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Autore: VelvetRainDrops    21/01/2009    7 recensioni
-Riusciremo a sopravvivere?- chiese la saru con la bocca sporca di cioccolato
-Alla giornata?-
-No. Alla convivenza.-
-E chi lo sa?-
Genere: Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cho Hakkai, Genjo Sanzo Hoshi, Sha Gojio, Son Goku
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Desperate Househusbands – Quell’Appartamento Che Dà A Ovest

 

Benvenuti in casa Hoshi

-E questo è tutto …-
-Bene. Che facciamo?- chiese il biondino rivolgendosi all’amico
-Beh …- rispose -… io direi che questa possa andare.-
-Se avete intenzione di prenderla, dovete firmare qui ...qui …e qui!-
I due amici scarabocchiarono qualcosa su delle scartoffie e con molta soddisfazione le restituirono al dipendente.
-Complimenti!- esclamò l’uomo –Ora questa casa può dirsi proprietà della famiglia …-
-Umh …?- il più grande dei due storse un po’ la bocca aggrottando la fronte, mentre l’altro sbottò in una sonora risata: -Oh, no! Non siamo sposati!-
-Ci mancherebbe!-
-Scusatemi! Non sareste stata la prima famiglia gay a cui vendo una casa …- sorrideva imbarazzato
-Adesso questa è casa nostra, giusto?-
-Sì, Sanzo- rispose il moretto
-Dunque …- si girò verso l’uomo -… se ne vada fuori da casa mia!-
-S-sì!- balbettò recuperando le sue cose e sparendo dietro la porta principale
-Ma Sanzo …!- sorrise Hakkai
-Ma tu guarda che gente …ti sembro uno con la faccia da gay?-
-No, direi di no…- Tu guarda se questi sono discorsi…

-L’avete presa col parquet!- esclamò con gli occhi lucidi –Proprio come vi avevo chiesto! Così quando prenderò le sbronze posso direttamente dormire sul pavimento!-
-Proprio così.-
-Davvero, Sanzo?- chiese il rosso, questa volta, con gli occhi sommersi dalle lacrime per la commozione
-Sì. Peccato che non potrai dare feste.-
-Cosa?!-
-Non voglio avere per casa studenti universitari sbronzi. Pensa a cosa succederebbe se vomitassero nei vasi delle piante di Hakkai.-
Gojyo stette per una manciata di secondi in assoluto silenzio con gli occhi rivolti verso il soffitto. Sanzo rimaneva di fronte a lui per vedere se davvero il meccanismo del suo cervello potesse lavorare. Il rosso abbassò gli occhi e lo guardò: -Sì, ok… hai ragione.-
Mentre Gojyo prendeva le misure per allestire il salotto da vero scapolo e camera sua da vero sex symbol, Goku saltellava da una stanza all’altra della casa senza distinguere il bagno dalla cucina. Anzi, forse la cucina era l’unica cosa che riusciva a distinguere dal resto.
-Perché devo essere io a dividere il bagno con la scimmia?-
-Ehi, bada a come parli, ero-kappa!-
-Semplice …- rispose il biondo -… potrei dirti un miliardo di bugie, ma la realtà è che io ho deciso così.- e si chiuse la porta alle spalle negando a Gojyo il diritto di replica.

