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Autore: chi lo sa    22/01/2009    5 recensioni
E se Edward non fosse tornato in New Moon? Cosa avrebbe fatto Bella? Magari avrebbe avuto una figlia alla quale la parola "vampiro" ricorda solo Bram Stocker e che non ha mai sentito parlare di una famiglia Cullen
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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cap 1 Ero al funerale di mia madre. Cose che capitamo,fanno parte della vita. Dolorose,incomprensibili quando tu sei così giovane e tua madre anche,ma  fanno parte del corso delle cose,non si possono evitare. In realtà si,ma io allora non lo sapevo .Lui avrebbe potuto fare una scelta diversa ma prese la decisione più nobile e dolorosa per tutti . A parte per me,ovviamente,perchè io non sarei nata e non sarei qui a tirare le somme di ciò che accadde quell'anno.
In fondo ero preparata,sapevamo che sarebbe stata un'operazione pericolosa e che le probabilità erano poche ma ora sono felice di ave avuto la possibilità si salutarla ed evitare le sofferenze di una lunga malattia. Diceva fosse ironico ma non assurdo che fosse il cuore a creare problemi,erano più di 20 anni che non batteva,se non per me ovviamente.
Questa non la capivo:sicuramente non si riferiva a mio padre visto che lo aveva lasiato lei. In effetti si erano conosciuti e sposati decisamente in fretta:lui era un architetto ed era venuto a Forks per seguire i lavori per la costruzione di un ponte,aveva conosciuto mia madre che era tornata a casa per la prima volta da quando era partita per il college 4 anni prima e che stava decidendo che fare con la sua laurea,si erano innamorati e sposati in un paio di mesi. A distanza di anni la mamma mi ha detto che era stata “sopraffatta” dai ricordi e che mio padre le ricordava qualcuno che conosceva al liceo. Insomma,come si fa a sposare qualcuno solo psrchè ti ricorda il tuo ragazzo del liceo? E' insano! Alla fine anche lei lo ammetteva. Le cose andavano già male,ma quando lui dopo 3 anni ha finito iol suo lavoro qua e avremmo dovuto trasferirci in messico per seguire la costruzione di un'autostrada lei gli ha detto che non poteva seguirlo e lasciare Forks e lui è partito da solo. Così io mi sono ritrovata  crescere nella piovosa Forcks,nella Penisola del Nulla invece che girare per il mondo con entrambi i miei genitori. Ma in fondo non gliene volevo,in fondo ho sempre saputo che aveva delle buone ragioni,anche se io le ignoravo e  per me lei bastava per entrambi i genitori. Mia madre scherzava sul fatto che nel suo caso era successo l'opposto ed era stata sua mamma s scappare con lei da Forks.
 Certo,con mo padre non ho un grande rapporto:lo vedevo 2 settimane all'anno durante le vacanze astive e perlopiù lo raggiungevo in qulache posto in giro per il mondo:giappone,brasile, sudafrica e via dicendo. Ma ho compensato la mancanza di figura paterna con mio nonno Charlie,l'ex capo della polizia che mi ha insegnato a sparare nel giardino dietro casa(cosa che mia madre non ha mai saputo) e lo zio Jakob. Non che lui sia veramente mio zio,è un vecchissimo amico di famiglia ed il miogliore amico di mia madre. Era lui che veniva a fare i piccoli lavori di idraulica quando perdeva un tubo e che mi portava le brioche calde per colazione il giorno del mio compleanno.
Ora stavo lì a guardare mio padre  in lacrime al funerale dell'ex moglie pensando che non era propriamente un bell'uomo ma aveva  degli splendidi capelli castano ramato (che per fortuna avevo eraditato) e uno strano modo di sorridere,leggermente sghembo,che faceva impazire le donne,compresa mia madre. Infatti 8 anni prima si era risposato con una donna, molto in gamba in effetti,che lo seguiva nei suoi viaggi e gli aveva dato altri 2 figli,cosa che ci aveva allontanato ancora di più. non che gliene volessi,è solo che non puoi tenere più di tanto a qualcuno che vedi 15 giorni all'anno,ed ero felice che lui avesse una nuova vita serena.
Ma questo era anche il motivo per cui non sarei andata a vivere con lui. Oltretutto  ero stata ammessa alla Columbia University,anche se il problema della retta me la faceva sembrare un'ipotesi piuttosto lontana:pare che fossi troppo povera per potermela pagare(ovviamente è costosissima,è una dellemigliori università del paese) ma non abbastanza povera per avere una borsa di studio anceh se la Columbia è il mio sogno di una vita.
Nel frattempo la cerimonia era finita. Finalmente. Non sopporto queste vuote commemorazioni e ancora meno piangere in pubblico,cosa che avrei sicuramente fatto se non mi fossi messa a pensare ad altro...aveva perso mia madre,la mia migliore amica,la mia consigliera,tutto e il futuro mi sembrava decisamente nebuloso. Ah,e a breve avrei anche dovuto laciare il mio ragazzo perchè questa situazione mi aveva fatto capire che non lo amavo e non potyevo stare con lui solo perchè avevo bisogno di qualcuno a cui appoggiarmi. Mia madre rideva sempre quando pensava che uscivo con John Newton,il figlio di un suo “assiduo corteggiore” del liceo.
La folla iniziava a disperdersi e potevo vedere lo zio Jack parlare con mio padre che era di spalle. Strano,lui lo detestava e non ho mai capito perchè. Un avolta mi disse che gli ricordava quancuno...probabilmente il famoso sosia del liceo. Poverino,chissà cosa aveva fato per meritarsi tanto odio. Mentre mi avvicinavo però lo sentii dire
 -ti ho fatto restare più che abbastanza,ora vattene. Lei sta arrivando e non voglio che tu la veda. Neanche da lontano,non azzardarti,sanguisuga
 E mio padre si allontanò velocemente
-Zio,ma sei impazzito,non ti vergogni a parlargli così? E' mio padre! Anche lui soffre.
Jack sembrava starno,confuso,poi ci pensò su e con uno sguardo che racchiudeva rabbia,dolore,ironia e quancos'altro che sembrava sollievo mi disse
-quello non è tuo padre
-come no. Lo conosco.
-ti ripeto che non è lui!
-L'ho riconosciuto da dietro:la corporatura è la sua e devo ricordarti che quei capelli li vedo ogni mattina allo specchio? Quindi non venire a dirmi che non è lui!
-guarda,tuo padre è là,a parlare con Newton.
Ah,già. A quanto pare  mi ero sbagliata. Ma sembrava proprio lui. Chissà chi sarà stato?


  
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