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Autore: R3ira92    19/01/2009    0 recensioni
Era passato più di un anno da quel giorno, da quel momento eppure per Sara sembrava essere passata una vita intera… Ricordava ancora il giorno in cui aveva scoperto di essere la sorella di Harry Potter, lo ricordava come fosse accaduto pochi minuti prima e questo la terrorizzava più che mai…
Genere: Romantico, Malinconico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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1-SOGNO O REALTA?

Era passato  più di un anno da quel giorno, da quel momento eppure per Sara sembrava essere passata una vita intera… Ricordava ancora il giorno in cui aveva scoperto di essere la sorella di Harry Potter, lo ricordava come fosse accaduto pochi minuti prima e questo la terrorizzava più che mai…  

Pensava ancora a Silente che le raccontava tutto, pensava alla mano di Sirius che le stringeva una spalla quasi a romperla… Sirius… Adesso era in pericolo aveva bisogno di lei, e lei lo avrebbe salvato a costo della sua stessa vita.

E mentre il pavimento della cabina scendeva pensava a tutto questo, sperando…

Una fessura di luce dorata toccò i loro piedi allargandosi fino ad illuminare la cabina… vide Harry chinarsi e alzare la bacchetta per controllare se qualcuno li stava aspettando, ma non c’era motivo l’Atrium del Ministero della Magia era deserto. I cancelli si aprirono e Harry, Luna e Neville ruzzolarono fuori dall’ ascensore mentre una voce femminile diceva «Il Ministero della Magia vi augura una piacevole serata.»

Lei, Ron, Hermione e Ginny rimasero in piedi e uscirono dall’ ascensore prima che le porte si richiudessero.

Sara non era mai entrata al Ministero, l’Atrium era una stanza enorme con al centro una fontana dorata che rappresentava un mago e una strega, attorno a loro c’erano un goblin, un centauro e un elfo domestico, che guardavano con aria adorante il mago e la strega. “Si come no, i centauri e i goblin adorano i maghi!!” si ritrovò a pensare Sara.   

Ma non c’era tempo da perdere doveva salvare Sirius, così Harry li condusse lungo un corridoio buio illuminato da torce, alla fine di esso c’era una porta liscia e nera: era l’entrata dell’ ufficio misteri.

«E questa Harry?» senti la voce di Neville, «Si, è lei» la porta si aprì non appena Harry la sfiorò…Si ritrovarono in una stanza circolare con le pareti nere così come il pavimento e il tetto, c’erano circa una dozzina di porte, questo non l’ avevano previsto. «Qualcuno chiuda la porta» Neville eseguì, ma fu un grande errore, non appena la porta si chiuse le pareti cominciarono a girare e non seppero riconoscere la porta dalla quale erano entrati. Sara era preoccupata, così non andava se si mettevano a controllare tutte le porte avrebbero perso un’ infinità di tempo, e non se lo potevano permettere…

«Harry non possiamo perdere tutto questo tempo! Non la riconosci la porta giusta, vero?» sperava di dare un tono sicuro alla voce, ma non era certa di esserci riuscita «No, nel sogno c’era una sola porta» rispose Harry, Sara riusciva a percepire quello che provava: era panico.«È inutile perdere tempo proviamone una» Hermione era sicura, spinse una porta ed entrarono in una stanza con una strana vasca sul fondo contenente un liquido verde dove all’ interno nuotavano dei pesci molto strani. « Larve di acquavirius!»esclamò Luna eccitata, ma fu bloccata da Hermione prima di finire la frase «No, sono cervelli»

«Cervelli? Si! E’ vero! Guardate bene» Ron era eccitato quanto Luna. «No, questa non è la stanza giusta torniamo indietro.»

«Sei sicuro Harry? Guarda qui ci sono altre porte» disse Ron. «Si, sono sicuro» taglio corto Harry, Sara sapeva che non voleva perdere tempo, c’era in gioco la vita di Sirius, eppure c’era qualcosa che non andava, aveva trovato l’ingresso deserto cosa al quanto strana e adesso avevano la strada spianata, non un interruzione di nessun genere. «Proviamo questa» la voce di Hermione l’aveva distolta da suoi pensieri, qualcuno, sicuramente Hermione,   aveva tracciato una X sulla porta che avevano gia provato e adesso la stanza circolare si era di nuovo fermata.

Si ritrovarono in una stanza più grande di quella con i cervelli, al centro era concava ed era circondata da sedili di pietra, formavano una specie di arena, nella cavità centrale c’era una piattaforma e su di essa era posizionato una arco molto antico, con un velo che si muoveva come mosso dal vento… Ma li non c’era vento. Quel arco aveva un fascino incredibile attirava Sara come una calamita, la curiosità di vedere oltre quel velo era fortissima… «Harry!» era la voce di Hermione, «Harry vieni via questo posto non mi piace, non perdiamo tempo…»

«Harry» non si aspettava di dirlo così dolcemente, eppure dove Hermione aveva fallito lei c’era riuscita Harry si era voltato «Harry, Sirius» a quella parola Harry si voltò a insieme tornarono nella stanza circolare Hermione tracciò un’altra X e aprirono un’altra porta «È questa» Harry lo disse con grande sicurezza forse erano arrivati nel posto giusto, quella stanza era più piccola di quella con i cervelli, in fondo a essa c’era una campana di vetro con dentro un uovo che si schiudeva e diventava un uccellino poi tornava un uovo «È il tempo…» ne era certa «Andiamo avanti» Harry spinse un’ altra porta e si ritrovarono in una stanza della quale non riuscivano a vedere la fine, era come un’ immensa cattedrale. Harry cominciò a correre, Sara lo segui tendendo le orecchie se Sirius era lì avrebbero sentito presto i suoi lamenti, ma non sentirono nulla.

