanendo fastidiose e sporche addosso a me.
Magari ancora era perché in quel momento ero troppo impegnata a soffrire per essere disposta ad abbandonarmi alla notte, libera.
Volevo la calma, volevo la vita e volevo la fine.
Volevo sentire il grido della farfalla, il suo urlo orribile frantumare le tenebre.
Ma quella notte non riuscivo a precipitare nel sonno