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Autore: extraordinharry    20/07/2015    29 recensioni
La sfiga è la mia compagna di vita. Sono quel tipo di persona che se schiacciasse nell’opzione “hai dimenticato la tua password?” otterrebbe come risposta “cazzi tuoi”. Mai vinto nulla, mai eccelso in qualche disciplina, mai arrivata ai traguardi che mi sono imposta. Tanto che mi sono stancata e ho smesso di sperare nelle cose.
-
Tiro fuori il telefono dalla tasca, proprio nello stesso esatto momento in cui lo sento vibrare. Un nuovo messaggio.
Numero sconosciuto: Ash, c’è una grandissima gnocca davanti a me con un culo che porca troia, ci farei bungee jumping!
Rimango interdetta qualche secondo. Cosa?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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26. The Luke problem






















Accendo il computer ed entro su Google. Cosa posso cercare? E' ben risaputo che Google può trovare tutto, ma devi fare la domanda giusta.
 
Come dimenticare uno stronzo che ti ha presa per
Come dimenticare Calum Hood?
Come dimenticare Calum Augusto Tommaso Robin Hood?
Storia di Robin Hood
Cosa fare se il ragazzo che ami ti ha inculata senza vasell
L'omicidio è legal
C'è qualche caso di omicidio non punito?
Calum Hood è cinese, vero?
I 5sos fanno schifo al cazz
Petizione per abolire l'amore dal mondo
Come si dimentica una persona?


I risultati che trovo sono tutti collegati a stupide riviste per adolescenti più una scientifica che parla dell'Alzheimer. Entro nel primo articolo che trovo.
"Come si può dimenticare una persona che è stata importante per voi?
Questa è la domanda di oggi che vi pongo, mi servirebbe aiuto! Grazie!
"

 
Moretta: Non si può! A meno che tu non soffra di alzimmer o come si scrive xD
DiversamenteIntelligente: Una volta ho accompagnato mia nonna a fare la spesa e quando sono tornata a casa mi sono accorta di averla lasciata lì.
MelodiaSeLoTenga: Puoi sempre farti un'operazione al lobo del tuo cervello addetto alla memoria!
LordVoldy: Perché dimenticare una persona che ti ha fatto star male quando puoi ucciderla con un'avada kedavra? ;)
Brontolo567: Ma che scassapalle che siete. Prima vi fidanzate, fate gli innamorati, vi mollate e pretendete pure di dimenticare tutto! Andate a cagare!
Paolo: Venite nel mio bagno a cagare che ho Glad micro spray :))))))
Tremotino: Cara, facciamo un patto? Prometto di farti dimenticare tutto.
LucyScordarella: A me è bastato un incidente con papà e un'ananas in testa!
Anon: LucyScordarella ma sei la ragazza di 50 Volte il primo bacio? Il film con Adam Sandler?
ItalianBoy: Vieni in Italia e mangia un po' di pizza!
Rocco: Vengo io ;)
DamonSalvatoreIlBono: Posso usare la compulsione se in cambio mi fai dare un morso.
StefySalvatoreCacciatorediBambi: Fratello, smettila!
-A: Vedi come ti faccio dimenticare io, stronzetta.
IlSaggio: Non si può dimenticare una persona che ti ha fatto male, perché ha comunque lasciato un segno in te. Quindi puoi decidere se perdonarla in modo tale che la persona stessa posso cancellare il ricordo del male che ti ha fatto oppure non dimenticarla e convinvere con il dolore. Prima o poi ti rende più forte.
KellyClarckson: What Doesn't Kill you... makes you stronger! ;)
MileyCyrus: You wrecked me.
StancoDiTutto: Miley siamo stanchi di quella canzone, ormai.



Aggrotto la fronte. Ma in che cazzo di sito sono capitata? Chiudo con uno scatto il pc e mi abbandono contro lo schienale della sedia e inizio a girare, girare, girare, fino a quando la nausea non prende il sopravvento e sono costretta a fermarmi.
Cosa potrei fare? E' il trenta dicembre e mi sembra di non avere più un cazzo da fare in questo mondo.
«Davvero, Dio, illuminami. Spiegami perché mi hai creata, qual è lo scopo della mia esistenza al mondo, perché i miei genitori hanno deciso di fare sesso senza il preservativo?» esclamo fissando il cielo con le braccia allargate.
Nessuna risposta.
«Te lo dico io qual è il tuo scopo: andare a lavare i piatti in cucina!» risponde Liam dall'altra stanza, facendomi sobbalzare. «E io e tua madre ti abbiamo voluta!»
«Sta mentendo!» si intromette Harry.
Sbuffo e mi alzo dalla sedia, per poi afferrare il telefono improvvisamente e comporre un nuovo messaggio. Mi sento terribilmente stupida a farlo e probabilmente se lui potesse mi darebbe tanti schiaffi, ma ne ho bisogno.

