Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Shiida the BlackLightning    19/07/2015    0 recensioni
Questa storia partecipa al Contest "The Ancient Tales"
"L'opus alchemicum per ottenere una Pietra Filosofale deve avvenire mediate tre procedimenti:
Nigredo o opera al nero, in cui la materia si dissolve, putrefacendosi.
Albedo o opera al bianco, durante la quale la sostanza si purifica, sublimandosi.
Rubedo o opera al rosso, che rappresenta lo stadio in cui si ricompone, fissandosi."
Genere: Azione, Fantasy, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Alchemist

 

 

 Capitolo Nono:

 

 

Il pugno di Rev la colpì nuovamente sul fianco facendole tossire sangue. Si scansò ancora decisa a non reagire solo per non darla vinta a quei bastardi fanatici. Se ne stavano lì a confabulare, con i volti coperti dal loro cappuccio, probabilmente su chi di loro avesse finalmente ucciso l'altro. Il capo invece li guardava serio, come chi aspetta solo il finale di una battaglia per poi fare razzia dei tesori di guerra: senza nessuna emozione in corpo se non l'impazienza. Kraul invece era più difficile da interpretare. Aveva gli occhi umidi, il viso stanco e pareva ancora domandarsi cosa ci facesse in quel posto. Eppure quella devozione verso la sua promessa lo teneva in piedi, fermo con le mani sul collo del ragazzo davanti a lui. Samuel era proprio li, a pochi metri da lei che l'osservava con il suo solito sorriso pacato. Aveva paura, una paura matta, ma qualcosa dentro di lui lo stava, persino in quel momento, spingendo a farla sentire amata.

Parò un calcio del fratello storcendogli la gamba e incombendogli l'articolazione in più punti. Rev cadde a terra esausto riuscendo a colpirla con un ultimo colpo che le squarciò un fianco. Amelia cadde in ginocchio sopra di lui sentendo in lontananza la voce di Sam gridare il suo nome. I suoi occhi si fecero pesantiquando posò il palmo sinistro sul torace dell'alchimista sotto di lei. I suoi occhi cerulei era quasi sereni seppur immensamente tristi e la sua bocca era tirata in un sorriso dolorante

<< Mi dispiace tanto sorellina >>

La folgore gli lacerò il petto prima che perdesse i sensi. L'odore pungente del loro sangue si mischiò lasciandoli in una pozza di caldo vermiglio.

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 

Era stesa su di un morbido prato fiorito.

Alzò la testa pronta a sentire il dolore dilaniare il suo corpo ma si sentì fresca e leggera. Il giardino in cui si era svegliata era bellissimo: c'erano fiori di mille colori, piante dagli odori pungenti e delicati uccellini che con il loro canto cullavano la natura intorno a lei. Si mise in piedi senza ricordarsi bene cosa stesse facendo prima di allora, incantata solo dal paesaggio. L'erba sotto i suoi piedi nudi era morbida e piacevolmente fredda e la brezza che le solleticava i capelli ramati la fece gioire. Eppure sembrava l'unica ospite di quel paradiso terrestre, solo la natura le faceva compagnia.

Un riflesso di luce poco più avanti catturò il suo sguardo. A terra sull'immenso prato c'era un grande specchio antico: sui bordi della cornice avevano persino fatto dei nidi gli uccellini. Doveva essere li da sempre, ne pulì la superficie con la mano stando attenta a non tagliarsi la dove lo specchio era incrinato.

Si sedette e si specchiò.

Era diversa da come si ricordava: i capelli erano diventati lunghi ed erano adornati con una delicata corona di fiori; il viso era più in carne e non stanco e ossuto come dopo l'ultima battaglia. Il suo corpo era nudo ma non c'erano più ne cicatrici ne simboli alchemici a deturparlo; aveva degli occhi limpidi e brillanti ed era felice. L'immagine dello specchio divenne sfuocata e tornò limpida dopo pochi secondi. Vide se stessa quando era bambina, con i suoi genitori, o meglio, con coloro che l'avevano cresciuta; poi si vide adolescente, il corpo massacrato dalla lotta, spigoloso e il viso trasformato in una mascara di odio e dolore. Vide Kraul che le carezzava i capelli e le raccontava qualche storiella che la faceva rider; vide se stessa combattere per la prima volta con Rev e scoprire quanta paura ci fosse sul volto del ragazzo oltre che sul suo. Vide Sam, il suo Sam, gli occhi spalancati dalla sorpresa mentre lo baciava ed il suo stesso corpo sciogliersi a quel contatto. Ed infine si vide: i capelli corti ed intrisi di sangue, il volto contratto e bruciacchiato, gli occhi scuri e decisi che la minacciavano dall'altra parte dello specchio.

<< Davvero posso scegliere? >> chiese rivolgendo la testa verso il cielo ma fu la se stessa nello specchio a risponderle.

<< E' tua la decisione, lo è sempre stata >>

_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 

Si risvegliò di scatto aggrappandosi alla prima cosa che si trovò vicino. Samuel non si premurò neanche di pulirsi il viso dalle lacrime mentre l'aiutava ad alzarsi.

<< Pensavo fossi morta sul serio! >>

<< Lo pensavo anche io >> scherzò lei prima di guardarsi intorno.

<< Cosa è successo qui? >>

<< Eravate entrambi a terra e tutti gli alchimisti si sono precipitati per vedere chi era sopravvissuto e per recuperare la pietra filosofale ma non c'era niente Amy... Sono impazziti, Kraul ha dato di matto, gli ha urlato contro che era tutta colpa loro, che lo avevano convito a farti del male! Si sono scontrati!! Mi sono salvato per un pelo raggiungendoti qua.. >>

<< E Paracelso? >>

<< E' il primo che se l'è data a gambe! Kraul ha sistemato gli altri e poi si è messo al suo inseguimento >>

<< Tutto qui? >>

<< Come tutto qui?!? >> ripeté il ragazzo disorientato.

Amelia si portò una mano alla bocca cercando di trattenere le risate senza riuscirci. Rise di gioia fino alle lacrime mentre Sam la guardava altrettanto felice e confuso. Lo abbracciò, lo baciò e tornò ridere di gusto. Era libera di essere finalmente ciò che voleva, di amare e di decidere ogni giorno cosa fare o cosa non faredella sua vita. Il mondo aveva un profumo diverso e lei finalmente se ne sentiva parte.

En to Pan.

Tutto era Uno, e Uno era tutto.

Lo era sempre stata.

Era la Pietra Filosofale.

 

 

 

 

 

 

 

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Shiida the BlackLightning