BACIO IN PISCINA

Era un bel mercoledì. La sveglia era suonata alle sei del mattino. Quel giorno sarei andata in gita con il Centro Ricreativo Estivo(CRE), dove prestavo servizio come animatrice da tanti anni. La gita era aperta a tutti, infatti, oltre i bambini del campus, potevano venire anche i loro parenti o amici.
La meta era un bellissimo parco acquatico, con tanto di scivoli d’acqua, piscine, aree versi, campi da calcio e beach-volley.
Frugai tra i cassetti e indossai un costume a due pezzi a triangolo, di colore fucsia, per poi mettere una maglietta gialla e dei pantaloncini comodi.

Più tardi, mi avviai verso il parcheggio del mio paese, dove c’erano già tanti altri animatori e bambini con i propri genitori, i quali non vedevano l’ora di andare in piscina.
Tra i tanti animatori, notai Richard, il mio migliore amico, che indossava una maglietta bianca abbastanza scollata. Come sempre, era circondato da altre animatrici, per di più, da quelle più antipatiche di tutto il CRE, nonostante fossero delle belle ragazze: alte e con un fisico da invidiare.

Appena mi vide, mi sorrise. Ricambiai il sorriso. In quel momento volevo morire, aveva uno sguardo affascinante, da incantare tutte le ragazze del mondo, ma lui non doveva affatto sapere che avevo una cotta per lui, altrimenti la nostra amicizia si sarebbe spezzata se lui non avesse ricambiato, come mi era già successo in passato.

Dopo aver fatto l’appello, i bambini, divisi per classi, salirono sui pullman. Eravamo in tanti, perciò avevamo 5 pullman.
Salii sul pullman dove c’erano i bambini di terza elementare, dopo averli salutato uno per uno, presi posto. Accanto a me non c’era nessuno, finché salii anche Richard che si fermò.
< < Richard, ti ho tenuto il posto > > disse Valentina alzando la mano, un’animatrice che faceva parte del gruppo delle ochette di turno.
Guardai il mio amico per capire dove avesse intenzione di sedersi. Richard la guardò un secondo, poi volse di nuovo lo sguardo su di me.
< < Arrivo > > mormorò allontanandosi.
Lo immaginavo. Sbuffai e guardai fuori dal finestrino. Ero triste e arrabbiata allo stesso tempo. Sentivo di amare veramente Richard, ma lui non era interessato a me, mi vedeva solo come una semplice amica.
< < Ciao Emma! - mi salutò una bambina di terza elementare sedendosi accanto a me – posso sedermi qui? > >
< < Ma certo piccola > > le dissi sorridendole.
I bambini . . sono la creazione più bella di questo mondo. Riescono a strapparti un sorriso anche nei momenti più bui.

Per tutto il viaggio abbiamo chiacchierato, scherzato e giocato, finché dopo un’ora e mezza arrivammo al parco acquatico.
Seguimmo il nostro parroco, il quale ci portò in un’area ricoperta da erba sintetica, attrezzata di gazebo, sedie a sdraio.
Il parco aveva anche un bellissimo bosco ombreggiato dagli alberi, con tante panchine e tavoli per un bel pic-nic.

Presi una sedia a sdraio, sul quale appoggiai il mio asciugamano.
< < Posso? > > mi chiese Richard spostando la sua sedia a sdraio accanto alla mia.
Annuii sorridendo.
< < Richard, Emma . . tutti i bambini di terza elementare sono accompagnati dai genitori, quindi voi animatori siete liberi di andare dove volete > > ci disse il parroco.
< < Perfetto! Allora . . vieni? > > mi disse Richard togliendosi immediatamente la maglietta e i pantaloni.
Osservai il suo fisico possente e i suoi muscoli.
Mi guardò, in attesa che mi svestissi. Ah già!
Mi tolsi la maglietta e i pantaloncini, rimanendo in costume. Notai che Richard mi stava fissando in modo strano, allora, abbassai lo sguardo.
Ecco che arrivò anche Roberta, un’altra ochetta guastafeste.
< < Rich . . guarda quello scivolo, là in fondo – gli indicò Roberta - . . si usano i gommoni, ci sono quelli singoli e quelli a coppie . . > >
Alzai gli occhi al cielo. Intanto, tirai fuori dallo zaino le mie ciabatte e feci per andarmene, quando mi fermai ad osservare incantata un bambino che correva incontro ai suoi genitori, abbracciandoli. Gli appoggiarono l’asciugamano sulle spalle e gli diedero la merenda.
Chissà com’era bello essere genitori!
< < Ehi Emma . . vieni? > > mi chiese Richard.
Scossi la testa velocemente per riprendermi, lo guardai interrogata.
< < C- cosa? > >
< < Andiamo? > > mi richiese.
< < Ehm . . > >
Guardai verso il gruppo delle ochette. Non avevo alcuna intenzione di andare con loro.
< < Solo io e te > > mi anticipò.
“Solo io e te”???
< < Ok . . > > sorrisi imbarazzata.

