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Autore: Honomizu    13/07/2015    1 recensioni
[Nozomi/Rin, Shoujo-Ai. Ispirata dal nome "Lilywhite" e da "Aki no Anata no Sora Tooku". Mia prima storia sul fandom di Love Live! nonchè prima storia Shoujo-Ai, siate clementi ^^"]
Infatti, fu alla sera che Nozomi decise di rivelare le carte in tavola, baciando inaspettatamente Rin mentre nessuno guardava, e provocando un'ondata di emozioni alla giovane, la quale interpretò quel gesto come... attrazione? Amore? O anche solo una profonda amicizia?
Il mondo, però, le crollò addosso una volta che vide per la prima volta Eli-chan e Nozomi-chan baciarsi, quando venne dato il grande annuncio del loro fidanzamento.
Mai, si disse, avrebbe perdonato la maggiore per averla ingannata, illusa di essere amata, eppure eccola li, ad un appuntamento a cui mai avrebbe potuto rinunciare.
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Nozomi Tojo, Rin Hoshizora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Shiroi yuri
~Giglio Bianco~


Rin tamburellava leggermente il dito sul legno della panchina del parchetto: era arrivata sul luogo dell'appuntamento con ben trenta minuti di anticipo.
Erano passati quasi due anni, due anni da quando le μ's si erano sciolte, e Rin doveva ammettere che le mancavano quei tempi. Stava per finire la scuola, era, ovviamente, ancora amica con Hanayo-chan, al contrario con Maki-chan e le altre si sentiva meno.
A quanto ne sapeva, Maki-chan si era trasferita, Kotori-chan era finalmente andata a studiare moda all'estero, le altre semplicemente le aveva perse.
Lasciò ciondolare la testa all'indietro, mentre il venticello le scombinava i capelli, che aveva fatto crescere fino alle spalle. 
Con un dito prese a giocherellare conuna ciocca arancione, aspettanto la sua amica.
Nozomi-chan era l'unica con cui era rimasta in contatto, sapeva che era diventata sacerdotessa Shinto in un tempio a Kyoto, ciò la rendeva immensamente felice e finalmente aveva trovato un posto dove concentrare il proprio "Potere spirituale".
Le aveva confessato che con Eli-chan non era andata bene come sperava, infatti dopo qualche mese di relazione avevano deciso di rompere e di ritornare ad essere solo amiche.
Già, Eli-chan... Quante volte l'aveva invidiata di passare così tanto tempo con Nozomi-chan? In fondo, all'epoca aveva solo quindici anni, in piena crisi ormonale, e si era ritrovata innamorata della sua Senpai dagli occhi colore del mare. Però, quando qualche mese dopo la fine della scuola avevano dichiarato di essersi fidanzate, Rin si era sentita distrutta, anche se tra lei e Nozomi-chan non c'era mai stato niente.
O almeno, così Rin voleva credere...

Era un pomeriggio afoso, le nove ragazze si erano ritrovate insieme al mare, a casa di Maki-chan.
Rin e Nozomi si stavano tranquillamente rilassando all'ombra giocando a carte.
- Non è giusto, Nozomi-chaaan! Tu vinci sempre! - si lamentò piagnucolando Rin, l'altra ridacchiò, Rin non potè non pensare a quanto fosse carina quando rideva.
- Facciamo così, se perdi ancora dovrai fare una cosa che ti ordinerò di fare! - Propose la più grande - Eeeh? E che vantaggio dovrei avere?? - sbottò Rin.
- Beh, è per motivarti, Rin-chan - spiegò la maggiore, la piccola si ritrovò ad arrossire, imbarazzata, e ad abbassare lo sguardo.
- Sei crudele Nozomi... - Disse Umi-chan, ridendo, l'interpellata fece l'occhiolino alla blu, che ritornò a leggere una rivista che le aveva prestato Maki-chan e che l'avrebbe aiutata a "sgomberare la mente".
Come volevasi dimostrare, Rin perse; Nozomi però non mostrò subito le sue intenzioni riguardo alla penitenza.
Infatti, fu alla sera che Nozomi decise di rivelare le carte in tavola, baciando inaspettatamente Rin mentre nessuno guardava, e provocando un'ondata di emozioni alla giovane, la quale interpretò quel gesto come... attrazione? Amore? O anche solo una profonda amicizia?


