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Autore: martamatta    15/07/2015    1 recensioni
Prima di scappare in esilio Daud fa un ultima visita alla tomba dell’imperatrice, ma una sorpresa lo attende. Si troverà faccia a faccia con Emily e Corvo.
Nel mentre l’Esterno tiene d’occhio Daud deciso a imporgli un altra prova, poiché lui è molto rigido nella scelta dei suoi eletti. E a Daud aspetta un destino sinistro nella morsa dell’Oblio, mentre alcuni uomini cercano di impadronirsi dei poteri di questa dimensione.
Attenzione perché l’Esterno vi guarda: lui sa ogni cosa, vede ogni cosa… e presto Daud comincerà a vedere il mondo nella stessa maniera.
The Outsiders walk among us……
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Daud, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ora era lì, poggiava la spada sulla tomba dell’Imperatrice Jessamine parlando a se stesso. Le stava chiedendo perdono, le stava dicendo tutto sulla strega e su Emily.
Non sapendo perché racconto ogni cosa a quella tomba: su come aveva esiliato Rotwild invece di ucciderlo; di come aveva incastrato Arnold Timsh senza tagliargli la gola e aver risparmiato la vita ai sacerdoti; Di come si era infiltrato a Coldrige per liberare Lizzy come un ombra senza versare una goccia di sangue e aver pattuito una tregua tra le anguille morte e i cappellai; infine d come  aveva sconfitto la strega imprigionandola nell’oblio, impedendole di occupare il corpo della piccola Emily.
Pogia la spada sulla dicendole che Corvo gli aveva risparmiato la vita
-Mi dispiace. Se potessi cambierei ogni cosa! Taglierei la gola del Capospia con questa lama, invece di trafiggere il tuo cuore. Me ne andrò via e il pugnale di Dunwall sarà una leggenda ben presto dimenticata. Cambierò vita… non c’è perdono o ritorno dalla strada che ho scelto, ma cercherò di cambiare-.
L’assassino si alza e si volta deciso ad andarsene,quando trova Corvo Attano ad osservarlo con curiosità, appoggiato alla fredda colonna di pietra.
Daud rimane immobile ad osservarlo, Corvo sorride –Non devi chiedere perdono solo a lei…-.
Da dietro la colonna emerge la giovane Emily Kaldwin –è tutto vero? La storia della strega?-.
Dau la osserva poi annuisce inchina dosi –Si, mia signora…-.
La ragazza si avvicina a lui osservandolo –Ricordo ogni cosa di quel giorno; ho visto il tuo viso quando hai pugnalato mia madre-.
Daud aveva lo sguardo abbassato ma poi lo alzò deciso a guardarla negli occhi –IO chiedo scusa. So che non c’è perdono a ciò che ho fatto-.
Emily non distolse lo sguardo da lui -dovrei farti arrestare e guistiziare… Ma non provo rabbia o vendetta… provo solo tristezza. Perché so che la vendetta non mi ridarà mia mare; e infondo tu eri solo la spada impugnata dal Lord Reggente-.
Daud è stupefatto da quella bambina, era straordinaria come sua madre. –La mia tata mi ha raccontato molte storie, tra cui quella del Pugnale di Dunwall… Io pensavo che tu non esistessi, quanto mi sbagliavo-.
Emily lo esamina da vicino girandogli intorno. è proprio come Corvo, se ben avesse qualche anno in più, ma è forte e robusto, i suoi occhi… Emily non aveva mai visto occhi come i suoi: occhi scuri che hanno visto cose orribili, occhi di un assassino. Nemmeno Corvo aveva il suo sguardo.
-Hai ragione non c’è perdono per ciò che hai fatto! È per questo che da adesso in poi prenderai servizio presso la mia corte!- disse Emily sorridendo.
Corvo è a bocca aperta e Daud è impietrito, pensando che si tratti di uno scherzo.
La bambina si rivolge al suo Protettore –So quel che faccio. Sta tranquillo, Corvo!-, l’uomo annuisce –Mi fido di voi-.
La bambina si rivolge all’assassino facendogli ceno di alzarsi. Lui si mette in piedi. –Come ti chiami assassino?-, -Daud- gli rispose semplicemente. Emily sorrise –Daud… Il pugnale di Dunwall. Io Emily Kaldwin, come punizione per i tuoi crimini, ti condanno a prestare servizio presso la mia corte come guardia del corpo della sotto scritta fino alla tua morte o fino a che i tuoi servigi non saranno più richiesti-.
-Ma Emily…- intervenne a quel punto Corvo, la bambina si rivolge a lui sorridendo –Tu presto partirai per fare da emissario, poiché non c’è persona di cui mi fidi di più. Daud mi proteggerà quando tu non ci sarai. So che forse sono pazza a dare ad un tipo come lui questo compito invece di stargli alla larga. Ma io sentendolo dire quelle cose e sente dolo mentre chiede scusa ho capito di potergli dare una possibilità-.
Corvo sta per ribattere, ma Emily lo ferma subito –Mamma mi ha raccontato di quando ti prese con sé molti anni fa. Mi pare di vivere la stessa situazione, fidati di me se non puoi fidarti di lui- conclude la ragazza.
Emily si rivolge a Daud, rimasto in silenzio per tutto il discorso e ancora incredulo dalle parole della bambina. Che fosse il destino? Forse era questa la volontà di Jessamine Kaldwin, proteggere la vita della figlia per rimediare.
La bambina prende la spada dalla tomba della madre e la porge a Daud –Penso che ti servirà, e quando tutto sarà finito la rimetteremo qui-.
Daud la prese osservandola –accetto questo incarico- dice togliendosi il guato dalla mano sinistra e passando la lama sul palmo, mentre il sangue scocciala sul marmo bianco. –Vincolerò la mia vita a questo patto-.
Emily rimane sorpresa da quel gesto ma pio sorride –Hai lo stesso tatuaggio di Corvo sulla mano-.
 
Nota dell’autrice:
Mi sono buttata in questa ff sperando che ne esca qualcosa di buono.
Nel prossimo capitolo parlerò del mondo narrativo e del cambiamento di Dunwall da quando Emily è salita la potere. La partenza di Corvo e di come Daud si stia intrigando alla vita del palazzo.
Un grazie a chi leggerà e un ringraziamento anticipato a chi scriverà una recensione.
Alla prossima. Baci, martamatta
  
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