Serie TV > Merlin
Segui la storia  |       
Autore: FairyJuls    12/07/2015    1 recensioni
Cosa succede quando Ginevra se ne va con Lancilotto e Artù rimane solo con Merlino?!?!?!
Scopritelo ^_^
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gaius, Merlino, Nuovo personaggio, Principe Artù, Uther
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Passarono due settimane, e nessuna notizia di Artù e dei cavalieri.
 
Astrea passava la maggior parte del suo tempo nelle sue stanze, spesso in compagnia di Merlino che non voleva lasciarla sola.
 
<< Dovreste distrarvi... >> Merlino ripeteva la stessa frase tutti i giorni, e al solito lei rispondeva con un cenno di dissenso del capo e di risposta il giovane sbuffava.
 
Le settimane passarono cosi, iniziarono ad arrivare i mesi estivi e Astrea persisteva a rimanersene chiusa nelle sue stanze, con Merlino che cercava di farla uscire.
 
<< Merlino, ancora nessuna notizia. Stavo pensando di partire per Adurant. >> per la prima volta Astrea aprì bocca.
<< Scordatevelo, Artù mi metterebbe alla gogna. >> rispose lui sicuro di quello che diceva.
Qualcuno bussò.
<< Avanti. >> asserì il mago.
Entrò un cavaliere con una pergamena in mano.
<< Notizie. >> annunciò lui porgendo la pergamena alla principessa.
 
All'interno della pergamena arrotolata una sola frase.
 
"Mantengo sempre le mie promesse."
 
Astrea sorrise e si alzò in piedi.
<< Stanno tornando. >> asserì lei, girando il volto verso il mago, con in volto un sorriso che lui non vedeva da quando Artù era partito mesi prima.
<< Ne ero certo. E' dura sbarazzarsi di Artù. >> ridacchiò Merlino.
 
Passarono un paio d'ore prima di aver notizia dell'avvistamento di Artù ed i suoi cavalieri nel bosco di Camelot. Astrea girava avanti ed indietro per la sua stanza con Merlino seduto sul davanzale della finestra ad osservare il cortile in attesa. << Principessa, per quanto possa essere contento per la vostra felicità mi state dando sui nervi a camminare avanti ed indietro. >> cercò di essere il più delicato possibile ma lei si girò verso di lui con uno sguardo come a fulminarlo che poi si addolcì lentamente << Do sui nervi a me stessa. >> disse lei sedendosi sulla sedia spostata del tavolo. Il mago scese dal davanzale e si portò davanti a lei chinandosi per cercare il suo verde sguardo e prendendole le mani le sorrise. << Dovreste dirglielo appena lo rivedete. >> il tono amichevole e dolce di Merlino le fece sgranare gli occhi. << Non so di cosa parli Merlino. >> rispose lei finta tonta con lui che sorrise. << Sapete benissimo a cosa mi riferisco, e penso che non dovreste tenervelo dentro. >> il ragazzo le sorrise e lei pensò che forse aveva ragione << Chissà, magari lui fa la stessa cosa, tace senza dire nulla per paura di non essere ricambiato. >> un sorriso sornione mentre a quelle parole lei lo fissò stranita. << Tu sai più di quanto vuoi ammettere, ma non indagherò oltre. >> lei sorride << Un po di mistero ci vuole sempre. >> risponde lui ammiccando.
 
Messi calmi entrambi si misero a chiacchierare, parlando l'uno del loro primo incontro con Artù e prendendolo anche un po in giro, fin che dalla finestra che era stata aperta si sentì risuonare lo scalpitio degli zoccoli dei cavalli. A quel suono i due si fissarono e drizzarono la schiena come dei cani che fiutano la preda.
<< Va da lui, io mi assicuro che le sue stanze siano in ordine o mi mette alla gogna. >> ridacchia il mago alzandosi ed aprendo la porta ala principessa che con un sorriso prende a camminare veloce lungo i corridoi del castello.
 
Scale e corridoi non sembravano cosi lunghi nei mesi precedenti, ma ora parevano allungarsi e diventare interminabili, come per magia.
Il cuore nel suo petto batteva tanto forte da rimbombarle nelle orecchie mentre arrivata quasi in fondo al suo percorso stava svoltando nel corridoio dove vi era la porta della sala del consiglio. Più si avvicinava alla porta più i rumori al suo interno erano forti e nitidi. Persone che parlavano, esultavano ed urlavano pure. Nessuna voce distinta, solo molte voci confuse tra di loro. Le guardie fuori dalla porta erano ferme come al solito, solo quella più vicina a lei si girò a guardarla quando Astrea si appoggiò al muro con una mano e successivamente con la spalla. << Principessa, tutto bene? >> le chiede gentile e lei annuisce portandosi la mano libera sulla pancia << Tutto a posto, sono solo agitata. >> gli sorride cercando di ricomporsi. Prende un lungo sospiro per poi muovere gli ultimi passi lungo il corridoio e svoltare nella sala del consiglio rimanendo bloccata, impietrita, ma non dalla paura, a ciò che si trova davanti.
 