Il mondo, però, le crollò addosso una volta che vide per la prima volta Eli-chan e Nozomi-chan baciarsi, quando venne dato il grande annuncio del loro fidanzamento.
Mai, si disse, avrebbe perdonato la maggiore per averla ingannata, illusa di essere amata, eppure eccola li, ad un appuntamento a cui mai avrebbe potuto rinunciare.
Una lacrima scese sulla guancia pallida di Rin, cha l'asciugò in tutta fretta quando sentì dei passi avvicinarsi.
- Rin-chan! -
La giovane dagli occhi gialli si alzò e si voltò di scatto quando sentì quella voce tanto familiare quanto sconosciuta, più matura, ma anche più dolce.
La ragazza che si presentò davanti ai suoi occhi non sembrava la diciassettene di cui si era innamorata, era più alta e slanciata, e i capelli erano sciolti e lunghissimi.
- Nozomi-chan! - la chiamò di rimando Rin, correndo ad abbracciarla.
Nozomi la prese per le braccia e le fece fare un giro in volo, poi la posò per terra e si squadrarono per un po', per poi riabbracciarsi.
- Ma guardati, sei talmente cresciuta, Rin-chan - le disse la maggiore, dandole un buffetto amichevole su naso, ed era vero: Rin si era alzata e il suo seno era un po' cresciuto, tanto che ogni tanto si rimetteva i propri vestiti da idol e si stupiva di come fossero corti e stretti sul petto.
- Anche tu Nozomi-chan! - la dolce ragazzina si trovava in uno stato di allegria smisurata, avrebbe voluto passare quei momenti il meglio possibile.
La ragazza più grande indossava un semplice vestito lungo bianco, e i capelli raccolti in un fiocco anch'esso bianco. Al contrario, Rin aveva optato per un look più casual, con del pantaloncini corti blu e una camicia larga azzurra.
Rimasero li per una decina di secondi a scambiarse occhiatine, a guardarsi di sottecchi e a ridacchiare imbarazzate.
- Eh, Rin-chan... Andiamo? - domandò Nozomi, la diretta interessata annuì gioiosa.
Non erano mai uscite assieme, solo loro due, certo erano uscite lei, Nozomi e Umi-chan per andare a un Neko cafè (*), sogno di Rin, e le due amiche l'avevano accontentata e l'avevano accompagnata il giorno del suo compleanno.
Ma quella era la prima volta che uscivano insieme, da sole. Rin l'aveva visto come un appuntamento, perciò si sentiva un po' in imbarazzo a camminare fianco a fianco con la compagna.
La più piccola si ritrovò a torturarsi le mani: incastrandole tra di loro, sfregandole (Anche se faceva caldo), a portarle dietro la schiena semplicemete perchè si vergognava di dire a Nozomi-chan che voleva stringere la mano.
Rinunciò, perchè l'altra sembrava non intuire i suoi gesti, dunque abbandonò le proprie mani lungo il fianco. Fu in quel momento che Nozomi afferò la timida mano di Rin, intrecciando le proprie dita e stringendola forte, Rin si ritrovò il volto paonazzo e si voltò verso la maggiore, che semplicemente le fece l'occhiolino.
Ah, povera Rin-chan. Doveva sentirsi sicuramente a disagio.
Dopo un po' di camminata, le due arrivarono davanti a un piccolo locale, decorato da graziosi gigli bianchi, Rin lesse sull'insegna il nome "Shiroi Yuri", sicuramente un nome azzeccato!
- Posso chiederti perchè mi hai portata proprio qui? - chiese titubante Rin, non che non le piacesse il posto, solo che era una scelta molto particolare dato che l'unica clientela era femminile.
- Non ricordi? Giglio bianco... Lilywhite, no? - rispose, quasi stupita, Nozomi. La piccola si maledisse per il suo poco tatto, e per aver dimenticato una cosa tanto importante.
Erano belli i tempi con Umi-chan e Nozomi-chan, insieme a cantare canzoni che le erano rimaste nel cuore, forse il loro gruppo non era il più apprezzato, ma per Rin loro erano le migliori, in ogni loro canzone ci mettevano sentimento, non importava il risultato.
Mentre Nozomi chiedeva per un tavolo, Rin si ritrovò a pensare alla loro canzone preferita, Aki no Anata no Sora Tooku, e inspettatamente si mise a canticchiare sotto voce...

 
Doushite toori kaze shimiru no deshou
Doushite yuuyake ga setsunai no deshou

Inaspettatamente un'altra voce si unì al suo canto...
 
