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Autore: Goldmax    20/01/2009    3 recensioni
Si odia per quello che sta facendo, ma non c'è scelta. Devono vincere. Ed il fatto che tra gli avversari si nascondano ragazze non deve fermarli.
Veloce veloce Fic partorita in poco più di un quarto d'ora.. Ennesima dimostrazione che quando non ho nulla da fare le idee balzano fuori da sole..
Genere: Azione, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Boys At War L'attacco viene lanciato. Il giovane corre a cercare di guadagnare una postazione riparata, mentre attorno a lui scoppia letteralmente l'Inferno. Urla, risate sadiche, strepiti e quant'altro da tutti i quattro gruppi che si stanno affrontando in quel poco spazio. 
Passa in mezzo a due di loro, mentre i compagni di squadra alle sue spalle aprono il fuoco, coprendolo. Uno di loro è rimasto semplicemente ferito così lui si gira, finendolo all'istante. Si avvia quindi per un lungo e stretto tubo, seguito da due dei suoi. Il posto si rivela subito una trappola tuttavia. L'uscita viene bloccata dal fuoco nemico e sono costretti a retrocedere, sparando a tutto ciò che si muove. Uno dei due cade con lui. 
Rabbioso, il giovane si scaglia in avanti, finendo nel mezzo del fuoco nemico ancora prima di accorgersene. Solo una colonna come riparo, in qualche modo riesce a rimanere al sicuro, abbattendone quanti ne può prima di venir raggiunto dagli altri e potersi ritirare. Molti nemici sono caduti, ma ci sono vittime anche dalla sua parte. 
Vittime cadute invano. 
Il lato destro è ormai occupato da due gruppi avversari, che ora si bersagliano a vicenda, pur tenendo sotto controllo la rampa che dà a quella zona. Una sortita è impossibile. Ripiegano avviandosi tra le anse del luogo tortuoso, saltando bidoni e tubature, abbattendo occasionalmente qualche nemico che sopraggiunge. Il quarto gruppo nel frattempo sembra allo sbando.. Ne incontrano solo qualche povero membro isolato. 
Poi la prima ferita. 
Svoltando un angolo è troppo avventato, e si trova davanti un avversario senza quasi rendersene conto. Alza l'arma, veloce, ma quello è altrettanto veloce e riesce a ferirlo ad una spalla prima di cadere per un preciso colpo al petto. 
Senza fermarsi, scendono al piano terra. Sono in tre ormai. Gli altri due devono essere rimasti indietro nella confusione generale, ma indietro non si torna. Non si può perdere tempo. 
Silenziosi, si separano, avanzando sparpagliati dal basso. Pochi metri ed il giovane trova la sua prima vittima accucciata dietro un muro, intenta a sfuggire al fuoco di un cecchino avversario, aspettando un contrattacco. Gli dà le spalle. Fin troppo facile. Un colpo ed è già finita. 
La guarda ora, più vicino. Una ragazza. Si allontana con una smorfia. Si odia per quello che sta facendo, ma non c'è scelta. Devono vincere. Ed il fatto che tra gli avversari si nascondano ragazze non deve fermarli. 
Continuano a combattere, mentre i minuti sembrano diventare ore interminabili. Vittime da entrambe le parti, numerose ferite, anche su di lui. D'un tratto sente un rumore dietro di sè. Si volta, ma il combattente dinanzi a lui ha già preso la mira. Troppo tardi, è finita. Uno sparo. Ed il nemico cade a terra. Dall'ombra dietro di lui emerge un suo compagno, la pistola in mano, sorridendo. Il giovane ricambia l'espressione, ma non fa nemmeno in tempo a ringraziarlo che un'altro colpo parte. E colui che gli ha appena salvato la vita cade. 
Un urlo, si butta di lato, sfuggendo per un pelo al resto della scarica. Ansima. Ma vuole vendetta. 
Si alza, pronto ad uscire allo scoperto, quando una figura emerge dalle ombre alla sua sinistra. 
Lui. 
Lo avevano avvertito che si era alleato ad un gruppo avversario. A sentire quella notizia aveva scrollato le spalle, decidendo di combattere ugualmente. Ed adesso è davanti a lui. 
Veloce. Preciso. Implacabile. 
Lo tiene già sotto tiro. Il giovane non compie nemmeno l'atto di alzare l'arma. 
Un colpo. Ed è finita...

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Ahem... Solo una piccola versione romanzata e stringatissima di venti minuti passati a giocare al fantastico Laser-Beam al Colorado di Conegliano (O Susegana, quello che è..) questo sabato.. 
L'ennesima dimostrazione che: 
1. Ancora una volta non ho niente da fare. 
2. Mi piace scrivere queste cavolate. 
3. Se siete lì.. Siete pronti a giocare e vedete avvicinarsi un giovane alto, capelli chiari, un giubbotto azzurro.. Beh, convincetelo a giocare in squadra con voi o perderete.. Lui è imbattibile. Lui è una Leggenda vivente a quel gioco. 
Beware.

MarcoG: Proprio quello che speravo.. In guerra anche un posto di 10 metri quadrati ti sembra un labirinto interminabile XD
BigcRaZy: Non proprio un videogioco.. Ti danno un giubbotto con dei sensori, una pistola laser e tu entri in una stanza con rialzi con poca luce.. 20 minuti di gioco ma che per adrenalina e fatica sembrano ore XD Bello sapere che ti ha entusiasmato comunque..
  
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