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Autore: wonderzarry    15/07/2015    0 recensioni
Zayn non è più nella band ma Harry continua a voler far parte della sua vita attraverso telefonate giornaliere.
I due avevano una storia e sono convinti a voler tenerla in piedi nonostante ora siano lontani.
Zayn ricorda momenti importanti per il suo addio ai One Direction e i due cercano un modo per restare vicini, sempre.
#zarry #otp
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il cellulare squillò svegliandomi dal coma più assoluto, allungai il braccio per raggiungere il cellulare ed il nome di Harry lampeggiava sullo schermo. Guardai di sfuggita la sveglia, la quale segnava le sei di mattina.
"Pronto?" risposi sbadigliando.
"Dormivi, Zay?" la voce di Harry invece era squillante, in sottofondo c'era un brusio insopportabile.
"Harry, credo che da te siano più o meno le dieci ma ti vorrei ricordare che qui sono le sei di mattina."
Silenzio, a parte l'insopportabile brusio lontano.
"Cavolo! Scusa Zay, me ne dimentico sempre!"
Alzai gli occhi al cielo, aveva ragione a dire "sempre", non era certo la prima volta che il riccio lo chiamava senza pensarci.
"Sei fuori, Harry?"
"Sì, c'è una festa e mi sono ricordato che oggi non ti avevo ancora chiamato perciò..." Harry quasi urlava, forse per paura che io non riuscissi a sentirlo, lo trovai dolce.
"Harry, sei ad una festa e mi chiami? Pensa a divertirti!" risi.
"Lo so, ma volevo sentirti."
"Ci sentiremo più tardi, okay? In un momento più appropriato della giornata per entrambi." sorrisi pur sapendo che non poteva vedermi.
"Okay, Zen. A più tardi!" la sua voce roca sembrava così lontana che quasi mi si strinse il cuore.
"Ti chiamo io. Ciao." misi giu la telefonata e sospirai.
M'infilai sotto le coperte ancora una volta ma il mal di testa per la notte scorsa mi impedì di dormire. Ormai non riuscivo nemmeno a contarli i giorni in cui ero completamente sobrio.
Decisi di farmi una doccia, ormai non se ne parlava proprio di tornare nel mondo dei sogni. 
Mi spogliai ed entrai in doccia mentre il mio i-Pod metteva in repeat Stay High. Ormai non ascoltavo altro.

You're gone and I gotta stay
High all the time...
To keep you off my mind...


L'acqua scorreva lungo il mio corpo mentre chiusi gli occhi immaginando di essere ancora con lui. Harry era forse la persona con cui avevo più spesso fatto sesso in doccia. Sorrisi al solo pensiero. Finita la doccia mi coprii solo con dei boxer e mi preparai del latte e caffé.
Come al solito, dopo la colazione andai sul terrazzo per fumarmi una sigaretta.
C'erano giorni in cui non riuscivo a levarmi dalla testa Harry Styles e, sfortunatamente, quella chiamata aveva assicurato il destino di quella giornata.
Ripensai a quella notte, quella dei American Music Awards. Sul red carpet una giornalista mi aveva chiesto qualcosa riguardo dei rumors secondo i quali avrei dovuto lasciare la band, Harry sembrava essere tra l'imbarazzato e l'indignato. In quel momento avrei voluto dire qualcosa che facesse capire il mio stato d'animo, avrei voluto ammettere che sì, in realtà ci pensavo ormai da mesi ma rimasi in silenzio, senza sapere cosa rispondere. Harry sorrise, era quello che lui sapeva fare meglio, e ironicamente rispose "Se la sua intenzione è quella di lasciare la band, allora non sta facendo un buon lavoro.". Zayn avrebbe voluto abbracciarlo in quel momento; non solo perché gli stava fornendo la risposta pronta che lui invece non aveva ma perché era all'oscuro di tutto. Harry credeva davvero in ciò che stava dicendo, non aveva idea dei pensieri che facevo a riguardo... Fino al dopo show.
La notte ho bussato alla porta della sua stanza d'albergo e lui mi aprì, accogliendomi con quel solito sorriso che illuminava tutta la stanza.
"Ehy, volevo parlarti di questa sera." ho introdotto l'argomento appena entrato in camera.
Harry a quel punto mi si è avvicinato, la mano destra viaggiava per il mio petto, sbottonando uno ad uno i bottoni della mia camicia nera. 
"So che quella stupida non è stata molto carina, avrebbe potuto evitare..." 
Lo bloccai, avevo intenzione di dirglielo o non l'avrei mai più fatto. "No, Harry, lei non c'entra..."
"Non devi dare retta a ciò che si dice di te in giro, lo sai, te l'ho sempre detto. Anche io ci ho messo un po' per impararlo ma il nostro lavoro comprende anche questo..." mi baciò il collo lentamente. "In ogni caso, tu sei qui. Sei qui con noi... Con me, è questo ciò che conta. Non hai nessuna intenzione di lasciarmi, anche perché se lo facessi mi sentirei perso." Harry lo disse interrompendosi giusto il tempo per lasciare qualche bacio. Io, senza parole, ovviamente non riuscii a confessare niente. Io avevo sempre avuto bisogno di Harry, della sua freschezza, della sua genuinità e del suo ottimismo; ma, sentirgli dire che era lui ad avere bisogno di me, be', mi spiazzò. Harry Styles è sempre stato la mia persona ideale, com'era possibile che un essere così perfetto e giusto in ogni momento/situazione si potesse sentire perso senza di me?
A quel punto, cos'altro avrei potuto fare?
Feci cadere il cappello che indossava a terra, sfilai la sua giacca e successivamente anche la camicia.
A letto, dopo averlo fatto mio, gli sussurrai all'orecchio "No, non ho nessuna intenzione di lasciarti."
Lui sorrise e accarezzandomi i capelli rispose "Puoi giurarmelo?"
Ed io, giurai.
Ero venuto meno alla mia promessa ed Harry mai e poi mai me l'aveva fatto pesare. Avrei dovuto essere sincero con lui, dirgli tutto prima che la situazione degenerasse ma non ce l'ho fatta. Eppure lui non aveva mai smesso di starmi accanto, era stato dalla mia parte persino nella piccola discussione con Louis. Mi chiamava ogni giorno ormai da quando la notizia era diventata ufficiale, non se ne dimenticava neanche per errore. Ero grato al fato o a qualunque cosa avesse fatto sì che io potessi incontrarlo. Da quello sguardo in fila per i provini io mi ero innamorato dei suoi occhi, lui mi sorrise ed io, da persona chiusa quale sono sempre stata, mi voltai. Quando venne annunciato che eravamo stati uniti per formare la stessa band... A quel punto ho capito che la mia vita avrebbe avuto una svolta. Ed infatti andò esattamente così. Da quel momento in poi lui mi aveva cambiato. Non ero più così chiuso e riservato, avevo più fiducia in me stesso e avevo riscoperto anche il mio lato più "romantico"; tutto questo solo grazie alla sua presenza nella mia vita. Presi il cellulare e gli scrissi un messaggio.

