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Autore: GabrielleWinchester    22/07/2015    15 recensioni
Dal testo " Perché io e te siamo anime erranti, siamo anime alla ricerca di un posto e di una persona che ci accolga, siamo persone che si graffiano con le parole e si curano con i sorrisi, che abbassano gli occhi per non far vedere il tremolio degli sguardi e il tumulto dei pensieri, siamo coloro che considerano le lacrime un’onta e non la dimostrazione che anche noi siamo umani "
Buona lettura :-)
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buon pomeriggio a tutti,
ecco a voi "Anima Errante", un componimento che ho scritto in un momento d'ispirazione improvvisa...Un componimento che dedico a una persona che conosco e a cui tengo moltissimo ^_^ Non ho molto da dire, tranne che mi auguro che vi piaccia e mi scuso fin da ora se ci fossero errori nel testo ^_^ Ringrazio tutti coloro che la leggeranno e la recensiranno, tutti coloro che mettono e metteranno le mie storie nelle seguite, ricordate, preferite e da recensire e tutti coloro che mi hanno messo e mi metteranno come autrice preferita :-) Buona lettura :-) Gabrielle :-)


                                                                                                                             Anima Errante

Cammino, non so bene per dove, forse ho una meta precisa o forse no, ma i piedi hanno bisogno di camminare. Non importa se sia un prato o una strada asfaltata il mio sentiero, l’importante è che la mia anima e il mio cuore abbiano l’effervescenza della libertà.

Quella libertà che talvolta viene imprigionata dalla routine quotidiana, dall’ansia costante e incessante di essere costantemente connessi, di non sapere che cosa ci aspetti dopo, di essere impreparati all’eventualità che il destino non è come ce lo aspettiamo.
Che muta come acqua, come volute di fumo di fronte a un vento impetuoso.
Cammino, per recuperare quella lentezza che ormai tutti sembrano avere dimenticato, perché si ha la costante voglia di stare al passo con i tempi e non al passo con il cuore, troppi sguardi evitati e troppe parole trincerate in silenzi.
Mi fermo, il rumore delle macchine a fare da colonna sonora, osservando la lieve luce del sole nascente, di un nuovo giorno speranzoso di nuove aspettative, speranzoso di nuove opportunità che si sviluppano solo con le nostre capacità.
Mi fermo e osservo la gente intorno a me.
Una giovane mamma che passeggia e canta una ninna nanna al suo bimbo, bambini che rincorrono una palla, anziani seduti sull’uscio di casa, rimpiangendo i bei tempi andati.
Uno di loro si avvicina con fare claudicante e mi sorride, il sorriso di colui che ha patito tante sofferenze ma trova ancora il coraggio di sorridere e di non maledire la Vita.
Gli sorrido e vado avanti, piedi che macinano chilometri e che non sentono la fatica.
Alzo lo sguardo e le mie narici vengono avvolte dalla sontuosità voluttuosa del cioccolato, dai cornetti appena usciti e dalla sfoglia croccante, l’asprezza del limone, primavera ed estate sotto forma di pasticceria.
Penso, mille pensieri affollano la mia testa, avrei bisogno di un vigile per gestirli, avrei bisogno di te per coordinare la ragione della mente e l’impulso del cuore, tu che sei anima speculare della mia.
Ti osservo, mentre ti affanni, mentre corri, cercando di essere ogni giorno più efficiente e operativo, facendo finta di non vedermi, ma in realtà memorizzi ogni singolo istante di me e di te e ti domandi che fine faccia, quando decido di non venire più, quando ho bisogno di ricaricare le pile del cuore, perché sai l’amore è una pallottola e io sono il suo bersaglio preferito.
Perché io e te siamo anime erranti, siamo anime alla ricerca di un posto e di una persona che ci accolga, siamo persone che si graffiano con le parole e si curano con i sorrisi, che abbassano gli occhi per non far vedere il tremolio degli sguardi e il tumulto dei pensieri, siamo coloro che considerano le lacrime un’onta e non la dimostrazione che anche noi siamo umani.
Tu mi osservi, sembriamo due contendenti in un mezzogiorno di fuoco immaginario. Abbiamo lacrime corazzate dietro sguardi, i quali mostrano tutto, tranne che indifferenza.
Occhi castani, occhi baciati dagli angeli ma sferzati da un demone chiamato Vita, Vita che ti trasforma da principi a combattenti.
Mi alzo e tu alzi lo sguardo, nessun gesto, nessuna parola, il nostro saluto silenzioso. Il saluto di quelle persone che hanno solo bisogno di stare accanto per essere felici.
Cammino, adesso ho una meta precisa, il mio Paradiso, il mio Giardino sei tu.

 
  
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