Arrivati alla fine della fila novantasette Harry andò in fondo a sinistra poi tornò e andò a destra, quando finalmente tornò dove era gli altri Sara riuscì a vedere il terrore nei suoi occhi e capì, li non c’era Sirius era una trappola ed Harry lo sapeva, «Sirius non c’è, Harry» non era un’ accusa pensava solo che dicendolo si sarebbe sentita un pò più sollevata, ma non funzionò «Harry, qui c’e scritto il tuo nome!» Neville fissava una delle tante sfere impolverate sopra gli scaffali che riempivano l’immensa stanza.

Si avvicinarono tutti per controllare, ma Sara aveva paura non sapeva bene perché ma sentiva che quella sfera aveva qualcosa di sinistro, «Il mio nome?» Sara vide Harry afferrare la sfera e riuscì a scorgere quello che c’era scritto sotto:

 

    S.P.C. a A.P.W.B.S

   Oscuro Signore

   e (?) Harry Potter                                         

 

 «Cos’è» chiese Ron fissando la piccola sfera «Io… Non lo so» Harry era come incantato da quel oggettino «Harry, andiamo via subito, qui Sirius non c’e!» era terrorizzata, avevano perso troppo tempo? Sirius era morto? O forse non era mai stato li? Non riusciva a pensare, quel posto era troppo pericoloso, dovevano tornare a Hogwarts prima possibile «Harry dobbiamo tornare a Hogwarts!Subito!»

«Mi dispiace voi rimanete qui, molto bravo Potter. Adesso voltati e dammela»

Delle persone erano arrivate alle loro spalle senza farsi sentire ed ora erano circondati dai mangiamorte: erano in trappola “E adesso? I mangiamorte vogliono quella sfera, ma che diavolo e? perché e così importante?”

«Dammi la profezia Potter» “Questa voce… io la conosco… ma chi e?” «Dammela Potter!»”Certo! e Lucius Malfoy il padre di Draco” …  «Tu vuoi questa?» Harry sollevò la piccola sfera impolverata, la sua voce era ferma, ma Sara sapeva che era nel panico più totale, li aveva condotti li e adesso li doveva riportare sani e salvi indietro, riusciva quasi a leggere i pensieri nella sua mente e si odiava per non poterlo aiutare, cosa doveva fare? Non poteva fare nulla senza farsi notare «Dov’ è Sirius?» “ma che fai? Vuoi farti prendere per un idiota? Lo sai che Sirius non è qui!” «Ah ah ah dovresti imparare a distinguere i sogni dalla realtà!» Malfoy aveva ragione, «cos’ è questa cosa?» Harry sollevò la sfera per mostrarla ai mangiamorte, altra risata «Tu non sai cos’ è Potter?» “no non lo sa, almeno lui non lo sa… “ «È una profezia su te e Voldemort, credo sia per questo che ha cercato di assassinarti quando eri piccolo» lo disse senza pensarci eppure era sicura che fosse la verità «La tua amichetta sa tante cose in più di te Potty» era la voce infantile di una donna che si tolse il cappuccio: era Bellatrix Lestrange «Tu!» Sara non aveva mai sentito parlare Neville con tanto disprezzo nella voce, «Paciock giusto? Come stanno mamma e papà? L’ultima volta che li ho visti non erano molto in forma» c’era crudeltà in quella voce, una crudeltà folle.

Neville cercò di saltare a dosso a Bellatrix ma Ron riuscì a trattenerlo per un pelo, nel trambusto Harry approfittò per parlare con Sara: «quando dico ora spaccate gli scaffali, io li tengo occupati…»

«Allora? E vero? Questa profezia spiga perché sono morti i miei genitori?»

«si Potter e ora da bravo dammela!»

«ORA!!»

«Stupeficium!» Sara puntò la bacchetta contro lo scaffale dove c’era la profezia su Harry che salto in mille pezzi, così fecero gli altri e riuscirono a scappare attraverso un varco che si erano aperti tra i mangiamorte, ma si divisero.

Sara si ritrovò a correre da sola, era la cosa peggiore che le potesse capitare, corse per qualche minuto fino a quando si trovò di fronte ad una porta, la spalancò, era nella stanza con l’ arco da sola. Il velo continuava a fluttuare, il suo movimento la rapiva a poi da lì arrivava un mormorio, dello voci, ma che dicevano? Non riusciva a capirlo…

Le porte che davano sulla stanza si spalancarono ne uscirono i mangiamorte da una,però, ne uscì Harry cadendo fino ad arrivare a qualche metro da Sara che corse verso di lui.«Harry! Stai bene? E gli altri?» era preoccupata «Si sto bene, gli altri… non lo so! Sono feriti ma credo che siano tutti vivi…» “Credi?” queste parole furono come una freccia in pieno petto… «Potter dammi la profezia e avrai salva la vita!!»

 

 

  
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