 
Va tutto uno schifo qui, Lou.
Spero che almeno tu sia felice.


Scendo in cucina e mi guardo intorno fino a trovare il lavandino. Per poco il mio cuore non si ribalta, scappa dal mio corpo e partecipa alla maratona di New York per poi schiattare tragicamente. «Ma quanti piatti ci sono?!» urlo.
La risata di Harry arriva in lontananza.
Io mi rifiuto.
Esco dalla cucina e vado nella veranda di casa, sedendomi sul dondolo. Chiudo gli occhi e un volto familiare mi appare subito in mente. Li riapro di scatto. «Porca troia, vai via.» sibilo. Chiudo ancora gli occhi, ma Calum Hood è determinato a non lasciarmi in pace.
Mi afferro il volto tra le mani, quasi strappandomi i capelli dal nervosismo che provo. Perché é così difficile dimenticare le persone? Dovremmo essere fatti come dei robot, e a questo punto potrei cancellare dalla memory card i dati che ho su Calum. Sarebbe tutto più facile. Fa male da morire sapere di essere stata presa in giro, sapere che il suo teatrino è durato così tanto tempo. Ma ancora di più fa male pensare che adesso lui si starà divertendo con qualche groupie, se non è tornato ad Helena.
Ancora con lo sguardo fisso a terra, sento dei passi avvicinarsi a me e due converse total black fanno la loro apparizione. Prima che possa sollevare il viso di scatto, un paio di vans affianca le converse. «Mary.» dice una voce.
So benissimo chi siano i proprietari delle scarpe. Michael Clifford e Luke Hemmings.
Michael mi guarda in modo serio, quasi determinato. Luke... beh, Luke ha sempre la stessa faccia da pesce lesso.
«Che cosa ci fate voi due qui?» sono davvero confusa. Michael Clifford e Luke Hemmings a casa mia?
«Possiamo sederci?» domanda Michael indicando il dondolo. Annuisco in risposta.
Luke mi mostra un pacco di insalata. «Ho portato questo come segno di pace.» mi porge la busta e io la afferro, sorridendo debolmente. Gli passerà mai questa ossessione?
Lascio spazio a Michael, che si siede accanto a me. Luke si poggia al muro, con le braccia conserte. E se avesse degli occhiali da sole neri in volto che coprissero il suo sguardo da rincoglionito, sembrerebbe anche serio. Lo ignoro, comunque, perché da lui non mi aspetto grandi discorsi.
«Allora, a cosa devo l'onore?» domando a Michael. Ma appena lo osservo meglio, un urlo inorridito si fa spazio nella mia gola.
Clifford urla di rimando, guardandosi le spalle. «Oh Signore, cosa succede?»
«I tuoi capelli. Non sei più Pel Di Lattuga!»
Mi fissa.
Lo fisso.
Luke ci fissa.
«Quindi?»
Scrollo le spalle. «Niente, Pel Di Pomodoro.»
Rotea gli occhi al cielo. «Che tu ci creda o no, siamo qui per parlare di una cosa seria.»
Mi scappa un sorrisetto. «Siete venuti a parlare di una cosa seria con un pacco di lattuga, interessante Michael.»
«Serviti pure.» Luke sorride radiosamente.
E dopo mesi, decido di accontentarlo. Apro il pacco di lattuga e ne prendo un pezzo, masticandolo lentamente.
«Buona?»
Mi fa davvero vomitare. «E' deliziosa.» ma per rendere felice Luke Hemmings ne mangio un'altra foglia. «Ti ascolto.»
Michael sfrega le mani e prende un respiro profondo. «Calum non ti ha mai mentito.» esordisce e vorrei cavarmi gli occhi. Avrei dovuto immaginare quale fosse l'argomento. «E' davvero lui il numero sconosciuto e non Luke. Io non ho mai detto nulla ad Helena, temo si sia inventata tutto quella cagna.»
«Perché dovrei crederci? Siete amici di Calum, potrebbe avervi chiesto di farlo.»
«Perché dovresti credere ad Helena? Non è tua amica.»
E se io stessi andando a fuoco, Michael con questa frase mi avrebbe spenta completamente. Mi mordo il labbro. «Ma perché avrebbe dovuto inventarselo Helena?»
Mike si stringe nelle spalle. «Perché ha sempre voluto portarsi a letto Calum e ovviamente adesso è gelosa di voi due. Siete state "amiche" per così tanto tempo che è normale tu le abbia creduto, viste le bugie precedenti di Cal. Ma, Mary, credimi: era sconvolto.»
Sobbalzo. Non ti interessa sapere il perché, non ti interessa, non ti interessa. Oh, fanculo. «Perché?»
«Ha lanciato una sdraio in acqua e a momenti prendeva a colpi pure me.»
Cala il silenzio e abbasso lo sguardo, fissandomi le mani. Mi sento una cogliona completa. Di quelle che non metti nemmeno in saldo perché devi pagare a prezzo pieno. «Michael, se mi stai mentendo pure tu...»
«Oh, andiamo! Guardalo: può essere lui?» mi indica Luke.
