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Autore: McWarret98    12/07/2015    1 recensioni
La sveglia faceva le 2:40 del mattino. Jude l’aveva scrutata con un occhio mezzo aperto e l’altro ancora chiuso pregandolo di ritornare a dormire. Era stato svegliato dallo squillo del telefono, un’insopportabile squillo che Caleb gli aveva messo e che lui non aveva più tolto. Ci mise un po’ prima di sollevare la testa dal cuscino. In un primo momento voleva lasciarlo squillare, e accontentare il suo viso che non voleva staccarsi da quel cuscino, ma visto che chiunque fosse dall’altra parte della cornetta non aveva nessuna intenzione di riattaccare decise di rispondere.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Caleb/Akio, Jude/Yuuto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La sveglia faceva le 2:40 del mattino. Jude l’aveva scrutata con un occhio mezzo aperto e l’altro ancora chiuso pregandolo di ritornare a dormire. Era stato svegliato dallo squillo del telefono, un’insopportabile squillo che Caleb gli aveva messo e che lui non aveva più tolto. Ci mise un po’ prima di sollevare la testa dal cuscino. In un primo momento voleva lasciarlo squillare, e accontentare il suo viso che non voleva staccarsi da quel cuscino, ma visto che chiunque fosse dall’altra parte della cornetta non aveva nessuna intenzione di riattaccare decise di rispondere.
“Pronto?” disse con voce rauca
“Salve, parlo con il signor Sharp?”
“Mi sa proprio di si, e spero che sia abbastanza importante, per il suo bene” e nel mentre si era messo seduto sul bordo del letto “Con chi parlo?” aggiunse poi.
“Chiamo dall’ospedale..” Jude perse un battito,pensò subito a Caleb, non tanto a sua sorella, era una persona responsabile, mentre Caleb di meno, decisamente molto di meno.“ Caleb Stonewall è stato ricoverato d’urgenza. Incidente con la moto”.
Jude riattaccò la telefonata e buttò il telefono a terra, rompendo la schermata. Pensò che in realtà fosse solo un brutto sogno dal quale si sarebbe svegliato presto, ma i secondi passavano e nulla era cambiato, Si alzò di scatto e andò a mettersi le prime cose che trovò. Salì in macchina e pigiò il pedale con tutta la forza che aveva. Le lacrime gli scendevano sole..Non capiva se erano lacrime di rabbia o paura. Paura per quello che avrebbe trovato o che non avrebbe trovato. Scacciò via questi pensieri dalla mente e si diresse all’ospedale.
Di solito Jude è solito essere un tipo razionale, ma quando si trattava di Caleb era tutto tranne che quello. Quel ragazzo aveva il potere di farlo uscire dagli schemi. Era arrivato di fretta e furia alla reception dell’ospedale e aveva letteralmente urlato dove si trovasse Caleb. Appena riferito, si precipitò al piano che gli avevano detto e rallentando si mise a vedere i numeri nelle porte sperando da un lato di trovarlo subito, ma dall’altro di non trovarlo affatto per rimandare quel momento. Ma eccolo..Ebbe un tuffo al cuore, e non sarebbe stato l’ultimo. Mise lentamente la mano sulla maniglia accompagnato dalla paura di ciò che avrebbe visto. Gli batteva forte il cuore. Aprì.
“Scusi lei chi è?” Jude si girò di scatto. Era l’infermiera del piano. Si sentì come un bambino che rubando delle caramelle era stato scoperto..
“Sono..” si fermò un’attimo.. “un’amico del signor Stonewall” 
“Amico” perché aveva usato la parola “amico”? Non erano mai stati amici. Il loro rapporto era passato dall’odio all’amore, e non aveva lasciato spazio per l’amicizia.. “Ah bene, può entrare, ma sta riposando”
“Non importa ho solo bisogno di vederlo”
Andata l’infermiera, Jude finalmente entrò e lo vide. Lo vide su un letto, lo vide inerme, vide quel volto di cui si era innamorato coperto di lividi. Ma era bello comunque pensò Jude che si sentì frustrato più che mai. Non poteva fare nulla, e questo lo distruggeva. Era lui che di solito risolveva i problemi, o lo tirava fuori dai guai. Ma in questo caso non potè far altro che guardarlo.
Si sedette e gli prese la mano. Era morbida e liscia. La stessa mano che quel giorno gli diede la conferma che ci sarebbe stato un futuro per loro e iniziò a guardarlo. Gli piaceva farlo, da sempre. Guardandolo ripensò a quando non poté più fare a meno di lui..Stavano giocando una partita di allenamento, Caleb era in squadra con lui. Jude era girato verso Mark che gli stava dicendo una cosa quando una palla, lanciata da Axel per errore lo stava colpendo. Caleb senza pensarci un attimo, di scatto si parò davanti a Jude prendendo il colpo e proteggendo lui, il perché del gesto non lo capì, non lo sopportava e il sentimento era palesemente ricambiato.
Jude si girò vedendo il compagno a terra disse “S-Stai bene?”. Era realmente preoccupato. Caleb lo aveva “protetto”. Non capiva, c’era qualcosa che non andava..Perchè proprio lui doveva proteggerlo?
