Anime & Manga > Lady Oscar
Segui la storia  |       
Autore: Flitwick    16/07/2015    10 recensioni
"Una sventurata ragazzina abbandonata e triste che nessuno vuole e che ha l’adolescenza compromessa.
Se vi siete immaginati tutto questo non avete capito proprio niente della sottoscritta allora."
Cosa succederebbe se per caso due famiglie si unissero? E se due ragazzi che si odiano diventassero fratelli? Riuscirebbero a sopravvivere senza uccidersi l'un l'altro?
Leggete e scoprirete=)
STORIA SOSPESA A TEMPO INDETERMINATO
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, André Grandier, Generale Jarjayes, Oscar François de Jarjayes, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Stepbrothers

 
 
 
Dopo aver appurato che sono una deficiente e che potrei essere arrestata dallo stato francese per aver intrapreso una relazione con un mio parente, direi di andare avanti. Natale è passato da un pezzo e, grazie al cielo, mia mamma non mi ha più mandato regali strani e ambigui o comunque che potessero nuocere alla mia vita sociale (inesistente).
Per quanto riguarda mio padre e Celeste sono piuttosto giù di morale per non essere riusciti ad avere un bambino e questo non aiuta ad alzare il morale a casa.
Che palle, l’unica nota positiva di tutto ciò è Andrè. Ebbene sì, avete letto bene, non ve lo ripeto. Questo ragazzo è forse l’unica persona che per adesso non mi sta creando problemi e mi sta rendendo felice. La relazione con Marie è terminata meno di un mese fa, ma, nonostante il nostro piano di non dirle che stavamo insieme sia fallito, non se l’è presa, anzi, mi ha incoraggiato.
Anche lei non è di buon umore in questo periodo, anche se non lo da a vedere. O meglio, cerca di non darlo a vedere.
Non ci riesce per niente. Da quando Marie Antoniette D’Asburgo va alle feste di gala con i pantaloni e le scarpe basse invece che con i suoi fidati tacchi dodici e i vestiti inguinali? In pratica sono circondata da depressi che o hanno una fertilità pari a zero o che cercano di non ferirmi.
Tutto ciò non è per niente buono. E naturalmente, a tutto ciò si aggiungono gli esami e poi la scelta per l’università... Per cui sono abbondantemente in crisi.
Non posso credere che Andrè sia stato così deciso. Sta già studiando per i fatti suoi. Lo si vede girare per casa con una faccia da esaltato e i suoi fidati libri di anatomia. A volte penso che quel ragazzo abbia battuto la testa da piccolo e abbia una doppia personalità, ma finchè non fa esperimenti su di me, facesse pure Viktor Frankenstein sulle sue bambole. Per ora cerco di concentrarmi sulla scelta della facoltà... Ho diverse idee, come lettere, archeologia ... Ma dovrei vincere una borsa di studio. Papà e Celeste sono stati molto chiari, uno di noi due dovrà vincere una borsa di studio per forza, non possono permettersi due rette di due college stranieri.
Io punto su Andrè, se non si fosse capito.
Sento un piccolo miagolio sotto il letto, mi viene da ridere. Daisy e Igor staranno giocando a nascondino. Stranamente, quei due sono andati d’accordo sin da subito, si vede che non hanno preso dai loro padroni.
-Lo sapevi che un essere umano può convivere con un trauma cranico anche per mesi?-
Sobbalzo, girandomi di scatto, mentre un Andrè mezzo svestito si avvicina a me con un librone vecchio e impolverato.
Oramai è peggio di un bambino, chiunque gli capiti a tiro si deve sorbire tutto quello che ha letto e imparato, e in certi momenti sa essere veramente odioso.
Lo guardo cercando di non ridere, sembra Quattrocchi dei Puffi per quanto è secchione. –Non ricordo di averti dato il permesso di entrare, Grande Puffo.-
Mi lancia uno sguardo spaesato, per poi sospirare e tornare verso la porta. Bussa lentamente-Posso entrare vostra maestà?- rido osservando la sua faccia annoiata –Prego valletto, entri pure.- Mi guarda malissimo per poi avvicinarsi a me lentamente –Valletto a chi, nanerottola?- gli faccio la linguaccia indietreggiando fino a toccare il muro –Proprio a te secchione.-
Mi si avvicina così tanto da poter sentire il suo profumo –Chiedi scusa, gnomo o dovrò punirti.-
Ah, è così? E va bene Andrè, giochiamo a chi fa prima il solletico, tanto so perfettamente dove lo soffri. –Sii gentile con la punizion...- Non mi lascia nemmeno finire che sento le sue labbra sulle mie un piccolo riso farsi spazio sulla mia bocca.