I drappi rossi di Camelot e quelli Blu di Adurant erano appesi in tutta la sala, alternati ed alla stessa altezza, al tavolo al centro dalla sala i cavalieri di Camelot stavano parlando, ridendo ed esultando mentre Artù ancora vestito con la cotta di maglia, la tunica rossa ed il mantello dava le spalle alla porta. Il vento fresco che entrava dalla finestre smuoveva ogni cosa possibile, i mantelli, i drappi colorati e l'abito color smeraldo di lei bloccata a guardare Artù da dietro. Solo ora la sua voce le arrivava chiara alle orecchie. Stava borbottando qualche cosa sugli aiuti militari per rimettere in piedi la città. Calò il silenzio da parte dei cavalieri quando la videro sulla porta, solo lui non la vedeva dato che le dava le spalle, ma si accorse del silenzio ed alzando la testa dal tavolo vide gli sguardi dei suoi uomini che non lo stavano neanche più ascoltando. << Sire... >> disse uno di loro mentre gli poggiò la mano sulla spalla. << Com'è? >> domandò Artù che non aveva quasi il coraggio di girarsi. Astrea nel frattempo era ancora sulla soglia della sala, le mani unite in grembo come se cercasse di fermare il continuo nodo allo stomaco che si stringeva dentro di lei. << Più bella di quanto potessi ricordarla. >> detto ciò, come se lei non fosse li e non li sentisse, i cavalieri si dispersero sparendo oltre le colonne e le porte laterali, lasciandoli soli.
 
Artù raddrizzò la schiena sistemandosi la cinta con la spada che ancora aveva al fianco, lei sorrise continuando a guardarlo in silenzio. << Pensi di girarti e salutarmi o devo andarmene? >> domandò lei con un sorriso in volto che difficilmente sarebbe sparito. << Devo prima fare ammenda per non essermi fatto sentire i questi mesi. >> rispose lui con un sospiro. Passo dopo passo lei trovò il coraggio di muoversi, di avanzare, arrivando quindi a poco meno che un passo da lui poggiandogli la mano destra sulla spalla sinistra. << Nessuno ti chiede di fare ammenda. Sopratutto non te lo sto chiedendo io. >> a quelle parole lui si girò di scatto cingendola con entrambe le braccia e tenendola stretta a se. Le mani di lei si alzarono e si avvolsero attorno al collo di lui mentre il volto si nascondeva nell'incavo del suo collo.
 
Un abbraccio che durò una vita e che nessuno dei due voleva sciogliere, ma non potevano restare cosi in eterno. Una volta sciolto l'abbraccio, anche se di poco, lo sguardo di lei cercò quello di lui. Le mani di Astrea si spostarono e si posizionarono sul volto di Artù mentre le mani di lui si fermarono sui suoi fianchi. << Sei tornato. >> dolce e basso il tono di lei mentre il sorriso di lui, stanco ma felice gli accendeva volto e sguardo. < > sospirò lui << Cosi come ti ho promesso che sarei tornato portandoti indietro il regno di tuo padre. >> il tono basso e tranquillo mentre si spostava di lato per mostrarle sul tavolo la cartina del regno di Adurant con le modifiche che c'erano state durante gli scontri. << A breve verrai incoronata, ora non puoi rifiutarti. >> disse lui tornando a stringerla a se. << Ciò comporta che dovrò andare via. >> il tono di lei ora era triste, preoccupato mentre gli occhi di lui si accesero d'improvviso cosi come d'improvviso gli comparve un largo sorriso. << Resta con me. >> le parole di lui la colpirono dritta al cuore, le mani che prima erano scese sul suo petto quando lui le mostrò le cartine ora erano tornate sul suo viso, ma lei non disse nulla sorrise solo alzandosi in punta di piedi ed avvicinando il volto a quello del re andò a poggiare le labbra contro le sue, cosa che voleva fare da molto tempo e che lui pure aveva aspettato tanto. Lui la strinse a se ricambiando quel bacio che sembrava stesse aspettando da troppo tempo.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Merlin / Vai alla pagina dell'autore: FairyJuls