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Autore: Kya_Smiler    21/07/2015    0 recensioni
Noi fan di Rebelde Way sappiamo molto bene cosa hanno dovuto affrontare Mia e Manuel prima di poter stare finalmente insieme; tra discussioni, fraintendimenti, passione e tenerezza la loro storia, dopo i due memorabili anni passati all'Elite Way School, è diventata finalmente una certezza, e non c'era niente che avrebbe potuto separarli.
Ma come tutti ben sappiamo dal film "Erreway: 4 caminos", Mia e Manuel concepiscono una bellissima bambina di nome Candela, ma poco dopo la nascita della piccola accade qualcosa di sconvolgente che cambia drasticamente la vita di coppia dei due neo-genitori. A Mia viene diagnosticato un cancro ai polmoni. Cosa accadrà? Come farà Mia a convivere con la malattia? Cosa cambierà?
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Manuel Aguirre, Marizza Pia Spirito, Mia Colucci, Pablo Bustamante
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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No puede ser.                                                                                 


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Era passato poco più di un anno da quando i ragazzi più rivoluzionari del prestigioso collegio Elite Way School erano partiti per la loro grande avventura alla ricerca della fama internazionale muniti di camper,  chitarre, tanto entusiasmo e poco più. Nel corso dei vari mesi trascorsi in locali sparsi per l'Argentina ad esibirsi cantando canzoni così tanto significative per loro quanto poco apprezzate da un pubblico incompetente, erano cambiate tantissime cose. 
Per cominciare, il rapporto tra i quattro si era rafforazato in modo esponeziale, permettendo così una convivenza più serena; oltretutto sembrava che fra Pablo e Marizza si fossero finalmente calmate le acque e i due - quas
i sicuramente -sarebbero tornati insieme.  Nel frattempo Mia e Manuel vivevano intensamente la loro storia d'amore colma di passione e sentimenti sinceri, nella quale però vi fu un intoppo non trascurabile: la gravidanza. 
Erano ancora dei ragazzini, lei aveva da poco compiuto 18 anni mentre lui ne aveva 20 ed era una situazione troppo grande per due giovani inesperti che della vita sapevano ben poco. Mia era incredula. Non poteva essere! Oh no, non era possibile che una cosa come quella accadesse a lei. Non era proprio il momento. Era terrorizzata all'idea di doverlo comunicare a Manuel per paura di un suo rifiuto nel prendersi le responsabilità di padre, così aveva deciso di tenersi momentaneamente per sè la grande notizia, fino a quando un giorno, mentre era a pranzo con il gruppo, Marizza e Manuel si erano alzati per andare a ritirare le ordinazioni, e al tavolo erano rimasti solo lei e Pablo, ma ad un tratto videro avvicinarsi un uomo sulla cinquantina d'anni che salutò Mia dicendo: -Signorina Colucci! Che piacere vederla, la trovo in splendida forma.- Pablo, sorpreso dal saluto così confidenziale di quell'uomo mai visto prima, la guardava perplesso mentre lei fissava imbarazzata il tavolo per paura di incrociare lo sguardo interrogativo dell'amico. Mia riconobbe quell'uomo già da prima che si avvicinasse, e aveva fatto di tutto pur di non farsi notare dal suo ginecologo, che però nel frattempo l'aveva adocchiata e aveva pensato bene di passare al suo tavolo a salutarla. Vi fu un silenzio imbarazzante fra i tre, e a quel punto il dottore riprese parola, questa volta però rivolgendosi a Pablo: -Ah! E lei deve essere il padre! Congratulazioni! Abbia cura della sua ragazza in questo periodo così tanto delicato.- Pablo era sconvolto. Non credeva di aver del tutto capito cosa stesse succedendo, e il suo sguardo si intensificò maggiormente su Mia che tagliò corto dicendo: -Sì dottore non si preoccupi, sono in buone mani. Grazie per essere passato.- Il dottore si allontanò un po' stranito rivolgendo ai due ragazzi un sorrisetto tirato e un cenno con il capo, e a quel punto Pablo sommerse Mia di domande: -Chi era quello? Lo conosci? Perchè mi ha chiesto se sono il padre? Il padre di chi?- a quel punto si fermò un secondo e sgranò gli occhi a tal punto che sembravano fuoriuscire dalle orbite da un momento all'altro e riprese immediatamente: - Sei incita? E da quando? Manuel lo sa?- Mia era troppo sconvolta del fatto che il suo grande segreto fosse salito a galla. Tutte quelle domande che Pablo le aveva rivolto avevano reso la situazione più difficile, tanto che si alzò di scatto e si mise a correre in stato confusionale verso un parco adiacente alla tavola calda dove i quattro erano intenti a prenzare. Pablo la rincorse instintivamente e riuscì finalmente a bloccarla. I due si misero a sedere un una panchina, lui la stringeva forte mentre lei piangeva disperata. Non sapeva che fare. D'un tratto Pablo le afferrò il viso fra le mani e le disse: -Tranquilla Mia, non hai niente da temere. Andrà tutto bene. Adesso per favore calmati e spiegami cosa sta succedendo esattamante.- Mia per la prima volta dopo l'incontro con il dottore  piantò i suoi bellissimi occhi turchesi dentro gli occhi smarriti di Pablo, prese un grande respiro e disse: -Sono incinta di 8 settimane, ma Manuel non lo sa e non so davvero come fare a dirglielo perchè ho paura della sua reazione.- e a quel punto si lasciò scappare un singhiozzo addolorato che parve indomabile. Nel frattempo Manuel e Marizza erano tornati al tavolo con i vassoi del pranzo, ma non trovando nessuno iniziarono a guardarsi in torno smarriti, nel tentativo di vedere quei due volti che sembravano dissolti nel nulla. Improvvisamente un flash. Una cosa che Manuel non avrebbe mai voluto vedere: il suo migliore amico abbracciato alla sua ragazza seduti su una panchina in lontananza. Non ci vide più. Prese a correre per raggiungere il prima possibile i due, Marizza lo seguì a ruota pur essendo ignara di quello che aveva visto. Manuel si scaraventò su Pablo, lo afferrò per la maglietta e gli sferrò un pugno che lo stese a terra, Pablo rispose al fuoco e si scatenò una vera e proprio rissa, trasformando un parco che doveva essere riservato a bambini intenti a giocare (che adesso però erano occupati a scappare dalle proprie mamme in cerca di protezione), in un un vero e proprio ring. Mia e Marizza erano interposte tra i due per cercare di dividerli ma pareva tutto inutile, e a quel punto Mia esasperata gridò: -SONO INCINTA!-.
Tutto sembrò congelarsi. Sembrò d'un tratto che il tempo si fosse fermato all'improvviso. Manuel e Marizza erano impietrti d'innanzi a tale rivelazione. Manuel svenne.

   
 
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