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Autore: fedetojen    18/07/2015    0 recensioni
Cosa succede quando una persona cambia? può essere che cambi in soli tre anni e diventi una persona completamente diversa? questa sarà l'avventura di una giovane 19enne di nome Ashlee.
Questa ff è iniziata grazie alla canzone ascoltata per caso del mio amato itunes spero vi piaccia :D
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo due
 
Uscimmo dalla porta anteriore, per non destare sospetti.
Appena fuori, vidi una Fisker karma bianca.
Mi fermo, davanti al muso della macchina di lusso.

“Certo, Nick. Non ci noteranno proprio!” dico alzando il tono della voce.

Mi metto le mani sui fianchi e lo guardo.
Lui si ferma con la mano sulla portiera aperta.

Mi guarda e si morde un labbro.
Si abbassa gli occhiali da sole e mi guarda.

“Che vuoi fare? Vieni o no?” mi dice mentre mi fissa con quel suo sguardo troppo accentuato.

Mi aggiusto la borsetta sulla spalla e m’incammino.
Lo sorpasso e mi dirigo verso la mia fedele volvo, parcheggiata giusto dietro l’angolo.
Sento che chiude la portella della macchina.

“Che fai, te ne vai?” mi dice.

Mi fermo davanti alla portella della mia volvo, mi giro e lo guardo.
Si era appoggiato con il fianco e le braccia incrociate alla macchina, il nero dei suoi vestiti contrastava il bianco della macchina.

Era bellissimo in quel preciso istante. Se avessi posseduto una macchina fotografica, gli avrei scattato una foto.

“Non vorrei apparire su qualche rivista con la scritta:’ E’ la nuova fiamma di Nick?’ ” gli dico con aria arrogante, quasi acida.

Mi guarda e mi sorride. Si stacca dalla macchina e con il telecomando la chiude.
Si dirige verso di me con le mani in tasca e si affianca alla portella del passeggero.

Metto la chiave ed entro in macchina.
Mi siedo e appena entra anche Nick, una ventata di profumo riempie la macchina.

Quella colonia era troppo buona, feci un gran respiro, mentre mettevo la chiave nel quadro e accendevo il motore.
Rimango qualche secondo con le mani sul volante e attendo qualcosa, una frase, un gesto.

“Dove si va?” mi chiede allegro Nick. Lo guardo e lo vedo sorridente, sembra proprio un bambino.

“Tu mi avevi invitato a fare un giro. La macchina è mia, guido io. Basta che mi dici dove vuoi andare.” Gli dico mentre metto la prima.

“Vediamo” dice mettendosi la mano sul mento, proprio come il pensatore.

“Andiamo in spiaggia!” mi dice mentre si mette la cintura e si appoggia allo schienale del sedile, e sposta il suo sguardo fuori dal finestrino.

“E va bene. Spiaggia sia!” Dico mentre avvio la macchina.

“Dimmi Ashlee” mi dice mentre interrompe quel silenzio che mi stava piacendo tanto.

“Quanti anni hai?” mi chiede guardandomi. Lo guardo di sfuggita e rimetto lo sguardo sulla strada.

“E’ una domanda a trabocchetto?” gli chiedo ironica. Lui scoppia in una piccola risata.

“Se non me lo vuoi dire, fa niente” mi dice mentre gioca con il cruscotto, facendo dei piccoli rumori sbattendo contro le punte delle dita.

“Siamo arrivati….finalmente” dico mentre parcheggio.

“Come?” mi dice guardandomi.

Ops, ho detto ‘finalmente’ ad alta voce? In quella macchina mi sentivo sopprimere, avevo bisogno di aria.
Così di fretta spengo il motore ed esco dalla macchina.

Respiro a fondo, sentendo l’odore del mare che mi riempie i polmoni, e il leggero vento che mi muove i capelli.
Apro gli occhi e vedo di fronte a me Nick che mi fissa e sorride.

Ma cosa mi sorridi? Sembro per caso divertente?

Chiudo la macchina con le chiavi e mi avvio verso le scale per scendere in spiaggia.
Vidi alcune ragazze che si fermarono a guardare qualcosa.

Così mi girai e vidi Nick che si era levato gli occhiali da sole.
Bene, mancava solo un paparazzo e io me ne sarei dovuta andare via.

Le ragazze allora si avvicinarono a lui, chiedendo qualcosa come un autografo o una foto.
Lui sorridente fece l’autografo e anche la foto. Io iniziai a scendere le scale, cercando di schiarirmi le idee e risparmiandomi quella scena.

Mi levo le scarpe e infilo i piedi nella sabbia fresca.
Siamo a novembre, di certo la sabbia non può essere calda.

Gioco con la sabbia, e muovo le dita dei piedi, mentre mi diverto ad alzare la sabbia con i piedi.

“Ti diverti con poco, vedo” mi dice una voce alle mie spalle.

Non rispondo, perché riconosco Nick.
Lo guardo e basta, si era messo gli occhiali nella piccola tasta della camicia e anche lui si era levato le scarpe tenendole nella mano sinistra, e l’altra mano nella tasca del pantalone.

Il suo sguardo è diverso, cercava di conoscermi, per quel poco che gli permettevo.
Iniziamo a camminare e lui è alla mia sinistra.

Siamo sul bagno-asciuga, e la sensazione delle piccole onde che s’infrangono sui miei piedi, mi solleva il morale.

