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Autore: Halfblood_princess    16/07/2015    4 recensioni
Nella terra di Mordor l'ombra si sta risvegliando.
L'oscuro signore Sauron sa che è giunto il momento che il suo anello torni a se. Decide allora di scatenare un arma inaspettata, l'ultimo suo asso nella manica.
Nel frattempo, a nord, Narya è stata ritrovata dagli elfi di Granburrone proprio il giorno prima della partenza della compagnia. Dopo avere parlato con lei, Gandalf decide di portarla con se, perché sente che non tutto quello che ha raccontato la ragazza corrisponde alla verità.
Inizia così il viaggio della compagnia dell'anello.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Boromir, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo nono: You like him!

 

Quando Narya si risvegliò, la prima cosa che notò fu che non era più nella sala del trono, bensì in un'ampia camera dalle pareti di legno e pietra con grandi finestre che davano verso le infinite praterie del regno di Rohan ed un sacco di pellicce ricoprivano il pavimento per evitare che i piedi toccassero la fredda pietra. La ragazza si guardò intorno stordita, senza riconoscere l'ambiente; si toccò la testa e se la ritrovò fasciata proprio dove era stata ferita eppure, pensò, non ricordava di essere stata medicata.

Con qualche difficoltà cerco di tirarsi su a sedere per avere una visione migliore del luogo in cui si trovava, ma non appena ci riuscì la testa iniziò a girarle. Chiuse gli occhi per frenare l'ondata improvvisa di nausea.

“Sei sveglia finalmente.” disse una voce femminile alla sua destra.

Narya riaprì gli occhi voltandosi verso il suo interlocutore, era una ragazza giovane con lunghi capelli dorati e pelle candida. Era vestita con un lungo vestito scuro finemente intarsiato e portava in mano dei vestiti e dei panni che posò sul tavolo posto in un lato della stanza.

“Io sono Eowyn, nipote di re Theoden.” si presentò con un dolce sorriso in volto

“Narya, mia signora.” rispose la corvina.

“Non c'è bisogno di tali formalità, avremo la stessa età! - continuò la bionda – Mi sono permessa di farti preparare un bagno e portarti dei vestiti.” terminò indicando la vasca al centro della stanza la cui acqua fumava ancora.

“Ti ringrazio.” la ringraziò, cercando di alzarsi.

Eowyn venne subito incontro alla ragazza, cercando di aiutarla.

“Hai bisogno di una mano?”

Narya negò, aggrappandosi al bordo della vasca ed Eowyn la guardò dubbiosa, ma alla fine annuì.

“Va bene, allora tornerò tra qualche minuto per portarti a mangiare qualcosa.” disse.

Eowyn uscì dalla stanza e la corvina iniziò subito a disfare i lacci dei vestiti che indossava, sospirando di sollievo non appena le sue membra toccarono l'acqua calda della vasca. Narya si sciolse la benda che aveva in testa, iniziando a lavarsi anche i capelli con l'aiuto di una ciotola posta a fianco alla vasca, poi decise di fare la conta dei danni. A parte la ferita in testa e qualche livido qua e là le sembrava fosse tutto a posto. L'occhio di lei cadde sulla sua spalla destra dove una cicatrice risaltava sulla sua pelle. Anche lei, come d'altronde tutti i servitori di Sauron, era stata marchiata col simbolo del grande occhio. Passò una mano sulla vecchia ustione, ricordando come se fosse ieri il dolore che aveva provato quando il ferro rovente aveva toccato la sua pelle, allora le sembrava un dolore così giusto mentre adesso non ne era più convinta come prima.

Quando l'acqua divenne totalmente fredda la ragazza, seppur con qualche difficoltà, uscì dalla vasca asciugandosi con dei panni e indossando il vestito che Eowyn le aveva fatto la gentilezza di portarle. Era marrone e beige e non era assolutamente bello come quello che aveva indossato nel reame della dama bianca, ma era ugualmente comodo e funzionale. Cercando di aggrapparsi ad ogni mobile, Narya tornò a sedersi sul letto e proprio in quel momento la bionda rientrò con un grande sorriso in volto.

“Te la senti di venire a mangiare?” domandò.

“Assolutamente.” esclamò la corvina, erano giorni che non mangiava e sapeva che si sarebbe sentita sicuramente meglio una volta fatto.

