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Autore: german    20/07/2015    3 recensioni
Dottor S., eccomi dinanzi all’ultima pagina di questo travagliato diario.
Non so se è merito della sua terapia, ma la sigaretta che stringo in questo momento tra le labbra mi riesce più gradita che mai.
Tengo moltissimo ad un parere, NON esitate a scrivere velocemente il vostro pensiero ;)
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Verso la liberazione ....

Dottor S., eccomi dinanzi all’ultima pagina di questo travagliato diario.
Non so se è merito della sua terapia, ma la sigaretta che stringo in questo momento tra le labbra mi riesce più gradita che mai. Aspiro con estremo vigore quel poco di tabacco rimasto; massì, che il fumo penetri tutto nei  polmoni!
Desidero ringraziarla, dopotutto la sua psicoanalisi è servita, seppur non abbia portato alla guarigione della mia ostinata malattia; non se ne faccia una colpa, dopo tanto scrivere e meditare ho compreso che il mio male è incurabile. Nessuno studioso e nessun ordigno potrà placarlo ma ad ogni modo questa consapevolezza non mi getta nello sconforto.
La vita è la prima paziente bisognosa di cure, inquinata dalle azioni umane che quanto più provano a diffondere benessere e salute tanto più generano male e deviazione.
Ordigni potenti e terribili prolificano in questa realtà malata per soddisfare i vezzi perversi dell’uomo, per sabotare il flusso naturale dell’esistenza nel tentativo di dissipare la precarietà del mondo.
D’improvviso mi sento guarito, ma forse una febbre nascosta mi persuade ad una simile idea.
Eppure realizzo ora di non avere mai sofferto di alcuna malattia, e che la cura  cui lei mi ha sottoposto è inconsistente così come lo è il mio presunto disturbo.
Anzi, sono certo più sano dei molti intrappolati nella società e costretti a vivere di una vita contraffatta e alterata.
Stimato dottore, l’inettitudine che lei accusa non è che il male di vivere in un modo siffatto; solo un avvenimento estremo potrà liberarci tutti e ripulire la terra da parassiti, ordigni e invenzioni.
Quel giorno non tarderà a venire.

Non resta che lasciarsi vivere.
   
 
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