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Autore: ClodiaSpirit_    22/07/2015    3 recensioni
Oliver aveva ritrovato se stesso dopo circa tre anni. Dopo l'isola di Lian Hu e Hong Kong e le morti dei suoi cari, si erano aggiunte anche quelle dei suoi amici come Sara o Tommy. Ma la squadra era ancora solida e compatta. Diggle era ancora lì. E il punto fondamentale del suo essere rinato e finalmente sulla terra dei vivi, dopo aver calpestato quasi quella dei morti, era Felicity. E adesso, si ritrovavano entrambi insieme, dopo i mille ostacoli che avevano sormontato.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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An Arrow into his heart.

 

Il tempo non scalfisce ciò che è stato costruito, bensì lo rende più solido e compatto per affrontare anche le più incombenti tempeste.

 

« Posso dire qualcosa di strano? » aveva chiesto, mentre la macchina sfrecciava in quel paesaggio costeggiato di montagne ai lati, verde e un mare perfetto a contornarlo. Felicity si era voltata. I capelli biondi e liberi, scompigliati dal vento. Gli occhi azzurri e ancora più accecanti per via del sole potente e caldo che si stagliava sul suo viso piccolo e grazioso. Tutto era al suo posto. « Sono felice.» terminò, sorridendole luminoso e continuando la guida, verso dove non lo sapeva ancora ma, avrebbe passato i mesi più belli della sua vita sapendo che con lui c'era lei. Lei che era entrata da tre anni nel suo mondo sconvolgendo ogni piccola cosa. Rendendolo ciò che era, ciò che aveva rifiutato di voler essere o affrontare. C'erano stati ostacoli da sorpassare e fronteggiare. E ce ne sarebbero stati altri. Ma la cosa più importanti era questa: si era innamorato. E si era lasciato andare semplicemente a quel sentimento. Era stato diverso da tutte le altre volte. Sì, andava a letto con la prima che capitava solo perché attratto dal suo fisico o dal suo carattere che apparentemente riteneva sensuale e non andava oltre. Ma con Felicity era stato diverso. La cosa era cresciuta con il tempo. E quando entrambi, si erano persi nei loro baci e nelle braccia dell’altro, quella notte a Nanda Barbat, era la conferma che sarebbe stato tutto diverso. Niente più fuggire o ritrovarsi in un letto per poi, andarsene subito la mattina dopo, senza godersi la visione di qualcuno che dorme, sereno e felice.                                                    
Tutto più dolce, più passionale. Lei era la sua roccia e lo aveva supportato ogni volta, tranne verso la fine quando, stava perdendo se stesso e il motivo della sua crociata. Era semplicemente innamorato.
Probabilmente lo era già da quella volta in cui, aveva detto a Felicity che, essendo ciò che era non poteva stare con le persone a cui più teneva. Ma in quell'ultimo periodo, dopo la lotta contro Slade, dopo aver affrontato la morte di Sara o anche dopo, aver combattuto per sua sorella Thea e aver sconfitto Ra's, Oliver aveva sentito che era la cosa giusta da fare. Era giusto darsi una possibilità. Dare a loro una possibilità. E così non pensava a nient'altro se non a sentirsi se stesso. Lontano da Starling City, lui e Felicity trovarono la pace. Scalavano, sorseggiavano bibite in qualche bar che costeggiava il mare, si ritrovavano a osservare il tramonto insieme, mentre uno dei due, cominciava a parlare senza più smetterla. E chi se non Felicity? Si soffermava sulle avventure e su quello che avrebbe sempre voluto fare ma che aveva ritardato a dire. Quel ti amo le era costato ma era uscito fuori, senza neanche troppe spinte o forzature. Aveva usato Ray per nascondere il suo non poter stare con l'uomo che amava. Perché anche se, gli aveva messo gli occhi addosso fin dalla prima volta, che Oliver le aveva chiesto di aggiustare quel computer, sapeva che quel sentimento era cresciuto insieme a lei e alla sua consapevolezza che, soltanto una possibilità su un milione, sarebbe toccata a lei. Aveva ripercorso tutto ciò che lui aveva fatto per lei. La sua hacker e la sua partner. E adesso, la sua ragazza. Lui era stato il primo tra i due a dirle cosa provava anche se, la prima volta, era stata tragica. La aveva lasciata lì in sospeso, illudendola. La seconda, invece, la aveva salutata sperando di ritrovarla, al suo ritorno, per affrontare uno degli uomini più potenti della Lega. E lei credeva di essere rimasta nel lutto. La sua ragazza. O almeno era così che la chiamava lui. Salvandola da criminali, spacciatori o altri malintenzionati, Oliver si era reso sempre più conto di non aver bisogno di Felicity soltanto per il team o perché fosse un asso con i computer. Si era affezionato a lei.
E si era reso conto di aver bisogno di lei perché la amava. Il suo sorriso o il suo entrare nelle discussioni nei momenti meno opportuni con la sua parlantina o come quando all'inizio, balbettava. Giravano intorno con la macchina, fingendo di essere chissà quale star. Avevano girato almeno tre paesi diversi in quei quattro mesi incuranti del tempo e che questo, giocava a loro favore. Il sogno di rivolerla indietro quando la spada gli aveva trafitto il cuore o il desiderio di voler baciare di nuovo quelle labbra, aveva prevalso sull'arrendersi e gettare la spugna. Aveva ucciso in passato. Aveva fatto cose terribili. Gli anni su Lian Yu erano stati sicuramente i peggiori, sommati a quelli passati a Hong Kong e in Russia. La morte di suo padre e subito dopo di sua madre. E di Shadow. O quella più straziante forse, quella del suo migliore amico Tommy. Ma per la prima volta, Oliver si era sentito capito dopo anni, grazie a lei. Felicity era stata la prima a credere in lui, quando tutti invece,lo ritenevano un bugiardo e un assassino. A volte si tirava indietro ma, faceva male. Era lei che lo riportava in carreggiata. Che lo spronava e lo mandava avanti. Lei insieme al suo più fidato amico Diggle che infondo, li aveva sempre voluti insieme nonostante si urlassero addosso e se ne dicessero di tutti i colori, neanche fossero una vecchia coppia sposata. Oliver e Felicity ne avevano passate tante per finire finalmente insieme. Che lo volesse o no, il destino avrebbe riservato loro altre sfide, altri ostacoli. Ma era più che sicuro, che i due li avrebbero superati anche se con fatica e dopo tante prove, insieme. Al ritorno Oliver avrebbe combattuto insieme ai suoi amici. Insieme ai suoi supereroi e non più maschere. Erano diventati i paladini della loro città e della giustizia. Sicuramente, non sarebbe più stato Arrow. Sarebbe stato Oliver. Solo diventando qualcun'altro, qualcos'altro. Avrebbe trovato il modo di far funzionare tutto anche questa volta. Se era riuscito ad arrendersi a ciò che provava, a esternare i suoi sentimenti e le sue emozioni, a farsi piegare dalle brutte situazioni, poteva riuscire anche in quello, pensava.

   
 
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