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Autore: Kiki BSK    17/07/2015    0 recensioni
[Step Up All In]
Andie è con gli LMNTRIX a LA e un giorno sente della musica proveniente da un vicolo...
Una piccola invenzione e un personaggio elaborato da due persone... un finale insolito ma... hey, da quando non elabora cose malate la mia mente?!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Everything happen for a reason

 

 

Cammino tranquillamente per le strade di Los Angeles, ormai sono con la crea LMNTRIX e ho un contratto di tre anni per ciò che amo fare… ballare.

é da un paio di giorni che camminando sento della musica in un cunicolo apparentemente abbandonato, sono curiosa di sapere cosa si nasconde dietro questa musica.

La musica si fa molto forte quando arrivo davanti ad un condominio distrutto.

Attraverso i vetri intravedo una ragazza che balla… oppure sembra solo libera.

é sola, non c'è nessun altro… forse ho scoperto il suo nascondiglio segreto.

Un rumore risuona e mi accorgo di aver urtato una trave e di essermi avvicinata al vetro rotto senza volerlo.

La ragazza si volta di scatto fermando la musica con un telecomando.

-Hey tu!- mi urla contro mentre mi raggiunge correndo, istintivamente mi allontano.

-Dove vai?- chiede saltando fuori dalla finestra.

-Da nessuna parte- rispondo con le spalle al muro.

-Non sei la ragazza degli LMNTRIX?- domanda osservandomi di lato.

Indossa un paio di Nike bianche e blu, pantaloni grigi, maglietta nera a top e sul tavolo intravedo una felpa bianca larga per la sua corporatura esile ma ben strutturata, ed un cappello nero con la scritta "New York".

-Si- rispondo osservando i suoi occhi… uno è verde e castano, l'altro verde e azzurro.

-Sei Eterocromatica?- chiedo.

-Si- risponde confusa.

-Puoi staccarti dal muro, non mordo- dice incrociando le braccia sotto al seno.

-Voglio solo che non dici a nessuno di questo posto… è importante per me- risponde osservando la sala alle sue spalle con un sorriso triste, probabilmente ha la mia età.

-Okay- rispondo annuendo con il capo.

-Bene… magari ci rincontreremo-risponde saltando dentro la sala dalla finestra.

-Okay- rispondo scuotendo la testa per poi fare finta di andarmene.

La musica riparte e lei riprende a ballare, è semplicemente spensierata e appagata da ciò che sta facendo, glielo si legge in faccia.

Mi allontano scuotendo la testa, LA è strana, così come lo è quella ragazza… come può pretendere che nessuno vada lì visto il volume della musica.

Torno alla suite dell'Hotel e subito vengo raggiunta da Kido.

-Hey Andie, tlovato niente di nuovo?- chiede con il suo accento.

-Solo una ragazza strana che ballava in un posto abbandonato- rispondo.

-Davvero? E com'era?- chiede Muso.

-Spensierata e libera- rispondo di getto.

-Ragazzi, questa sera che ne dite di andare a fare un giro in un locale? é nascosto e me lo ha consigliato Eddy- dice Sean entrando.

-Perché no- dico e subito dopo arrivano le approvazioni anche dagli altri.

-Questa volta porto Camille!- dice Muso alzando le braccia come per difendersi e noi tutti ridiamo.

La giornata passa in fretta tra le prove e le risate con la crew, in poco tempo mi ritrovo in camera per cambiarmi e prepararmi per la sera.

Scelgo un paio di Jeans chiari strappati in alcuni punti, convers nere, top blu e un leggero trucco.

-Ci siamo tutti?- chiede Sean e tutti annuiamo.

Quando arriviamo al pub noto subito che assomiglia molto a quello della mia vecchia città, sorrido al ricordo.

-Bene, siamo venuti per rilassarci e divertirci… non facciamo casini- dice Muso dando una pacca a Mostro.

Non sono una che ama bere alcolici, sono una che ama ballare, motivo per cui sono già in pista a ballare e noto una figura familiare in un paio di Hogan nere, Jeans corti scuri, maglietta bianca e cappellino nero di "New York".

Mi avvicino curiosa di sapere come mai si trova qui, così la seguo mentre lei si dirige dietro al bancone.

-Hey ragazza misteriosa- dico e lei si volta subito.

-Hey spiona- ricambia ridacchiando.

-Sei sola?- chiede guardandosi attorno e individuando gli altri.

-No, siamo qui al completo- rispondo decidendo di dirle la verità.

-Lo vedo- risponde guardandomi da quei pochi centimetri di altezza che permettono di superarmi.

-Hai la mia età?- chiedo di getto, lei inclina la testa di lato.

-25 anni?- chiede ed io annuisco.

-Si, stessa età- risponde prendendo un sorso dal suo bicchiere.

-Analcolico?- chiedo.

-Stai facendo la mammina?- dice ridacchiando.

-Comunque si- aggiunge subito dopo.