Narya si alzò nuovamente dal letto e grazie alla ragazza di Rohan, che la prese sottobraccio, iniziarono a camminare per i corridoi. La figlia della terra nera non poté fare a meno di notare che la stretta della sua compagna era ferrea e sicura.

“Tu sei una guerriera.” dichiarò ad un certo punto.

Eowyn la guardò sorpresa e le sue gote si tinsero lievemente di rosa.

“Come fai a saperlo?” domandò.

“La tua stretta. - spiegò l'altra – Non sapevo che anche le donne combattessero.”

“Beh, non lo fanno tutte è a me che piace allenarmi.”

Narya annuì, soddisfatta della spiegazione, non aveva mai visto soldati donna e quindi aveva iniziato a credere che fosse in qualche modo vietato alle donne prendere parte alla guerra.

Le due arrivarono velocemente nella sala del trono dove un pasto caldo attendeva la corvina. La stanza aveva un aspetto completamente diverso, più sano, i focolari erano stati accesi e l'atmosfera era calda. Seduto sul trono c'era re Theoden, ringiovanito di vent'anni rispetto a quando la compagnia era arrivata nella città, a fianco a lui Gandalf, mentre seduti nei tavoli accanto alla parete sinistra c'erano i compagni dello stregone, i quali salutarono calorosamente la ragazza.

“Ci volevi far di nuovo spaventare?” domandò scherzando il nano.

Narya rise divertita, facendo un cenno di saluto a tutti, Gandalf compreso, e lasciando il braccio di Eowyn si avvicinò al re facendo un piccolo inchino traballante. Boromir le fu subito accanto a sostenerla.

“Mio signore, ti ringrazio per le cure che tu e tua nipote mi avete offerto.” disse la ragazza.

“Non devi ringraziare, è il minimo che possa fare per te ed i tuoi compagni.” rispose l'uomo.

Narya ringraziò nuovamente con un cenno del capo, andandosi subito a sedere dal tavolo. Sospirò sollevata.

“Grazie.” disse a Boromir, prendendo una ciotola di stufato ed iniziando subito a mangiare.

L'uomo, però, non si sedette accanto a lei, andando insieme ad Aragorn vicino al trono del re ed iniziando a parlare di guerra. Per quanto possibile Narya stette ad ascoltare, ma quello che capì fu davvero poco: la fame e la stanchezza erano nemici troppo potenti contro cui combattere.

Una volta finito di mangiare la ragazza si sentì meglio, la testa aveva smesso di girarle e si sentiva più in forze, tuttavia ora quello che le premeva di più era tornarsene a dormire. Si alzò da tavola salutando i presenti e si diresse verso il corridoio da cui era arrivata, diretta nuovamente verso la camera assegnatale. Dopo pochi metri fu però raggiunta dall'uomo di Gondor che le catturò il braccio con il suo.

“Come ti senti?” domandò preoccupato.

“Meglio, molto meglio. Una mangiata ci voleva. - rispose sorridendo la ragazza. - Tu?”

“Le ferite sono pulite e si stanno cicatrizzando bene.”

Narya annuì soddisfatta, raggiungendo finalmente l'agognata camera. Boromir liberò il braccio della giovane dalla sua stretta, rimanendo impalato di fronte alla porta; la ragazza lo guardò incuriosita.

“Beh, buonanotte.” disse lei.

L'uomo parve riscuotersi dai suoi pensieri.

“Buonanotte.” rispose, prendendole la mano e posandoci un piccolo bacio sopra, facendola arrossire.

Narya si affrettò ad entrare nella camera, chiudendo la porta alle sue spalle. Si cambiò, indossando una leggera camicia da notte posta a fianco al suo letto e si mise sotto le coperte, addormentandosi immediatamente con il cuore che le batteva ancora all'impazzata.

Fu svegliata la mattina dopo da un incessante bussare alla porta che non dava l'impressione di voler smettere. Dopo essersi rigirata un paio di volte nel letto, la ragazza si alzò andando ad aprire la porta e ritrovando l'uomo di Gondor, il quale aveva un'espressione preoccupata in volto.

“Il re ha ordinato che andremo al Fosso di Helm, devi prepararti.”

Narya annuì, radunando le sue poche cose dentro il suo zaino. I vestiti erano ancora a lavare quindi optò per indossare il vestito che le aveva dato Eowyn il giorno prima, stava per cambiarsi quando si fermò, guardando l'uomo.

