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Autore: Thiare    17/07/2015    2 recensioni
E' una lunga storia, questa, ma lunga, così lunga
che troverò parole semplici e ti piacerà.
Quando le stelle stavano in cielo, lì, a guardarci,
lei era sulla terra con in mano qualcosa,
nonna dice che aveva in mano un pugno di lacrime.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La leggenda delle stelle cadenti


Le stelle non erano sempre state cadenti, mi raccontava mia nonna,
tanto tempo fa loro se ne stavano lì, in cielo, a guardarci.
E' una lunga storia, questa, ma lunga, così lunga
che troverò parole semplici e ti piacerà.

Quando le stelle stavano in cielo, lì, a guardarci,
lei era sulla terra con in mano qualcosa,
nonna dice che aveva in mano un pugno di lacrime.
La donna cristallina aveva capelli biondi come fasci di spighe di grano,
che nell'ardor del sole nel celeste cielo splendevano di bellezza mai vista.
Aveva negli occhi l'oceano più profondo che allora le si era svuotato.
E poi che dire, aveva il cuore pesante, lei,
che al suo tempo non poteva avere, lei donna,
pesante perché quando aveva alzato gli occhi sul mondo,
il suo oceano aveva incontrato la terraferma degli occhi di lui.
E si era innamorata come solo una donna sa fare,
e l'aveva fatto innamorare come solo una donna sa fare.

Ma in questa storia lei ha perso il suo profondo, unico amore,
forse per quel profondo, unico amore che gli aveva donato,
e con in mano un pugno di lacrime aveva domandato al cielo.
E aveva gridato, al cielo, aveva consumato le labbra
per chiedergli perché quel suo profondo, unico amore gliel'avesse portato via.
Lui se n'era andato nella primavera
e lei aveva il sospetto che nella primavera ci era nato.
Chi lo conosceva sapeva che nella primavera ci aveva vissuto,
un uomo buono, che amava, un uomo buono.

Con un pugno di lacrime chiese agli astri, lei aveva dimenticato il suo volto.
"L'ultima possibilità che ho di vederti sta nelle stelle, mio angelo"
e una stella là cadde per lei, che morirà felice.
Mia nonna mi ha raccontato com'è caduta la prima stella,
e questa notte davanti al cielo ci sei tu, mio profondo, unico amore,
con in mano un pugno di lacrime ad implorare la volta.
Ti tocco la spalla: io, tuo angelo, in questa nuova storia, sono qui.






 
   
 
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