Voltandomi scoppio quasi a ridere: Luke sta girando in tondo, seguendo con lo sguardo un ciuffo di capelli che gli cade sulla fronte. «Genietto, quel ciuffo è nella tua testa.» gli corro in aiuto. Lui si blocca, sistema i capelli e mi salta in braccio, stringendomi contro il suo corpo.
Glielo lascio fare, perché in questi giorni ho solo bisogno di essere abbracciata. «Cosa dovrei fare, adesso? Mi dispiace ammetterlo, ma ancora non mi fido completamente di Calum.» sussurro.
«Sbagli.» questa volta è Luke a parlare. «Lo conosco da tantissimo tempo e posso assicurarti che è la persona più vera e bella che conosca.»
«State per caso insieme?» domando.
«Grazie, Luke.» dice Michael fingendosi offeso. «Comunque ha ragione. Devi sapere che era da un po' di tempo che si comportava davvero male. Con noi era il solito Calum, quel ragazzo magrolino con la faccia di un immigrato che avevamo conosciuto a scuola. Poi sono successi diversi casini con le fan... Insomma, molte lo reputano uno stronzo patentato. Lo insultano su twitter in qualsiasi occasione.»
Aggrotto la fronte. «Ma perché?»
Luke e Michael si lanciano un'occhiata, una di quelle occhiate alla "glielo diciamo?", poi il biondo annuisce e il rosso parla. «Un annetto fa Calum usciva con una ragazza, Madison. Era davvero felice e si vedeva. Sempre allegro, euforico, entusiasta di qualsiasi cosa. Peccato alcune fan abbiano rovinato tutto a tal punto che lei lo lasciò.»
«Come hanno fatto?»
Luke mi afferra una ciocca di capelli e la poggia sopra le labbra, a mo' di baffi.
«Calum e Mad uscivano insieme molto spesso e ogni volta le fan li rincorrevano, seguendoli ovunque, urlando aspettandoli fuori dai ristoranti o bar. Fino a quando un giorno non riuscirono a coglierli di sorpresa e prese dall'eccitazione del momento strapparono i capelli a Madison. Lei non volle più saperne e lasciò Calum, che reagì malissimo.» pausa di silenzio. Assimilo le sue parole, leggermente scioccata. «Da quel giorno è diventato un musone, tranne nei momenti in cui è sul palco e suona il suo amato basso.»
«E poi ha conosciuto te.» dice Luke con un tono di voce da bambino piccolo.
Mike annuisce. «Ha conosciuto te ed è tornato il Calum di prima, se non ancora più diverso.»
«Diverso come?» indago. Il cuore batte fortissimo al sentire le sue parole.
«Prima se incontravamo fan per strada, tendeva a fare due o tre foto per poi scappare via, come se qualsiasi fan avesse la colpa di quello che era successo con Madison. Partecipava di meno alla vita che avevamo scelto, come se volesse tirarsene fuori e abbandonarla. Invece da quando ha sbagliato il famoso numero, ha ripreso a trattare le fan come faceva un tempo. Come se le avesse "perdonate", nonostante non ci fosse nulla da perdonare a coloro che non c'entravano nulla con quegli incidenti. Lo hai cambiato e lui ti ama per questo.»
«E anche tu lo ami. Quindi fate tanti figli!»
Io e Clifford alziamo gli occhi al cielo, sorridendo. Torno subito seria. «Ormai gli ho detto che sarebbe potuto tornare alla sua vita fatta di groupies e scopate occasionali, non posso andare da lui e dirgli "ehi, scherzavo!"»
«Certo che puoi. Lui non aspetta altro, Mary. Vieni al nostro concerto domani, faremo in modo di piazzarti in prima fila, lui ti vedrà e anche solo saperti lì rimetterà tutto a posto.» mi incoraggia Luke con delle gomitate giocose. Sorrido debolmente fino a quando non prende a farmi il solletico e sono costretta a buttarlo a terra.
«Va bene.» accetto.
I due si scambiano un cinque, poi Michael aiuta Luke a rialzarsi e li seguo a ruota.
«Grazie, ragazzi.» gli dico.
Luke mi salta addosso di nuovo, abbracciandomi. E' così alto che mi sembra di abbracciare un palo della luce. Affondo il volto nel suo petto e dondoliamo insieme. «Ti voglio bene, Luke.»
«Anche io, lattughina mia.» si allontana un poco per schioccarmi un bacio sulla fronte. Non posso fare a meno di arrossire.
Michael mi stringe velocemente, facendosi improvvisamente nervoso. «Michael...?»
«Dobbiamo scappare. Mary, rientra dentro.»
Li osservo correre verso il furgoncino nero. Michael sguscia all'interno con un gesto fluido, Luke inciampa cadendoci dentro di peso. Qualcuno lo tira per le braccia e chiude lo sportello e nello stesso istante il mini-van parte via sgommando.
Scuoto la testa e rientro in casa.