“Mi dovrei cambiare.” disse imbarazzata.

L'uomo arrossì, uscendo dalla stanza e chiudendo la porta dietro di se.

La ragazza si cambiò, legando i suoi lunghi capelli neri in una treccia laterale in modo che non le dessero fastidio durante il viaggio. Quando uscì dalla camera trovò ancora ad aspettarla l'uomo.

“Tieni, avrei bisogno di proteggerti.” le disse porgendole una spada.

Narya non poté fare a meno che prenderla e sfoderarla per ammirarla.

“Grazie, è bellissima.” lo ringraziò, legando il fodero in vita e rinfoderando l'arma.

Boromir sorrise e senza attendere altro tempo i due si diressero a passo sicuro verso l'entrata del palazzo dove gli altri li stavano attendendo.

“Narya! - esclamò Eowyn avvicinandosi e tendendo le redini di un cavallo – Ho pensato avessi bisogno di un cavallo.”

La ragazza ringraziò la bionda avvicinandosi esitante all'animale che, dopo un primo timore iniziale, si lasciò accarezzare.

“Hai fatto progressi.” la prese in giro Boromir.

La corvina lo guardò male salendo a cavallo e facendolo girare dall'altra parte in modo da seguire Eowyn. L'uomo salì a cavallo anche lui e la raggiunse bloccando la sua avanzata.

“Dov'è Gandalf?” domandò la giovane.

“E' andato a raggiungere Eomer, nipote del re, per domandare aiuto alla sua compagnia. Saruman ci attaccherà presto.” spiegò.

“Questo Fosso di Helm dove si trova?” domandò ancora.

“E' ad un giorno di cammino da qui, è una vecchia fortezza con mura impenetrabili a ridosso delle montagne, saremo sicuri lì in caso di attacco.”

“Faremo la fine del topo.” sussurrò la ragazza.

“E' la stessa cosa che pensiamo io e Gandalf.” disse una voce alle spalle dei due, Aragorn.

Boromir si scurì in volto, evidentemente non d'accordo con le parole del ramingo, ma non replicò.

“Narya! - chiamo la bionda dama di Rohan – Cavalca con me.”

La corvina salutò con un cenno del capo i due uomini, spronando il cavallo e portandosi alla destra della ragazza. Le stava simpatica, non era per niente arrogante e l'aveva aiutata nonostante non sapesse chi lei fosse, in più era la prima che incontrava che aveva una passione per le armi.

“Come stai?” domandò dolcemente la ragazza non appena la nera arrivò.

“Bene, ti ringrazio.”

Eowyn annuì soddisfatta, sorridendo.

“Se non è troppo indiscreto chiederlo, come mai viaggiavi in compagnia di soli uomini?” chiese imbarazzata.

Narya sorrise per l'imbarazzo della bionda raccontandole di come era stata trovata dal figlio di sire Elrond, di come non ricordasse il suo passato e del viaggio che avevano affrontato fino ad arrivare ad Edoras, senza però rivelare la vera missione della compagnia. Eowyn si stupì molto del racconto,dispiacendosi per il fatto che la ragazza non ricordasse nulla sulla sua famiglia.

“Vorrei partire anche io per un'avventura, proprio come hai fatto tu.” sospirò invidiosa.

Narya rise.

“Sono sicura che troverai ciò che cerchi.” rispose.

Le due procedettero tranquillamente parlando del più e del meno per diversi minuti, fino a quando, due ore dopo, non furono raggiunte dal capitano di Minas Tirith.

“Mie signore.” le salutò Boroimir.

Le due contraccambiarono il saluto.

“Narya, come ti senti?”

“Tutto bene, tranquillo.” rispose la ragazza, felice però per le premure dell'uomo.

Lui sembrò soddisfatto della risposta, salutando nuovamente le due con un gesto del capo e raggiungendo il re in testa alla colonna.

Narya lo osservò cavalcare via con un sorriso in volto.

“Non mi avevi detto che ti piaceva il figlio del sovrintendente.” esclamò la bionda.

“Non è vero!” rispose velocemente l'altra arrossendo.

Eowyn scoppiò a ridere per il suo imbarazzo.

“Non c'è niente di male, siamo entrambe in età da matrimonio.” disse.