-Non capisco perché devi avere un nome così lungo!-
-Perché le persone importanti hanno nomi composti, idiota!-
-Certo, genio! Purtroppo non ci entra tutto sulla targhetta del campanello e della posta!-
-Ma che diavolo stai dicendo? Genjo Sanzo Hoshi, Cho Hakkai e Son Goku… rimane posto per fare anche un fiorellino a piè di pagina.-
-E il mio nome?!- chiese con occhi sgranati ed istinto suicida
-Perché? Hai intenzione di vivere qui?- domandò Sanzo innocentemente
-Brutto… io ti ammazzo!-
-Ehi! Questo lo dico io!-
-Su, ragazzi, piantatela. È pronta la cena.- intervenne il moretto
I quattro si misero alla tavola ancora priva di tovaglie e merletti, ma quello che regnava sopra di lei era un maestoso stufato preparato dalle abili mani di Hakkai.
-Questo tavolo cigola in maniera preoccupante.- notò il ragazzo dai lunghi capelli
-Già specie dalla mia parte.- continuò Sanzo che era seduto proprio davanti a lui
Hakkai versò la pietanza nei piatti e riportò il pentolone in cucina con l’intento di coprirlo per bene in modo da mantenerlo caldo.
-Stasera giocano gli Eagle.-
-Che cosa sono gli Eagle, Sanzo?-
-La tua squadra di football preferita, Goku.-
-Ah, sì?-
-Ahah! Forza Eagle!- sbottò il rosso il battendo un pugno sul tavolo esaltato.
-Non sentite questi scricchiolii aumentare?- domandò Sanzo guardandosi intorno, sorseggiando un bicchiere di vino
-Sì, in effe…- ma il rosso non fece in tempo di finire la frase ed accorgersi che le gambe del tavolo si erano sganciate. Fu un momento e la tavola in legno massello gli cadde sui gioielli di famiglia portandogli via qualsiasi sorta di respiro.
-Gojyo… tutto be…?- ma il più piccolo trovò idiota una domanda del genere quando vide l’amico cadere all’indietro e tutti i piatti colmi di stufato versarglisi addosso.
-Ch…Chi ha montato la tavola?- chiese il mal capitato con una flebile voce
-Io…- rispose la saru
-Hai seguito le istruzioni?- la mano di Gojyo tastava l’aria sperando che un amico corresse in suo aiuto
-Beh, no… Sanzo ci ha fatto degli aeroplanini di carta e li ha lanciati fuori dalla finestra
Il biondo si schiarì la voce, mentre Gojyo riuscì finalmente ad aprire gli occhi: -Non è questo il punto. L’avevo detto io di non comprare i mobili all’Ikea.- detto ciò, si alzò poggiò il bicchiere di vino sul tavolo che andò dritto dritto a schiantarsi sulla faccia di Gojyo e se ne andò.
-Ecco il pepe per G…- ma Hakkai si fermò sulla soglia vedendo il tavolo inclinato, Gojyo per terra che imprecava, Goku che lo fissava inespressivo e cibo ovunque.
-Hak…- mugulava il rosso a terra, ma il moretto corrugò la fronte: -Se non avevate voglia di mangiare lo stufato, bastava dirlo!-

-Senti, principessa sul pisello, perché non mi hai dato una mano a ripulire?-
Sanzo se ne stava accanto alla saru a guardare la partita.
-Mi stai ascoltando?!-
-Ssshhh!- lo azzittì infastidito
-Anche io voglio guardare la tv, però se mi avessi dato una mano avremmo finito prima!-
-Guarda, Miss Panten Pro-V, che se è successo quel macello è stato solo per colpa tua!- scattò in piedi il biondo
-Colpa mia?! Colpa tua e delle tue istruzioni!-
-Sanzo… posso bere un po’ di birra?-  chiese Goku che si trovava esattamente in mezzo ai due
-Se tu sei rozzo e tratti tutto con rozzezza, non è colpa mia!-
-Se soffri del complesso di Peter Pan e ti metti a giocare con qualsiasi cosa trovi, non è colpa mia!-
-Sanzo…- Goku si alzò in piedi per catturare l’attenzione del suo tutore -… posso bere un po’ di birra?- e il litigio si calmò
-Gli Eagle effettuano un bellissimo touchdown!- gli occhi dei due vennero attratti dalla tv come una calamita. Per pochi secondi tutto tacque mentre la saru si guardava in torno cercando delle risposte.
-Goku! Levati da lì… presto!- urlò Hakkai che stava correndo verso di lui. Ma ormai era troppo tardi. Gojyo e Sanzo si guardarono, spalancarono gli occhi e le braccia, inarcarono la schiena e saltarono uno contro l’altro esultando ed esclamando sconcerie. Goku prima che potesse comprendere le parole di Hakkai si trovò travolto dalla collisione perdendo completamente i sensi.

-Goku?-
-Umh…?- la saru riusciva a malapena a vedere il volto di Hakkai
-Goku, mi vedi? Quante dita sono queste?-
-Hakkai, che domande fai? Tanto non sa contare!- intervenne il rosso
-Cos’è successo?- mugugnò il più piccolo portandosi una mano alla testa
-Prima regola del football: non stare mai in mezzo a due tifosi quando la loro squadra fa touchdown, ricordalo.-
-Ci proverò…- Goku tentò di alzarsi e barcollando si diresse verso la sua camera. –Ecco, adesso tutti a letto e che non voli una mosca! Domani dovrete mettere a posto tutti questi scatoloni!-
-Scusa, Barbie dai capelli corti, e tu non fai niente?-
-Idiota, io domani mattina vado a lavoro, a differenza di qualcuno…-
-Buonanotte, Gojyo. Buonanotte, Sanzo.-
-Buonanotte.- risposero all’unisono.

