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Autore: CupOfEternitea    19/07/2015    0 recensioni
"Se ascolterai questa registrazione non mi conoscerai ancora, perché io sarò morta e tu, mentre parlo, non sei ancora nato".
Registrazione vocale di Sarah Connor per Kyle Reese.
Ambientata nel 1991, tra il primo e il secondo film. Tiene conto della linea temporale dei primi film.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Messico, 6/5/1991

Se ascolterai questa registrazione non mi conoscerai ancora, perché io sarò morta e tu, mentre parlo, non sei ancora nato. È difficile registrare queste parole, pensando che un giorno potresti ascoltarle. Non so neanche quello che dovrei dirti. Che vorrei. Io… sai… Stavo per esordire con “caro Kyle”, ma dubito che nel futuro che mi hai descritto ci sia spazio per simili formalità ed è strano rivolgermi in questo modo a qualcuno che non è lo stesso uomo che ho conosciuto… che conoscerò. Eppure lo sei, vero? Devi esserlo, se quello che mi hai raccontato è vero.
Roba da far venire il mal di testa, questa storia dei viaggi temporali…
Avrai sentito parlare di me. La leggenda, mi hai chiamata. Se tutto andrà come previsto, se l’avvento di Skynet non sarà fermato, un giorno potrai vedere con i tuoi occhi che la leggenda di cui tanto parleranno è solo una donna spaventata, una madre che è sopravvissuta per poter proteggere suo figlio. Una donna disposta a tutto per mettere fine all’incubo di cui mi hai parlato… di cui mi parlerai.
John cresce forte. È un giovanotto sveglio e impara in fretta, ma ogni volta che lo guardo non riesco a vedere il bambino: vedo l’adulto che diventerà, la speranza dell’umanità. Ti parlerà degli uomini con cui sta crescendo, forse. Stiamo imparando molto. Ci stiamo preparando. Nessuno di loro ha idea di ciò che ci aspetta.
Quella notte ti ho chiesto come fossero le donne nella tua epoca. Buone combattenti, hai risposto. Vorrei che mi vedessi ora. Vorrei essere stata forte quando avrei dovuto, quando mi hai trovata. Forse non sarebbe finita così. Forse non saresti morto, se io non fossi stata un peso, invece di un aiuto.
Ma è proprio per questo che verrai da me, giusto? Perché non ero pronta. Quindi inutile lamentarsi di qualcosa che non potrebbe mai accadere.
Forse non potrò evitarlo e la storia si ripeterà; ma c’è qualcosa che devo dirti e che non avrò mai occasione di dirti, se non in questo modo. Solo ora. So che John ascolterà questa registrazione, se deciderò di non cancellarla. Sarà abbastanza grande da capire quello che probabilmente non riuscirò mai a spiegargli. Voglio che sappia che, anche se è stato per una sola notte, anche se quella notte ci siamo aggrappati l’una all’altro, non è stato per disperazione. Non è stato bisogno di calore umano o un modo per ripagarti per quello che stavi facendo per me. Per avermi salvato la vita. Voglio che John sappia che non è nato dalla paura… Che ti ho amato davvero.
Ti penso spesso. A volte piango quando mi accorgo che il tuo ricordo inizia a sbiadire e mi ritrovo a pensare a cose stupide, come che avrei dovuto farti una foto da tenere nel portafogli, da mostrare a John quando mi fa domande su di te. A volte piango perché mi addormento sperando di sognarti e mi risveglio dopo aver avuto incubi sul tuo mondo. Ogni giorno diventi più pallido e ogni giorno il Giorno del Giudizio si fa più vicino e diventa tutto quello a cui riesco a pensare.
Ma mi piace ricordarti. A volte dimentico il colore dei tuoi occhi e mi dispiace che John abbia ereditato i miei. Ricordo il tuo sguardo, però, così risoluto: lo sguardo di un soldato. Non ti ho mai detto come potevano essere tristi, i tuoi occhi. Più li guardavo e più volevo stringerti. Volevo che non ti sentissi più solo. Ti ho visto piangere per la bellezza del mondo che ti circondava e che non avevi mai potuto conoscere. Non avevo mai incontrato un uomo simile, così forte e così dolce allo stesso tempo. Desideravo solo che il mio mondo potesse diventare anche il tuo. Pensavo che ce l’avremmo fatta e che saremmo rimasti insieme. Tu mi avresti insegnato tutto quello che avevo bisogno di conoscere per istruire John e io ti avrei fatto conoscere tutte quelle cose che nel tuo mondo non esistono più. Cose stupide, forse, come farti  assaggiare un hot dog.
Come potevo amare un altro uomo dopo te, Kyle? Ne ho avuti altri, ma mai come te. Non posso amare nessuno come ho amato te.
È questo che ti direi, se potessi, ma come potrei? Con che coraggio parlarti d’amore sapendo che non avrai… che non avremo più di quella notte? Come posso chiederti di affrontare un simile viaggio con la consapevolezza che non sopravvivrai? So che lo faresti. Devi. Ma mi chiedo se non sia meglio che tu non sappia mai; che, raggiungendomi, tu possa sperare in qualche anno di pace, prima della guerra.
Sarà John a decidere per me. Per te. Forse per tutti. Cosa succederebbe se tu scegliessi di non venire nel passato? John esisterebbe comunque? Abbiamo creato un John differente, quella notte? Posso essere così egoista da mettere a rischio l’unica speranza dell’umanità per non perderti?
Vorrei sapere…
No! Non voglio pensarci! Potrei impazzire.
O forse era proprio quello, il nostro destino. Mi hai detto che mi amavi, che mi hai sempre amata, ancora prima di conoscermi. Forse era così che doveva andare, sin dall’inizio.
Se dovessimo riuscire ad evitare il Giorno del Giudizio, se impedissimo la creazione di Skynet, forse un giorno ci incontreremo. Io potrei essere una donna anziana e tu solo un bambino, e allora ti guarderei da lontano e ti augurerei di essere felice e di non doverti più meravigliare per la bellezza di un fiore o del sole nel cielo.
Se non dovessimo farcela, però, so che sarai forte. Sarà dura. Sarà orribile e doloroso; ma mi consolerà l’idea che per noi due ci sarà sempre un futuro, anche se risiederà nel passato… Un amore come il nostro sfida ogni tempo e ogni logica.
Devi essere coraggioso, e resistere. Devi farlo per me e per John. Sono felice, se penso che un giorno potrà conoscere suo padre e che potrà starti accanto come io non sono stata capace di fare. E anche che tu ci sarai per lui quando io non ci sarò più e ti prenderai cura di lui.
Se ascolterai questa registrazione, questo mondo non esisterà più. Ma il destino non è ancora scritto. Sarai tu a dirmelo.
Quindi, in piedi, soldato!
  
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