Ciò che voleva essere una rassicurazione, però, ebbe l'esatto effetto contrario, facendo arrossire ancora di più la corvina, se possibile.

“Tutto bene?” domandò Aragorn passando a fianco alle due, facendo questa volta arrossire la bionda.

Narya annuì, girandosi verso l'amica e sorridendo.

“Tu non mi avevi detto che ti piaceva Aragorn.” replicò una volta che il ramingo se ne fu andato.

La marcia continuò ancora per diverse ore, la fiumana di gente era lenta e la strada da percorrere ancora tanta, quindi il re decise di far riposare i suoi sudditi solo dopo che mezzodì fu passato da due ore, in modo che arrivassero almeno a metà strada dalla fortezza.

Narya ed Eowyn scesero da cavallo iniziando ad aiutare le altre donne a preparare da mangiare per i soldati ed i bisognosi. La corvina, che durante il viaggio con la compagnia aveva spesso aiutato Sam a preparare i pasti, si ritrovò abbastanza spaesata quando le domandarono di preparare uno stufato da sola visto che solitamente lei si occupava di sbucciare le patate e di lavare e portare i piatti, ma con l'aiuto di Eowyn riuscirono comunque ad arrangiare qualcosa e quando fu pronto decisero di andarlo a distribuire.

“Io... - balbettò la bionda – vado a vedere se Aragorn ne vuole un po'.” disse.

Narya annuì, prendendo una ciotola di stufato e portandola all'uomo di Gondor che, seduto su un masso, affilava la sua spada.

“Ne vuoi un po'?” domandò la ragazza.

Boromir alzò lo sguardo verso la giovane sorridendole dolcemente, facendole segno di sedersi accanto a lui e prendendo la ciotola dalle sue mani, assaggiando subito. L'uomo rimase fermo per qualche attimo, poi deglutì a fatica.

“Se non ti piace puoi dirlo – disse la ragazza – non sono per niente brava a cucinare, solitamente faceva tutto Sam.”

“No, è... buono.” replicò prendendone un altro cucchiaio.

Narya lo guardò storto, rubando il cucchiaio dalla mano dell'uomo ed assaggiando il pasto.

“E' orribile!” esclamò la ragazza scatenando l'ilarità dell'uomo.

“Si, beh la cucina non è il tuo punto forte.” rincarò la dose.

Narya si voltò verso l'uomo offesa, ma non poté fare a meno di sorridere vedendo che la stava solamente prendendo in giro.

La ragazza si alzò, seguita a ruota dall'uomo.

“Io torno da Eowyn.” disse la ragazza.

“Aspetta.”

La figlia di Sauron si girò nuovamente verso l'uomo con sguardo confuso.

“Tutto bene?” domandò Narya preoccupata.

“Si. - iniziò – Io... volevo ringraziarti comunque per il pasto.”

La corvina fissò insistentemente gli occhi azzurri dell'uomo, sapeva che non era questo che voleva dirle, ma gli sorrise comunque avvicinandosi e prendendo una mano fra le sue. L'uomo sembrò stupito dal gesto, ma non lasciò la presa.

“Con me puoi parlare.” disse la ragazza usando le stesse parole che l'uomo le aveva detto ai margini di Fangorn.

Boromir annuì con il volto più sereno e la ragazza sorrise, lasciando la presa dalla sua mano. Raccolse la ciotola, rovesciando quel che rimaneva dell'orribile stufato che aveva cucinato, e si allontanò verso l'amica seguita dallo sguardo dell'uomo.



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Angolino autrice

Buona quasisera a tutti!
Come al solito vorrei ringraziare tutti quelli che leggono, seguono in qualche modo e recensiscono la fanfiction, vi adoro e mi fa davvero piacere che la storia vi piaccia!
Visto che lo inserirò nelle caratteristiche della storia solo dopo aver aggiornato il capitolo, volevo giusto farvi sapere che questa non è una AragornxEowyn, mi atterrò rigorosamente alle coppie decise da Tolkien (a mio parere perfette così xD).
Detto questo, mi scuso per i miei aggiornamenti irregolari, ma ho un sacco di esami da dare e quindi non sempre trovo tempo per scrivere purtroppo. D:
Vi ringrazio ancora per tutto

Halfblood_princess

 

   
 
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