-Cosa ti ha spinto?- domanda di getto, vedendo la mia faccia confusa chiede perché sono andata a parlarle.

-Non saprei, magari voglia di fare amicizia oppure mi hai incuriosita- dico alzando le spalle.

Alza lo sguardo dal cocktail che stava preparando per qualcuno.

-Davvero?- domanda alzando un sopracciglio.

-Certo- dico facendo spallucce.

-Cosa vuoi sapere?- chiede.

-Non saprei… magari il tuo nome- dico ridacchiando facendola sorridere.

-Chiara e si… non sono americana ma mi sono trasferita dall'Italia- dice versando il cocktail per poi schioccare le dita verso un tizio che viene a ritirare la bevanda.

-Sei in ulna crew?- domando.

-Lo ero… ma l'ho lasciata perché mi sono trasferita qui per motivi economici, sto cercando talenti per metterne su un altra- risponde.

-Come mai ti fidi di me rispondendomi senza riflettere?- chiedo.

-Non lo so- risponde versandomi un analcolico.

-Offre la casa- dice prendendo un sorso dal suo.

-Hey Andie, che fai?- chiede Violette sedendosi sullo sgabello affianco al mio.

-Parlavo con Chiara, una nuova amica… è lei che ho visto questa mattina- risponde.

-Sai muoverti?- le chiede Violette.

-Certo- risponde scecherando un altra bevanda.

-Allora perché non vieni in pista?- chiede.

-Perché ho del lavoro da fare- risponde lei.

-Oppure è una scusa per non fare brutta figura- la provoca Violette.

-D'accordo come vuoi- dice servendo il Margarita prima di saltare sul bancone e fare segno al DJ di cambiare musica.

-Pronta puffo viola?- chiede lasciando Violette a bocca aperta.

-Puffo viola a chi?!- dice mettendosi al centro della pista.

La prima a ballare è Violette mostrando alcune delle sue mosse migliori poi tocca a Chiara che comincia ballando sul bancone per poi aggrapparsi ad una specie di fune scorrendo fino alla pista dove salta atterrando perfettamente nel centro davanti a Violette.

Una battaglia che finisce con la vittoria di Chiara me subito la raggiungo.

-Mi cedi l'onore di una sfida?- chiedo.

La vedo sorridere e fare un gesto circolare con il dito verso il Dj.

Nel frattempo tutta la crew ci aveva raggiunti.

Le lascio l'onore delle prime mosse e lei comincia con uno Shimmie e subito dopo un Dauphin per poi spingermi via dalla pista all'angolo coi miei compagni.

Segue perfettamente la musica e le sue acrobazie sono pazzesche.

Mi inserisco con una scivolata facendo in modo di dover modificare il suo passo per non calpestarmi.

Mi rialzo con un Knee Turn e mi avvicino a lei con un Hip Walk e poi mi lascio trasportare dalla musica, questo non mi impedisce di notare che ad un mio passo lei spalanca gli occhi, non so bene per quale motivo, così, quando lo rifaccio lei lo copia alla perfezione e comincia ad imitare qualsiasi mia mossa.

Non capiamo bene chi ha vinto ma lei poco dopo comincia a ridere e torna al bancone, io decido di seguirla.

-Come mai ridi?- chiedo curiosa.

-Mi hai ricordato una ragazza quando hai fatto un determinato passo- risponde.

-Ho notato, hai spalancato impercettibilmente gli occhi- rispondo.

-Chi è questa ragazza?- chiedo.

-Solo la persona che mi ha sconvolto la vita e mi ha convinta a combattere per ciò in cui credo. Dopo la morte di mia madre, avvenuta quando avevo dodici anni mio padre ha smesso di credere in me e non mi lasciava fare ciò che amavo di più… ballare. Così me ne andai via di casa lontano e quando vidi che insisteva per farsi perdonare tornai e lo perdonai ma me ne andai lo stesso. Ora sono in buoni rapporti ma mai allungare troppo una mano, la gente si prende tutto il braccio- risponde lei.

-Chi era questa ragazza?- chiedo.

-Non l'ho mai vista tranne per un passo che hai fatto in modo identico a quello che ha fatto lei… ricordo però le esatte parole che mi hanno cambiato la vita. A quel tempo avevo gareggiato con la mia crew in una sfida molto importante perdendo, aveva vinto la sua.- dice prendendo un altro sorso dalla sua bibita.

-E cosa aveva detto?- chiedo, non so perché ma ero tremendamente curiosa.

-"Alcuni di voi pensano che noi in questo posto non c'entriamo niente, non importa da dove veniamo... Va bene... voglio solo dire una cosa: The Streets dovrebbe essere un raduno di tante persone diverse... La chiamiamo battaglia, ma per che cosa stiamo combattendo? Siamo Tutti qui per fare la stessa cosa, ballare! Giusto? The Streets una volta non voleva dire soltanto potere sul territorio, ma portare qualcosa di nuovo sulla strada. "- ricordo esattamente quelle parole.