"Anche io mi sentirei perso se non ti avessi nella mia vita, Harry."
Invio. Volevo che lo sapesse, ed ero sicuro che avrebbe capito il riferimento.
Mi accorsi di aver lasciato la sigaretta praticamente a fumarsi da sola, l'ultimo tiro e poi la buttai.
Rientrai in casa e mi sdraiai sul divano, la mia mente riprese a viaggiare.
Ricordai il momento in cui inevitabilmente gli rivelai la realtà dei fatti.
Era notte fonda ed io, nel mio letto, non riuscivo a dormire. Avevo già avvisato la Modest! del mio addio alla band ma ancora non avevano ufficializzato la cosa. Chiamai Harry verso le tre. Squillava, squillava ma niente. Mi richiamò poco dopo.
"Pronto?" chiesi retoricamente.
"Zayn? Scusa, stavo dormendo."
"Immaginavo. Scusa l'orario, Harry, ma devo parlarti di una cosa importante."
"Dimmi..." 
"Oggi ho fatto una cosa che potrebbe lasciarti senza parole."
"Di che si tratta?" sentii la curiosità nel suo tono di voce.
"Prima di tutto devo dirti che mi dispiace." misi subito in chiaro le cose.
"Per cosa, Zayn?" ora era preoccupato."
"Harry, ho lasciato la band. Oggi ho firmato i documenti. Senti, mi dispiace, okay? Sul serio. Non è colpa di nessuno, è solo che non mi trovo più in questo mondo ormai. E' diventato tutto troppo grande per me e, nonostante ciò, io mi sento stretto. Non fa più per me, ci sono cose che amo e amerò sempre di questo lavoro, ci sono ricordi che non cancellerò mai ma... Non ce la faccio più, Harry, scusa. Non l'ho ancora detto agli altri, solo a te. Volevo dirtelo prima ma non sapevo come... E' difficile." svuotai il sacco tutto d'un fiato altrimenti mi sarei bloccato.
Harry non rispose. Sentii i suoi singhiozzi poco dopo e, mentre piangeva, io continuavo a ripetere "Non cambierà niente, vedrai", "Andrà tutto bene". Avrei desiderato sussurrarglielo all'orecchio abbracciandolo e non attraverso la cornetta del telefono ma faccia a faccia sarebbe stato più difficile per me. La telefonata si concluse così, non disse molto ma pianse.
Sentire il suo respiro affannarsi, i suoi singhiozzi ed immaginare le lacrime scendergli lungo il viso era un duro colpo, forse la cosa più difficile che mi ero trovato ad affrontare. Non avrei mai voluto farlo soffrire, era l'ultima cosa che avrei desiderato al mondo. Lui era il mio Harry Styles, il mio principino e non meritava del male, tanto meno da me.
Piano piano, lui capì che questo era quello che volevo, che era per il mio bene e mi appoggiò come aveva sempre fatto. Continuò a chiamarmi ogni giorno, litigò con Louis per difendermi. Continuò ad essere il mio piccolo angelo ma i cambiamenti si sentivano eccome. Non ci vedevamo praticamente mai, ci sentivamo solo per telefono. Spesso lui nelle chiamate nascondeva quel velo di malinconia che però io, conoscendolo fin troppo bene, riuscivo immediatamente a cogliere. Era imbarazzante anche quando evitava di parlare della band o di tutto ciò che ruotava intorno ad essa. Avrei voluto che le cose fossero rimaste uguali ma, nel momento in cui lasciai la band, sapevo che ciò non era fattibile.
Il telefono squillò.
"Harry?" risposi.
"Sono io, sono a casa finalmente." riuscii a riconoscere il suo sorriso ascoltando la sua voce. Forse era la cosa che mi mancava più di tutte, voltarmi e vedere un largo sorriso risplendere su quel viso dolce.
"Com'è andata?"
"Bene ma sarebbe andata anche meglio se ci fossi stato anche tu." lo disse in modo spontaneo e terribilmente dolce.