Deglutisco rumorosamente, stupita dalla visione che ho davanti. Sollevo la mano per sventolarmi, sentendo vampate di calore crescenti invadermi in tutto il corpo. Allungo le mani, toccando con stupore. Non sto sognando? Com'è possibile?
«Ciao Mary, ho saputo che hai fantasie perverse su di me.» sussurra un Adam Levine senza maglietta, appena uscito dalla doccia.
Lo fisso. «Perverse è dire poco.» la voce esce a fatica.
Toc toc.
«Perché non me le mostri?» propone ammiccando.
Sento le forze abbandonarmi lentamente, tanto che mi sembra di avere delle anguille al posto delle braccia. «Ne sarei davvero lieta...»
Toc toc.
Adam afferra la mia mano, poggiata sulla sua spalla e la fa scivolare lungo il suo addome. Chiudo gli occhi. Sto per morire, me lo sento. Almeno morirò felice. Manca solo...
Improvvisamente Adam mi porge un Mc Chicken, con un sorrisetto astuto. Il cuore si inceppa per un secondo e non so se afferrare il panino o continuare a perlustrare i suoi muscoli così... muscolosi.
Toc toc.
Adam si volta e solo ora mi accorgo essere nella mia camera. «Dovresti andare a vedere chi sia.»
«NO, Adam!» urlo allungando il braccio.
Troppo tardi.
Mi risveglio nel mio letto con le mani strette alle lenzuola. Respiro affannosamente, ancora incredula del sogno che ho fatto. Sembrava così reale e invece... Improvvisamente mi ritrovo a piangere come una cretina, per poi ridere di me stessa che piange. Rido e piango. Piango e rido.
Toc toc.
Mi volto di scatto verso la finestra, spaventata. Anche nel sogno sentivo quel rumore. Come se qualcuno picchiettasse contro il vetro. Scosto le lenzuola e cammino lentamente, pronta a qualche attacco. Sto quasi per aprire la finestra, quando mi rendo conto che non ho un'arma per difendermi dal mio killer.
Così torno indietro e afferro il Cd di Gigi D'Alessio che mi regalò mesi prima Mr. Emmy, dopo una delle tante sedute.
Una volta aperta, faccio sporgere la testa solo fino agli occhi. «Ho un Cd di Gigi D'Alessio e non ho paura ad usarlo!»
«Cosa?»
Mi sollevo di scatto, sbattendo contro il vetro. Impreco in venti lingue diverse, prima di guardare chi si stia divertendo. Se è ancora Harry fatto che lancia filtrini io... Spalanco la bocca. «Calum?»
Il ragazzo mi punta i suoi occhi scuri addosso, senza lasciarmi un secondo. Le mani dentro le tasche degli skinny neri, una canottiera grigia e le solite vans. Non dice niente. Ci fissiamo e spero veda che nel mio sguardo non c'è più rabbia, solo voglia di stare con lui.
«Cosa ci fai qui?» domando. «E perché non hai bussato alla porta?! Avresti potuto spaccarmi i vetri della finestra, brutto idiota.»
«Ho lanciato dei pistacchi, stai tranquilla.» dice con naturalezza, come se fosse normale lanciare dei pistacchi contro la finestra di una persona.
Sospiro. «Non hai risposto alla prima domanda.»
«Entra su twitter e cerca Luke Hemmings. Dovrebbe essere anche nei trend.»
Non mi stacca gli occhi di dosso e la cosa inizia a preoccuparmi davvero. Afferro il telefono e accendo la connessione dati. Apro la applicazione di twitter e cerco nei trend. Eccolo lì.
Quello che mi si para davanti mi fa quasi lanciare un urlo. «Che cazzo?»
Qualcuno probabilmente ha seguito il mini-van dei ragazzi, questo pomeriggio, e si è appostato davanti a casa. Perché ci sono tweets di ragazze che parlano di Luke e di me, la sua "nuova fiamma". Ma la cosa peggiore sono le foto che ci ritraggono abbracciati, altre ancora stretti l'uno all'altra mentre ci guardiamo con il volto di Luke sempre più vicino al mio.
Poi arriva la peggiore.
La foto ha una qualità così bassa che sembra ci stiamo baciando, quando in realtà Luke mi stava dando un bacio sulla fronte.
Torno con lo sguardo a Calum. Vedo quanto sia ferito e il mio cervello elabora velocemente delle spiegazioni convincenti. «Calum...»
«Perché?» sussurra con la voce rotta.
«Sali, per favore. Posso spiegarti tutto.»
