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Autore: _IcePotter    14/07/2015    7 recensioni
Kendall e Logan da piccoli, Kendall e Logan da grandi. Per ben due volte, mentre fuori piove.
***
Dal testo:
-Non avere paura- gli aveva detto di nuovo. Il biondo, quasi contro la sua volontà, si era tranquillizzato, perché sapeva che Logan aveva sempre ragione e, se lui gli diceva che non doveva avere paura, allora non c’era davvero motivo per averne.
***
-Kendall- aveva sbuffato Logan ad occhi chiusi- piantala di stritolarmi così. Non sono un pupazzo!
Il biondo, ormai diciassettenne, aveva messo su la sua espressione da cucciolo e il suo ragazzo, che ormai aveva aperto gli occhi, si era rassegnato a stringerlo in un abbraccio.
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[Baby!Kogan][Fluff, Generale, Romantico][Flash-fic, 500 parole esatte]
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kendall, Logan
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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A D., per oggi, per ieri,
per tutte le volte che non hai capito e che non capirai,
per tutte le volte che non ho capito e che non capirò,
per esserci e basta, imperfetto come sei,
imperfetti come siamo

Non avere paura
Un altro lampo aveva illuminato per un breve istante le finestre della stanza, dando per qualche secondo, se mai qualcuno si fosse sognato di avventurarsi in quella villa nel bel mezzo di uno dei più burrascosi temporali che la città avesse mai visto, la possibilità di capire cosa accadesse al suo interno. Se il misterioso esploratore avesse prestato un attimo di attenzione, si sarebbe accorto di due figure che si abbracciavano, nascoste sotto un castello di coperte. Le due figure, una bionda e una mora, non staccavano neppure per un secondo lo sguardo dalla finestra e sobbalzavano ad ogni lampo o tuono che giungeva alle loro orecchie.
 Kendall, questo il nome del bambino di sei anni dai capelli color del grano, odiava i temporali. Non sopportava il fatto che gli impedissero di uscire a giocare fuori, ma soprattutto odiava sentire tutti quegli strambi rumori che non riusciva a spiegarsi.
Quel giorno sua madre gli aveva dato il permesso di invitare a casa il suo migliore amico, Logan. Poi, circa mezz’ora prima dell’inizio della tempesta, era andata al supermercato per comprare l’occorrente per preparare i biscotti al cioccolato –i preferiti di entrambi- con la promessa di tornare presto. Probabilmente la violenza del temporale l’aveva bloccata all’interno del negozio e quindi in quel momento lui e Logan erano da soli.
Logan era bello, Kendall lo aveva sempre detto. Aveva le guance rosse che si coloravano spesso per l’imbarazzo e i capelli neri che spesso gli facevano venire lo strano desiderio di passargli le mani in mezzo. Di tanto in tanto, si soffermava anche a guardare le sue labbra e pensava che dovevano essere buone. Morbide, probabilmente. Poi scuoteva la testa e tornava ai suoi giochi, perché sapeva che lui doveva trovare belle le labbra delle bambine e non quelle del suo migliore amico.
-Non avere paura- gli stava dicendo il moro in quel momento. Anche se non sembrava, Logan era più grande di lui di un anno e ci teneva spesso a mostrarsi protettivo nei suoi confronti. Lo aveva abbracciato –e il biondo aveva sentito improvvisamente tanto caldo- facendogli poggiare la testa sul suo torace. In quella posizione riusciva a sentire i battiti del suo cuore che correva come un forsennato, in parte per il temporale ma soprattutto per quella meravigliosa vicinanza. Non sapeva cosa provava quando stava insieme a Kendall, ma era una cosa che gli piaceva. Si trattava di un calore strano, ma piacevole, all’altezza del petto.
-Non avere paura- gli aveva detto di nuovo. Il biondo, quasi contro la sua volontà, si era tranquillizzato, perché sapeva che Logan aveva sempre ragione e, se lui gli diceva che non doveva avere paura, allora non c’era davvero motivo per averne.
***
-Kendall- aveva sbuffato Logan ad occhi chiusi- piantala di stritolarmi così. Non sono un pupazzo!
Il biondo, ormai diciassettenne, aveva messo su la sua espressione da cucciolo e il suo ragazzo, che ormai aveva aperto gli occhi, si era rassegnato a stringerlo in un abbraccio.
Fuori pioveva, come la prima volta.
 
 


N.d.A. (Non datele ascolto!)
Buonasera!
Vi dico quattro paroline veloci veloci, perché è appena iniziato Once Upon a Time e anche perché mi sta morendo la batteria del computer D:
Passiamo subito al sodo: quest'estate avevo deciso di scrivere almeno cinque drabble/flashfic, ma fino ad ora sono stata tropo pigra per farlo. Oggi mi è venuta l'ispirazione e non ho potuto fare a meno di scrivere dei miei tesori durante un temporale. Non sono la dolcezza? *-*
Ora vi lascio, scappo a guardare Once Upon a Time, c'è l'episodio con il genio della lampada e voglio sapere cosa succede. Come al solito, mandatemi un messaggio se avete voglia di parlare un po' dato che in questi giorni ho bisogno di qualcuno che mi smuova e mi convinca a scrivere. Ovviamente sono apprezzati tutti i commenti lunghi più di dieci parole!
A prestissimo! Un bacio,
-Ice (:


   
 
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