Aki iro konoha ni wa watashi no koi ga
Chiru youna yokan ga aru ka ra

- Nozomi-chan - mormorò piano Rin, quasi in lacrime, la maggiore si scusò per il piccolo intermezzo e le chiese - Cosa desideri ordinare Rin-chan? -
- Uhm... prenderò... una cheescake! - esclamò trionfante, Nozomi ridacchiò e rispose alla cameriera - Lo stesso per me -
La giovane cameriera sparì svelta lasciando le due in un silenzio imbarazzante, carico di tensione e di parole non dette.
Nozomi, con un semplice gesto, raccolse un giglio bianco dal vaso che c'era sul loro tavolo e, scostando i capelli di Rin, glielo infilò dietro le orecchie.
- Stai bene - commentò semplicemente, Rin arrossì e pronunciò un timido - Grazie... -
Le due fette di torta arrivarono un minuto dopo e le due si misero a mangiarle in un tacito silenzio, come del resto sarebbe stato il resto dell'appuntamento: Rin non avrebbe perdonato facilmente la compagna per ciò che le aveva fatto, l'aveva usata, per poi gettarla via, inaccettabile!
Quando vide a compagna ridacchiare le chiese innocentemente: - Che c'è? - Nozomi, invece che rispondere, prese un fazzolettino e lo passò sulla guancia di Rin, la quale arrossì e borbottò un timido - Scusa... -
- Fa nulla, sei adorabile quando arrossisci -
Il cuoricino di Rin prese a battere più forte e le sue guance si tinsero di un rosso acceso, Nozomi le prese una ciocca di capelli e se la fece rigirare tra le dita, causando in Rin altro rossore - Lo sai... - il volto della maggiore si avvicinò alla giovane ragazza che non capiva più niente -... stai meglio coi capelli più lunghi - 
Le loro labbra si unirono in un dolce e tenero bacio, Rin era stupita, imbarazzata, ma allo stesso tempo felice, quanto aveva aspettato quel bacio? Tanto, troppo tempo, e adesso? Non ricambiava, non lo voleva, si sentiva comunque usata ma non riuscì a staccarsi dalle labbra morbide e calde di Nozomi.
Fu la più grande a sciogliere il contatto, lasciando la più giovane un po' stordita.
- Senti, mi dispiace per ciò che ti ho fatto anni fa, la mia intenzione non era di ingannarti, io ti amavo, Rin-chan - Sospirò Nozomi, l'interpellata stette un po' in silenzio, senza sapere cosa dire, poi trovò il coraggio: - Tu sapevi perfettamente cosa provavo per te, Nozomi-chan. Eppure ti sei messa lo stesso con Eli-chan, perchè? Perchè dovevi illudermi così? - 
- La mia intenzione non era di illuderti, Rin-chan. Io ti amavo, e ti amo tutt'ora. Era solo che provavo sentimenti forti anche per Eli-chi... -
- Stronzate! - scattò Rin - Tu mi vedevi solo come un gioco, non mi amavi davvero -
- Ah si? Beh, una persona che non ti ama ti bacerebbe mai in pubblico? -
Colpita e affondata, Nozomi-chan non era tipa da face cose avventate, soprattutto in pubblico.
- E.. e allora perchè mi hai chiamata proprio oggi? -
- Rin-chan, tu cosa vuoi fare dopo il diploma? - le chiese Nozomi, seria.
- Beh, ecco... io mi volevo trasferire per andare all'università, ma non qui a Tokyo, ecco... Tokyo è piena di ricordi tristi... -
Nozomi la bloccò - Vieni con me a Kyoto, Rin-chan -
Rin era stupita, davvero le aveva chiesto di trasferirsi con lei?
- Io ti amo, Rin-chan. E anche se non ci sposeremo voglio vivere con te -
- Nozomi-chan...! - Rin era scoppiata in lacrime, lacrime di gioia! Si lanciò contro il petto della compagna e iniziò a singhiozzare sulla sua spalla, mentre Nozomi le accarezzava la schiena e i capelli - Su su Rin-chan..! -
Anche Nozomi incominciò a lacrimare - Dai Rin-chan, che piango anche io..! -
Si asciugarono entrambe le lacrime e Nozomi pagò la cassiera, impicciona, disse - Buona fortuna col trasferimento - Rin diventò rossa come un peperone.
Nozomi accompagnò Rin fino a casa sua, dove la padrona di casa le chiese: - Vuoi salire? I miei non sono a casa -
Nozomi rise - Sai che questa frase può essere interpretata in vari modi? -
Rin si vergognò - Pervertita -
- Vuoi che ti strizzi quel bel seno che ti ritrovi, Rin-chan? - Propose maliziosa la ragazza.
- Kya! No, mai! -
Alla fine Nozomi si ritrovò sul divano accoccolata assieme a Rin, una abbracciata all'altra, Rin aveva dovuto prestare uno dei suoi pigiami alla fidanzata, ormai si stupiva a definirla così, ma nonostante fosse il più largo, le stringeva un po' il seno prosperoso e il petto, comunque per le due non era un problema.
- Quando hai detto che ritornano i tuoi genitori, Rin-chan? -
- Domani pomeriggio - rispose stanca Rin.
Nozomi annuì e lasciò che Rin si accoccolasse meglio contro il suo petto mentre guardavano un film casuale alla televisione.
Si addormentarono così, Rin stretta a Nozomi, sul divano, insieme.
La giovane mai si sarebbe aspettata di perdonare la più grande, temeva di portarle rancore per sempre, ma le sue scuse sincere la convinsero che l'amava per davvero, e anche Rin ricambiava quel dolce sentimento.
Il mattino successivo le due innamorate andarono a fare un giro in centro a vedere dei negozi.
- Rin-chan, dovremmo dire ai tuoi che stiamo assieme o gli diciamo solo del trasloco? -
Rin ci pensò su, poi disse: - Beh, loro non sono contrari ai rapposti omosessuali, quindi potremmo anche dirglielo -
Nozomi annuì, poco convinta, ma almeno non si sarebbero fatti problemi riguardo alla sessualità della figlia, forse...
In realtà il colloquio coi genitori di Rin andò bene, i due avevano accettato che rin si fosse fidanzata con un altra ragazza, e Nozomi era seriamente sollevata, e avevano accettato di farla trasferire dopo la fine della scuola, a patto che venisse a trovarli una volta al mese, il padre secondo Nozomi era un tenerone e si era trattenuto dal piangere una volta averle viste assieme.
- Ora non resta che aspettare - mormorò Nozomi, rigirando un giglio bianco tra le mani, sul balcone della sua casa a Kyoto.