Scuote la testa. «Sono solo venuto per farti vedere che la vostra relazione è ormai di dominio pubblico. Spero davvero che duri e che Luke ti tratti meglio di come ho fatto io, anche se dubito sia possibile visto che ti ho trattato come mai ho fatto con una ragazza.»
«No, no, Calum, cazzo!»
Hood mi volta le spalle e sempre con le mani nelle tasche si incammina. Noto che non c'è nessuna macchina o mini-van, e questo mi da la carica necessaria a correre velocemente fuori dalla mia stanza e scivolare lungo le scale. Afferro le chiavi di casa ed esco in pigiama, con degli shorts e una canottiera.
«Calum!» urlo.
Il ragazzo si volta nella mia direzione, stupito. Lo raggiungo con una piccola corsetta e mi fermo a pochi centimetri dal suo corpo. Il suo profumo mi arriva come uno schiaffo in pieno volto, perché mi sento davvero una stronza. I suoi occhi sofferenti sono solo una conseguenza del mio comportamento di merda.
«Non stiamo insieme io e Luke.» dico un po' ansimante.
Lui aggrotta la fronte. «Perché ansimi? Hai corso dieci secondi scarsi, Mary.»
«Ho fatto tutte le scale in scivolata rischiando di spezzarmi l'osso del collo, non giudicarmi.»
Silenzio. Vedo che sta trattenendo un sorrisetto.
«Credimi. Non stiamo insieme e non ci siamo baciati.»
«La foto urla altro.» commenta freddamente, riuscendo a trattenere il sorriso di pochi istanti prima.
Mi passo una mano tra i capelli, stanca di tutti i casini di questo periodo. «Mi ha dato un bacio sulla fronte, Calum. E' colpa della bassa qualità della foto. Luke non avrebbe mai fatto una cosa del genere al suo migliore amico.»
«Tu l'avresti fatto?»
Apro e richiudo la bocca, colta in contropiede dalle sue domande furbe. «Ovviamente no. Non bacio il migliore amico del ragazzo di cui sono innamorata.»
La mia frase basta a fargli rilassare le spalle e ad addolcirgli il volto. «Mi ami ancora?»
Sospiro tristemente. «Smettere di amarti da un giorno all'altro è tanto impossibile quanto smettere di mangiare Mc Chicken.» ammetto. Dovrei scrivere i bigliettini dei baci perugina.
Calum è confuso. «Non ti capisco. Otto ore fa mi urlavi contro, adesso...»
«Luke e Michael sono venuti a parlarmi di questo, appunto.» sul suo volto vedo l'accenno di un sorriso, finalmente, e non posso fare a meno di sorridere di rimando. «Dicono che Helena si sia inventata tutto, e io... gli credo.»
«Perché a loro credi e a me no?»
Con la mano cerco la sua, accarezzandone il dorso. Mi era mancato il calore della pelle di Calum. Io, perennemente fredda di mani e lui, perennemente caldo. «Perché quando una persona ti mente una volta, pensi che lo farà ancora e ancora. E invece ho sbagliato a pensarlo anche per te, Calum.» lo fisso dritto negli occhi, cercando di fargli capire quanto sia dispiaciuta. «Hai sbagliato, hai saputo ammetterlo e hai chiesto scusa. E invece io continuo ad andarti contro, continuo a pensare che possa ferirmi.»
«Hai finalmente capito che non è vero?» chiede ironicamente.
Abbasso lo sguardo. «L'ho sempre saputo ma non ho mai voluto ammetterlo a me stessa. Eri con me quando Louis è morto tra le mie braccia, Calum. Eri con me, seduto accanto alla sua tomba. Tu ci sei stato sempre e io me ne sono accorta tardi.»
Calum rimane in silenzio per istanti che mi sembrano infiniti. Mi guarda più volte, scorrendo dai miei capelli fino ai piedi, ricordandomi di quando andammo a cena insieme in quel ristorante italiano e fece la stessa identica cosa. Quello che è cambiato, è che se mesi prima mi sono sentita guardata come se fossi stato l'essere più disgustoso sulla terra, adesso è l'esatto opposto.
«Perché mi guardi?»
«Perché sei bella. Anche se dovresti smettere di trattare male i capelli o ti ritroverai pelata come Michael.»
Ridacchio.
«Domani ci sei al concerto?»
Annuisco.
Lui mi fa un cenno col capo come a dirmi che è contento. «Beh, allora buonanotte.»
Non capisco. «Calum ma...»
«Sì?»
«Non capisco. Mi hai perdonata o no per non averti creduto?»
Kiwi mi fa l'occhiolino. «Lo scoprirai domani.»
Brutto bastardo cinese.





