Le persiane socchiuse combattono contro il caldo delle tre del pomeriggio - fasci di luce e tiepido buio a nasconderci dalle bocche fameliche del paese, che si nutrono di queste strade moderne e dei nostri sorrisi antichi. Accendo una sigaretta e tu, bellissima, nuda, dipingi le lenzuola pallide con il tuo corpo, scosso da sogni feroci, che ti sfilano sotto le palpebre e reclamano la libertà.
Vengo a salvarti, come il mio ruolo impone, e tu mi accogli aprendo gli occhi, le gambe, l'anima.

Siamo due cieli nudi e stanchi, con i miei giorni vuoti di carezze e le tue notti piene di violenza.
I nostri figli saranno tramonti, e nasceranno dalle ceneri dei tuoi gemiti, dalle gocce del mio sudore.

Sacrifichiamo i nostri cuori turbati nei nostri orgasmi voraci, e che i tuoi occhi siano per me la salvezza, e che i miei occhi siano per te la quiete.

Stanotte cadranno le stelle, e per te andrò a raccoglierle ai confini delle colline, e tornerò con le mani ustionate e i tuoi desideri splendenti tra le dita.
Ti amo, mia Regina.

Dì il mio nome, e incarcerami al pugnale. Sarò tua con l'acciaio della lama, con la carne del mio corpo, con la follia della mia anima.

Le persiane socchiuse combattono contro il caldo delle tre del pomeriggio – l'orologio tocca le ore come tu toccavi il mio viso.
Perdiamoci così, Regina.
Dì il mio nome.
Dì il mio nome.

Note dell'autore: allora, so che questa drabble è un delirio. Non credo sia comprensibile, in effetti. Però mi è uscita fuori così, di notte, e il caldo fa brutti scherzi.
Se avete domande sulla storia, non fatevi problemi a pormele: http://ask.fm/wildermind_hopelesswanderer questo è il mio ask, per qualunque dubbio o chiarimento sono a vostra completa disposizione.
Ps: la long è ancora in vita, non preoccupatevi.
A presto!


C.