Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: pillina28    19/07/2015    9 recensioni
- Sei mia Kagome e lo sarai per tutta la vita - mi dice roco all'orecchio, facendo scendere mille brividi lungo il mio corpo.
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Per Kagome, sposare InuYasha No Taisho è stata la realizzazione di un sogno.
Lui è tutto ciò che una donna può desiderare: è bello, sexy e disgustosamente ricco e, tra le mille donne di classe che avrebbe potuto avere al suo fianco, aveva scelto proprio lei.
Per sei mesi, il loro è stato un matrimonio da favola… finché un giorno, lei non viene a conoscenza di un segreto, che avrebbe distrutto il suo matrimonio.. e l’uomo che ama più della sua vita.
Decisa a far in modo che lui non scopra mai la verità, fugge lontano, lasciandosi alle spalle la sua vita da favola, ormai andata in pezzi.
Ma suo marito non è del suo stesso parere: lui è determinato a non perdere la donna della sua vita, a qualunque costo.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao. Prima che leggiate questo ultimo capitolo, volevo ringraziare di cuore tutte le meravigliose persone che hanno letto questa storia: mai mi sarei aspettata cosi tanto appoggio, grazie davvero *.*
Di storie come questa, di gente che soffre, che è costretta a perdere i propri cari, che siano amici, mogli, mariti, figli, genitori.. ce ne sono tantissimi.
La storia era uno spunto a riflettere su quanto a volte si è davvero fortunati e quanto poco ce ne accorgiamo. E' un invito ad amare con tutto il cuore e a vivere ogni minuto prezioso al meglio.
Quasi mai storie cosi hanno un bel finale, ma io sono una sognatrice e ho deciso di regalare un finale utopico alla storia,diverso da quello che spesso accade della realtà, perchè quello che volevo trasmettere, penso di averlo comunque trasmesso.
Sperando di non deludervi, vi auguro buona lettura ^^






EPILOGO 4 settimane dopo
 
Invece di tornare a casa, come mi ero aspettata, Inuyasha aveva deciso di farmi una sorpresa e cosi, aveva organizzato per una specie di seconda luna di miele: noi due soli, nella sua casa a Corfù, lontani dal mondo e da tutti i problemi.
Erano state tre settimane fantastiche in cui ci siamo goduti la pace, la tranquillità, il sole, il bellissimo mare e.. il nostro amore.
Entrambi, di comune accordo, abbiamo deciso di non parlare della malattia e dei mesi in cui siamo stati lontani, ma di goderci il più possibile questi giorni insieme, visto che prima o poi, saremmo dovuti tornare alla realtà e Inuyasha sarebbe dovuto tornare a lavoro, da cui mancava ormai da molto tempo.
È stato difficile non pensare alla mia condizione, soprattutto negli ultimi giorni sull’isola, quando ho cominciato ad avvertire qualche strano malessere: niente di grave, solo delle piccole vertigini, sonnolenza e inappetenza.
Ho cercato di però di nascondere le mie preoccupazioni ad Inuyasha: a volte, l’ho trovato intento ad osservarmi in modo strano, con sguardo triste ed assorto e ho capito che, anche se non lo da a vedere, anche se cerca di farmi ridere e divertire, sta soffrendo immensamente per questa situazione.
Povero amore mio..
La sofferenza più grande non è per me stessa, ma per lui.
Odio l’idea di farlo stare male, odio l’idea di lasciarlo da solo.. odio il pensiero di quanto soffrirà quando io non ci sarò più.
E ora questi strani malesseri che fino a pochi giorni fa non avevo mai avuto..
Che siano i primi sintomi della malattia? Che stia già agendo?
In verità pensavo, o almeno pregavo, di avere più tempo, prima di cominciare a stare male.. ma forse sbagliavo.
Più volte sono stata tentata di parlarne con Inuyasha: mio marito vuole che io gli dica tutto e, dopo quello che è successo e il modo in cui me ne sono andata, posso capirlo.
Tuttavia, l’idea di rovinare i nostri ultimi giorni di vacanza, parlandogli dei miei sospetti, mi sembrava davvero inutile.
E cosi pensavo di parlargliene appena tornati. Alla fine però non ci sono riuscita.
 
