14/07/2015
1 recensioniDraco non fa rima solo con ambizione.
Non era colpa sua - pensavano in molti - se i suoi amati genitori lo avevano cresciuto con tali pensieri; lo avevano contaminato con i loro racconti estremisti, facendogli credere che lo stato di sangue facesse più della bontà di cuore.
E così, alla tenera età di 10 anni e mezzo a Draco bastava battere un colpo di tosse per ricevere in regalo qualcosa.
Non si sarebbe mai aspettato che qualcuno, e soprattutto qualcuno come quel Potter menzionato da tutti gli amici di famiglia, avrebbe potuto avere più fama ed attenzioni di lui. I suoi genitori non parlavano d'altro da giorni e giorni. Potter qui, Potter lì.
Credeva di odiarlo.
Eppure, vedendo l'eccitazione e la paura negli occhi grigi del padre, non poté non provare la voglia immane di diventare amico di quel ragazzo. Immaginò che, diventato il suo migliore amico, avrebbero potuto raggiungere un livello di fama così alto da conquistare il mondo. Tutti li avrebbero conosciuti, tutti li avrebbero rispettati.
Fu quasi un anno dopo, quando le porte di Hogwarts gli si spalancarono davanti e Harry Potter frantumò le sue aspettative che capì: non voleva la fama, il potere. Voleva solo un amico.
ANGOLO AUTRICE:
Bene, rieccoci qui con il secondo capitolo della serie. Spero sia stato, anche questo, di vostro gradimento.
Vi ricordo che mi farebbe più che piacere leggere una vostra recensione, anche se negativa.
Ci si rilegge presto,
LadyDarkOne.