< < Sei mai stata qui? > > mi chiese.
< < Sì, ormai lo conosco benissimo - dissi modestamente – com’è andata la settimana scorsa al mare? > > gli chiesi.
< < Abbastanza bene dai . . abbiamo trovato nuvoloso ma non importa. Al Cre so che avete lavorato bene . . > >
< < Non abbiamo avuto problemi, è proseguito tutto bene > >
Arrivammo vicino ad uno scivolo a triplo tornante di colore bianco, allora, ci salimmo.
Io e Richard abbiamo fatto una gara a chi arrivava in fondo per prima, con un tuffo finale, sembravamo dei bambini.
Poi, abbiamo preso un gommone a due posti e abbiamo percorso uno scivolo al buio.

Poi, siamo andati in una piscina coperta. Le pareti erano a forma di rocce, c’erano molti idromassaggi e cascatelle.
L’acqua era fredda, perciò impiegai un bel po’ ad entrare in acqua, mentre Richard si spazientiva.
< < Avanti! > > mi ordinò dopo essersi buttato in acqua.
Entrai in acqua e subito iniziai a muovermi.
< < è fredda! > > tremai.
< < Ti scaldo io bambina > > disse prendendomi per la vita e avvicinandomi a sé. Mi guardò intensamente negli occhi, sembrava non avere intenzione di lasciarmi andare.
< < A- Adesso sto meglio > > balbettai guardandolo negli occhi e tentando di liberarmi dalla sua presa.
< < Dove vuoi andare? > > mi chiese maliziosamente.
< < Io . . > >
Sempre tenendomi stretta a lui si abbassò e finii completamente in acqua.
< < Non vorrai mica affogarmi > > risi cingendogli il collo.

< < Oh non lo farei mai . . ma . .potrei anche vendicarmi di quella volta in cui mi hai schizzato tutto il tempo > > sorrise.
< < è stato solo tre settimane fa! > >
Immediatamente mi alzò e mi lanciò.
Riemersi e gli diedi dello stupido, mentre Richard se la rideva e si avvicinava ancora.
< < Adesso siamo pari > > sorrise attirandomi di nuovo a sé.
Incrociai i suoi meravigliosi occhi azzurri, che mi fissavano intensamente.
< < Hai proprio dei bellissimi occhi sai? > > continuò non smettendo di guardarmi.
Abbassai lo sguardo e sorrisi.
< < Mai quanto i tuoi occhi azzurri > > dissi.
< < Ho sempre amato gli occhi scuri . . soprattutto i tuoi piccola > > sussurrò spostandomi un ciuffo dalla fronte.
Si avvicinò al mio viso e posò le labbra sulle mie.
< < N-Non . . .io . . pensavo ti piacesse Valentina . . > > dissi ad un soffio dalle sue labbra.
< < Andiamo piccola . . sono innamorato di te da sempre, ma non te ne sei mai accorta > > sorrise.
< < Anche per me è così . . ma . . avevo paura di dirtelo . . se non avessi ricambiato . . > >
Mi zittì immediatamente dandomi un altro bacio, mi sollevò per i glutei e mi portò verso una nicchia di pietra, dove mi portò verso una nicchia di pietra, dove c’erano dei gradini e ti potevi sedere nell’idromassaggio.
Mi accarezzò i fianchi e mi baciò teneramente il collo.
< < Ti amo Emma, ti amo tantissimo > > disse guardandomi negli occhi.
< < Ti amo anche io > >

Tutto il pomeriggio abbiamo riso, scherzato, chiacchierato, oltre che baciarci continuamente.
Ero troppo felice.
Quando tornammo al nostro paese, dopo essere scesi dal pullman, Richard mi diede un bacio sulla mano.
< < Ci vediamo domani piccola > >

Ciao a tutti. Sono ancora qui con un'altra one-shot su Richard XD ormai non posso farne a meno XD
Forse non è un gran che, ma spero vi piaccia.
Baci <3
Pritibi