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Autore: Rose Du Rembrandt    18/07/2015    3 recensioni
Calde, bollenti lacrime le rigano le guance, singhiozza più forte, una delicata mano le scosta una ciocca dal bel viso e glielo pulisce dalle lacrime, una voce infantile la chiama. > lei si gira su un fianco e i suoi occhi si incrociano con quelli rossi di Nagisa, >
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Nagisa Aoi, Shizuma Hanazono
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Fa molto caldo quella notte e il lieve sollievo che don il ventilatore non basta a compensare l'aria afosa della loro stanza. Nagisa ormai ha perso il conto di quante volte si è rigirata nel letto, o di quante volte ha rigirato il cuscino cercando un lato fresco, odia non riuscire a dormire, tempesta di pugni il cuscino per dargli una forma più comoda e si butta sul materasso, Tamao emette un lieve gemito e la rossa la guarda preoccupata, però l'amica si limita a girarsi e a continuare a dormire. Sospira di sollievo e si mette seduta, si alza e apre la finestra con la vana illusione di far entrare un po di fresco, cosa che, ovviamente non avviene, sbuffa esasperata e decide di uscire a fare due passi, si avvolge in una vestaglia ed esce nei bui corridoi della scuola che ormai conosce come le sue tasche.


 

I suoi piedi la portano inconsapevolmente verso il giardino, cammina per i larghi sentieri e si addentra un pò nel bosco, in quel momento vorrebbe tanto che Shizuma fosse lì con lei, sconsolata poggia la schiena a un albero e ripensa al loro primo incontro, ricorda l'imbarazzo che aveva provato e il cuore che pulsava a mille, ricorda com'è arrossita, le labbra dell'Etoile sulla sua fronte, sorride, stringe le braccia al petto come per trattenere quel magico momento nel suo animo.


 

Riprende a camminare e finisce davanti alla serra, senza esitare entra e osserva le piantine che crescono bene grazie alle cure di Shizuma e sue. Poi, vedendo delle briciole per terra si china, le riconosce, appartengono ai dolci preparati per la sua donna dai capelli argentati.


 

La porta si apre e lei si volta, sulla soglia, illuminata dal pallido bagliore delle stelle, sta Shizuma, evidentemente anche lei non riesce a dormire. Non si dicono niente, si prendono per mano e passeggiano insieme, fino a giungere presso il lago dell'accademia, li si dispongono l'una di fromte all'altra e, con il dolce vento che passa fra di loro come la delicatezza di un angelo, si abbracciano. Un altro magico momento, unico ed irripetibile, come tutti i loro incontri del resto, magici.


 

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Le loro labbra non cennano a separarsi, i loro occhi rimangono serrati e i loro corpi uniti, affondano le mani fra i loro capelli e si stringono ancora, i cuori battono all'unisono e i respiri rotti e irregolari tradiscono la passione che le invade e che le ha da subito unite sotto un grande albero, quasi un anno prima, sembravano passati secoli da allora e adesso sono sopra un letto di foglie secche, coperte dai loro mantelli e salutate dalla candida e lucente luna.


 

Nagisa freme sotto le carezze dell'Etoile, mai si era concessa a qualcuno prima d'ora. Una mao audacie le mozza il fiato, inarca la schiena e si addormenta, euforica, stretta a Shizuma.


 

La luna continua il suo viaggio, la sua pallida luce però sembra non abbandonare la piccola radura al ridosso del lago e il vento muove appena i petali che volteggiano intorno alle due amanti, formando dei mulinelli nell'aria.


 

Shizuma guarda il cielo, i suoi lunghi capelli argentati mossi solo dal tranquillo respiro della nuvoletta rossa che adesso è sopita serena tra le sue braccia, il petto si alza e si abbassa con regolarità. L' Étoile è confusa, quella felicità le pare troppa per lei, lei, che aveva amato davvero soltanto una persona, Kaori.


 

Il solo pensiero basta per farle bruciare gli occhi e il cuore, singhiozza piano e si poggia una mano sulla fronte, ma cosa deve fare, cosa? Non amare più, lasciarsi andare alla tristezza e solitudine che la invade di continuo e marcire finché di lei non rimarrà che un tenue ricordo legato a migliaia di sentimenti tradito e legami spezzati?


 

Calde, bollenti lacrime le rigano le guance, singhiozza più forte, una delicata mano le scosta una ciocca dal bel viso e glielo pulisce dalle lacrime, una voce infantile la chiama. << Shizuma-san >> lei si gira su un fianco e i suoi occhi si incrociano con quelli rossi di Nagisa, << Shizuma - san, che hai, perché piangi ? >>


 

In quel momento L'étoile trova la risposta, la trova in fondo a due pozzi di innocenza e amore, tra le labbra di una ragazza semplice e dolce e sensibile,. << Niente Nagisa - chan, solo ricordi un roseo e triste passato >> << Come fa il passato a essere roseo e triste al contempo ? >> La più grande la guarda e vede nei suoi occhi la curiosità e la preoccupazione che si mescolano in lacrime.


 

<< Cosa pensi quando ti dico un roseo e triste passato? >> Nagisa si picchietta il mento con l'indice destro e riflette, incapace di trovare le parole giuste, alla fine tenta di risponderle. << A un qualcosa di bello e felice che però viene rovinato da una cosa altrettanto triste >>. Suo malgrado Shizuma ride di cuore, la rossa era troppo buffa quando assumeva l'aria meditabonda e corrugava le sopracciglia, le accarezza delicatamente le labbra e ci poggia un casto bacio mentre con la sinistra la cinge per i fianchi e l'attira a se, i loro corpi si avvicinano ulteriormente, i cuori mancano dei battiti e le fronti entrano a contatto.

Quell'abbraccio è una pura promessa che fra dieci anni a questa parte verrà ufficializzata con due semplici ma immortali parole: << Lo voglio >>

   
 
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