Gojyo camminava sotto il sole cocente e la sabbia sotto i piedi gli ustionava la pelle. I suoi vestiti erano impregnati di sudore e diventavano sempre più pesanti. Le labbra si screpolavano in piccoli tagli sanguigni, la bocca si era impastata e ogni passo diventava sempre più difficile e cadde a terra. Lanciò l’ultimo sguardo all’orizzonte quando vide un’oasi davanti a lui che bagnava i corpi di alcune belle ragazze. Il paradiso, pensò. Non si dette per vinto: si trascinò fino alla riva e bevette avidamente. –Devi essere molto assetato.- disse la ragazza riparata sotto la palma. Il rosso alzò la testa, la guardò e rimase estasiato dalla sua bellezza. In fondo non era altro che un uomo e dunque non poté altro che allargare le braccia e raggiungerla con un balzo. Era ad un soffio dalle sue labbra quando sentì un dolore pungente alla fronte.
-Ahia, cazzo!- si massaggiò la parte dolorante. –Stupido comodino! Stupido letto! Stupido sogno! È meglio metterci del ghiaccio prima che nasca un bernoccolo sulla mia bellissima faccia.- detto ciò camminò gattoni fino alla porta premendo delicatamente sulla maniglia. Non doveva fare il minimo rumore altrimenti il biondino sempre in fase pre-mestruale si sarebbe infuriato. In punta di piedi attraversò il corridoio illuminato dalla finestra che Goku lasciò aperta. Ogni scricchiolio sembrava l’esplosione di una bomba atomica. Giunse al salotto, che parve un campo minato da tutte le loro cianfrusaglie e per di più non si vede un cacchio! Gojyo si improvvisò acrobata, quando pestò qualcosa di peloso che iniziò ad emettere un’assordante risata. –Di chi diamine è questo pupazzo? Basta! Stai zitto!- sussurrava tastando il pupazzo nervosamente, ma esso non la smetteva. –Stupida bambola! Stupida!- ripeteva sbattendola contro il parquet, decapitandola. –Pfiuuu, ho temuto di essere spacciato!- si rialzò lentamente per non perdere l’equilibrio e trovò quella di strusciare i piedi, anziché fare piccoli passi, un’idea brillante e di sicuro più silenziosa. –Eheh, Gojyo…sei un genio!- sghignazzava tra sé e sé. Strusciare i piedi era persino divertente! Si sentiva un bambino che trasgrediva le regola della mamma. Ma la sua felicità infantile si placò quando sentì una fitta provenire dal mignolo del piede destro che aveva appena tamponato lo scatolone pieno di libri di Hakkai. Gojyo, trattenne il respiro per non urlare ma gli pareva che il dolore così aumentasse.
-AHHHHH!-
-Chi c’è?!- Hakkai si svegliò
-I ladri!- Goku si svegliò
-Prendo il fucile!- e ahimé anche Sanzo
I primi due si piombarono sulla soglia del salotto cercando di agire nel modo più prudente possibile. –Spostatevi!- esclamò Sanzo puntando il fucile. Si sentì un colpo e poi un boato.
-Ho preso qualcosa! Ho preso qualcosa!- esclamò entusiasta. Hakkai allungò il braccio e accese la luce.
Sanzo: -Ah, è solo Gojyo steso a terra. Torno a dormire.-
-Hakkai, secondo te è morto?-
-No, secondo me è solo svenuto dalla paura. Aiutami a portarlo in camera sua, Goku.-

-Che diamine hai combinato ieri notte?! Prima di sparare accendi la luce!-
-è quello che potrei dire a te.- rispose leggendo il giornale con la tazza di caffè sulle labbra. –Comunque…- riprese -… quel bernoccolo ti dona!-
-Ascoltami bene…!-
-Ehhh…- sospirò Hakkai, poi rivolse a Goku: -… se il buongiorno si vede dal mattino…-
-Riusciremo a sopravvivere?- chiese la saru con la bocca sporca di cioccolato
-Alla giornata?-
-No. Alla convivenza.-
-E chi lo sa?-

  
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