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Autore: FrenzIsInfected    16/07/2015    5 recensioni
Daveigh Carroll è una giovane giornalista di Spokane(WA), ed Ellen Clark una sua collega fotoreporter. Insieme, indagano sulle vicende che dagli anni '80 sconvolgono la tranquilla città di Farmington(WA). Sembra che in una villa abbandonata
fuori paese immersa tra gli alberi, Villa Floyd, siano scomparsi giovani di tutte le età. Le due chiamano come rinforzo
Kristen Rollins(giornalista e horror blogger), Daniel Reed e Aaron Turner(appassionati di paranormale) e Nathan Wilson, nerd amico di Daveigh. Cosa cela quella villa a Farmington?
Genere: Horror, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Un incarico per Daveigh Carroll ed Ellen Page
Sveglia.
Altro giorno, stessa merda. Per fortuna è venerdì. pensò Daveigh Carroll.
Si alzò, andò in cucina e scaldò una tazza di latte e cacao.
Erano le 7.20 . Alle 8 doveva essere in ufficio, nella sede dello "Spokane Gazette", affiliata della "Daily News".
Accese la televisione, ed ascoltò svogliatamente le notizie date dal telegiornale dell'emittente locale.
Oltre alle varie notizie sulle ultime elezioni statali, tra i fatti di cronaca era stato dato ampio risalto al ritrovamento del cadavere di un bambino vicino Farmington, al confine dello Stato di Washington con quello dell'Idaho.
Era stato rinvenuto squartato in più parti del corpo, causando orrore e choc nei ritrovatori del corpo.
- Che bel modo di cominciare la giornata! - commentò Daveigh, - mi mancava proprio, il bambino squartato! - .
Lavò la tazza, si preparò per andare a lavorare ed uscì di casa, giungendo sul posto di lavoro cinque minuti prima dell'inizio del turno.
L'ufficio era già attivo da qualche ora, i giornalisti andavano avanti e indietro tra stanze di colleghi, ufficio del direttore, macchinetta del caffè e distributore di merendine.
Ma c'era anche chi lavorava, teneva la porta chiusa e se ne stava in religioso silenzio, o al massimo parlando al telefono con qualcuno che potesse dare una mano ai vari giornalisti a scrivere i loro articoli.
Daveigh incrociò due colleghi in corridoio, salutandoli, e i due risposero con fervore. Il bell'aspetto di Daveigh rendeva i colleghi maschi parecchio inclini a fare riverenze e favori alla giornalista appena ventiquattrenne, assunta da pochi mesi ma già famosa per la sua bravura e volontà nel campo della cronaca nera.
Tutto ciò, però, aveva destato antipatia al direttore, Clive McCormack, che intendeva favorire per quel settore la sua amante, Sally Smith, capace ma meno scaltra e furba di Daveigh.
E fu proprio mentre la giornalista stava scrivendo un articolo sugli sviluppi delle indagini riguardanti un sequestro di persona a Diamond, che Joel Carter, il collega del settore sportivo, si presentò nel suo ufficio.
- Daveigh, McCormack ti vuole nel suo ufficio. Subito. - riferì.
- Sai cosa vuole? - domandò la ragazza.
Joel scosse la testa ed uscì.
Daveigh salvò l'articolo e mise in stand-by il pc.
Lasciò l'ufficio e qualche secondo dopo era davanti alla porta di quell'odioso di McCormack.
Bussò.
- Avanti! - fece la voce arrogante del direttore.
Daveigh entrò.
- Mi ha chiamata, direttore? - domandò.
- Ah, Carroll, siediti pure. - invitò.
La ragazza obbedì.
- Hai sentito i telegiornali, stamattina? - chiese il direttore.
- Beh...sì. - rispose Daveigh.
- E non hai notato nulla di così succulento per il tuo lavoro? - .
La ragazza rimuginò un pò, poi disse:
- Devo andare a Farmington a scoprire più cose sull'omicidio di quel bambino? -
McCormack sorrise.
- Mi piaci quando sei così perspicace. - commentò compiaciuto.
- Quando vuoi che parta? - chiese la ragazza.
- Oggi stesso. - .
Daveigh annuì, e si alzò.
Fece per andarsene, quando McCormack disse:
- Porta anche Clark con te. Ci servirà qualche foto. - .
Daveigh fu felice della scelta. Ellen Clark era la sua migliore amica, nonchè fotoreporter dello "Spokane Gazette".
Tornò in ufficio, finì l'articolo che aveva sospeso, e passò nello studio di Ellen.
- Ellie, McCormack ci manda in missione. - annunciò, aprendo la porta senza annunciarsi.
- Dove? - chiese, mentre mandava delle foto ad un collega addetto all'impaginazione del giornale.
- Farmington, al confine con l'Idaho. - .
Ellen spense il computer, prese la sua macchina fotografica, un borsello ed uno zainetto.
- Andiamo? - chiese.
Daveigh scosse la testa. Quella ragazza era formidabile.
Passarono nell'ufficio della giornalista per prendere penne e taccuini, poi uscirono dalla redazione e imboccarono la strada verso l'interstatale, in direzione Farmington.


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Messaggio dall'autore.

Salve a tutti, ragazzi!
Ad alcuni miei fans più accaniti avevo accennato l'intenzione di scrivere questa storia, e finalmente eccola qui. Mi auguro solo che sia di vostro gradimento.
Saluti,

Frenz


  
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