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Autore: Valyna    23/07/2015    5 recensioni
[Spoiler sull'episodio 11.]
Breve storia sui probabili pensieri di Mayu e Ginti, una volta che lei è finita nel Vuoto. Dato che Ginti ha detto che la mente dell'essere umano viene conservata e che vengono mantenuti sentimenti come terrore o disperazione ho pensato che comunque un'anima nel Vuoto fosse in grado di formulare pensieri di senso compiuto o ricordare eventi della sua vita passata e del tempo passato con gli arbitri.
Genere: Angst, Introspettivo, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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“Sai che tipo di posto è il Vuoto?”

“Non ne ho idea”

Ma tu lo sapevi.

Mi hai guardato con sguardo di sufficienza mentre hai portato una mano alla fronte, sconsolato. In quel momento, sono sicura che tu mi abbia mentalmente definito un'idiota avventata. Forse avevi ragione, sai?

“E' uno spazio dove non c'è materia, un cimitero delle anime. Rimane solo la tua mente. Terrore, rimorso, disperazione... e l'eterna sensazione di cadere nel nulla, mentre i tuoi sentimenti negativi ti avvolgono in una morsa che non lascia scampo.”

Wow, decisamente una descrizione cruenta, degna di te. Infatti, mi impressionò davvero molto. La mia faccia si contrasse in un'espressione spaventata e indietreggiai leggermente.

E tu sapevi che avrei reagito così.

Se devo essere sincera, la sensazione di terrore sparisce dopo qualche tempo per lasciare spazio solo al rimorso e alla disperazione. E inoltre, fa freddo. Fa più freddo di quella notte che ci lasciarono senza corrente perché mio padre si dimenticò di pagare la bolletta, preso com'era dal lavoro. Sono rimasta per tutta la notte a tremare sotto il mio piumone ad ascoltare le canzoni di Harada con il mio telefono. Dopo un po' il freddo era sparito. Ma qui pensare ad Harada non funziona. Qui il freddo e il dolore non si fermano. È colpa tua?

“E' per questo motivo che ho fatto in modo che ci fosse la possibilità di evitarlo.” hai sospirato, mettendomi davanti una foto di un tizio sconosciuto. “Harada o questo qui. Sarai tu a scegliere chi finirà lì dentro.”

Sono un'idiota avventata. Per questo motivo tu credi di riuscire a leggermi dentro come un libro aperto. Hai ragione. Hai ragione su tutto il fronte. Non manderei mai Harada in un posto del genere. Lui è il mio idolo, la mia luce, il mio inizio e la mia fine. Harada è la mia vita. È ovvio che sacrificherei quel tizio per salvare Harada e per poterlo rivedere ancora una volta.

E tu, ovviamente, lo sapevi.

Sono un'idiota avventata. Ma anche tu. Sei un idiota avventato che crede di conoscere come funzionano gli essere umani solo perché non ha emozioni. Ma allora come mai ti arrabbi se faccio cose stupide? Ma allora come mai prendi come offesa personale il fatto che abbia deciso di restare con Harada fino alla fine?

“Quando entrambi vi reincarnerete, c'è la possibilità che vi incontriate di nuovo durante la vostra nuova vita.”

Non è vero, la mia scelta egoistica, la mia vita dedicata ad Harada non merita una seconda opportunità nella tua visione del mondo.

E questo, io lo sapevo.

E sapevo che le cose non sono quel che sembrano. Che un uomo scontroso come te, che però si affida al suo gatto per capire con chi andare d'accordo e con chi no, non poteva essere poi così scontroso. Che in realtà eri contento di avere qualcuno lì intorno che rendesse l'ambiente diverso, nonostante ogni volta mi sedessi accanto a te lasciavi volutamente andare un grosso sospiro. Che quel sospiro era in realtà rivolto a te stesso che stavi sentendo qualcosa di mai provato prima. Sapevo che non accettavi il fatto che la mia vita avesse un significato così vano ai tuoi occhi.

E sapevo anche che non accettavi il fatto che il mio tempo da spendere al ViGinti si stava esaurendo.

Qui non c'è solo disperazione e rimorso. Ci sono anche ricordi della mia vita. Penso spesso alle mie migliori amiche, Ritsu e Misaki. Le ho conosciute grazie ad Harada. Ci conosciamo da tantissimi anni e l'amore per Harada e la sua musica ci ha sempre tenute unite. Quando i genitori di Ritsu hanno divorziato, c'eravamo io e Misaki che la ospitavamo a turno nelle nostre case per passare le sere a riguardare i vecchi concerti di Harada. Alcuni giorni mi trovavo anche a fantasticare di incontrare l'uomo della mia vita a un concerto. Ci saremmo scontrati per sbaglio e il nostro amore per Harada ci avrebbe regalato la storia d'amore più bella di sempre.

Da quando ho cominciato a vivere al ViGinti, l'uomo della mia vita ha cominciato ad assumere le sembianze di un barman incontrato durante una serata post-concerto. Poi si è trasformato in un barman scorbutico incontrato in una serata in cui avevamo seguito Harada in un bar per poter scattare una foto con lui. Poi ha cominciato semplicemente ad avere il tuo volto e la tua voce. E questo io non te l'ho mai detto.

E questo tu, non lo sapevi.

 

Note dell'autore:

Grazie per essere arrivati a leggere fin qui. Volevo approfittare di questo spazio per scusarmi se Mayu sembra leggermente OOC anche se, dato che in Death Parade ogni personaggio ha il suo spessore, in un modo o in un altro credo che pure lei abbia diritto a dei pensieri di un certo livello. Non sono nemmeno troppo convinta della formattazione html, tra le altre cose. Ho in mente di scrivere un secondo capitolo che raccolga i pensieri di Ginti, ma per quello aspetto arrivi altra ispirazione.

Valyna

  
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