Noli respicere

Sei venuto a convincermi
o a biasimarmi per ciò che non ho ancora imparato
Corro veloce, più veloce di quanto abbia mai fatto in vita mia. La voce di Aristeo che chiama il mio nome è sempre più vicina. Entro nel fitto del bosco, poi sento un dolore lancinante al calcagno. Scalcio via il serpente che mi ha morsa, un altro paio di metri e cado al suolo. “I boschi sono pericolosi, mia adorata”: il ricordo della voce di Orfeo mi fa compagnia mentre il mondo scompare.

Sei venuto a riprendermi
Orfeo malato dai forza e coraggio al tuo canto eccelso
Ho sentito grandi cose su di te, mio Orfeo. Sei sceso negli inferi, hai commosso Cerbero e le Erinni, hai tentato di aiutare quante più anime possibili a ritrovare un po’ di pace. Hai cantato le tue soavi melodie per tutti loro. Hai convinto Persefone, puoi portarmi a casa.

Portami con te, non voltarti
conducimi alla luce del giorno
Portami con te, non lasciarmi
Io sono bendata ma sento già il calore
La condizione è una ed è semplice: precedila nel vostro viaggio verso il mondo dei vivi e non voltarti mai a guardarla finché non vi sarete giunti. La strada è lunga e accidentata, i lamenti delle anime confinate qui ci circondano, la sola presenza di Orfeo mi conforta, ma non si volta a guardarmi. Puoi farcela, mio amato.

È il momento di svegliarmi
è tempo di rinascere
Sento addosso le tue mani
ed è un caldo richiamo perché
ho bisogno di svegliarmi
di prendermi cura di te
Ritorno alla vita…
Ogni passo in avanti è un addio a questo luogo di sofferenza e solitudine, squallore e morte. Mio Orfeo, mi guidi attraverso questi infausti luoghi e ancora non mi guardi. Mi tieni solo per mano e mi trascini via, mi scappa un richiamo, ma non ti volti. Oh, quando saremo via di qui…

Sei venuto a difendermi
a liberarmi imponendo oltremodo la tua ostinazione
Sei venuto a riprendermi
eroe distratto da voci che inducono in tentazione
Hai ricordato a Persefone cos’è l’amore e com’è la vita sulla Terra. L’hai convinta a lasciarmi andare, non saresti andato via a mani vuote.
Le anime dei morti richiamano la tua attenzione, ti strattonano. Vogliono essere aiutate, salvate, portate via da questo luogo, o soltanto sollievo dalle loro sofferenze.

Portami con te non ascoltarle
conducimi alla luce del giorno
Portami con te non lasciarmi
Il varco è vicino ed io sento già il tepore
Non ascoltarle, mio Orfeo, non ascoltarle. Porta a termine il tuo compito, portami via di qui. Il freddo degli inferi abbandona pian piano il mio corpo, che inizia a prendere nuovamente calore.

È il momento di svegliarmi
è tempo di rinascere
Sento addosso le tue mani
ed è un caldo richiamo perché
ho bisogno di svegliarmi
Vedo finalmente la luce. Ci sono, ci siamo. Intravedo l’erba e l’acqua calma di un lago. Il sole splende alto nel cielo e mi godo questo meraviglioso spettacolo colma di commozione. Sono indietro di pochi passi rispetto a Orfeo, che corre avanti e si volta, il viso sorridente e rigato di lacrime. Poi inorridisce.

È il momento di svegliarmi
<< No! >> lo sento dire. << NO! >>.
Mio Orfeo, ti sei voltato troppo presto.

Ritorno alla vita
Urlo disperata, un solo passo e sarei tornata da lui.

Ritorno alla vita
Sarei tornata alla vita.

Ritorno alla vita
<< Euridice! >> urla il mio Orfeo, cercando di afferrarmi, ma una forza invisibile mi trascina indietro, le urla di Orfeo e la luce del sole si affievoliscono sempre più.

Ritorno alla vita
Ritorno alla morte.




Ciao a tutti!
Questa è la prima volta che mi cimento nella sezione “Epica” di Efp. Ho trovato questa sonf-fic tra quelle incomplete che avevo salvate sul pc e ho deciso di pubblicarla.
Che dire? Carmen Consoli è la mia cantante preferita e ho adorato questa canzone sin dal primo ascolto. Il mito di Orfeo ed Euridice si commenta da solo, quindi eccoci qua.
Spero possa piacervi e che lasciate un commentino.
Un abbraccio,
thequeenofthewoods_