Era seduta sulle sponde del lago nero. Andava sempre lì quando voleva pensare. Non ci capiva più niente, Harry continuava a girarle attorno e lei, invece di essere felice gli dava semplicemente fastidio. Insomma un po' di spazio personale.
Cinque anni che gli correva dietro, e adesso quando lui si è deciso a notarla lei perde interesse.
Appoggiò la testa al tronco della quercia e osservava il lago come se da un momento all'altro potesse dargli una risposta. Il vento muoveva leggermente i suoi bellissimi capelli vermigli. Era cresciuta, non era più una bambina innamorata del ragazzo che gli ha salvato la vita anni prima, era una ragazza che voleva provare cose nuove e divertirsi. Harry l'avrebbe chiusa in una campana di vetro e questo non poteva permetterlo. Forse era questa la causa che l'aveva spinta ad accettare l'invito per una festa, e non ad una festa qualsiasi ma una loro festa.
Quelle serpi riuscivano a divertirsi senza mai farsi beccare, il giorno prima stavano decidendo dove farla e altri particolari, quando arrivò lì lei e la Parkinson l'aveva invitata per paura che lo andasse a dire ai professori, cosa che non avrebbe mai fatto, ma d'altronde parliamo di Pansy, non è proprio un genio.
Fatto sta che aveva accettato, adesso un po' se ne pentiva, chissà cosa avevano organizzato, ma trasgredire le regole per una volta non faceva di certo male.
Non l'aveva detto a nessun altro per paura che la voce arrivasse a suo fratello, che come minimo l'avrebbe pietrificata e chiusa in camera.
Era stufa di esser trattata come la bambina da salvare, come quella che non riesce a fare niente, quella troppo piccola e innocente.
Si alzò seccata avviandosi in sala comune per prepararsi alla festa.

Stanza delle Necessità, chiese a Pansy che posto era e lei disse che mentre passava di lì si era aperta una porta così aveva deciso di usufluirne.
La musica babbana era molto alta e quasi non riusciva a parlare, così si avvicinò al bancone dei drink, dietro c'era un ragazzo con la pelle scura e dei profondi occhi cobalto.
<< Che cosa ci fa una Weasley qui? >> chiese sarcastico.
<< Pansy aveva paura che spiattellassi al mondo i vostri festini così mi ha invitata purché io tenga la bocca chiusa >> spiegò sedendosi su uno sgabello << Senti mi prepari qualcosa di non troppo forte? >>.
Il moro mischiò un paio di cose e gli passò il bicchiere.
<< Blaise qualcosa di forte >> ordinò una voce vicino a loro.
<< Subito Dra >> disse prendendo altre bevande. << Guarda guarda chi c'è, non mi aspettavo di trovati qui >> ridisse però rivolto a qualcun altro.
<< E invece sono qui Malfoy, anche io voglio divertirmi, quindi, se non ti dispiace prendi il tuo bicchiere e gira al largo grazie >> disse Ginny girandosi verso di lui.
<< Ahia la Weasley ha gli artigli >>.
La ragazza fece per alzarsi e andare altrove quando la mano di lui la fermò per il polso.
<< Dai non fare così parliamo ti va? >>.
Ginny dopo essersi ripresa del fatto che Malfoy volesse chiaccherare con lei fece un cenno con la testa, così il biondo la portò a delle poltroncine ai lati della sala.
<< Allora? >> domandò la rossa.
Malfoy invece di rispondere avvicinò il suo viso al proprio, il cuore di Ginny martellava nel petto, insomma non se lo era aspettato da lui un comportamento così.
<< Fermami se non vuoi >> disse dandogli una scelta, ma lei non fece niente, così Draco unì le loro labbra.
Ginny non capiva più niente, insomma si stavano baciando, Weasley e Malfoy si baciavano come se niente fosse in mezzo ad una festa di serpeverde.
Si staccarono di poco e Draco sorrise.
<< Era da un po' che lo aspettavo >> disse guardandola negli occhi. Lei era senza parole.
<< P...perché? >> riuscì a chiedergli.
<< Ah Ginevra tu sei stupenda neanche te ne rendi conto >> gli rispose rimanendo sempre vicini.
Prima che Draco potesse aggiungere altro si ritrovò le labbra della rossa di nuovo sulle sue.
Questa volta il bacio era più passionale, lui le leccò il labbro inferiore chiedendo l'accesso alla sua bocca e lei glielo concesse. Intanto si era spostata in braccio a lui e Draco face passare la sua mano sulle gambe snelle per poi metterle dietro la schiena e avvicinarla ancora di più a se, mentre Ginny gli mise le mani tra i capelli approfondendo ara di più il bacio.
Pensò un attimo alla faccia che avrebbe fatto suo fratello vedendola lì a pomiciare con Draco Malfoy, come minimo sarebbe svenuto.
Le mani di Draco si spostavano sul suo corpo e non poteva fare a meno di sospirare tra le sue labbra.

Aveva le labbra gonfie ed era stanchissima. Stava tornando in sala comune sperando di non incontrare nessuno. Arrivata svegliò la signora grassa che seccata la fece entrare. Non poteva credere ai suoi occhi, il magico trio era lì riunito e la stava guardando.
<> scandì bene le parole Ron.
<< In giro >> disse vaga.
<< Eravamo preoccupati, due ore fa la tua compagna di stanza ci ha avvisati che non eri tornata >> s'intromise Hermione.
Doveva sempre ficcare il naso dappertutto!
<< Ginny dov'eri? >> richiese Harry.
<< Non. Sono. Affari. Vostri. >> disse imitando il fratello.
<< Ginny Weasley sono serio dove ti eri cacciata! >> urlò il rosso.
<< Ad una festa dei serpeverde! >> le facce che assunsero fecero salire l'allegria in Ginny. Aveva avuto l'effetto sperato, dovevano capire che faceva quello che voleva.
<< Non sono più una bambina >> e detto ciò si avviò in stanza mentre gli altri rimasero immobili davanti al fuoco.


Nota Autrice
Eccomi con un'altra drinny, spero vi sia piaciuta, mi spiace un po' rappresentare così il magico trio, ma ogni tanto ci vuole, e per chi è appassionato di drinny sa che è una cosa normale.
Baci Lidja