"Harry..."
"Zayn?"
"Dimmi."
"Hai fatto sesso con qualcuno da quando ci hai lasciati?" sapevo che prima o poi l'avrebbe chiesto.
"No." risposi sinceramente.
Harry rise. "Perrie?"
"Non riesco a pensare ad altro che al tuo corpo da quando non ci sei. Continuo ad inventare delle scuse con lei. E tu?" chiesi e per un attimo mi mancò il fiato.
"Puro da mesi."
Ripresi a respirare. "Sono felice di sentirlo."
"Zay..."
"Cosa c'è?"
"Cosa indossi?"
Sorrisi. "Vuoi farlo davvero?
"Mi sembra l'unica opzione che abbiamo ormai."
"Boxer." risposi. "E tu?"
"Sono completamente nudo, Zay."
Risi. "Credo... Credo di avere già un principio di erezione."
"Dio santo, Zay! Da quanto tempo è che non ti fai almeno una sega?" rise in modo esagerato ed io lo seguii.
"Be', allora... Mi tolgo i boxer."
"Oh, sì, Zayn." avrei voluto ridere dato che la situazione era particolarmente singolare ma quel ringhio intonato dalla sua voce roca me lo impedì.
"Ora...?"
"Ora fa' quello che ti dico." ordinò e mi chiesi come facesse ad essere così terribilmente serio.
"Sì, padrone." trattenni una risata per non ridicolizzare il momento.
"Prendi in mano la tua erezione... Hai fatto?"
"Sì..." obbediente accolsi la mia lunghezza nella mano destra.
"Ora masturbati... E vieni, per me. Vieni per me, Zay."
"Potrei venire anche solo ascoltando la tua voce." nel dirlo mi scappò un gemito.
"Mmmh... Così..." sentii il suo respiro e, quasi come un film in 4D, fu come se lo sentissi anche addosso.
Iniziai a fare su e giu con la mano lungo l'asta e la cornetta si riempì di gemiti ed ansiti.
"Spero che nessuno rintracci questa telefonata." dissi respirando a malapena.
Harry rise. "Ora mi masturbo con te. O meglio, per te." 
Immaginai Harry afferrare la sua erezione e chiudere gli occhi, affondando la testa sul divano e lasciando che i capelli gli cadano sul viso sudato.
"Credo... Sono venuto, Harry."
"Vorrei ingoiare il tuo sperma, Zay." sbarrai gli occhi, era troppo.
"Basta. Vieni qui, ti prego, ho bisogno di entrare dentro di te tipo ora." la mia voce uscì quasi come una supplica.
Sentii Harry lanciare un gemito feroce, "Credo di esserti venuto in mano." disse e riuscii ad immaginare il ghigno sul suo viso.
"Vorrei leccarlo..." sussurrai.
"Vieni qui... Non aspetto altro." 
"Dobbiamo vederci, Harry." lo dissi e sentii uno strano peso sul cuore.
"Potrei farti una sorpresa, allora. Dio solo sa quanta voglia ho di baciarti."  sentii la disperazione nel suo tono di voce e trattenni le lacrime che bussavano ai miei occhi.
"Mi mancano le tue labbra... Il tuo sguardo..." chiusi gli occhi.
"Ti amo, Zay." sentii quelle tre parole sussurrate dolcemente al mio orecchio.
"Ti amo, Harry." e mi manchi, ma non l'ho detto. Ci eravamo messi d'accordo sul fatto che quelle due parole erano bannate dalle nostre conversazioni perché troppo tristi. Ma era così. Mi mancava come l'acqua nel deserto, come l'aria in un ascensore bloccato. Avevo bisogno di lui.
Quasi come se mi leggesse nella mente, "Avrò sempre bisogno di te. Non importa quanto dovrò aspettare, quante volte all'anno ci vedremo... Io non potrei dimenticarti mai." disse ed io sorrisi istintivamente.

Spend my days locked in a haze
Trying to forget you babe
I fall back down
Gotta stay high all my life
To forget I'm missing you..

  
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