Bonus fine capitolo!

- Nozomi-chaaan! Mi aiuti con questi scatoloni?! - Rin era seriamente a pezzi, era da tre ore che lei e Nozomi-chan trasportavano scatole su scatole, che non erano poche! Rin aveva tanti oggeti da portare via, tra cui vestiti, soprammobili, c'era anche una scatola apposita per i fumetti! Ma la scatola che Rin trasportava cadde rovinosamente al suolo, rivelandone il suo interno.
Era piena dei suoi vestiti da Idol e delle foto con le sue amiche.
- Li hai conservati anche tu? - Nozomi le sbucò da dietro, causandole un grande spavento.
- Nozomi-chan! Mi hai spaventata! - Rin aveva il fiatone, Nozomi-chan era fatta così, ti faceva scherzi, ma non riuscivi ad arrabbiarti con lei sembrava così... innocente!
- Heh heh! Ma, seriamente, li hai conservati pue tu? - Nozomi curiosò nella scatola, trovando i vestiti di Rin di quando ancora cantavano assieme - E questo cos'è? - Nozomi tirò fuori un vestito che non era nessuno dei vestiti degli stage che avevano fatto insieme.
- Oh! E' un vestito che mi ha fatto Kotori su misura, ti piace? -
Era un vestito giallo, pieno di pizzi e sbuffi bianchi, ed era decorato da un fiocco in vita viola, anche i bordi attorno al colletto, alle maniche e in fondo alla gonna erano viola.
- E' davvero molto carino! -
Aiutò Rin a mettere i vestiti di scena nell'armadio, e poi si accasciarono entrambe sul divano.
- Neh, Nozomi-chan... -
- Mh? -
- Ti amo -
- Anche io -
Le due si baciarono dolcemente, per poi addormentarsi con le mani intrecciate, mentre, dall'alto di una mensola, un vaso di gigli bianchi osservava la tenera scena.


(*) Neko Cafè: Un semplice bar o sala da thè che ospita anche molti gatti, ergo mentre sorseggi una bevanda o mangi una fetta di torta ci sono tanti gattini che ti scorrazzano attorno o che si accucciano vicino a te o sulle tue gambe! In Italia c'è n'è solo uno a Torino, se non sbaglio...

Prima storia su questo Fandom! Spero che vi sia piaciuta e che non ci siano troppi errori! Sareste gentilissimi se mi lasciaste una piccola recensioni, mi fareste molto felici, sapete? ^^
Se ci sono errori non esitate a farmi sapere!
  
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