Siamo tornati a casa da tre giorni e, proprio questa mattina, Inuyasha è stato costretto a ripartire, per un viaggio di lavoro che non ha assolutamente potuto rimandare.
Sembrava indeciso, se partire o meno lasciandomi da sola ma, nonostante le mie paure, l’ho spronato ad andare tranquillamente, senza preoccuparsi per me.
Ora sono seduta nel giardino della grande villa avvolta dalle ombre della sera; i rumori della città che non riescono a violare la barriera di protezione degli alberi ad alto fusto e dei cespugli rigogliosi che circondano il grande parco della casa.
Osservo con pigro interesse un piccolo insetto affaccendarsi fra i fiori.
E’ strana la sensazione che si è impadronita di me da quando ho infine condiviso il mio dolore con Inuyasha.
Non sono felice, la consapevolezza di ciò che il futuro ha in serbo per me, me lo impedisce, ma è come se l'accettazione dell'inevitabile abbia cancellato tutto l'orrore e la pena, esaltando in qualche modo la gioia di vivere.
Non posso prevedere cosa accadrà negli anni a venire, ma di una cosa sono certa, perché Inuyasha me l’ha ripetuta cento volte: avremmo affrontato tutto insieme, e per il momento ciò deve bastarmi.
Guardo l'orologio d'oro che porto al polso, un altro dolce regalo di mio marito.
Sono le nove.
Dovrei rientrare e mangiare qualcosa, ma il pensiero del cibo mi infastidisce e decido di rimandare ancora un po’.
Gli uccelli notturni che abitano il grande parco hanno dato inizio al loro concerto.
Inuyasha non tornerà prima dell'indomani sera, ma io ne sento la mancanza, per quanto sia partito solo da poche ore.
Chiudo gli occhi e mi appoggio allo schienale della sdraio.
Inuyasha mi ama, tanto.. più di quanto avrei supposto possibile.
Non ho più dubbi al riguardo, ma quanto desidero non dover essere costretta a lasciarlo solo così presto!
Forse più presto di quanto immagino..
I pochi anni di salute che ancora mi sono stati concessi mi sembrano un tempo dolorosamente breve.
Questa consapevolezza mi strazia l'anima perché se tutto fosse accaduto all'improvviso, magari per un incidente, allora sarebbe stato diverso...
<< Ciao, bella addormentata >>.
Una voce tanto amata e due labbra che mi baciano dolcemente la fronte, mi sottraggono repentinamente dal dormiveglia in cui sono caduta.
Apro gli occhi e mi ritrovo a fissare quelli ambrati e pieni di amore di Inuyasha.
Lui mi solleva fra le braccia e, stringendomi al petto, comincia a girare su se stesso, continuando a pronunciare il mio nome, con il tono della voce felice ed eccitato.
<< Inuyasha basta, mettimi giù! >> ribatto ridendo.
Lui seda le mie proteste con un altro bacio prima di obbedire.
<< Dovevi tornare domani >> commento, guardandolo con fare ansioso.
C'è una strana espressione sul suo viso, come se qualcosa dentro di lui stesse per esplodere.
<< Devo dirti una cosa >>
La voce gli trema appena, ma il panico che mi ha aggredito svanìsce immediatamente.
A giudicare dalla gioia che illumina il suo sguardo non può trattarsi di brutte notizie!
<< Siediti >> riprende lui << e resta seduta mentre parlo. Non interrompermi prima che io abbia finito, d'accordo? >>.