AIEEEAH
Sono più le birre che si beve Liam in questa fanfiction o le volte che ho ascoltato SHE'S KINDA HOT?
Sono più i "vuoi un po' di lattuga?" di Luke in questa fanfiction o le notti insonni che ho passato da giugno ad oggi?
Sono più i nomignoli con cui Mary chiama Calum in questa fanfiction o i gradi qui a Cagliari?
E' più forte l'odio per Helena o il mio per l'estate?
Avete presente che nello scorso capitolo ho scritto che gli ultimi due capitoli della storia sono davvero lunghi? Sappiate che l'epilogo conta 17 pagine word a causa di un AIEAH lungo 3 pagine, quindi vi prego, preparatevi a sopportare il 30 e non grisatemi l'angolo autrice che ho scritto con tanto amore per voi.
E un grazie speciale alle ragazze coraggiose che si stanno rileggendo Uknown Number su Wattpad. Vi si ama da morire.
E grazie ovviamente a chi continua a seguirla qui, nonostante sia estate, il caldo divori l'anima e la voglia di stare davanti a un pc non sia proprio alta.
Ma tipo che sabato mi hanno spento una sigaretta nel braccio e adesso ho questa chiazza che sembra una voglia/macchia di cioccolato/pelle morta.
CHE DOLORE LA VITA
Su questo capitolo onestamente non so proprio cosa dire, se non che spero vi sia piaciuto. Il prossimo, il 27, è tra i miei preferiti e non vedo l'ora di pubblicarlo. (come minimo lo pubblico e "fa schifo", "sì, uno dei miei preferiti per andare a cagare")
Tra l'altro, con il prossimo capitolo posto anche la nuova fanfic su Roberto Ermanno aka Robert Hemmings.
Suona un po' "non vi libererete di me. Xoxo -A"
Quindi nulla, vi lascio i soliti contatti:
Facebook – Mary DomenicaDagosto
Twitter - @cucchiaia
Ask.fm - @cucchiaia
Wattpad - @cucchiaia con Unknown Number
#STAYSTRONG


Ps. Spoiler prossimo capitolo:
Con un colpo della mano rovescio a terra un vaso in ceramica, facendolo frantumare in mille pezzi. «Lo vedi? E' la fine che farai tu se entro cinque secondi non esci da questa casa.»
Niall guarda Harry sconvolto. «Non la fermi? Ha rotto un vaso!»
«Tanto faceva cagare.» chiude la faccenda mio fratello con una scrollata di spalle.
   
 
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