Lo ammetto, sì, sono felice, molto molto felice. Non è stato come avere Hans su di me, con l’ansia e il resto, è diverso, completamente. È calma, sicurezza, gioco. Stare con Andrè non è solo pomiciare e amoreggiare, ma anche giocare alla playstation, andare al luna park, fare cose stupide come quando stai con gli amici. Come quando non senti il peso delle tue azioni, perché sai che a quelle persone farà solo piacere. Dopo qualche minuto sento qualcuno bussare alla porta e dire con semplicità –Siete nudi o in circostanze poco amene? Posso entrare?-
Ridacchio mentre Andrè sbuffa per poi urlare sgraziatamente –Mamma! Smettila! E no, non puoi entrare.- Il mio sguardo si fa interrogativo, ma la porta si apre di scatto e appare Celeste con il bucato in mano –Ti avevo detto di non entrare mamma, potevo essere nudo.-
Lo guarda sorridendo-Tesoro, eravate troppo silenziosi per star facendo altro, in qualunque caso, cosa state facendo?-
Sbaglio o sono diventata un pochino rossa? Solo perché sento che i miei capelli cambieranno colore per colpa di tutto il sangue che mi sta salendo sulla testa? Na, assolutamente.
-Studiavamo.- ghigna Andrè, sedendosi sul letto –Anatomia, tesoro?- -Sì- continua soddisfatto.
Mi osserva, mentre io le sorrido imbarazzata, non so chi sto odiando di più adesso.
-Lo sai che l’apparato riproduttore è l’ultimo che deve essere studiato?- -MAMMA!- -Ora vado tesoro, ciao Oscar, buono studio.-
Chiude la porta gentilmente mentre ci guardiamo tutti e due rossi per la grande figuraccia che abbiamo fatto.
-Mi dispiace, mamma come al solito esagera.- scuoto la testa, alla fine non è colpa sua.-Tranquillo, sarà che essendo in astinenza quei due danno di matto.-
Ridacchia trascinandomi vicino a lui-Avevo dimenticato questo particolare.- Sorrido abbracciandolo. Spero davvero che lui non mi deluda come ha fatto Hans.
-Pronta per stasera?- -Io sono nata pronta, fratellone.- mi dà un bacetto fra i capelli –Allora porto io le sciarpe per lo stadio, dobbiamo vincere contro il Chelsea.-
Mi viene da ridere, andiamo, come mesiversario si può andare a vedere il PSG in finale? Io l’ho detto che non siamo normali, anzi, io lo sono, lui no.
-Vedi di non attaccare rissa con qualche ultras inglese.- -Non mi chiamo Andrè Grandier io.-
Mi fa la linguaccia quando sento il telefono squillare. Lo afferro e il sangue mi si ghiaccia nelle vene. Perché c’è scritto “Mamma” sul display?
Rispondo tremante e con un fil di voce –pronto...?-
-Oscar? Tesoro?-
No, ti prego, dimmi che non sei incinta di nuovo, altrimenti mi ammazzo. Non dirmi che hai altri regali per me presi dal sexy shop perché altrimenti uccido te.
Dimmi che sei diventata una persona più o meno normale.
-Ehm, dimmi mamma...-
-Oscar, senti, ho parlato con tuo padre qualche giorno fa e abbiamo pensato un’idea fantastica.- Ora aggiungerò alla lista anche papà –Che ne diresti di passare qualche giorno in Normandia con me con Jean? Vi potreste conoscere meglio e potresti passare un po’ di tempo con Julienne. Naturalmente tutto questo dopo gli esami, ovviamente.-
Non so davvero cosa pensare, per quale motivo mamma mi rivuole fra i piedi? Mi ha praticamente ignorato per mesi e ora si ricorda che forse ho bisogno di qualcuno?
-Puoi portare anche il tuo ragazzo se lo desideri, tesoro.-
Divento rossa di botto, non so se di rabbia o di imbarazzo –Chi... Chi è...-
-Me l’ha detto tuo padre, si chiama Andrè, vero? Non vedo l’ora di conoscerlo.-
Guardo Andrè spaesata mentre mi rivolge un’occhiata confusa, come farò a dirglielo?
-Glielo chiederò, ma non ti assicuro...-
-Magnifico tesoro! Ci vediamo a luglio!-
-Aspetta...!-
Ma è ormai troppo tardi, perché ha già chiuso il telefono. Quanto la odio quando lei e papà si mettono in combutta contro di me. Dovrò sentirmi i parenti di Jean che mi daranno della poco di buono, ma soprattutto... Dovrò rivedere Saint-Just.
Sento il respiro mancarmi, quando la voce di Andrè mi riporta alla realtà. –Tutto ok?-
Annuisco, cercando di non pensare a quel dannato ragazzo –Era mia madre, ha detto che posso andare da lei in Normandia... E bhe, vorrebbe conoscerti...-
Mi sorride raggiante -Davvero? Fantastico!-
Sospiro, tanto so già cosa mi aspetterà e ho come l’impressione che Saint-Just e Andrè non andranno per niente d’accordo.
Prevedo un bagno di sangue con me come protagonista.
 
 
 
^^” Spero di non avervi deluso... Ho cercato di fare del mio meglio.
A presto!
Eurydike
 
  
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: Flitwick