Annuisco  appena curiosissima e mi siedo sul prato.
Lui mi imita subito, incurante del costoso abito di sartoria che indossa.
<< Sono stato da tua sorella >>  annuncia Inuyasha tranquillamente.
<< No! >> esclamo angosciata; << Avevi promesso che non lo avresti fatto... non ancora, non prima che io fossi pronta! >>.
<< Non era necessario che tu fossi pronta >> precisa lui; << Non avevo nessuna intenzione di parlartene. Volevo solo scoprire qualche dettaglio in più sulle diagnosi e le cure, prima di intraprendere ricerche più approfondite >> aggiunge, poi fa un pausa e respira a fondo.
Allora mi prende il viso fra le mani e mi guarda dritto negli occhi.
<< Ascoltami bene, amore mio. Tu non sei malata. Sei sana come un pesce, davvero e non ti succederà nulla! >>
<< Cosa? >> mormoro flebile, certa di non aver capito << Cosa hai detto? >>.
<< Non sei malata. Ho controllato amore, ho verificato tutto, ne sono sicuro. Perdonami, io non intendevo darti la notizia così, volevo arrivarci gradualmente per evitarti uno shock. >>
La testa mi gira, le orecchie mi ronzano e tutto sembra sfocato.
Con il corpo scosso da tremiti, appoggio la fronte sulla spalla del marito, incapace di parlare e persino di sperare.
<< Ora ti racconto tutto dal principio >> riprende lui.
Mi stringe fra le braccia con forza: << Ieri ho contattato il marito di Kikyo e  questa mattina ho preso un aereo per andare da lei. Sapevo che tua sorella non avrebbe voluto ricevermi e, francamente, dopo quello che mi hai detto di lei, ero certo che non avrei ottenuto nulla anche in caso contrario. Così ho incontrato lui per pranzo, in un ristorante non lontano da casa sua. È una brava persona, sai? >> domanda e io annuisco.
Naraku sembra un bravo uomo e mi dispiace per quello che deve patire a causa della malattia di Kikyo.
<< Quanto conta per te il fatto che Kikyo sia tua sorella? >> mi domanda all’improvviso.
<< Cosa? >> Sorpresa, alzo il viso per guardarlo: << Non saprei >> ammetto scuotendo il capo; << Sono successe troppe cose, e ormai non credo che il rapporto fra di noi possa essere più ricucito, davvero non... >>
<< Ebbene, voi due non siete consanguinee >> afferma di botto Inuyasha << Questo forse ti farà male, ma l'uomo e la donna che tu consideravi come i tuoi genitori non sono tuo padre e tua madre >>.
<< Non capisco >> mormoro sotto shock.
<< Ti spiego: sembra che i suoi genitori abbiano sottoposto Kikyo a dei controlli medici quando aveva sette anni, periodo nel quale la malattia cominciò a manifestarsi nella madre. L'infausta diagnosi fu confermata e quindi, anche desiderando avere altri figli, si rassegnarono a riversare tutto
il loro amore su di lei, viziandola in modo incredibile. Quando la bimba compì nove anni, un'amica di famiglia restò incinta in seguito a un'avventura senza seguito. Il marito era all'estero per lavoro e lei rifiutò di abortire, ma non poteva neanche tenere il bambino. Così, d'accordo con i tuoi genitori, architettarono un piano >>.
<< Sono figlia di quella donna? >> dico incredula, cominciando a capire.