“Allora…cosa ti ha fatto cambiare così tanto?” gli dico mentre camminiamo.

“Diciamo che un po’ sono cambiato per scelta mia, e un po’ per le circostanze.” mi dice in tono tranquillo mentre si alza le maniche della giacca fino ai gomiti.

Lo guardo mentre fa ciò, e mi accorgo che al suo braccio destro ha qualcosa scritto.

“E’ un tatuaggio quello?” dico indicando il braccio.

Guarda dove indico e sorride.
Il suo sorriso potrebbe uccidermi più di un coltello nel cuore.
Quella poca barba che ricopre il suo viso gli sta da dio!

“Si” mi dice mentre guarda avanti.

“Finirai come tutti gli altri? Pieno zeppo di tatuaggi solo perché va di moda?” gli chiedo con tono fermo.

Di colpo si ferma, facendomi restare qualche passo più avanti di lui.
Mi giro e lo guardo.

“Non ti piacciono i tatuaggi per caso?” mi chiede quasi deluso.

“Non ho detto questo…e poi non puoi rispondermi con un’altra domanda” gli dico incrociando le braccia.

“Va bene, miss perfettina” mi dice abbozzando un sorriso sul suo volto perfetto.

“Come?” gli dico mentre mi passa di fianco. Continuo a camminargli affianco.

“Non mi piace quel nomignolo” gli dico seria, cercando di farglielo capire.

“La scritta è: Mercy, misericordia ” mi dice cambiando discorso.

“Lo so cosa vuol dire” dico guardando verso il mare. Il sole sta per tramontare. Mi fermo e lo guardo.

“Che spettacolo mozzafiato” dico a voce bassa.

“Eccome. Però c’è di meglio” mi dice.

Lo guardo: ha il viso rivolto verso il mare, il sole gli colora ancora di più gli occhi di marroni, facendoli quasi brillare.
Si avvicina di qualche passo e la sua mano, la poggia delicatamente sul mio volto.

Cosa stai facendo Nick Jonas? Cosa sto facendo io?
Non riesco a staccare il mio sguardo dalle sue labbra perfette, e mi accorgo che si avvicina sempre di più al mio volto e il suo respiro sbatte contro il mio volto.

Di scatto volto la testa a destra.
Stacca la mano dal mio volto e si allontana.
Lo guardo e vedo che fissa il tramonto.
Mi giro e inizio a camminare.

“Dove vai?” mi dice quasi urlando.

“Ti riaccompagno” gli dico mentre cerco di riprendere il battito normale.

Perché ha fatto un gesto del genere? Non ci vuole un genio per capire che volesse baciarmi.

Mentre salgo le scale, sbatto forte i piedi a terra, cercando di levare la sabbia, ma la maggior parte rimane sui piedi, così mi siedo sul muretto alla fine delle scale, di fronte alla mia volto.

Nick si siede vicino a me, e fa lo stesso.
Mi sposto di poco, perché era troppo vicino a me, e la cosa non mi piaceva.

Non mi dava fastidio, ma non lo so, la testa mi diceva così.
Mi rimetto le scarpe e apro la macchina.
Entriamo e il tragitto, è più tranquillo del solito.

Allora metto la radio. Indovinate che canzone capita? Jealous di Nick.
Sgrano gli occhi appena riconosco la sua voce, vedo con la coda degli occhi che anche lui appena la sente, gira la testa verso la radio.

Lo sento canticchiare la sua canzone, e sorrido.
Non avevo sentito tutte le canzoni del suo album, ma quella era davvero carina.

Cercavo di fare attenzione alle parole, anche se non ero molto brava in inglese.
Mentre cammino per poco non prendo una macchina e freno di colpo.

“Ma che fai!!” mi dice arrabbiato Nick.

“Scusa, ero sovrappensiero” gli dico mentre lo guardo scioccata dalla frenata di colpo.

“Stai bene?” mi chiede preoccupato.

“Si…tu?” gli chiedo mentre vedo che il suo volto si rasserena.

“Si…non ti preoccupare. Andiamo” mi dice.

Dopo nemmeno cinque minuti, arrivo al locale del live.
Mi fermo e aspetto che scenda dalla macchina.

“Perché ti sei scansata?” mi chiede Nick guardandomi.

Non potevi scendere e basta? No, dovevi per forza farmi quella domanda.

“Secondo te?” gli dico spegnendo il motore. Il mio cuore inizia a correre, e mi perdo di nuovo nel suo bellissimo volto.

“Se te lo sto chiedendo, è perché non lo so e voglio saperlo” mi dice incrociando le braccia.

Sprofondo nel sedile e con il volto mi giro verso di lui.

“Sarebbe il sogno di ogni ragazza, essere baciata da Nick Jonas. Ma qualcosa mi ha fermato. Forse la mia testa o qualcos’altro” si passa una mano sui capelli facendola andare per qualche volta avanti e indietro.

Che mani grandi che ha, me ne sono accorta solo ora.

“Quindi se riprovassi a baciarti faresti la stessa cosa?” mi chiede sorridendomi.

“Molto probabilmente ti darei uno schiaffo” gli dico ricambiando il sorriso.

“Ok, ho capito. Non sei così semplice come sembri. Me ne vado.” Mi dice andandosene.


ANGOLO-SCRITTRICE:E dopo anni e anni aggiorno questa storia :D spero vi piaccia e aspetto vostre recensioni per sapere cosa ne pensate! Alla prossima!!

Macchina di Nick

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Nick
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