Caleb lo guardò torvo”Si, stai più attento la prossima volta!” disse con tono di sfida. Si alzò e se ne andò.
Gli allenamenti erano finiti.Erano tutti negli spogliatoi, Jude e Axel stavano parlando allegramente, e c’era qualcosa in Caleb che non andava. Non gli piaceva il modo in cui Axel guardava Jude.Decide che era meglio andare. Salutò distrattamente e se ne andò. Jude lo seguì dopo circa 10 minuti, salutò tutti e uscì. Gli piaceva camminare solo dopo gli allenamenti al tramonto. Lo rilassava. Stava pensando a quel pomeriggio..Perchè proprio Caleb? Non se lo sarebbe aspettato da uno come lui, si odiavano, non c’era proprio motivo di fare quello che aveva fatto…Passò dal campo vicino al fiume e seduto vide Caleb. In un primo momento decise di proseguire dritto, ma mentre pensava di farlo si trovò a pochi metri da lui. 
“Hei..” 
Caleb si girò e lo vide sedersi accanto a lui “Che ci fai qui?” stranamente aveva un’aria amichevole. 
“Sinceramente non lo so” Non sapeva perché si trovasse lì e soprattutto lì con lui.
“Bene..” 
“Senti Caleb grazie per oggi e..”
“Prego” lo anticipò Caleb
 Jude cercava il suo sguardo, il suo meraviglioso sguardo freddo e duro, ma in fondo caldo e irresistibile, ma non lo trovava. “beh senti che ne dici di ricominciare da capo?” 
Finalmente Caleb si girò verso di lui. Fece una cosa che sorprese molto Jude, non più di quanto lo avrebbe sorpreso a breve. Le mani di Caleb si protesero verso la faccia del compagno, e gli tolse delicatamente gli occhiali che indossava sempre. Voleva vedere i suoi occhi. E finalmente i loro occhi si incrociarono. A Jude mancò un battito. Cosa? Cosa gli stava succedendo? Non era da lui non controllare le emozioni, ma questo era qualcosa di nuovo, mai provato…Vide Caleb avvicinarsi…Poteva spostarsi, indietreggiare o alzarsi semplicemente. Ma non lo fece. Rimase immobile finché le labbra di Caleb non sfiorarono le sue. Fu un bacio timido, finchè Jude non schiuse le labbra permettendo a Caleb di entrare definitivamente nel suo cuore. E capì finalmente che l’unica cosa di cui non poteva fare più a meno era lui.    
Ma ovviamente non poteva durare per sempre… “Scusa!” Caleb si staccò di getto, abbassando lo sguardo. Jude notò il rossore formatosi nelle sue guance. E iniziava a sentire anche il calore nelle sue. Si alzò e scattò per allontanarsi il più possibile da Jude che grido” No aspetta Caleb, non te ne andare!” Fece per alzarsi ma Caleb non era più a vista.
Quella notte Jude non riuscì a prendere sonno: per la felicità di quel bacio, per la paura di perderlo…no, ormai che lo aveva trovato non poteva più perderlo. Se prima non l’aveva capito, adesso finalmente lo sapeva. Aveva bisogno di Caleb.
Il giorno dopo Jude non vide Caleb agli allenamenti, ne mattutini ne pomeridiani..
Doveva vederlo, doveva sapere cosa aveva significato per lui quel bacio. 
Lo andò a cercare al campo vicino al fiume ma non lo trovò, cercò ovunque, finché non passò vicino alla scuola. Dietro l’edificio c’era un muretto..E su quel muretto Jude lo vide. Illuminato dalla luce del tramonto. Gli mancò il fiato.
Si avvicinò lentamente, avendo paura che il ragazzo scapasse di nuovo, ma Caleb lo sentì arrivare e nonostante questo non mosse un muscolo. Jude si sedette nel muretto accanto a Caleb. Decise di non parlare. Rimasero seduti e in silenzio a lungo, finchè il sole non scomparve dietro la collina. A quel punto fu Caleb a fare la prima mossa. Allungò semplicemente la mano verso quella di Jude. La sfiorò delicatamente e notando che Jude non l’aveva ritirata, con maggior sicurezza la strinse forte. “Bello il tramonto, eh?
“Gia, ma mai bello quanto te”
Caleb lo guardò sgranando gli occhi. Non se l’aspettava e rimase ancor più stupito quando Jude lo baciò “Che ti pare che solo tu puoi stupire la gente?” E sorridendo si baciarono di nuovo. “Non voglio perderti ora che ti ho trovato Caleb..” “Tranquillo..Stai certo che non ti libererai facilmente di me”
“E’ proprio quello che desidero” 
 
Jude avrebbe viaggiato ancora nel passato se non avesse sentito “J-Jude”
Jude saltò dalla sedia “ Caleb sono qui” E nel dirlo gli accarezzò delicatamente la testa “Non sforzarti”
Caleb gli rispose con un debole sorriso..”Dio ho avuto così paura..” e lo baciò sulla fronte.
“Dai Mister sto bene” Caleb nonostante le situazioni non perdeva mai il suo umorismo “Una volta ti dissi che non ti saresti liberato facilmente di me, ricordi o te lo sei dimenticato ?” 
“Nono ricordo perfettamente. Mi hai fatto morire! Oddio Caleb ti detesto!!” 
Caleb alzò un sopracciglio scettico “ Ma davvero!?Che strano io invece ti amo” E fece quel sorriso del quale Jude si era innamorato e al quale non poteva resistere. Fece un risolino..Come poteva odiarlo? Si avvicinò e gli donò un bacio “Ti amo anch’io”.
 
   
 
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