Inuyasha annuisce: << Esatto. I genitori di Kikyo partirono insieme alla donna per un lungo viaggio. Nessuno sapeva che la loro amica fosse incinta, e dunque nessuno, ebbe motivo di dubitare quando la madre di Kikyo dichiarò al loro ritorno che tu eri sua figlia. In questo modo ne uscirono tutti felici: la donna perché aveva salvato il suo matrimonio, e i genitori di Kikyo perché avevano avuto il bambino che tanto sognavano. Solo tua sorella ne risentì >> precisa lui allora, mentre io non so che dire:  << Sembra infatti che tu fossi bellissima già dalla nascita, eri tutto ciò che la madre di tua sorella aveva desiderato in una figlia. Lei così venne trascurata, abbandonata nella consapevolezza della malattia tremenda che l'avrebbe distrutta, mentre i suoi genitori dedicavano attenzioni e cure solo a te >>.
<< Dio mio, ma è una cosa terribile! >> sospiro allora, pensando a quanta crudeltà deve aver subito.
<< Sì, un caso di vera violenza psicologica >> conferma mio marito;  << Naraku, suo marito, è consapevole che la malattia e le violenze emotive subite dalla moglie hanno minato il suo stato mentale, ciò nonostante non poteva accettare che lei ti avesse dato informazioni false e atroci. Non l'abbandonerà mai, ma ha voluto in qualche modo rimediare al danno raccontandomi tutto. E ora, vuoi vedere una foto di tua madre? >>
<< Ne hai una? >> replico, il viso di nuovo illuminato; << È ancora viva? >>
<< No, mi dispiace, è morta sei anni fa >>
Prende dalla tasca una vecchia istantanea e me la porge.
<< Sono io >> mormoro, fissando il ritratto della donna sorridente e tremendamente giovane che, con un leggero accenno di pancia, fissa l'obiettivo.
<< Sì, le assomigli molto. E ti rendi conto di cosa significa tutto questo? Il futuro ci appartiene di nuovo, e siamo liberi di fare tutto ciò che vogliamo. Non ci saranno più incubi tanto atroci per noi. Puoi ritornare a essere di nuovo te stessa >>.
<< Ma io non so più chi sono >> affermo alzando lo sguardo verso di lui: << E’ una sensazione così destabilizzante >> aggiungo scossa.
<< Sei mia moglie e sarai la madre dei miei figli >> afferma Inuyasha << Ma più di ogni altra cosa, sei quella che sei diventata durante i tuoi ventidue anni di vita. Hai la tua identità, tesoro mio, il tuo coraggio e la tua forza. Sei la mia bellissima Kagome, e ti amerò per sempre >>.
Copiose lacrime rigarono il mio viso ma non saprei spiegare perché sto piangendo. Forse per i genitori che non sono mai stati davvero i miei; per la sorella che non è mai stata mia sorella, per la donna che è stata felice di liberarsi di me e che non mi ha mai cercata, portandosi il segreto nella tomba…
Poi un pensiero mi attraversa la mente, splendente e gioioso come un raggio di sole: piango  anche di sollievo e di gratitudine.
Inuyasha mi ha restituito la vita, ed è lui la mia famiglia.
In lui ho trovato la mia completezza.
Lo abbraccio per un tempo infinito, mentre piango sfogando tutta la tensione di questi mesi di inferno che ho passato.
Piango perché finalmente posso godermi la vita insieme a mio marito.
Dio ti ringrazio.. non lo merito forse, ma sono contenta di essere stata cosi fortunata.