-"Non è importante come siamo vestiti, a quale scuola andiamo o da quale parte proveniamo, perché la cosa migliore del The Streets è che non conta quello che noi abbiamo, conta l'uso che ognuno di noi ne fa. Quindi se la 410 non vuole accettare la nostra sfida qui dentro, che cavolo, vuol dire che andremo li fuori, dove il The Streets è iniziato!"- finisco la frase per lei che mi guarda curiosa.

-Tu come… Oddio- spalanca gli occhi e si appoggia al bancone.

-Già- rispondo bevendo un sorso del mio cocktail analcolico.

-Eri tu… io… tu… Mio dio ho sempre voluto conoscere quella ragazza per dirle che mi ha cambiato la vita e ora me la ritrovo davanti in un posto dimenticato dal mondo… mio dio- dice passandosi una mano fra i capelli.

-Beh, sono onorata di conoscerti… sei la prima persona che mi dice che le ho cambiato la vita- dico sorridendo per poi mettermi a guardarla come un ebete senza saperne il motivo.

-Credimi, senza di te a quest'ora non sarei qui a fare quello che più amo- afferma brindando con me.

Passiamo la notte a ridere e a conoscerci mentre gli altri ballano.

-Tra poco è l'ora di chiusura- dice quello che, intuisco, essere il proprietario del locale.

-Certo, aspetto che finisca la mia amica e sparisco da quì- dico facendolo ridere.

é un ragazzo giovane, probabilmente ha la mia età anche lui.

-Si chiama Jack ed è gay, oltre ad essere il mio migliore amico e socio in affari- risponde lei come se mi avesse letto nel pensiero.

-E tu?- chiedo.

-Io cosa?- domanda lei non capendo.

-Sei gay?- chiedo curiosa.

-No… solo per metà, sono bisessuale- risponde con un alzata di spalle.

-Già, dice sempre che così ha più scelta- la affianca Jack per poi lasciarle un bacio sulla guancia, salutarmi e andarsene.

-Hey, la tua crew?- chiede osservandosi attorno.

-Mi aspettano in un posto qui vicino- rispondo finendo di bere il mio terzo cocktail.

-Fai dei cocktail che dovrebbero essere illegali per quanto sono buoni- dico osservando il bicchiere.

-Mi spiace, non rivelo i miei trucchi- risponde facendomi l'occhiolino.

-E tu?- domanda.

-Neanche io rivelo come fare i miei passi a nessuno- rispondo e lei ride.

-Intendevo se sei lesbica, eteri o bisex o qualsiasi altra cosa- chiede chiudendo il locale.

-Non mi piacciono le etichette- rispondo.

-Siamo in due- risponde abbassando lo sguardo.

-Mi piace definirmi curiosa- rispondo nascondendo la testa nelle spalle.

Si volta verso di me con un sopracciglio alzato.

-Okay, cosa c'è?- chiedo guardandola.

-Niente… è la stessa definizione che uso io- dice per poi ridere contagiando anche me.

-Dove abiti?- chiedo.

-Non molto distante da qui- risponde mentre io avvisto la mia crew.

-Andie, che ne dici di tornare, i gemelli, Mostro e Violette sono i più andati- dice Muso.

-Certo andiamo, fammi solo salutare una persona- rispondo controllando gli altri per poi voltarmi verso Chiara che saluta Muso con un cenno del capo.

-Devo andare, i miei compagni si sono ubriacati coi tuoi cocktail- rispondo avvicinandomi di molto a lei.

-Stai dicendo che è colpa mia?- chiede ghignando.

-Puo' essere- rispondo mentre lei mi abbraccia per la vita.

-Hai mai baciato una ragazza?- chiede.

-Sinceramente no e- vengo interrotta perché le sue labbra si trovano sulle mie, leggere.

Chiudo gli occhi e muovo leggermente le labbra, poi il bacio si approfondisce finché non ci stacchiamo per mancanza d'aria.

-Felice di essere stata la prima- dice strizzandomi un occhio per poi staccarsi e allontanarsi.

-Hey, dove vai?- chiedo.

-A casa… magari un giorno ci ritroveremo… chissà, forse inciamperai di nuovo nel mio nascondiglio- dice aprendo le braccia per poi salutarmi con la mano e allontanarsi.

-Hey, hai baciato una ragazza- dice Muso dandomi una leggera spintarella.

-Già, le ho cambiato la vita ma forse è lei che ha cambiato la mia- rispondo osservando quella figura allontanarsi… di sicuro il giorno dopo sarei tornata nel suo nascondiglio.




angolo dell'autrice:
Già... Andie eterocuriosa... non so perché ma fin dall'inizio a me e a lei (indica la sua amica) ha sempre attirato un casino, e poi... abbiamo semrpe pensato che sia una con la mente aperta non solo per quanto riguarda la danza... detto questo, spero vi sia piaciuta!

  
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