<< Solo non capisco >> sussurro all’improvviso.
Perché in questi giorni sono stata male? Che sia stato solo un malessere passeggero?
<< Cosa amore mio? >> chiede dolcemente Inuyasha, carezzandomi il viso.
<< Ecco in questi giorni, mi sono sentita un po’ strana. Malessere generale, capogiri, un po’ di stanchezza e, pensavo fossero i primi sintomi della malattia. Avevo paura, ma visto che eravamo in vacanza, non volevo preoccuparti >> dico allora incerta.
Inuyasha mi stupisce, guardandomi sorridente: << Pensi che non me ne sia accorto? Anche se tentavi di nasconderlo, eri molto pallida e si notava che non stavi molto bene >> afferma sorprendendomi.
<< All’inizio anche io ho pensato a qualcosa di brutto ed è per questo che ho anticipato il viaggio per andare da Kikyo. Quando ho saputo la verità, ho capito che fortunatamente non era quella che pensavo. Se per te va bene, vorrei che andassi comunque dal medico per un controllo generale.. >> dice carezzandomi il viso con tenerezza << ma forse mia cara mogliettina, io avrei una spiegazione a tutto ciò >> mi dice e noto che i suoi occhi sono lucidi.
<< Di cosa parli amore? >> chiedo io, con un nodo alla gola.
<< Beh ecco.. credo che quella sera, nel mio cottage, presi dalla passione e poi da quello che mi hai rivelato.. ecco.. >> parla e sembra non trovare le parole giuste e io lo fisso stralunata: è raro che mio marito sia senza parole.
<<  Inuyasha.. tesoro, cosa stai cercando di dirmi? Non capisco >> chiedo stranita.
Lui mi guarda per un attimo, poi si avvicina e sfiora con le labbra il mio orecchio: << Dico, amore, che quella volta, siamo stati un po’.. come dire.. sbadati. Forse potrebbe essere qualcos’altro, qualcosa di meraviglioso >>.
Spalanco gli occhi dopo qualche secondo, realizzando il significato delle sue parole! Istintivamente porto una mano alla pancia e lui, notando il mio gesto sorride commosso.
<< Vuoi dire che potrei.. ? >> dico incredula, mentre un onda di felicità mi invade il corpo.
<< Potresti essere incinta amore.. del nostro bambino! >>.
<< Oddio, il pensiero non mi ha neanche sfiorato! >> dico sotto shock << Eppure, la stanchezza, i capogiri, la mancanza di appetito.. e in più, il ciclo è molto in ritardo! >> dico spalancando ancora di più gli occhi.
<< Dio che incoscienti! Se io fossi stata.. >> comincio tremante, ma lui mi interrompe: << se sei incinta Kagome, è un segno del destino. Tu sei sana, non sei malata! Siamo liberi di essere genitori! E siamo incredibilmente fortunati! >> mi dice stringendomi tra le braccia con forza e io lo stringo a mia volta.
<< Amore è meraviglioso! >> dico piangendo, commossa.
Lui si allontana un poco e mi asciuga le lacrime con i suoi baci.
<< Si amore meraviglioso, sono al settimo cielo! >> dice, con sguardo commosso.
<< E se ci sbagliassimo? >> dico con un nodo alla gola, pensando che forse ci stiamo solo illudendo.
Ma lui mi sorride sereno: << Domani andremo da un medico e vedrai che confermerà i nostri sospetti! E poi, beh.. se per caso non lo sei ancora, sono sicuro che lo sarai presto! Faremo l’amore ogni giorno e ogni notte per tutti gli anni a venire, moglie mia >> dice malizioso, prima di darmi finalmente un bacio ricco di passione.
 << Per me va bene amore >> confermo emozionata, un ampio sorriso a illuminarmi il viso.
<< Saremo felici per sempre.. >> affermo ancora, gettandomi su di lui e baciandolo con tutto l’amore possibile.
Un amore grande, forte, profondo.. un amore vero.
Ci amiamo con le stelle a fare da testimoni e nessuno dei due sa ancora che, di li a otto mesi, sarebbe nata la prima tra gli angioletti, che avrebbero riempito la nostra vita di quell’amore che è destinato a durare per sempre.
 


The End <3

Ebbene è finita! 
Devo dire che mi dispiace, mi sono affezionata alla storia e a voi lettrici. Vi adoro!
Grazie di cuore per tutte le splendide recensioni che ho ricevuto e per quele che arriveranno per questo finale.. Grazie di cuore mi avete incoraggiata tantissimo!
Spero che mi facciate sapere se il finale è stato o meno apprezzato! non è stato facile scegliere un lieto fine, ma va bene cosi.

Ringrazio tutte le persone splendide che hanno letto la storia, siete tantissime *-*
Ringrazio tutti quelli che l'hanno inserita tra PREFERITI SEGUITE e RICORDATE, GRAZIE!!!!
Ringrazio chi mi ha seguito dall'inizio di questo percorso, con tutto il cuore <3

Che dire, non so se riesco oggi, ma comunque nei prossimi giorni, pubblicherò il primo capitolo di una nuova storia.
Un altra storiaancora, arriverà invece da Agosto, quindi non vi libererete di me cosi presto! =)


Grazie ancora a tutte, risponderò a tutte le recensioni!
Se volete contattarmi sono su facebook e ho una pagina, vi lascio il link:
 
https://www.facebook.com/groups/682770181739869/

 Un bacio
   
 
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